Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: giulianrose    22/09/2009    2 recensioni
Il suo migliore amico, rannicchiato sotto le coperte, piangeva silenziosamente. Harry non realizzò subito il motivo di tanta tristezza in un momento così gioioso. Iniziò quindi, a rovistare tra i suoi pensieri, cercando qualcosa di negativo in un giorno così speciale.
All’improvviso, i volti dei tanti amici che avevano sacrificato la vita per aiutarlo, gli attraversarono la mente come un fulmine a ciel sereno.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Confessioni.


Ginny correva verso di me.
Indossava un vestito lungo e bianco con dei decori sulla vita argento e dietro un fiocco color magenta antico, che valorizzava i suoi capelli rossi. Era semplicemente splendida.
Quando mi fu così vicina da prendermi le mani mi guardò negli occhi.
«Harry io ti amo, ti ho amato dal primo giorno che ti ho visto. Ti ricordi? Era il primo giorno che sei andato ad Hogwarts, al binario nove e tre quarti. Ti ho amato da quel momento ed ora staremo per sempre insieme.»
«Si Ginny, lo voglio.»
SCIACK
«Svegliati!»
SCIACK, ed ecco un’altra ciabatta colpirlo in piena fronte.
Ron, il suo migliore amico, stava seduto sul suo letto con l’aria di chi aveva sentito qualcosa che non doveva proprio sentire.
«Harry, okay, tu sei il mio migliore. Okay, sei insieme a mia sorella, ma…» e lo fulminò con il suo sguardo minaccioso «Se continui durante la notte a dire il nome di Ginny e tutte quelle frasi sdolcinate, ti spedisco fuori dalla camera all’istante!!!>>
«Okay, scusami!» e senza sapere il motivo scoppiò a ridere, e Ron lo accompagnò.
«Comunque oggi è il gran giorno, no?» chiese il rosso al moro.
Gran giorno, come gran giorno? Ecco perché il sogno. Ecco perché Ginny era vestita di bianco. Si sarebbero sposati, ecco perché gran giorno!
No, non era possibile.
Ron infranse la sua pausa di pensieri.
«Allora oggi lo dite a mamma.» sospirò. «Che state insieme, intendo.» aggiunse e a quelle parole Harry tornò nel mondo reale.
«Oh si, immagino di si. Cioè, credo che glielo dirò. Glielo diremo.»
Era arrivato finalmente il fatidico giorno.
Lui e Ginny una settimana prima avevano deciso che dovevano dire alla signora Weasley della loro relazione, che stavano insieme , che si amavano, che un giorno volevano sposarsi e avere una fantastica famiglia.. Si beh, non le avrebbero detto tutto questo, non volevano farle prendere subito un infarto.

