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Autore: HarmonyAuror    02/10/2009    1 recensioni
Una terribile minaccia incombe su Hogwarts. Qualcuno trama nell'oscurità. Il suo obbiettivo? Conquistare il cuore di Harry Potter e uccidere Hermione. Riusciranno a sconfiggere il mostruoso essere che è all'origine del male? E se questo essere fosse...Ginny la Piattola Weasley? Tra professori pazzi, autori sclerati, un eroe completamente rincoglionito, ce la faranno gli unici personaggi moralmente stabili della ficcy a portare a termine la missione che Silente ha loro affidato, e sconfiggere definitivamente la Piattola? A tutto questo aggiungiamo che non siamo noi a scrivere la storia, noi ci limitiamo ad annotarci quello che i personaggi fanno!
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Luna, Lovegood | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo le folli esperienze con la Piattola nella casa delle torture piattolesche, è il momento di affrontare altre avventure. Ma finiranno mai? Meglio di no, così si ride xD
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno letto la nostra storia, un mega grazie a elliepotter per aver commentato simpaticamente la trasformazione di Hermione... come vedi siamo due folli e inventiamo queste cose terribili! xD xD
Ma adesso si continua!!! :D




Era passato ormai un mese da quella spiacevole notte ed erano cambiate tante cose.
Harry, con l'aiuto di Hermione, aveva smesso di mettere le dita nelle prese riacquistando man mano le capacità intellettive; Hermione, invece, si era messa d'impegno per terminare uno studio segreto commissionatole da niente popò di meno che Silente (Ma non ditelo a Piton! NdSilente; Cosa mi nascondete? NdPiton; Niente! NdFra&Simo&Silente&Tutti-eccetto-LaPiattolaKiller). Quest'ultima (LaPiattola NdSimo; anche Killer! NdFra) era, stranamente, scomparsa dalla circolazione. Ma aveva però giocato il suo asso nella manica: aveva trasferito al fratello la piattolite, per continuare il suo dominio sul mondo!! Fortunatamente fu subito chiuso nella stanza del terzo piano con Fuffi che, allegramente, distrusse le piattole... e donò a Ron un pezzo di cervello...

