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Autore: Saya chan    02/06/2005    4 recensioni
Cosa succederebbe se il protagonista di bc Train,incontrasse,o meglio,si scontrasse con Kagome durante un inseguimento?Come possono incrociarsi i loro destini?E perchè Kagome c'entra con i Kronos Numbers?Se volete saperlo leggete questa ff.....^____^
Genere: Avventura, Azione, Comico, Commedia, Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Train

Train

 

Capitolo 18

 

 

-Anf,anf……..dai,manca ancora poco…………-mormorò una voce femminile e stanca.

 

Finalmente uscì da quei fitti arbusti,lasciandosi dietro una lunga corsa e trovandosi davanti una gigantesca radura e un meraviglioso castello.Avanzò ancora con passo sicuro e veloce verso la sua destinazione,fino ad arrivare alla porta d’ingresso che ovviamente era blindata e sorvegliata.Si nascose dietro un cespuglio,osservando le guardie e cercando una soluzione per entrare.Le venne in mente un’idea.

 

Ma certo……….”pensò illuminata.

 

Tirò fuori dalla tasca della sua giacca di pelle un gas lacrimogeno e lo gettò rapida verso il portone d’entrata.Una cortina di fumo si innalzò nell’aria e il gas velenoso contaminò le guardie,che caddero a terra soffocate.Uscì tranquillamente dal suo nascondiglio e accucciandosi verso una sentinella,rubò la carta elettronica che serviva per accedere nel castello.

 

-Grazie mille bello………-sussurrò lasciva.

 

Poi entrò nella fortezza.

 

 

Ormai era sveglia da tempo e stava osservando immobile il soffitto,con una mano appoggiata dolcemente sulla sua fronte.Eve era distesa sul suo meraviglioso letto a baldacchino,coperto di fiori di campo che emanavano un’essenza soave e pura,il suo volto però era annoiato e impaziente,impaziente di aspettare il suo più grande amore,Creed.Impaziente che arrivasse il più presto possibile………

 

-Buongiorno piccola……..-mormorò sensuale una voce maschile.

 

Finalmente era arrivato,sì,Creed,il suo amore eterno era lì,davanti a lei,con il solito vassoio con la colazione in mano e la guardava dolce e rassicurante.Si sedette sul letto mentre la ragazza si adagiava comoda e le appoggiò il grande piatto sulle ginocchia,poi le accarezzò la guancia e guardandola irresisitibilmente le bisbigliò all’orecchio:

 

-Hai dormito bene mia adorata Dark Eve?-

 

Eve sorrise lievemente,chiudendo i suoi occhi di ghiaccio,e guardandolo teneramente gli rispose:

 

-Sì,ma prima ero tanto sola senza di te……….-

 

Si aspettava che da un momento all’altro le avrebbe risposto dandole un bellissimo bacio in bocca e abbracciandola caldo,ma si limitò solo ad accarezzarle i capelli e a sorriderle.Eve rimase spiazzata di fronte a quei gesti così freddi,non si aspettava un distaccamento così immediato da Creed eppure era così,semplicemente così,palesemente così………Si alzò improvvisamente dal letto,dirigendosi verso la porta,mentre la ragazza lo guardava delusa ed amareggiata.Con fil di voce cercò di attirare l’attenzione del ragazzo,domandandogli triste:

 

-P-perché?-

 

Creed rimase qualche secondo stupito a fissarla.Nonostante fosse stata completamente mutata in un essere quasi privo di sentimenti,la sua vecchia aura di bambina rimaneva e resisteva……..Sorrise lascivo,poi si avvicinò verso la sua amata,e prendendole dolcemente il viso tra le mani,le diede un bacio passionale in bocca,lasciandola senza fiato.Ritornò poi sullo stipite della porta,ma prima di uscire definitivamente,esclamò mortificato:

 

-Perdonami,ma oggi è un giorno molto importante………è la vigilia del mio ultimo scontro con Black Cat e della mia prossima vittoria su di lui,sono molto impegnato perciò non avrò tempo da dedicarti,ma vedrai che domani sera sarai tutta mia e staremo insieme,questa è una promessa………-

 

Chiuse la porta in un tonfo sordo lasciando Eve da sola,consumare la sua colazione.Rassicurata da quelle parole,ella sorrise,e rimase tranquilla fino a riaddormentarsi,ancora stanca dopo tutto quello che era successo.

