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Autore: Moon Glow    20/09/2009    6 recensioni
Bella è una mezza vampira, invece Edward è un volturo. Aro manda in missione Edward per uccidere i mezzi vampiri, che cosa accadrà?
Genere: Romantico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7

*Alessia canta*
Alessia:So what? I'm rockstar!!!
Felix: O.O aiutoooooo!!!! è matta!
Alessia: EVERYBODY SAY YEAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Felix: O.O
Alessia: Ok seri (seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee come noooooooo seria!!!)!!! Vorrei scusarmi per il ritardo!!! VORREI RINGRANZIARE QUELLE TER MATTE DI MERY123, LOVE_LOVE, _VAMPIRETTA_ CHE HANNO PROPOSTO DI METTERE QUESTA STORIA TRA LE SCELTE!!! XD Siete delle pazze peggio di me!!!
Rispondiamo alle recencensioni!!!
X Firey94: se Jacob non li ostacolava non era in sè u.u!!
X samy88: grz!!! Sono proprio contenta che ti sia piaciuto!!^^
X ILoveSmile_17: @.@ oddio, tu mi farai morire!!! Quanti complimenti!!!!! *-*!!!GRAZIE!!!
X Lorelaine86: xD non ti posso fare un regaloa così grande Jake non è male in fondo (seeeeeee nd Tutti -_- Nd Ale)
X Elfa sognatrice: Prima di tutto grazie per i complimenti!!!^^!!!Adesso ti risp alle domande. 1. Jake non ha alcun impriting con Bella, altrimenti non sarebbe stato possibile. 2. Ora non mantiene lo scudo sui Cullen, perchè si fida di Edward. 3.Devo ancora decidere se Leah ha avuto l'impriting perchè devo pensarci un pò. 4. Capirai in questo capitolo come è morto Charlie!!^^". Ciao Alessia!!!
X stezietta w: non fare del male a Garrett!!!! =(
X KissyKikka: ho fatto proprio tardi!!! Uccidimiiii!!!!!
X Bella_kristen: Nessun impriting, solo che Jake è moooooolto protettivo con Bellina!!! xD!!! Si mi sono ripresa dalla febbre!!! xD!!! Grazie!!!**

                             Baci e morsetti
                                        Alessia



                    Capitolo 7



Edward's Pov:
 
    Osservavo quelle lacrime che parevano fatte di cristallo scorrere lungo le gote arrossate. «Edward come è morto Charlie?
»
    La guardai confuso e mentalmente cercai di capire chi fosse quest'uomo defunto. Charlie?
    Charlie Smith? Charlie Jones? Charlie Swan? Charlie Green? Charlie Wood?
   
«Charlie?»
    Tirò su con il naso.
«Charlie Swan»
    In quel momento ricordai. Impossibile non ricordare un tipo come Charlie, in dieci minuti di follia era quasi riuscito a far scoprire all'interno mondo l'esistenza di noi vampiri. Tutto per quell'umana, di cui non ricordavo nemmeno il nome.
   
«E-Edward com'è morto?» chiese con voce implorante.
    Il suo corpo erano agitato dai singhiozzi a quel punto dubitavo piangesse per la morte di Romeo. Feci una cosa che sorprese persino me, la strinsi fra le mie braccia e la cullai lentamente, aspettando che finisse di singhiozzare. Non avevo mai fatto una cosa del genere in tutta la mia esistenza. Ma tutte quelle lacrime e quei singhiozzi non facevano altro che farmi male; fare male ad un cuore morto.
    
«Charlie non ci aveva mai detto di avere una figlia» mormorai, quasi tra me e me. Ero sorpreso che lui era riuscito a nascondermi tutto, a nascondermi il fatto che avesse una figlia.
   
«Non ve l'ha detto, perchè sapeva che mi avreste ucciso»
    I singhiozzi si erano placati, c'erano solo lacrime che le solcavano il volto. Si staccò dal mio corpo e sentii freddo.
   
