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Autore: Monster_    01/10/2009    7 recensioni
"La ragazza, era rimasta ferma, a capo chino. Non aveva mantenuto la promessa, come sempre, sarebbe partito prima del giorno prestabilito." EdxWinry
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sometime


Per quanto si sforzasse, la ragazza non riuscì a chiudere occhio quella notte.

Ripensava a quel bacio mai dato e ricevuto, al viso del ragazzo così vicino, alle sensazioni che aveva provato...
Niente. Spiegatemi voi come si fa a dormire con questi pensieri in testa?.
“Partirà.” Gli ripeteva una vocina nella sua testa. “Partirà, e tu rimarrai di nuovo sola.”
Winry si girò di fianco, sprofondando la faccia nel cuscino, cercando si non darle ascolto; ma si sa, la verità fa male.
“Bene, grazie di tutto zietta.” La voce di Ed gli arrivò al cuore come una lama. Stava andando, partendo. Chissà quando e come l’avrebbe rivisto.
Si alzò di scatto dal letto, correndo al balconcino, scostando le tende ed uscendo, affacciandosi.
“Tornate a trovarci.” Sorrise la vecchietta.
La grande armatura si piegò un poco in avanti. “Contaci zia.”
“Tornare? – cominciò Edward, con tono beffardo- Si, per farmi riparare l’auto-mail.” L’anziana lo guardò di traverso.
“Non si smentisce mai!” Pronunciò la ragazza, imbronciata.
Quando poi, tornò a guardare alla direzione dei ragazzi, si accorse di essere fissata.
Edward aveva alzato, involontariamente, lo sguardo al balconcino di Winry, sapendo che lei sarebbe rimasta al letto.
Con sua grande sorpresa invece, la ragazza era lì e lo fissava.

In un secondo, fu come se Pinako ed Alphonse se ne fossero andati, ora c’erano solo loro, sembrava tutto così semplice.
Non esisteva più il tempo, la partenza, il quasi bacio di ieri notte.
Esisteva solo lo zaffiro nell’ambra. Gli occhi che si erano trovati e non volevano saperne di lasciarsi.

Ma come tutte le cose belle prima o poi finiscono... anche se vorresti avere una seconda possibilità...per rimediare...

“Fratellone?” La voce interrogativa di Al che lo chiamava, spezzò l’atmosfera.
“Cosa?” Rispose in tono seccato.
L’armatura assunse un aria severa, Ed cominciò a sudare. Che Al avesse capito?
“A che ora parte il treno per Central?” Chiese invece, in tono duro.
Edward sembrò rifletterci. “Alle 6.30, perché?”
“Fratellone... Ho detto per Central! Non da Central a Resembool!” Spiegò.
Edward rispose sicuro, come senza pensarci. “Alle 6.00... ops!” Era sbiancato.
“E ora, che ore sono?” Chiese l’armatura.
“Le 6.15” Sorrise mesto lui.
“Sei sempre il solito fratellone, non posso mai fare affidamento su di te!” Gli rimbeccò Al.
“Hey, hey! Mica l’ho fatta apposta! Che ne sapevo io!” Ribattè l’Alchimista punto nell’orgoglio.
“Sembra che tra di noi, il più piccolo sia tu!” Si lamentò Alphonse; ma poi fece un passo indietro non appena vide la vena sulla fronte del fratello pulsare pericolosamente.
“A CHI HAI DATO DEL MICRONANO CHE NON SI VEDE NEMMENO CON LA LENTE ULTRA MEGA POTENZIATA? A CHI?” Sbraitò, cominciando a rincorrere il povero Al.

...E a volte...qualcuno ti concede un'altra chance...

A quella scena, una ragazza su un balcone, non poté fare a meno di ridere di cuore.
Alla fin fine, la zia li invitò a pranzo, così che avrebbero preso il treno del tardo pomeriggio.
“Buongiorno.” Esclamò la meccanica, scendendo le scale, sorridendo.
“Buongiorno Winry.” Salutò Al, con l’espressione di chi è riuscito a raggiungere il suo scopo.
“Giorno.” Biascicò l’Alchimista, guardandola di sfuggita e tornando a leggere un libro.
Pinako si fece avanti asciugandosi le mani sullo straccio. “Edward, Winry; dovreste andarmi a fare la spesa.”
I due si girarono sconvolti, sudando freddo.
“L-La spesa?” Balbettò la ragazza.
La vecchietta annuì. “Si. Sai non ho praticamente niente da farvi mangiare.”
In quel mentre il ragazzo si alzò, praticamente di scatto. “Ma non ti preoccupare, ci accontentiamo di poco.” Sorrise nervoso.
Winry annuiva con aria grave.
Pinako sospirò. “Andate a farmi la spesa. ORA!” Praticamente, li buttò fuori casa.