 

“Sì amore,sono sicura che domani sarà una splendida giornata…..”pensò.

 

Poi chiuse gli occhi e dormì profondamente.

 

 

Era giunta in un’enorme stanza buia,in cui difficile era orientarsi,ma lei ce la fece senza problemi.Accendendo una pila,ispezionò accuratamente tutto lo spazio,stando molto attenta a quello che faceva.

 

-Qua mi sembra tutto a  posto………-disse tra sé.

 

Ma ben presto la sua ipotesi venne smentita.Ad un tratto andò a scontrarsi contro qualcosa,qualcosa di freddo,fatto di vetro.Cadde malamente per terra,facendosi un po’ male,ma si rialzò in piedi subito,incuriosota dall’oggetto che aveva causato il suo dolore.Si avvicinò con calma,poi cominciò a tastarlo,delineando così la sua forma,ma non bastava ancora.Dopo qualche secondo accese nuovamente la pila,ma se ne pentì dolorosamente.La scena che le si mostrava davanti era davvero raccapricciante.Era una vasca verticale,piena di uno strano liquido,in cui vi galleggiava privo di sensi un embrione umano.Era bianco,pallidissimo, e dormiva profondamente.Le bolle di ossigeno spiegavano che stava respirando e alcuni fili erano attaccati alla sua pelle,tenendolo così in vita.Indietreggiò inorridita di fronte a quell’orribile spettacolo,andando però addosso ad un’altra vasca simile.Con essa fu la stessa cosa.La osservò ancora,gli stessi lineamenti,lo stesso corpo,gli stessi capelli………Allora esplorò con la pila tutta la stanza e i suoi occhi furono inquietati da tutte quelle creature così deboli ed inumane.Sussultò frequentemente cercando un modo di scappare,ed intanto delle domande si susseguivano ininterrotte nella sua mente.Quegli embrioni,a che scopo servivano?E soprtattutto,chi erano?Fece un’analisi accurata della loro fisionomia e dopo qualche secondo scoprì di chi si trattava.Le si gelò il sangue,non poteva davvero credere che tutte quelle creature erano……..Eve…….

 

“M-ma,che significa tutto ciò?” si chiese.

 

Non le fu data risposta.Ad un certo punto la luce si accese,illuminando così tutta la stanza e scoprendo così tutte quelle figure raggelanti.Rinslet si girò di scatto e i suoi occhi furono catturati da un uomo,fermo sullo stipite del grande portone a fissarla.

 

-C-Creed………-sussurrò appena.

 

-Ben arrivata Rinslet,quale onore,sei venuta a farmi visita per caso?-

 

La ladra rimase ferma e a continuare a guardarlo,inorrdita.Indicando poi una delle tante vasche presenti,esclamò esasperata:

 

-Queste!Voglio sapere queste!Che cosa hai fatto a Eve?Che cosa significano tutti questi suoi sosia?-

 

-Mi dispiace,ma questo è un segreto professionale…….-rispose lui calmo.

 

“Maledetto…….”

 

Senza ulteriori cerimonie poi,Rinslet corse rapidissima verso una finestra,cercando di buttarsi e quindi di fuggire.Il suo tentativo fallì purtroppo.Mentre stava raggiungendo l’enorme vetrata,fu ostacolata da una figura bendata apparsale davanti all’improvviso.Non c’era via di scampo.Essa la bloccò senza problemi,tirando fuori fulmineamente due pesanti catene e cingendole strette le braccia.

 

“Ma che…..

 

-Ottimo lavoro Shiki……..ebbene Miss Rinslet,volevi scappare via?Mi dispiace,ma chi entra nella tana del lupo non esce più……..-disse sorridente.

 

-Che-che cosa vuoi fare?-domandò lei sofferente.

 

-Te l’ho detto,è un segreto,un segreto che purtroppo è stato scoperto da una mocciosetta come te che non lascerò andare via…….Shiki,portala nei sotterranei……..-ordinò distaccato.

