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Autore: ilaria8    13/09/2009    5 recensioni
Una nuova alleanza stipulata dall'SG1 porterà delle novità inaspettate...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The allegiance

The alliance

 

Questo mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di lucro.

 

 

Finalmente, dopo molte missioni difficili, caratterizzate da numerosi pericoli, l’SG1, inviata su P5X-488 aveva la possibilità di stabilire una nuova alleanza tra la Terra e il popolo di Ktari, e rialzare il morale di tutta la base SGC.

La popolazione Ktariana era molto avanti tecnologicamente rispetto alla Terra e il Presidente egli Stati Uniti non aveva battuto ciglio nel dare il via libera alle trattative con questa nuova razza.

Daniel e Teal’c avevano l’ordine di esplorare quella che sembrava essere la loro capitale, mentre Sam e Jack erano stati convocati dal Gran Consiglio Ktariano, presieduto da Gordon, il capo della civiltà.

-Maggiore…Colonnello, prego sedetevi!- disse indicando le due poltrone d’innanzi all’enorme tavolo al centro della sala.

-Capo Gordon…è un piacere rincontrarla. Avete proprio una bella città!- si complimentò Jack sedendosi mentre al suo fianco Sam faceva lo stesso guardandosi intorno.

-Grazie Colonnello O’Neill…spero anche io un giorno di poter visitare la vostra città!- esclamò sorridente Gordon.

-Sarebbe fantastico, ma devo parlarne con i miei superiori…sa bene quanto conta il giudizio dei grandi!- rispose Jack sperando di non offenderlo.

-Maggiore Carter…è più bella ogni giorno di più!- disse voltandosi verso Sam, che diresse la sua attenzione verso il suo interlocutore.

-La ringrazio Capo Gordon!- rispose gentilmente Sam, notando l’occhiataccia di O’Neill a Gordon.

-Vi ho convocato qui per convincervi a portare con voi sulla Terra il mio allievo, Jorda. Eccolo!- disse indicando il ragazzo che stava entrando nella sala, avvicinandosi a lui.

-È un piacere incontrare i rappresentanti della Terra!- esclamò inclinando il capo in segno di saluto.

-Piacere di conoscerti Jorda!- rispose Sam sorridendogli.

-Come ho detto devo riferire ai miei superiori le vostre intenzioni prima di portare qualcuno sulla Terra. Torneremo domani con una risposta!- concluse Jack fissando il ragazzo per scoprire se poteva essere un potenziale pericolo per la Terra.

-E così sia…ci rivedremo domani!- annunciò alzandosi in piedi il Capo Gordon.

-A domani!- salutò gentilmente Sam alzandosi anch’essa.

I due poco più tardi raggiunsero Daniel e Teal’c e si scambiarono le diverse notizie che avevano acquisito durante la permanenza sul pianeta.

-Allora possiamo tornare all’SGC? Che ne dite?- chiese O’Neill indossando gli occhiali da sole.

-Sono d’accordo. Appena arriviamo vado nella mensa e mi mangio una bella fetta di torta!- esclamò Daniel soddisfatto.

Detto…fatto. Dopo il rapporto al Generale Hammond, la squadra al completo era comodamente seduta al tavolo della mensa, situata al livello 26 della base SGC.

-Che ne pensate di questa nuova alleanza?- chiese Daniel guardando gli amici di fronte a lui.

-Credo che possano esserci utili!- rispose indifferente Jack mangiando la torta.

-Io invece credo che siano delle brave persone!- replicò Carter.

-Soprattutto il Capo Gordon…vero Carter?- chiese retorico Jack voltandosi verso il suo secondo in comando.

-Perché…cosa è successo?- chiese incuriosito Daniel, notando la faccia di O’Neill.

-NIENTE!- replicò Sam decisa a chiudere il discorso, ma senza fortuna.

-Il Capo Gordon corteggia il nostro Maggiore dal primo giorno che li abbiamo incontrati…non è vero Carter?- chiese sorridendo voltandosi verso Sam.

-Bhè…-provò a replicare Sam ma venne interrotta.

-E allora Jack? Sei mica geloso?- chiese Daniel sapendo di toccare un tasto dolente.

Il volto di Jack si fece scuro nei confronti dell’archeologo, poi si decise a replicare.

-Io geloso di Carter? Ma come ti viene in mente?- rispose senza pensarci.

Sam a quella risposta si alzò dal tavolo ed uscì dalla mensa dirigendosi presumibilmente verso il suo laboratorio, lasciando Jack a bocca aperta.

-Ma cosa le è preso…si può sapere?- chiese tornando a guardare i due amici di fronte a lui.

-L’hai offesa…si vede che non conosci le buone maniere Jack!- spiegò duro Daniel, che si alzò anch’esso alla volta del suo studio.

-Ma non volevo offenderla! Tu cosa ne pensi?- chiese a Teal’c, che era rimasto in silenzio ad osservare la scena.

Credo che dovrebbe fare le sue scuse al Maggiore Carter!- detto ciò anche lui si alzò per andare a fare Kelno’reem, lasciando un O’Neill intento a fissare un punto nel vuoto.

Dopo circa una mezz’ora, l’SG1 venne convocata per un briefing con il Generale Hammond, dove venivano informati che la richiesta degli Ktariani era stata accolta dal Presidente.

-Partirete domani mattina alle 8.00 in punto. Per oggi avete finito!- concluse alzandosi.

Il primo a lasciare la sala fu Teal’c, che si ritirò nella sua stanza qualche livello più in alto; il secondo fu Daniel, che andò nel suo laboratorio a finire di tradurre un testo, mentre Sam e Jack si diressero nei rispettivi spogliatoi.

Dopo quasi dieci minuti, Sam era appena entrata in ascensore, quando una mano bloccò le porte che stavano per chiudersi.

-Mi scusi, posso…oh, sei tu Carter!- esclamò sorpreso, vedendo la persona all’interno dell’ascensore.

-Si Signore- rispose scostandosi per farlo entrare in ascensore.

Le porte si chiusero e l’ascensore mosse i primi passi, mentre all’interno la tensione era palpabile.

-Senti Carter…volevo scusarmi per quella battuta fuori luogo che ho detto oggi in mensa! Non volevo offenderti!- disse mantenendo il suo sguardo fisso su di lei e mostrando un lieve sorriso per far calare la tensione.

Sam rimase ferma a fissarlo, mentre la sua rabbia saliva. Come riusciva ad essere così spensierato e allegro anche mentre chiedeva scusa ad una persona, si chiedeva mentalmente.

-Non si preoccupi Signore!- rispose fredda voltando lo sguardo davanti a sé.

-Bhè Carter…però devi ammettere che il Capo Gordon non è un uomo molto affascinante!- scherzò tranquillamente, senza notare l’arrabbiatura di Sam che cresceva man mano.

Non solo era stata offesa, ora doveva anche subire le sue battute in ascensore.

Le porte si aprirono al livello uno.

-Sono stanca Signore. Arrivederci!- disse uscendo dall’ascensore senza guardarlo e dirigendosi verso il parcheggio, dove una volta indossato il casco, salì in sella alla sua moto e si diresse verso casa.

Jack si diede dello stupido da solo; perché non riusciva più ad essere stesso accanto a lei. Sapeva di averla delusa e per questo anche quella notte non chiuse occhio.

 

 

    

 

 

  
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