E' giorno, una splendida mattina autunnale. Il periodo delle piogge era oramai superato, lo annunciava una splendida alba rosata che, molto alacremente, usciva dal suo nascondiglio montano.
Gli alberi erano ancora coperti di foglie, anche se ormai in procinto di cadere. Settembre stava portando via con sé il primo mese di scuola, ottobre portò nei cuori dei nostri eroi molte domande e poche risposte. Una delle poche con una risposta fu: "Com'è il mondo senza la Piattola?" fu la domanda.. la risposta è scontata.
Harry stava camminando per il parco.
Aveva la testa alta, fiero, le mani incrociate dietro la schiena. Guardava il cielo senza fare caso a dove metteva i piedi. Finché, ovviamente, cadde a terra, spalmandosi la faccia sull’erba.
Hermione, invece, camminava nel parco con disinvoltura e raggiunse la quercia sulla riva senza figure di merda.
Harry, dopo essersi ripreso, le si sedette accanto. Il suo tono era preoccupato.
“Allora, come la svoltiamo per riprenderci l’oggetto che ha perso Silente?” chiese Harry.
“Non possiamo…”
“Non sai come fare?”
“Certo che lo so. Io so tutto. Ma ancora non possiamo…”
“Perché sarebbe troppo pericoloso?” chiese il moro.
“No, perché è solo il primo ottobre e se lo troviamo subito poi non abbiamo più un cazzo di cui lamentarci tutto l’anno!”
“Capisco…” rispose Harry, sempre molto serio.
Fortunatamente arrivò un'idea geniale, ed è ovvio che non fu Harry a concepirla essendo, per l'appunto, geniale. Hermione non poteva però ammettere di aver trovato un'alternativa, sperava Harry arrivasse anch'esso alla stessa conclusione, ma così non fu.
"Sei pensierosa" disse Harry con apprensione; Hermione, però, era impassibile. Ormai aveva deciso: per il suo bene non gli avrebbe mai rivelato l'idea, neanche sotto tortura, a meno che non ci si fosse almeno avvicinato lui... o, ovviamente, a meno che non tornasse... Lei.
Hermione aprì un libro che si era portata. Ma lesse solo le prime due parole prima di essere interrotta.
“Hermione?”
“Si?” si voltò verso Harry.
“Niente. Volevo solo darti fastidio…”
Hermione chiuse il libro, ricordandosi che se c’era Harry non si poteva mai stare tranquilli.
Ma, non solo con Harry non si poteva leggere. Lui se ne stava lì, fermo, zitto e buono a guardarla.
Dopo un po’ lei si arrendeva a quella muta contemplazione e osservava il panorama che dava sul lago. Si immergeva in quella pace e anche nei giorni più ardui riusciva a rilassarsi.
"Che fai?" chiese prontamente il moro, proprio per non disturbare la lettura.
"Osservo il riflesso del cielo sul lago, è così bello... e non guardarmi" Hermione era spazientita ".. o chiamo la piattola!"
"Ma che ti ho fatto..." Harry era confuso..
"Fatti i cazzi tuoi!!"
"Mi sa che oggi siamo un po' nervosetti...non è che qualcuno è in quella settimana del mese in cui diventa suscettibile?" chiese Harry, con l'aria di chi la sa lunga.
"Si, probabilmente tu, cretino...." rispose lei, sarcastica.
Dopo quella risposta, calò il silenzio sui nostri due eroi. Intanto, in un luogo tanto lontano, qualcuno tramava pensieri loschi. Ma, stanno riparlando! Andiamo a sentire!!!
"Scusami Herm, sono un cretino lo so, ma è l'effetto della scossa che sta passando piano piano"
"Ti capisco...in effetti pretendere che da cretino diventassi un fulmine era troppo..."
In quel momento un fulmine improvviso colpì un albero poco distante.
"Hermione ma.. portassi jella??" Harry faceva le corna.
Improvvisamente Harry si ricordò che lui era terrorizzato dai fulmini, così urlò e saltò in collo ad Hermione.
“Non preoccuparti amo...ehm...amico, ci sono qui io..." disse Hermione, imprecando mentalmente per la svista.
"Ho tanta paura..." si mise a piangere.
“Ma adesso ci sono qui io…hai paura anche con me?” chiese Hermione, prendendo la parte del ‘vero uomo’ che, si sa, non poteva di certo fare Harry.
"Sì... sento la scossa quando mi abbracci..."
"Harry, porca di quella puttana, avevamo detto basta con le prese!!!"
"Guarda che con le prese ho smesso..."
"Allora perché senti la scossa?" chiese lei, sbalordita.
"... però ora mi attacco al parafulmine di casa..."
Hermione restò shockata a queste parole.
"Harry... perché dici questo? Allora non è servito a niente? Per te è stato solo un gioco?" era quasi in lacrime.
"Non piangere cara... stavo solo scherzando..." suoi occhi trasmettevano qualcosa di profondo, che mai aveva tirato fuori prima...
Hermione lo colpì in faccia con una spranga.
"Non scherzare su ste cose, deficiente!"
"Ahia, mi hai fatto male" disse Harry, che non si era accorto di aver fatto ad Hermione un male più forte, nell'anima.
Però Hermione si riprese in fretta e gli tirò una seconda sprangata.
"Dammene anche una terza, su!"
Hermione ubbidì, amorevolmente.
"Farei qualsiasi cosa per te, Harry!" disse con gli occhi languidi.
"Allora se faresti tutto per me... mi daresti mai un bacio?"
Hermione rise a crepapelle. Rise tanto che stava per morire. Rise fin tanto che le lacrime agli occhi le impedivano di vedersi attorno. Quindi non poté vedere l'espressione contrariata di Harry (ancora seduto sulle sue gambe).
"Buona questa, Harry..."
"Perché, l'hai assaggiata?"
Hermione rise ancora di più.
"Ma si dai, ti accontento..."
Hermione si avvicinò lentamente ad Harry, che già era pronto per il bacio più bello della sua vita (non che ci volesse tanto a superare quelli della piattola...NdFra) ed aveva chiuso gli occhi.
Quando sentì le labbra di Hermione sulla propria guancia si sentì un cretino...

Tutto a un tratto si fece buio ed Harry svenne.
Quando si risvegliò la prima cosa che vide fu una spranga ad un centimetro dal suo viso, ed Hermione che urlava.
"Esci da questo corpo!"
Prima di colpirlo.
"Ho visto Voldemort!!" urlò Harry.
"Oh, il caro vecchio zio Voldy...gli hai dato i miei saluti?" chiese Herm.
"No, non avevo la carta per impacchettarli."
Hermione lo colpì con l'ennesima sprangata.
"Ma porca di quella piattola!" urlò Harry. Afferrò la spranga e la spezzò.
E così finì l'era delle sprangate e tutto tornò alla normalità.
Ed Harry si accorse di essere sempre un cretino.