 

La figura bendata ubbidì senza fiatare,trascinando con sé la ladra che faceva i capricci e si dimenava violentemente.

 

-Aspetta però……..-interruppe ad un tratto il capo degli apostoli.

 

Si avvicinò lentamente a Rinslet,che anche se stava soffrendo terribilmente,non abbandonava il suo orgoglio e lo guardava con smisurato disprezzo.Si trovò in pochi secondi davanti a lei,osservando il suo volto con occhi sensuali,e mormorando lascivo:

 

-Ti vedo un po’ nervosa  mia cara…… -disse toccandole il viso.

 

La ragazza gli sputò in faccia,indignata da quel gesto di “generosità” apparente,ritraendosi immediatamente da lui.Non poteva proprio soportare quel depravato narcisista………

 

-Oh,ma come siamo permalose oggi,addirittura rifiuti un atto di gentilezza?-chiese con tono di sfida.

 

-Con uno come te,questo ed altro…….-replicò ancora più aspra.

 

Creed le diede uno schiaffo improvviso,alterato da quelle sue taglienti parole e da quel suo carattere così acido.Si girò poi verso il suo subordinato,e con un cenno del capo gli intimò qualcosa che la ladra non capì.Shiki annuì con la testa e tirò fuori dalla sua tunica una siringa piena di uno strano liquido verde.Successivamente lo posizionò a pochi centimetri dal collo della ragazza,che lo osservava terrorizzata,con la guancia rossa.Creed la gaurdò molto divertito,scoppiando in una risata nervosa.

 

-Ah,ah,ah!Adesso non dici più niente vero?Ti fa paura quell’oggetto?Te lo sei meritato…….vai Shiki……..-

 

Al suo ordine,l’ago della siringa andò pericolosamente a sfiorare il collo della ragazza,che ad un tratto con gesto immediato,si conficcò nella sua carne,producendo un urlo soffocato di lei.Rinslet spalancò gli occhi dallo spasimo,e subito dopo cominciò pian piano a chiuderli,sentendo che le sue palpebre si appesantivano.Chiuse gli occhi e svenne,priva di forze,cadendo pesantemente a terra,in una morsa di dolore lancinante.Creed si inginocchiò verso lei,ed accarezzandole dolce i capelli lillà,le sussurrò silenzioso:

 

-Buona notte Miss Walker……-

 

Si alzò poi,e allungando il braccio,indicò a Shiki la strada dove andare.Egli la seguì senza problemi,tirando a fatica svenuta la ladra e lasciando così il capo da solo nella stanza.Fu solo finalmente.Fece un giro panoramico attraverso tutte quelle vasche,sorridendo soddisfatto di quelle graziose creature plasmate da Doctor.Si appoggiò infine ad una,e osservandola con occhi semichiusi,sussurrò piano:

 

-Domani tu e tutte le tue sorelle sarete pronte………potrai sfogarti come vuoi mia cara Eve……..-

 

 

Il tempo stava passando ed era già quasi sera.Il sole illuminava il suo volto privo di qualsiasi sorriso,creando una figura dolce e melanconica,quasi infantile.Non poteva più sopportare quell’attesa,era diventata un macigno per lui,già,ma cosa poteva fare nel frattempo?L’unica soluzione era partire,già,se ne avesse avuto i mezzi e la destinazione…….Kagome era stata rapita,insieme a tutti i suoi amci,aveva provato a telefonare a Rinslet ma il cellulare squillava a vuoto,a Kronos ormai non voleva chiedere più nulla,era un mondo a lui sconosciuto,era impotente fino in fondo,e poi,quel maledetto tatuaggio che Kyoko gli aveva impresso nella pelle,bruciava da morire,così come la sua anima del resto……..Che brutta situazione la sua!

 

-Vieni Train,è pronto!-esclamò una voce dal basso.

