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Autore: Catherine Heathcliff    04/10/2009    3 recensioni
Draco aveva sempre pensato che,se mai,la sua famiglia l'avesse abbandonato,sarebbe stato solo. Adesso Draco aveva imparato che,con la persona giusta al proprio fianco,ci si poteva anche permettere di cadere,tanto ci sarebbe sempre stata la persona che ti amava pronta a rialzarti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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draco 3
CAPITOLO 3

Wish that I could cry
Fall upon my knees
Find a way to lie
About a home I’ll never see
James Blunt




Draco avrebbe dovuto capire che non doveva farlo.
Invitare quella ragazza al tavolo significava parlare,significava stringere una sottile relazione con una Babbana.
Non gli era mai successo prima.Con Pansy era stato totalmente diverso.
Era intraprendente,carina e abbastanza sciocca da trovarlo un bravo ragazzo.
Ma la ragazza,la ragazza senza-nome non era affatto simile.
Aveva uno sguardo dolcissimo,uno sguardo buono,che lui aveva sempre disprezzato nelle altre ragazze.Aveva un nasino piccolo e delle labbra sottile e Draco ricordava fin troppo bene di aver sempre detto che gli piacevano le donne con le labbra grosse.
Era così e nessuno poteva cambiare le cose.
Forse Lei c’era riuscita.
In fondo aveva già violato alcune delle sue regole ed era divertente,carina,sexy,simpatica e attraente.
Draco non aveva mai pensato a una ragazza in maniera fine a se stessa.
Aveva sempre pensato alla donna come un oggetto dei suoi desideri fisici,aveva sempre usato Pansy e a lei andava così.Nessuna aveva mai preteso di essere amata.
Lei gli smebrava diversa.
Si era avvicinata a lui senza sapere chi fosse ed era stata gentile fin dall’inizio.
Draco controllò la breve lista di cose da comprare che teneva in mano.
La ragazza gli aveva consigliato alcune cose:
Caffè,birra(e lui per qualche momento aveva addrittura creduto si trattasse della sua burrobirra),pane,ostriche,wurstel e piselli.
Lui,da bravo ragazzo quale non era mai stato,aveva preso appunti e le aveva anche sorriso.
Draco Malfoy aveva sorriso a una sporca,sudicia,mediocre babbana che non sapeva nulla del suo mondo.
A volte capitava che Draco si domandasse perché lui doveva essere cattivo.
Si domandava chi e cosa decidesse come una persona doveva essere.
Chi e cosa facesse il suo Destino.
In lontananza vide una struttura dalla quale uscivano persone munite di carrelli pieni di cibo.
Alcune avevano paccate di pollo arrosto e il profumovo rallegrava sempre Malfoy.
Draco ricordava come il primo giorno di scuola a Hoghwarts fosse meraviglioso.
Gli elfi domestici materializzavono del cibo squisito sui quattro lunghi tavoli e i Serpeverde più piccoli offrivano sempre a Draco Malfoy qualcosa del loro piatto.Per ingraziarlo,per rendergli omaggio.Per non averlo cotnro.
La porta cigolò mentre Draco faceva il suo ingresso nel Supermercato.
Puzzava di fritto e file e file di persone si riversavano alla cassa.Draco trovava degradante essere a fare compere da solo,senza seguiti di schiavetti o amici ignoranti e trovava ancora più degradante che non ci fosse un nuovo Dobby al suo posto.
Draco Malfoy nel Mondo Babbano a fare la spesa,da solo,per se stesso,da consumare nel suo piccolo appartamento al centro di Londra.Era veramente cambiato tutto nella sua vita.
Draco si avvicinò a una pila di verdure e ne scelse qualcuna,seguendo le persone che sistemavano tutto in dei sacchetti in plastica per pesare poi ogni cosa.
Era stancante tutto questo fingere.Sarebbe stato molto più semplice se avesse potuto  semplicemente usare un incantesimo di appello e andarsene sulla sua scopa.
Ma non poteva.
Draco Malfoy doveva nascondersi.
Draco Malfoy non poteva permettersi il lusso di sbagliare,ancora una volta.