Nel frattempo, in un castello della Bulgaria.
Una voce tenebrosa e macabra cantava una melodia di morte.

(Sulle note di Conan)
Harry, super cretino con gli occhiali...
Che da la caccia ai maghi oscuri
quante prese incontrerà...
Rincoglionendo ancora!


Ginny si era rifugiata in un castello della Bulgaria per portare i suoi piani piattoleschi a termine.
Così, mentre era sotto la doccia, si divertiva a cantare la sigla di Conan, modificata appositamente per prendere Harry per il culo.
Certo, per soggiogare Harry sarebbe bastato andare allo sbaraglio e infilargli la bacchetta in un occhio, attendere che urlasse chiedendo aiuto a Silente, a Hermione, agli amici, a Hermione, agli Auror, a Hermione, all'Ordine della Fenice, a Hermione, a tutti i Santi del Paradiso, a Hermione e ai due fantastici autori, per colpirlo al basso ventre e sottometterlo al suo volere.
Ma con Hermione che lo proteggeva le cose si complicavano alquanto…
Torniamo ai nostri eroi!
"Harry, fa freddo" disse Hermione, mentre il Sole si avviava al tramonto.
La temperatura cambiava moltissimo in quella stagione. Harry si alzò e prese la giacca; Herm era felice, Harry stava per porgerle la giacca!!
"Graz..." aveva iniziato a parlare, quando Harry si mise la propria giacca:
"Hai ragione, fa freddo"
"Harry, sai cosa? Tu avrai pure rotto in due la mia spranga..." Hermione tirò fuori le due metà "Quindi grazie. Ora posso darti il doppio delle botte nella metà del tempo!!"
Però ci ripensò e non lo picchiò:
"Vediamo se con le buone il tuo unico neurone si riprende dal suo momentaneo svenimento e tu torni un po' più normale..."
"E quali sarebbero le buone?" chiese Harry.
"Le buone nel senso che non ti prendo a sprangate in faccia. Sei felice?"
"Certo che sono felice Herm, se ci sei tu qui... ehm, volevo dire che sono felice così!!"
Hermione lo guardò con sguardo indagatore. "Sarà...comunque meglio che metto un paio di salva vita nelle prese del tuo dormitorio, sai...per sicurezza..."
"Non penso sia un problema di elettricità, sempre che non sia tu ad esserlo.. non è che metti le dita nelle prese di nascosto???"
"Ti annuncio che il metodo delle buone non ha funzionato, si torna al vecchio sistema!" urlò lei, colpendolo in faccia con una sprangata...
(Ok, ora basta! Questa la prendiamo noi...NdSimo&Fra)
Hermione perse magicamente la sua spranga... in compenso prese un'incazzatura stratosferica ed iniziò a maledire tutti e tutto nel raggio di cento metri.
Stranamente, però, le sue imprecazioni raggiunsero anche la Bulgaria, dove la nostra piattola (nostra???? ma nemmeno per sogno! NdFra; scusamiii! NdSimo) stava continuando i suoi rituali gufolo-piattolanti (che bel termine! NdFra&Simo; l'ho cognato io! NdSimo; si dice coniato! NdFra) per soggiogare Harry.
"Bene, con Hermione infuriata sarà più semplice" e si preparò a partire.

La notte calò e con essa il sonno dei protagonisti.
In piena notte, non si sentiva alcun suono. Ma c'era un terribile rumore: la Piattola stava cantan...ehm.. gracchiando!!! (mi sono corretto per fortuna.. NdSimo; piattola muori! NdFra)
La mattina successiva vennero svegliati da stranissimi rumori, come se qualcuno fosse entrato nei dormitori. Harry, fortunatamente (o meglio, grazie ai salvavita di Hermione NdFra) non prese la scossa; Hermione continuava invece a dormire tranquilla, perché sapeva che non poteva succedere loro nulla di male.

E non avevano ancora visto nulla...






Adesso ha anche iniziato a cantare, la situazione si fa pericolosa e gufolo-piattolante!! Per fortuna almeno c'è il salvavita!
Che cosa succederà poi? Commentate e lo scoprirete. Non commentate e... bubu!
  
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