 

La madre di Kagome aveva bevuto la bugia che sua figlia era andata a studiare da una sua amica,ma era sera,e lei non faceva ritorno……..Come giustificare un’ ulteriore assenza?Dopo milioni di litigate Inuyasha si era finalmente convinto che bisognava pazientare ancora,ma la sua ira non cessava di crescere,e se si fosse aspettato ancora sarebbe esplosa tutto d’un colpo eli sarebbe successo il putiferio………Annuì assente col capo,e poi scese dal ramo in cui si trovava.Seguì la donna verso casa,fino a che non entrò.Il mezzodemone era in salotto a guardare la tv insieme a Sota,incuriosito al massimo da quello strano oggetto luminoso.Sorrise tenero guardandolo,ma poi ridivenne triste.Si sedette sulla sedia in cucina,e dopo aver richiamato tutti a sé,si potè cominciare a cenare.

 

-Ma un momento,Kagome dov’è finita?-chiese la madre perplessa ad un certo punto.

 

Ci fu un silenzio di tomba,interrotto solo dal rumore che Inuyasha faceva assorbendo la zuppa.Qui intervenne Train,che con l’ennesima scusa era riuscito a salvare la situazione.

 

-Ehm,vede signora,Kagome mi ha telefonato prima dicendomi che rimane a dormire dalla sua amica e che non deve preoccuparsi di niente perché ha già il cambio e tutto………-

 

-Oh,va bene…….-rispose la donna un po’ sorpresa.

 

 

Eve ormai era stanca di rimanere nella sua stanza senza far niente.Aveva voglia di uccidere,di far del male a qualcuno,il suo desiderio era fin troppo alimentato,doveva essere soddisfatto prima o poi………Si alzò  di scatto dal letto e si diresse verso la porta.La aprì lentamente,cercando di non far rumore,ma la chiuse immediatamente.Maledizione,c’erano le guardie a sorvegliarla…….Non si diede così presto per vinta,la sua voglia era così illimitata che proprio quelle due guardie sarebbero state l’”antipasto” della sua fame……Tirò fuori i suoi artigli e a velocità supersonica uscì dalla stanza,scagliandosi contro i suoi protettori e sfigurandoli il volto.Il sangue colava lento e impassibile sui loro volti,contornando le loro espressioni terrorizzate.Eve sorrise malvagiamente,parzalmente era soddisfatta di quello che aveva fatto,ma la strada era ancora lunga.Si leccò le dita,sporche di vermgilio,e sorrise lasciva,poi si incamminò nel corridio.Sapeva perfettamente che Creed non voleva che andasse in giro per il castello,ma lei era curiosa,voleva vedere,voleva sapere e voleva soprattutto uccidere………Attraversò il lunghissimo e buio corridoio fatto di marmo un po’ intimorita,con gli occhi ben aperti,fino a che non fu attirata da una voce maschile e bambinesca.

 

-Che fai piccoletta,scappi?-

 

Eve si girò verso di lui,e notò un bambino dai capelli lillà a caschetto appoggiato al muro con aria annoiata.Ah già,era Leon,uno dei cinque apostoli,il più piccolo di tutti……….

 

-Mh,e tu che vuoi?-rispose brusca.

 

Leon alzò la testa e la fissò con odio,poi maligno disse:

 

-Eh no,non si fa così,non bisogna uccidere le guardie……….sai che Creed si arrabbierà molto appena lo scoprirà?-

 

-E lo sai che se tu farai la spia io potrei farti molto male?-ribattè lei acida.

 

-Non si possono toccare gli apostoli delle stelle……….-

 

-Certo invece che si può,voi non valete nulla alla fin fine……….siete solo dei burattini e vedrete che un giorno Creed stesso vi ucciderà con le sue mani,quando non gli servirete più……….-

 

Leon splancò gli occhi dall’ira e con la massima violenza andò contro ad Eve,scaraventandola per terra.Le tirò poi dei calci,con una smisurata rabbia in corpo,e soffocato da essa,rispose a tratti,con le lacrime agli occhi:

 

-Taci maledetta!Tu non sai nulla di noi e di lui!Tu sei solo l’altro ego della Eve che accompagna sempre Train nelle sue missioni da sweeper!Sei solo una mocciosa che farà la nostra stessa fine se è come dici tu!Sei esattamente come noi,sei inutile,non hai alcun potere,nulla di nulla,NIENTE!-

 

Smise poi di picchiarla e si allontanò da lei col respiro affannato e il volto rosso.Eve rimase distesa per terra,col sangue che scendeva dalla bocca,ma con un sorriso malizioso ed appagato.Si alzò poi da terra,sorretta dalle sue deboli braccia,e continuò la sua strada da dove l’aveva interrotta.

