Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Donna Fugata    29/09/2009    3 recensioni
Del 90% delle ragazze che credono di essere incinte, solo il 30% lo è realmente. Di questo 30% solo il 15% sceglie di tenere il bambino. Per di più solo il 5% delle ragazze è minorenne. Chiara era minorenne e per lo più era incinta. Solo che ancora non lo sapeva.
Le conseguenze di una vacanza estiva condita di un amore estivo travolgente ed appassionante, al quale una ragazza di 17 anni non ha saputo dire di no. Chiara si renderà conto che non si può essere sempre spensierati e che alle proprie scelte corrisponde una responsabilità.
Titolo preso in prestito dall'opera omonima ben più famosa di David Grossman. Ispirato ad una storia realmente accaduta.
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Che tu sia per me il coltello

Che tu sia per me il coltello


* I need to tell you something


Scese le scale lentamente, con quel tipico andare degli adolescenti, strascicato e stanco, nel suo caso anche disperato. Sbadigliò con poca eleganza mentre si affacciava in cucina, pervasa da una luce innaturale, così abbagliante.

Sei pronta per il tuo primo ultimo giorno di scuola?” chiese suo padre mentre sorseggiava una tazza di caffè. Chiara si voltò verso di lui, sbattendo gli occhi che ancora si dovevano abituare alla luce. Una risposta più che sufficiente.

Avanti, Chiara, guarda che...” si intromise sua madre osservandola con rimprovero.

Questo è un anno difficile, ti devi impegnare, da qui dipende il tuo futuro... Sì, bla, bla, bla. Quel discorso l'aveva sentito mille volte da mille bocche diverse, mille persone che menavano gli stessi avvertimenti per l'aria e lei invece era solo stanca, avrebbe voluto che la scuola non fosse mai iniziata e avrebbe voluto poter rimanere in vacanza per sempre, o almeno rimanere con lui.

Un piccolo sorriso appena accennato solcò le sue labbra, un sorriso complice, dall'aria furba e un'espressione sognante si dipinse sul suo volto. Avrebbe voluto tornare su quella spiaggia, quella notte, con quella persona e riviverlo, non una, non due, né tre volte, di più.

Continuò a sorridere senza rendersene conto mentre apriva meccanicamente la bocca trangugiando la colazione in fretta e furia perché era in ritardo, come suo solito. Nonostante le lezioni sarebbero partite ufficialmente il 14 settembre alle ore 10.10, lei aveva promesso di essere a scuola per il folle orario delle 8.00, ora in cui i 'primotti' si sarebbero dovuti presentare. Causa: resoconto vacanze estive.

Si sentiva leggermente in ansia, non ovviamente per l'inizio delle lezioni e del nuovo anno scolastico, non aveva nulla di nuovo da aspettarsi, piuttosto era ansiosa di raccontare tutto quello che era successo ai suoi amici e in particolare non vedeva l'ora di vederli tutti. Le erano mancati quest'estate, era rimasta per lo più a casa, per colpa degli studi a conservatorio, mentre gli altri avevano affrontato vari viaggi studio in giro per il mondo.

Così mandò giù l'ultimo boccone e si affrettò a vestirsi, darsi una pettinata e inforcare la bicicletta.

Buona giornata!” esclamò sua madre mentre il cancello le si chiudeva alle spalle.

Grazie anche a te!” rispose Chiara cominciando a pedalare velocemente.



* * *



Hai una cicca?”

TU da quando fumi, scusa?!” chiese Chiara porgendole il pacchetto.

Quest'estate, problemi?” rispose Marta con tono provocatorio. Chiara rise.

E pensare che eri tu quella che mi rompeva eternamente le scatole perché, oh, aspetta, com'è che dicevi?” finse di non ricordare corrucciando la fronte. “Oh, ma certo! Fumare fa male.” disse con un sorriso soddisfatto portando le mani sui fianchi e aspirando con vigore da quella sigaretta che stringeva fra le labbra.

Ah-ah...” rispose Marta cosciente di essere passata dalla parte del torto. “Ma, ceste, sono giovane chissenefrega!”

Ipocrita,” commentò Chiara con un sorriso divertito sul volto. Era così strano vedere lei, la salutista, fumare.

Sì, hai ragione.” replicò la ragazza con un sospiro. “La Mamy è andata a prendere un caffè, dovrebbe tornare fuori in teoria.” disse guardando verso il corridoio deserto.

Sì, certo come no. Siamo noi le due uniche pirla che con la pioggia e il vento stanno fuori per fumare.” disse Chiara divertita. “Cosa non si fa per una sigaretta,” confessò stringendola sensualmente fra le labbra e trattenendo il fumo per qualche secondo in bocca.

