Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: aelfgifu    12/04/2024    2 recensioni
Brian e Valerie hanno preso una decisione importante, il cane Sam fa conoscenza con Kat & Poes, i genitori di Valerie devono metabolizzare le novità, Hans van Veldeke medita sul trascorrere del tempo e finisce col sedersi a fare una merenda notturna insieme a Jacob, Valerie rincontra il bullo dei tempi della scuola, Jacob scopre l’amore per gli animali, due giovani sposi sono alle prese con l’organizzazione del loro matrimonio, Brian vola nei Paesi Bassi per comprare un anello di fidanzamento, tre persone speciali ricevono un invito, e alla fine di tutto un libro si rivela veramente l’ascia che rompe il ghiaccio dentro di noi. (Sequel di “Qui, in questo mondo”, “il mondo è piccolo ovvero la ragazza col mal di mare” e “Se”).
Genere: Introspettivo, Slice of life, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Brian Cruyfford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Hier, in deze wereld'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli invitati speciali
 

Nella lista degli invitati alle nozze Cruyfford-Douglas, solo tre persone compaiono come amici di entrambi gli sposi: il professor Richard Robbins-Stickley, reumatologo di fama mondiale, e Karl-Heinz Schneider e la sua compagna (ovvero “Julia Gutenbrunner e il suo compagno” - puntualizzazione di Brian Cruyfford). 

Val ha portato l’invito al professor Robbins in occasione della sua ultima visita di controllo, e glielo ha porto quasi con aria di scusa. 

“Sa, professore, io e Brian ci siamo conosciuti proprio qui, nella sua sala d’aspetto” gli ha spiegato Valerie “ci è sembrato giusto invitarla”. 

Il professor Robbins-Stickley ha rigirato tra le mani il cartoncino patinato e ha fatto due più due: “Ecco perché Cruyfford mi aveva chiesto lumi sull’artrite reumatoide e sulla possibilità di avere figli per una donna che ne soffre”. Al pensiero si è commosso. Chi avrebbe mai detto che il giovane campione olandese dal carattere precipitoso e dall’aria strafottente potesse essere così premuroso e sintonizzato sulle difficoltà di una persona amata? Anzi, chi penserebbe mai che un tipo simile possa innamorarsi di una ragazza così fragile e stramba? Fa proprio il paio con la dottoressa Douglas, un tipo talmente sensibile che una foglia che si stacca dal ramo e plana lentamente a terra la fa piangere.
 

*** 
 

Gli altri due inviti sono stati spediti per posta aerea a Monaco di Baviera. Nell’invito a Julia Valerie ha aggiunto un biglietto, anzi una letterina: “Cara Prof.ssa Gutenbrunner” ha scritto Valerie “non abbiamo il piacere di conoscerci, non direttamente, ma le vorrei raccontare una storia curiosa. Io e il mio futuro marito ci siamo conosciuti nella sala d’aspetto di uno studio medico. Lui era molto nervoso perché aveva un problema di cui non si riusciva a capire la causa, io stavo aspettando il mio turno e leggevo “Summer portrait of Swedish young man”. Lui a un certo punto mi ha chiesto se il libro era interessante. Sì, ho risposto. Lui mi ha detto che ne aveva già sentito parlare, ma che non sapeva che fosse stato tradotto in inglese. A quel punto l’infermiera mi ha chiamato, ma prima di entrare nello studio del dottore ho lasciato il libro a quel ragazzo, con la promessa che me lo avrebbe restituito non appena avesse finito di leggerlo. E ci ha messo un po’ a finirlo 😂 dice che non è un gran lettore. In compenso, al nostro terzo appuntamento, mi ha confessato che aveva attaccato bottone parlando del libro non perché conoscesse il libro, ma perché conosceva l’autrice. E poi mi ha spiegato che ero bella come lei. Be’, io non sono molto carina, e da quello che vedo nelle foto nemmeno lei è un’attrice di Hollywood; ma penso di aver capito cosa intendesse Brian. Esiste una bellezza trascendente che nei suoi racconti viene fuori come un fiume in piena, e mi commuove il fatto che Brian l’abbia ritrovata anche in me. Lui ha molta considerazione di Mr Schneider, ovviamente come collega e avversario, ma ritiene che lei personalmente gli abbia restituito la facoltà di vedere il mondo dalla giusta prospettiva. Quanto a me, i personaggi dei suoi racconti mi sono stati e mi sono vicini come cari amici e compagni di avventura. La saluto affettuosamente, Valerie Douglas”. 

Julia apre l’invito, poi apre la letterina, davanti allo specchio dell’ingresso.  Dopo che ha terminato di leggere alza la testa, guarda la sua faccia riflessa nello specchio; le fa una linguaccia e, scandendo bene le parole, dice: “Hai visto? Alla fine avevi ragione tu”. E mentre parla così a sé stessa, scoppia a piangere a dirotto. 

 

*** 

 

A dispetto di tutte le umiliazioni che ha sopportato, le prese in giro, le discriminazioni, i bastoni tra le ruote, a dispetto di tutti quelli che volevano cancellarla, come se non esistesse: Julia ha gridato più forte di loro; HA SEMPRE AVUTO RAGIONE.  E non è facile avere ragione, e rimanere convinti di avere ragione, quando tutti ti ripetono che non sei nessuno e non vali niente, che copi i compiti e sei un’impostora, che sei brutta e sgradevole e puzzi, solo perché sei una ragazzina intelligente e timida, tuo padre è un panettiere e tua madre un’immigrata dal Sud Italia. Quanto è difficile procedere controvento, sempre controvento. Si ritrova addosso tanta stanchezza, tanta amarezza, come se anziché trentotto anni ne avesse vissuti il doppio. Levin, Karl, quel pazzo di Cruyfford, la sua ragazza, possono mai sospettare che tutta la sua capacità di comprensione non è altro che il frutto di questo dolore? E che lei ancor oggi scambierebbe quello che è e che sa con la stolida inconsapevolezza di chi nuota seguendo la corrente? E che il prezzo che ha pagato, nessuno al mondo, nessuno, lo dovrebbe mai pagare? La sua rabbia le è servita come combustibile per tenerla in vita, affermare il suo talento, crescere due bambini, difendere chi ama: ma quanto avrebbe preferito non sapere che cosa significa essere arrabbiati dalla mattina alla sera, dover provare rabbia per poter sopravvivere. E non poterne parlare con nessuno, perché nessuno ha fatto la sua esperienza, perlomeno non con la stessa intensità; o non ne hanno mai preso coscienza. 

L’avere vinto, alla fine, le ha restituito qualcosa? Entra in soggiorno e trova Robby seduto al tavolo rotondo, nel punto più luminoso della stanza, con un libro e un quaderno aperti. E dalla cucina arriva la voce gioiosa di Vi-Vi che sta preparando la merenda insieme alla baby sitter.

 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: aelfgifu