 

“Mh,la faccenda si fa interessante…….”

 

 

Era disteso sul letto di Kagome a pensare,mentre Inuyasha camminava impaziente per la stanza.E dire che il giorno prima quella stessa stanza era piena di vitalità,quando c’era ancora lei……..Kagome……….

 

-Ah,BASTA!NON CE LA FACCIO Più!-esclamò il mezzodemone ad un certo punto.

 

Lo sweeper si alzò dal letto e lo guardò affranto.Comprendeva perfettamente ciò che provava,anche lui si sentiva così,ma per adesso si doveva aspettare,e pensare ad una soluzione pratica.

 

-Stai calmo Inuyasha!-gli disse in risposta.

 

-Ma come faccio a stare calmo in una situazione così?Me lo spieghi dannato gattaccio?é stata tutta colpa tua maledetto!-inveì lui.

 

-Che?-

 

-Ma certo!Tu hai portato dietro tutti i tuoi guai quando hai incontrato Kagome,Creed,e tutta la compagnia!Le hai fatto correre tantissimi rischi e adesso è stata anche rapita a causa tua!Ma non potevi startene per la strada e morire?Almeno non avresti creato problemi a nessuno……..-

 

-è vero,hai ragione………-rispose Train amaro.

 

-Eh?-

 

Lo sweeper abbassò la testa,e con aria malinconica rispose:

 

-Tutto quello che hai detto fino ad adesso è vero,era meglio che io morissi per la strada………-

 

-A-aspetta,io non……..-

 

-Stai zitto che è meglio………-

 

-BRUTTO DANNATO!IO NON STO ZITTO!E comunque mi dispiace,ma adesso davvero non resisto più,devo andarmene al più presto…….-

 

-E magari sai già anche dove andare?-chiese malizioso.

 

-CERTO CHE NO!Ma almeno mi do una mossa,al contrario di te!Cercherò di orientarmi seguendo il profumo di Kagome,in fondo,rimango pur sempre un cane……..-

 

-E io un gatto………lo sai Inuyasha?Mi hai convinto,vengo con te………-concluse esuberante.

 

-Molto bene,allora andiamo!-

 

Aprì la finestra della stanza bruscamente,e fece per uscire quando fu interrotto dallo squillo del cellulare di Train.Lo sweeper rispose immediatamente,convinto che potesse essere Creed,ma non fu così…………

 

-P-pronto?-disse tremante.

 

-Ehilà Black Cat!Piacere di sentirti!-esclamò una voce maschile dall’altro ricevitore.

 

-M-ma chi parla?-chiese perplesso Train.

 

-Ma come,non mi riconosci?Ah,certo,tu non mi hai mai visto………-rispose l’altro ironico.

 

-MI DICI CHI CAVOLO SEI PIUTTOSTO?-esclamò innervosito.

 

-Va bene,calma amico,io sono Jenos Hazard,numero VII di Kronos,piacere!-

 

-Che?Ancora con questa storia di Kronos?Ve l’ho già detto,io non ritorno da voi!-

 

-Io non ti ho chiamato per questo!Affacciati alla finestra………-

 

Lo sweeper fece come aveva detto Jenos,quindi andò verso la finestra e si affacciò per vedere.

 

-E adesso guarda l’albero davanti a te……….-

 

Train alzò gli occhi verso il Gonshiboku,cercando di trovare quello che il numero VII diceva.Ad un tratto vide una figura maschile in piedi su un ramo alto, illuminato per metà dai raggi splendendenti della luna con il telefonino in mano.Era lui,proprio il numero VII di Kronos,Jenos Hazard.Lo sweeper allora,dopo averlo riconosciuto,chiese un po’ seccato:

 

-Ti ha mandato Sephiria,vero?-

 

Jenos sorrise sarcastico e rispose:

 

-Certo,è stata proprio Sephi!Vuole che l’aiuti………-

 

“Tsk,ancora ci riprova………”pensò ghignando.