Rimasero per un momento in silenzio a guardare la pioggia scendere implacabile e sbattere violentemente al suolo, rifugiate sotto un piccolo ombrello, troppo piccolo per coprirle entrambe, stavano lì, immobili, perché nulla poteva dividerle.

Che strano che è stato aver litigato a marzo e non esserci sentite fino ad adesso, no?” cominciò Chiara con lo sguardo perso fra i ciottoli del giardino della scuola.

Già, mi sei mancata tantissimo.” confessò Marta con tono dolce e caldo.

Anche tu, solo che eravamo troppo orgogliose per dircelo.”

Sono contenta che sia passata...” riprese Marta.

Anche io."

Il silenzio ricadde fra le due, e Chiara cominciò lentamente a pensare a come sarebbe stato quest'anno, a quanto si sentiva cambiata rispetto all'anno scorso e quanto sarebbe cambiata ancora. In realtà non voleva pensarci, ma continuamente questi pensieri le invadevano la mente e non riusciva a scacciarli. Consapevole che dopo sarebbe toccata a lei, per prima fece la domanda fatidica, su cui avevano discusso al telefono durante l'ultima settimana. "Avevi detto che dovevi raccontarmi di un ragazzo, chi è?!” 

Oh, mio Dio, Chià! Non osi immaginare, sono cotta, persa, uff... E lui non mi vorrà mai!”

Scusa, perché?!”

Perché,... è così complicato!”

Spiega, con calma.” disse Chiara cercando di calmare le palpitazioni dell'amica.

Beh l'ho conosciuto ad Edimburgo, ed eravamo un sacco amici. Lui poi è bellissimo, davvero fantastico...”

Descrivere prego,” obbiettò l'amica guardando divertita l'emozione negli occhi della ragazza.

Marta sospirò, portandosi una mano alla bocca. Gli occhi luccicavano e Chiara era sicura che se avesse guardato bene, le si sarebbe visto il cuore battere, a lei succedeva, il cuore batteva e si vedeva se si osservava bene.

Alto, più o meno così,” fece un segno con la mano, più o meno dieci centimetri più di lei.

Bene, così andate bene a baciarvi.” commentò ironica l'altra.

Cretina!” esclamò Marta imbarazzata, era il primo ragazzo nel corso dei suoi 18 anni per cui si prendeva una vera e propria cotta. “Poi, ha i capelli scuri, abbastanza ricci e ha la barba...”

Barba?”

No, cioè ha la barbetta, le sue guance sono ruvide, è più bello quando ha la barba.” sorrise persa in un mondo dove solo le ragazze innamorate hanno il permesso di entrare.

Chiara sorrise, “Sono davvero contenta per te,” disse abbracciandola. “Adesso cos'hai intenzione di fare?”

Oh, beh, c'è una festa, ovviamente vieni anche tu, e ci dovrebbe essere pure lui, cioè c'è pure lui e … Insomma gli parlerò, perché lui mi ha mandato dei messaggi abbastanza, espliciti, cioè sul fatto che io gli piaccio, quindi probabilmente mi parlerà anche lui, credo, cioè spero...” prese un respiro. “Mamma Chiaretta, sono morta se non andrà.”

Ma perché non dovrebbe andare, scusa?!” esclamò l'amica. “Non farti pare e buttati, sii naturale e sicura di te, non c'è niente che dovrebbe fermarti polla!”

Sì, è facile da dire, simiotta, ma... Uff...” rollò gli occhi verso il cielo, o meglio, verso l'ombrello.

Ehi,” Chiara le prese la testa fra le mani. “Smettila di fare così, se sei contenta e vuoi che succeda, qual è il problema? Se lui ti ha pure mandato i messaggi, erano quelli dove diceva di essersi innamorato, no?”

Lei annuì.

E allora, non preoccuparti.”

Ancora una volta le due si abbracciarono, felici e spensierate. Era così bello poter lasciarsi andare, così bello poter non avere pensieri, essere liberi dalla scuola, dagli impegni, dal pianoforte. Solo per un momento, non pensarci era rilassante.

E tu invece?” cominciò Marta inquisitoria.

Chiara sorrise, mentre ora era il turno dei suoi occhi di luccicare e riempirsi di lacrime. Li chiuse, prima che l'amica se ne potesse accorgere, ma non era preparata al ricordo che le si stampò nella mente. Solo lui e lei, un temporale, il mare in tempesta e 300 km di ombrelloni chiusi.













Note dell'autrice


Questo è solo il prologo di quello che sarà la storia. Ispirato ad una storia realmente accaduta, vi aspetto al prossimo capitolo al vero e proprio resoconto delle vacanze estive.


NB “ceste”= chissenefrega.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Donna Fugata