**

I due non si guardavano, ognuno pensava a come evitare l’altro.
Camminavano uno di fianco all’altra, guardando le varie bancarelle, ogni qual volta le loro mani si sfioravano, i due le ritiravano sobbalzando.
Si sentivano due sciocchi.
“Signorina Winry!” Una voce infantile, li fece balzare.
La ragazza bionda si girò, appena vide chi fosse sorrise. “Testu. Che bello vederti.”
Testu; un bambino di dieci-undici anni, gamba destra in auto-mail.
Il bambino sorrise a Winry che ricambiò.
“Allora, come va la gamba, l’auto-mail è troppo pesante?” chiese.
“Benissimo, non mi da fastidio per niente. La prossima volta torno da te!” Rispose solenne, per poi sentire il richiamo della mamma e salutare. “Ciao Winry, ci vediamo.”
“Certamente, e non farti male!” Lo salutò a sua volta la ragazza.
Quando si girò, due occhi ambra la fissavano son un sorriso dolce sulle labbra.
“Cosa?” Chiese lei arrossendo e abbassando lo sguardo.
“Niente.” Rispose lui, sorridendo e guardandola di sottecchi.

La mattinata passò tranquilla, finito di fare la spesa, i due si avviarono verso casa.
Winry aveva un tarlo fisso, una piccola domanda da porgergli, ma forse, avrebbe rovinato tutto. Anche perché... piccola; Definiamola più , Grande e complicata.
Ma la paura di non essere compresa la fece restare zitta. Per tutto il tragitto a capo chino.
Sul ponte che univa due rive, dove loro giocavano da bambini, lui si fermò all’improvviso, facendo fermare e voltare lei.
“Tutto bene?” chiese la biondina.
Lui scosse la testa in segno di diniego. “Cosa succede?” Gli chiese la meccanica avvicinandosi.
“Succede che così non va bene... non va proprio bene.” Sospirò lui.
Winry lo guardò con aria accigliata. “Cosa non va bene, Ed?”
Le guance dell’alchimista si imporporarono, mentre una mano andò a grattare la nuca. “Ecco, quello che hai detto tu.”
“Cosa ho detto io?” chiese ancora più spaesata.
“La frase di ieri sera.” Era intenzionato a capire. Intenzionato a farle capire quello che provava, gli era stata data una seconda possibilità. Non l’avrebbe sprecata!
“Oh. Allora avevi sentito.” Sorrise malinconica lei, sedendosi su il bordo della ringhiera del ponte.
“Forte e chiaro.” Rispose, sedendosi anche lui.
“Cosa intendevi?” Le chiese, girandosi per guardarla.
“Quello che ho detto, forse non è destino.” Disse, abbassano lo sguardo e facendo spallucce.
Quel comportamento faceva saltare i nervi al povero ragazzo li di fianco a lei. Decise di metterla in difficoltà.
“Non sarebbe destino, per cosa?” Sulla faccia dell’Alchimista si aprì un sorrisetto di scherno. Vide Winry agitarsi, cercando di trovare le parole.
“S-Si, per quello che stava per accadere.” Borbottò la bionda.
“Cosa stava per accadere?” Si sentì chiedere.
“Hai capito no? Ti ricordi!” Si agitò, distogliendo lo sguardo.
“Affatto.” Concluse lui.
In quel momento la ragazza gonfiò le guance in un espressione infantile.
“Pensa quanto te ne importa, se nemmeno lo ricordi!” Tutta infuriata, lasciò le buste a terra e si diresse a casa.
Edward scoppiò a ridere raggiungendola, prendendo anche le sue buste. “Dai Win, guarda che scherzavo!”
“Certo, certo. TKS!” La bionda aumentò il passo.
Il ragazzo la prese per un polso. “La smetti?” Le chiese.
“NO!” Urlò lei, riuscendo a sfuggire dalla sua presa.
“Dio, Winry, quanto sei complicata!” Sbuffò quello, rincorrendola.
“Senti chi parla!”
“Io non sono complicato!”
“Eccome!”
“Non è vero!”
“Credici Edward!”
Nemmeno se ne accorsero, che i due si stavano urlando contro naso a naso.
Il primo a rendersene conto fu l’Alchimista, che, neanche a dirlo, diventò porpora e si allontanò di scatto.
Lei lo guardò accigliata, mentre un accenno di rossore sulle guance faceva capolinea.
“Forza, andiamo a casa.” Le disse imbronciato lui, affiancandola e prendendole una mano.
Winry ora sorrideva, strinse la mano del biondo e lo affiancò.