 

-……….ma sa già che non lo farai,quindi ha deciso di proporti un piccolo patto……….-continuò alludente.

 

-Cioè?-

 

L’uomo poi tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni un foglio e si tolse i suoi usuali occhiali da sole,e fissandolo gelido,ma con un leggero sorriso,spiegò pacatamente:

 

-Tu vuoi rivedere i tuoi amici vivi vero?Perfetto,questo che ho in mano è un foglio in cui c’è scritto dove si trova Creed ora,però se vuoi averlo devi venire con noi……-

 

-Mai,non voglio assolutamente ritornare da voi di Kronos,mi avete disgustato fin troppo…….-rispose acido.

 

-Benissimo,allora ci penseremo noi a disfarci di lui e non ti coinvolgeremo in nulla………mi dispiace,avresti potuto riscattarti finalmente,vendicare la morte della tua amica,potevi essere un validissimo eraser,ti avremmo accolto con tutti i riguardi tra noi,peccato proprio……..-esclamò con aria ricattatrice.

 

Train deglutì e strinse i denti.Doveva deicidere al più presto,altrimenti Jenos se ne sarebbe andato,lasciandolo là,solo,con le mani in mano.Aveva solo altre ventiquattrore per raggiungere ed uccidere Creed,altrimenti sarebbero morti tutti i suoi amici e anche lui.Ma cosa poteva fare?Lui non voleva tornare da Kronos,ma ora sembrava proprio lui la sua unica speranza………

 

-Aspetta un attimo amico!Ti sembrano patti da proporre questi?Se questo gattaccio non vuole ritornare da voi,ci sarà un motivo!E poi non mi pare per niente equo scambiare le vite dei suoi amici per una sua controvoglia,anzi,va oltre qualunque legge etica!-sbraitò Inuyasha tutto d’un colpo.

 

Lo sweeper si girò di scatto verso di lui e lo guardò meravigliato.Da quando in qua quel rabbioso haynou prendeva le sue difese?Jenos rimase a fissarlo con gli occhi spalancati,poi però si rimise gli occhiali e sorrise ancora,dicendo:

 

-Il tuo amico ti ha salvato in corner Black Cat,ritientiti fortunato……….-

 

-M-ma……..-

 

L’uomo fece per andarsene,ma si girò ancora verso Train,ed esclamò un po’ sbrigativo e scocciato:

 

-E allora,ti muovi o no?Preferisci marcire lì?-

 

Train rimase ancora più dubbioso,non capiva proprio cosa intendeva dire Jenos in quel momento.

 

-Ma insomma!Certo che sei proprio un ebete!Muoviti,vieni con noi Black Cat,cosa aspetti?Non vuoi uccidere Creed con le tue mani?-

 

-Certo che lo voglio!-rispose lui spazientito.

 

-E allora tu e quello là venite con Cerbero,voi vi occuperete del capo,noi dei suoi subordinati,va bene?Basta che vi sbrigate però…….-concluse affrettato.

 

Lo sweeper ed Inuyasha si scambiarono degli sguardi d’intesa,poi allunisono risposero convinti a Jenos,con gli occhi vividi e lo sguardo acceso.

 

-VA BENE!-

 

Così,scavalcando il balcone e raggiungendo il numero VII sul Gonshiboku,partirono alla ricerca di Creed più attivi che mai.

 

 

CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!La prima parte di questa ff si è finalmente conclusa,adesso comincerà la parte di azione,in cui compariranno molte scene sanguinarie,quindi,per chi fosse sofferente di bassa pressione conviene non leggere la continuazione!!!!(no,sto scherzando alla grande!!!!).Forse per un po’ non scriverò più,ma cercherò di dedicarmi di più alla ff su Inuyasha che sto scrivendo i contemporanea con questa,perché una certa Kagomechan 91,mi chiede di postare il seguito al più presto e poi devo anche farmi venire delle idee super in mente,per sviluppare e terminare alla grande questa ff su Black Cat……quindi se intanto mi dite come è andata fino ad ora mi fareste un grande favore,ok?BYE BYE!!!!!

 

Saya chan.

 

 

  
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