***


Quella mattina la colazione fu veloce e silenziosa. Harry e Ginny decisero di fermarsi ad aiutare la signora Weasley a mettere in ordine le cose, così avrebbero potuto parlarle.
«Allora Harry, quando inizi a lavorare? Mi ha detto Arthur che vuoi diventare Auror!»
«Oh si ma…» cominciò, quando fu interrotto da un’altra domanda.
«E quando iniziano gli esami di qualificazione?»
«Ah si, gli esami iniziano il tre settembre, e se va tutto bene entro i primi di novembre sarò Auror.»
«Ehm si, ma signora Weasley...io...» Harry diventò tutto rosso ed iniziò a balbettare.
«Io e Ginny dobbiamo dirle una cosa.» concluse dopo aver fatto un grande respiro.
Lei li guardò con sospetto e socchiuse leggermente gli occhi.
«Oh si, ditemi pure.»
Harry cercò con lo sguardo quello di Ginny, in cerca di aiuto. Dopotutto, la figlia era lei!
Ma la ragazza si limitò soltanto a fare un cenno di incoraggiamento con la mano.
Allora Harry decise di buttarsi dritto nelle fauci dello squalo.
«Io...lei...cioè...noi…io e Ginny stiamo insieme!» disse infine tutto d’un fiato, chiudendo gli occhi e sperando di non prendersi uno schiaffo o di peggio, una fattura. Ma non successe nulla.
Poco dopo sentì dei singhiozzi e quando li riaprì la vide piangere.
Piangeva, e sembrava sul punto di volersi strappare i capelli.
Allora Ginny, rimasta immobile tutto il tempo, alzò lo sguardo.
«Mamma, perché stai piangendo?» chiese preoccupata.
Era nel pieno di una crisi isterica.
«Signora Weasley cosa...» ma prima che potesse finire la frase, fu interrotto.
«Per la barba incendiata di Merlino! Harry Potter, la persona che ha salvato il Mondo Magico dalla malvagità di Tu-Sai-Chi e che ha salvato la mia famiglia dalla morte più e più volte, è fidanzato con la mia Ginevra!» si asciugò le lacrime e si soffiò il naso rumorosamente.
«Oh ragazzi, sono così felice!» e li strinse in un forte abbraccio.
Harry e Ginny sospirarono di sollievo e si lasciarono abbracciare.
I loro volti ripresero subito colore, e le loro espressioni si trasformarono da ansiose a realmente felici.
Pochi giorni dopo.
«E’ andata bene allora?» chiese Ron al suo migliore amico, per l’ennesima volta.
«Si, è andata alla grande! Anche se, devo ammettere che quando tua madre si è messa a piangere mi sono abbastanza spaventato. Ma alla fine erano lacrime di gioia, no?»
Harry era in giardino con Ron ed Hermione e raccontava cosa era successo pochi giorni prima in cucina.
Entrambi erano molto speranzosi: se a lui e a Ginny era andato tutto bene, perché anche a loro non poteva essere altrettanto facile?
«Quando intendete dirglielo, allora?» chiese la rossa che li aveva raggiunti nel frattempo.
«Oh, il primo possibile. Più tempo passa e più non riesco a guardarla in faccia» rispose Hermione mordicchiandosi il labbro.
«Piccola, smettila. Te l’ho già detto che lei non sospetta nulla.» rispose Ron guardandola con dolcezza.
A quelle parole, Hermione scattò in piedi. Andò di corsa verso Ron e puntò il dito contro il suo petto,come se fosse una bacchetta pronta a evocare una Maledizione Senza Perdono.
«Ronald Bilius Weasley, io ci sto veramente male! E poi tutti lo sanno! I miei genitori, Bill e Fleur , addirittura zia Muriel! Tutti tranne i tuoi genitori! Io, io ti lascio, mi hai capito bene??»
Lui, spaventato più che mai, non per la parole appena sentite, ma per il dito/scaglia maledizione, rispose:
«D’accordo, d’accordo. Lo faremo il prima possibile.»
Lei con un sorriso a 32 denti, gli si avvicinò.
«Bene, lo faremo stasera.» sussurrò nel suo orecchio lo baciò in fronte.
Lui, ancora rosso come un peperone, rispose «Okay, ma prima lo diciamo a papà!»

***


Quella sera il capanno dei Weasley era stranamente pulito e in ordine.
Il signor Weasley stava lavorando sui pezzi della vecchia motocicletta, che un tempo era appartenuta a Sirius (aveva chiesto ad Harry se poteva aggiustarla e una volta finita gliel’avrebbe consegnata).
Ron ed Hermione avevano deciso di tentare prima con il signore Weasley, così, se tutto fosse andato per il meglio, avrebbe potuto aiutarli con Molly. Il piano era di andare da lui e dirgli tutto e se avesse reagito bene gli avrebbero chiesto di dirlo alla signora Weasley.
Ron era molto sicuro nel piano, mentre Hermione un pò meno: aveva la faccia di chi non aveva studiato il giorno degli esami di maturità.
Entrati nel capanno, Ron prese un gran respiro.
«Papà, io ed Hermione dobbiamo dirti una casa molto importante.»
La ragazza rimase zitta sulla porta e annuì in silenzio.
«Va bene ragazzi, ditemi pure.» rispose lui uscendo da sotto la motocicletta con un semplice movimento della bacchetta.
Ron, con le orecchie sempre più scarlatte, disse «Allora, da dove cominciare…»
«Credo che cominciare dall’inizio figliolo sia la cosa migliore.»
«Si, certo che comincio dall’inizio. Come potrei non comin…» ma fu fulminato da Hermione con lo sguardo: non doveva perdersi in discorsi inutili.
«Allora papà, io esco con una ragazza, ed è la persona più perfetta di tutto l’universo. È intelligente, simpatica e bellissima, ma la cosa più importante è che tutti e due ci vogliamo bene, e mi sembrava giusto dirtelo.» disse tutto d’un fiato.
«Oh perfetto. Prima George e Angelina, poi Ginny ed Harry e poi tu. Bene Ronald, sono contento per te. Ma con tutto questo non capisco che cosa possa c’entrare Hermione. Ti serviva un sostegno morale?» chiese tranquillamente, osservando la ragazza dalle guance in fiamme.
Si guardarono tutti e tre negli occhi, e dopo pochi secondi il signor Weasley sembrò avere un’illuminazione.
«Oh si, certo! Ora capisco!!! Sei tu la sua ragazza, Hermione!» esclamò battendosi il palmo della mano sulla fronte.
Lei, sentendosi nominare, arrossì violentemente, più di prima, se possibile.
Alla fine annuì.
«Ah, benissimo! Sapete, io l’ho sempre sospettato che fra due ci fosse del tenero, l’avrò detto a Molly miliardi di volte! Lei però mi rispondeva sempre che tu Ron non eri tanto sviluppato nel campo “ragazze”. Beh, si sbagliava! Voglio vedere che faccia farà quando le dirò “Te l’avevo detto”!»
Tutto ad un tratto il signor Weasley smise di respirare e cominciò ad arrossire. Diventò scarlatto, poi viola ed infine blu.
«Signor Weasley , sta-sta bene?» chiese Hermione in preda al panico.
Ma non successe nulla, come se non l’avesse neanche sentita.
«Ron, per l’amor del cielo, fai qualcosa!!»
«Ehm papà, che hai? Stai bene?» fu tutto quello che riuscì a dire nel panico.
Alla voce del figlio il signor Weasley cominciò a riprendere il suo colore naturale e a respirare.
«Vi prego ragazzi, ditemi che lo avete detto a Molly!»
I due si guardarono negli occhi e sorrisero appena.
«In verità, papà, volevamo chiederti una mano. Sai com’é fatta mamma: potrebbe staccare la testa di Hermione a morsi! Potresti accennarle qualcosa tu??>>
Lui li guardò sbigottito e si sedette per terra.
«Oh, d’accordo. Le accennerò qualcosa.» e ricominciò a lavorare tranquillo.