«Perchè tu non mi racconti tutta la storia e io ti narro il finale?»
    Annuì frettolosamente e con voce flebile cominciò a narrare.
«Mia madre Reneé si trasferì da Phoenix a Forks, poichè mia nonna si era risposata e voleva passare più tempo con il suo nuovo marito. A scuola incontrò mio padre Charlie viveva con i Cullen e si fingeva figlio adottivo di Carlisle ed Esme. Un giorno Reneé stava per essere investita e mio padre la salvò fermando il pick-up con una sola mano. Da allora mia madre capì che Charlie non era umano»
    Ci fu un primo momento di silenzio poi, sempre sussurrando, continuò.
   
«Reneé conobbe Jacob -allora era solo un semplice adolescente-, che gli raccontò delle leggende sui vampiri. Mia madre fece alcune ricerche e confermò la sua idea. Charlie, naturalmente non poté negare la verità»
   
I suoi occhi rossi mi fecero venire di abbracciarla, di nuovo. Ma non lo feci rimasi immobile attendendo il resto della storia.
    «Da quel momento furono indivisibili. Tranne per uno scontro con un vampiro di nome James, dove mamma rischiò la vita. E da quel momento si mise in testa la stupida idea di trasformarsi in una vampira, ma mio padre non volle. Il giorno del suo compleanno si tagliò con un pezzetto di carta da regalo e Jasper -non ancora esperto con il sangue umano-  cercò di uccidere mamma.
Charlie riuscì a salvarla, ma si rese conto che era pericolosa per lei quella storia, così partì. Reneé stette molto male e l'unico che le fu vicino fu Jacob. In quel periodo Victoria, ex di James, dava la caccia a mamma per vendetta; così mamma scoprì che anche Jacob non era umano. Comunque A La Push i ragazzi per divertirsi si buttano si tuffano dagli scogli -l'ho fatto anche io, ma sono incapace e mi sono procurata una frattura al ginocchio-, anche Reneé si tuffò. Alice non riesce a vedere gli ibridi nelle sue visioni quindi non sapeva che Jake la salvò poco prima di morire. Così papà era convinto che era morta e andò a Volterra per suicidarsi»
    Sorrisi. Questa parte la conoscevo e continuai al suo posto.
«Charlie venne da Aro, Caius e Marcus con una grande urgenza di parlare con loro. Ma Aro,essendo un caro amico di Carlisle, si rifiutò di ucciderlo. Pochi giorni dopo si espose alla luce solare e proprio in quel momento arrivò Reneé.»
    Mi interruppe.
«Com'era mamma?»
    Le sorrisi, era così piccola e fragile.
«Identica a te, con i capelli più corti e gli occhi verdi. Comunque Felix ed io li dirigemmo da Aro che decise di non uccidere Reneé se lei si sarebbe trasformata in vampira.»
    Lei continuò a narrare il resto.
«Papà prima di trasformarla voleva il matrimonio e, insistendo, lo ottene. Durante la luna di miele ebbero un rapporto sessuale e Reneé rimase incinta»
    Le lacrime tornarono a gonfiarle gli occhi e ricominciò a balbettare. 
«Ed ecco... Il parto non è andato come il previsto... E' colpa mia»
    La strinsi di nuovo a me e le ripetei le solite scemenze che si dicono quando vedi che qualcuno sta male. In quel momento ero solo consapevole del suo corpo schiacciato contro il mio. Non riuscivo a non pensare al suo calore.
   
«Continua tu. Voglio sapere com'è morto papà.»
    La cosa che mi sorprese di più era il fatto che nella sua voce non c'era più traccia di pianto.
   