**

Edward aveva finito la sua lettura da poco, guardò il grande orologio della sua stanza che segnava le tre.
Tra quattro ore sarebbe partito. Sospirò. In casa non c’era il minimo rumore.
Al e la zia erano fuori in giardino, a godersi il venticello caldo ed ammirare il panorama.
Winry era in camera sua, dalla fine del pranzo.
Erano tornati a casa mano nella mano, rossi per l’imbarazzo, nemmeno stessero facendo poi chissà cosa.
L’alchimista si alzò dal divano stiracchiandosi gli arti, decidendo di andare di sopra da lei per... per?! In quel momento non trovava una scusa credibile, gli sarebbe venuta più tardi.

Salì le scale con calma, pensando ad ogni parola che voleva dirle, che desiderava lei ascoltasse. Ma quando bussò e nessuno rispose, capì che non tutto sarebbe andato come desiderato.






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Hola *_*
Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Spero tanto vi sia piaciuto!! (Ma finisci sempre a cavolo NdEd =.=)
Zitto tu! Io amo finire a cavolo e poi sono io che scrivo! U_U (Nessuno da più retta a noi, poveri protagonisti T_T NdEd)
Passiamo alla mia passione, rispondere alle rece ** :

Kami: La mia sensei! La mia luce mi ha commentata (me salta come un canguro xD) Che bello, sono contentissima che la storia ti piaccia Silvy! Lo sai che il tuo parere per me è importantissimo U_U
Aspetto di sapere se questo capitolo ti è piaciuto, TADB Baci!!!
RaibowDiamond: Ciao amore, come ti sembra il cappy? *_* Alluuuura, Ugly, purtroppo è ancora viva! DHO!
Bisogna farla fuori insieme a Mirko[Tutta colpa sua x oggi grr], domani porta la benzina xDDD Te amo, more! Bacionissimiiii!!!!!!!
Jeannina Live 4ever: Sai, stavo pensando anche io di castrare il came O_o xDD No, scherzo, povero Den! Sono contenta che tu continui a seguire la storia, scommetto che ti deve costare fatica, sei una RoyxEd, mi dispiace! Ma per questo te ne sono ancora più grata! Salutoni.
ladybird0490: Eylyyyyyyy *_____* Visto, Eddolo ci è arrivato *coro alleluja* Non mi chiedere come ha fatto... non l'ho ancora capito è_è (E meno male che scriveva lei -.- ndEd) Comunque, spero che il capitolo ti piaccia, Ti voglio benissimo x sempre, baci **
yaya_sana: Scusa, ti ho lasciata per ultimo perchè la tua sarà una risposta un pò lunghetta ^^"
In anzi tutto, quando hai detto che avresti aggiornato in settimana, ti giuro che mi sono messa a saltare per casa, mamma mi ha vista, non voglio sapere cosa ha pensato, coooomunque; Tu davvero sei bravissima a scrive, adoro anche l'altra tua storia di FMA [Il mio posto]! Le amo tutte *_*
Miracolo vero? Edward ci è arrivato da solo, e io non gli ho dato nemmeno un indizio, giuro xDDD
Spero tanto che il capitolo ti sia piaciuto, l'ho fatto un pò scherzoso, si deve ridere a volte e spero di essere riuscita a strappare dei sorrisi. Comunque, ti ringrazio ancora per la rece *_* Un salutone enorme, ciauuuuu ^_^

Ancora Grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite! GRAZIE!
Alla prossima!
  
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