***



Il giorno dopo, sia Ron che Hermione erano al settimo cielo.
Contavano sul fatto che il signor Weasley avesse detto qualcosa di più alla signora Weasley.
Avevano concordato di restare dopo pranzo ad aiutare Molly a sparecchiare, come avevano fatto Ginny ed Harry.
«Mamma, papà ti ha detto qualcosa?» Ron pensò che andare dritto al punto sarebbe stata la cosa migliore.
«Oh si, mi ha detto che vuoi anche te diventare Auror. Però per me devi restare ad aiutare George ai Tiri Vispi: ne ha bisogno, almeno finché Angelina non si libera.»
Ron, a quella risposta, rimase di sasso, peggio ancora Hermione.
«Ma mamma, non ti ha detto nient’ altro?» le chiese nuovamente sperando in una risposta positiva.
«Senti Ron, se devi dirmi qualcosa, dimmelo e basta!» sbottò.
«Hermione, puoi sbattere la tovaglia e portarmela qui?»
Lei rimase pietrificata per pochi secondi, ma poi fece quello che le aveva chiesto.
«Mamma ho una ragazza!» quasi urlò Ron, per poi calmarsi.
«E’ gentile, sveglia, bella, simpatica intelligente ed io e lei ci vogliamo molto bene. È la ragazza perfetta per me!»
«E perché non mi sei venuto a dirmi prima che tu ed Hermione stavate insieme?? Sono tua madre, potrei considerarmi offesa per la poca considerazione che hai di me!»
I due si fissarono spaventati. Nessuna reazione. Poteva essere un bene e un male.
Hermione, come se fosse stata chiamato in causa, disse «Ci dispiace signora Weasley, ma non sapevamo come dirglielo!»
«Oh beh, si. Tanto ormai è fatta! Meglio festeggiare, no? Tutti i miei...beh si, oltre Charlie: va finire che si sposerà un drago quello! Comunque dicevo, tutti i miei figli sono fidanzati. Che ne dite di una bella festa? Potrei fare una cena domani sera, cosa ne pensate?»
Sorpresi, ma contenti del suo cambio di umore così improvviso, annuirono.
«Ah si, Hermione?»
< La riccia si voltò.
«Si signora Weasley?»
«Visto che ormai stai con mio figlio e sei diventata davvero parte della nostra famiglia, puoi chiamarmi Molly.»
Hermione sorrise evidentemente sollevata.
«Certo si..ehm, Molly!»
«Devo ricordarmi di dirlo anche ad Harry! Beh, almeno quel ragazzo ingrasserà un pò stando con Ginny.» aggiunse più a sé stessa.
Sorrise e ritornò alle sue adorate faccende domestiche.




Ciao spero che questo capitolo vi piaccia, qui si inizia a spiegare un pò di cose,si lo so è solo l'inizio,ma è almeno qualcosa..e scusate se ci ho messo tanto,ma è iniziata la scuola -.- ed è tutto un casino XD,ma cercherò al più presto di darmi il capitolo
Grazie per le recensioni..
Alla prossima, Fiorellini.
giulianrose.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: giulianrose