«Bè, Charlie venne a Volterra chiedendo noi di ucciderlo. Aro si rifiutò. Una volta fuori Palazzo dei Priori ha perso il controllo di sè. Ha afferrato un auto e l'ha schiantata contro un muro. E' stato un bel casino. Siamo dovuti intervenire tutti per bloccare i cittadini. Santiago e Afton l'hanno ucciso, Alec gli ha risparmiato il dolore»
    Lei annuì calma, ma gli occhi erano spenti. Mi voltai in cerca di qualcosa di cui parlare in modo da distrarla e l'unica cosa che trovai con lo sguardo era un enorme pianoforte bianco. Identico a quello che avevo a Volterra. Osservai quel pianoforte ore o secondi e notai Bella osservarmi interrogativa.
   
«Suoni?»
 
 «Sì. Quand'ero piccolo mia madre mi insegnò a suonare. Stava a ore seduta di fronte ad un pianoforte»
   
«Suona per me»
    Fui la prima volta che incontrai sul serio i suoi occhi e non potei non avvertire una scarica elettrica arrampicarsi sulla mia schiena. Erano di un colore così caldo, che mi senti sciogliere. Erano così grandi ed ingenui. Ignari della cattiveria, dei peccati, delle bugie che il mondo ti mette sempre davanti senza pietà. Se attraverso gli occhi si rispecchia l'anima. Si poteva dire tranquillamente che l'anima di Bella dovrebbe essere stata la più pura. Non avevo mai visto degli occhi che mi guardavano così. Mai.
   
«Eh?»
   
Sorrise. «Che hai fatto Edward, ti sei imbambolato?». Aveva uno strano tono di voce, come se fosse curiosa.
   
«Non ho sentito» mi giustificai.
   
«Certo, certo»
    La guardai male, ma lei non ci fece nemmeno caso.
«Dai, suona, Edward»
    Alzai gli occhi al cielo. Lei prese mie mani e le strinse forte. 
«Edward, per piacere!»
    La guardai stupito. Non potevo non osservare com'erano belle le nostre mani intrecciate. Erano qualcosa di indescrivibile.
    
«Ok..» mormorai titubante. Lei non si rendeva conto del caos interiore che creava in me?!
    Mi sedetti al piano mentre lei accovacciata su se stessa, mi osservava dal divano. Suonai, ma i miei pensieri erano rivolti altrove. Non appena finii  senti Bella sospirare.
   
«Edward, sei bravo»
   
«Me la cavo» risposi scrollando le spalle.
   
«No, Edward, io me la cavo con quattro accordi. Tu sei un musicista.»
    Risi e alzai le braccia al cielo.
«Confesso, lo sono»
    
«Suona ancora»
   
«Ancora?»
    Annuì.
   
«Di chi è il piano? Tuo?»
   
«No. Di mio padre.» mormorò in uno sbadiglio. «Suonava, da quand'era vivo.»
    Appena poggiai le dita sul pianoforte, qualcosa di nuovo e inaspettato nacque in me. Non so descrivere, nemmeno adesso, quello che mi accadde. Sentivo e vedevo note, accordi, pause. Le mie dita si mossero da sole lungo i tasti d'avorio. Veloci, come sempre, ma questa volta motivate. In cerca di quelle note. Non so perchè ma ogni volta che un suono si faceva spazio nella stanza c'era qualcosa che mi ricordava Bella. I suoi sorrisi, i suoi movimenti, le sue gote arrossate, le sue labbra, i suoi occhi, persino  le sue lacrime si rispecchiavano nella melodia.
   
«Edward..»
    Mi voltai subito. Scattai all'istante vicino a lei. Volevo sentire ancora la sua voce.
«Sì?»
    Ma dormiva. Dormiva e pronunciava il mio nome. In quel momento mi sentii pieno. Come se  il mio cuore freddo si fosse riempito improvvisamente.
   
«Edward..»
    Sorrisi. E feci per andarmene, ma sentii qualcosa che mi sorprese piacevolmente.
«Edward, non andare...»
    Mi avvicinai a lei per controllare stesse dormendo. Respiro regolare, battito cardiaco idem. Dormiva.
   
«Non me ne vado, Bella»
    Mi stesi accanto a lei e continuai a cantare la sua ninna nanna.





  
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