Capitolo 2
Alle 8.00 precise, l’SG1 era pronta per tornare su Ktari e continuare così le
loro trattative.
-Sono veramente grato al
vostro superiore per aver dato il permesso a Jorda di
visitare il vostro pianeta!- disse sorridendo il capo Gordon che non riusciva
più a nascondere l’emozione.
-Ci fa
piacere avere ospiti!- rispose sarcastico Jack, lanciando
un’occhiataccia al suo “rivale”.
-Mi farebbe piacere se
anche voi rimaneste per esplorare il nostro pianeta, fino a che Jorda non farà
ritorno!- continuò Gordon spostando lo sguardo verso Sam, che era rimasta fino a quel momento in silenzio.
-Rimango IO!- replicò veloce Sam, prima che Jack avesse il tempo di
ribattere.
Jack si voltò verso di lei
con sguardo severo ma non ebbe il tempo di rispondere
che Gordon si alzò in piedi sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-BENEEE Samantha! È
deciso…rimarrà con noi mentre Jorda seguirà il
Colonnello O’Neill sulla Terra!-
Jack assottigliò gli
occhi…da quando la chiamava per nome? si chiese mentalmente!
-Rimarrò anche IO!- esclamò senza pensarci Jack, alzandosi anch’esso in piedi
per essere faccia a faccia con Gordon.
-D’accordo!- replicò meno
euforico Gordon dopo qualche secondo per riprendersi dallo shock .
Detto ciò Jack uscì dalla
sala e raggiunse Teal’c e Danny che li attendevano
fuori.
-Riferite al Generale
Hammond che io e Carter saremo loro ospiti per tutta
la durata del soggiorno di Jorda alla base. Ci terremo in contatto con dei
collegamenti ogni 12 ore!- spiegò chiaro Jack,
infuriato per la situazione che si era andata a creare.
Poco dopo Danny e Teal’c
oltrepassarono lo Stargate seguiti da Jorda, mentre Sam stava per raggiungere
la sua tenda.
Jack allungò il passo in modo da affiancarla.
-CARTER! Cosa ti è saltato in testa? Questa missione doveva durare
solo poche ore e adesso, siamo costretti a rimanere
qui per dei giorni!- disse fermandosi davanti a lei in modo da impedirgli di
proseguire.
-Nessuno ha costretto
anche lei a rimanere qui, Signore!- rispose
semplicemente Sam, aggirandolo.
-NON ERA
NECESSARIO?- ripeté incredulo Jack, voltandosi per seguirla. -Non potevo
lasciare un membro del mio Team solo, su un pianeta che non conosciamo
ancora!- replicò furioso, mentre il sangue stava pian piano salendo al
cervello.
-So cavarmela da sola!
Ora…se non le dispiace…preferisco riposarmi- disse
entrando nella sua tenda.
Jack rimase pietrificato; non l’aveva mai vista così
ostinata e indifferente ai gradi sulla divisa. Si ritrovò a pensare che forse stava imparando le cose peggiori stando sotto il suo
comando, avendo un esempio non troppo intento a seguire le regole.
Un’ora dopo circa, Sam e
Jack si ritrovarono nella sala dove era stato
organizzata la cena tra i membri del gran consiglio, dove anche loro erano
stati invitati.
Sam indossava un abito
rosso che le ricadeva leggero sino al ginocchio, mentre Jack
indossava un abito nero con una cintura attorno alla vita, caratterizzata da
alcune frange che scendevano da un lato.
Pochi minuti e la cena
avrebbe avuto inizio; quando improvvisamente il Capo Gordon entrò nella sala,
rivolgendo subito tutta la sua attenzione verso Sam, che rispose con un
sorriso, seppur non raggiante, alle occhiate dell’uomo.
Gordon si avvicinò a Sam
prendendole la mano, da vero gentiluomo.
-Maggiore Carter…siete bella come il sole. Prego accomodatevi qui!- esclamò
indicandole la sedia accanto alla quale si sarebbe seduto lui.
Jack si intromise
nel discorso, perché sapeva che se non lo avrebbe fatto avrebbe aggredito quel
Gordon mentre man mano stava perdendo il controllo di se stesso.
-E io dove mi siedo?-
chiese posizionandosi tra Sam e Gordon, in modo che
Sam facesse un passo indietro così da dividerli.
-Prego Colonnello…si sieda qui!- esclamò visibilmente stizzito Gordon, rivolgendo
la sua attenzione su Jack.
Un forte rumore di tamburi
provenì dalle loro spalle.
“Che la cena
abbia inizio”