La gente era quasi andata via del tutto quando Draco si avviò alla prima cassa,ad occhi abbassati.
Rabbrividì mentre immaginava Potter che poteva vederlo,Potter che poteva schernirlo…Potter.
Potter era ovunque,si ripeteva.
Di recente era anche divenuto il personaggio principale dei suoi incubi.
Draco posò le poche cose alla cassa e alzò lentamente gli occhi sulla cassiera,rimanendo poi paralizzato.
“ehi”la ragazza sorrise.Draco tentò di sorridere a ua volta ma l’iunica cosa che riuscì a formare fu una debole smorfia.
“non sapevo lavorassi…al”Draco si bloccò non sapendo cosa aggiungere e si guardo attorno,soffermandosi sulla targhetta col nome della ragazza.
Fortune Wonder.
“…supermercato,si”terminò Fortune,porgendomi il conto
“si,uhm,esatto.Grazie”Draco la osservò per qualche secondo,sentendosi rapito da quella ragazza.Provò una sensazione di odio che no aveva mai provato verso nessun’altra.Frtune Wonder lo stava rovinando.Lui era un Malfoy.Lui era purosangue e quella ragazza dagli occhi profondi non sapeva neanche cosa fosse un purosangue o un mezzosangue.
“hai impegni?”la voce della ragazza era insicura.
Per Draco non fu difficile rispondere,stavolta.
“in che senso?”
“pensavo che potevamo andare a fumare una sigaretta,fuori”indicò il cortile dietro il supermercato.
Draco soppesò la proposta per quello che a lui sembrava un’eternità.
Risponderle di sì sarebbe stato nuovamente avvicinarla a sé,dirle di no sarebbe stata un’ingiustizia contro il proprio cuore.
“ok.Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa?”propose,infine
Fortune sorrise e quel sorriso riempì gli occhi di Draco fino quasi a farlo arrossire.

Fortune lo raggiunse poco dopo.
Draco stava già fumando la terza sigaretta,nervosamente.Stringeva il mozzicone fra le dita pallide e stringeva gli occhi per cercare di riconoscere da lontano la sagoma della ragazza.
Lei si avvicinò velocemente,mettendosi al suo fianco.
“ho finito il turno!possiamo andare!”
La voce era allegra e Malfoy si chiese come fosse possibile che Fortune non si sentisse umiliata per il lavoro degradante che faceva.A casa Malfoy nessuno si sarebbe mai sognato di lavorare a turni.
I tacchi bassi della ragazza ticchettavano sull’asfalto e Draco non aveva idea di dove lo stesse portando.Sapeva soltanto che lei sembrava sicura e gli sorrideva,amabilmente.
Fortune si fermò davanti a un locale con l’insegna in Spagnolo.
Era abbastanza grosso e i muri all’interno erano gialli e arancioni,con varie scritte in Spagnolo e bandiere sparse in giro.
Draco non era mai stato in un ristorante babbano,con una babbana a mangiare babbano.
L’unica volta che aveva mangiato cose spagnole era stata tre anni prima,a casa di amici a Madrid,con la famiglia.Erano venuto anche Tyger e si erano divertiti a bere burrobirra piccante.
Draco si sedette al suo posto,osservando la figura sottile di Fortune che si sedeva di fronte a lei.
Era sul serio terribilmente attraente.
Avrebbe avuto voglia di saltarle addosso ma sapeva benissimo che lei non era come lui.Non era una strega,non era nemmeno una mezzosangue o una maganò.Era babbana.
“cosa ordiniamo?tacos,che ne dici?”
Draco annuì,osservandola di sottecchi e guardandosi intorno.Le persone mangiavano con gusto e sembravano divertirsi.Draco non ricordava neanche l’ultima volta che si era divertito.Forse aveva sette anni.Si,esatto.Aveva sette anni ed aveva fatto il suo primo volo con la scopa con un suo vecchio amico.Erano andati a sbattere contro un grosso abete e si erano divertiti a scappare dal cottage nel quale erano finiti.La vita era stata divertente per Draco Malfoy,un tempo.
Draco sospirò.
“senti,ehm”la ragazza incespicò confusa,guardandolo con aria interrogativa
“…Draco”
“ok,io sono”
“Fortune”
Fortune alza gli occhi su di me;luccicano e sono brillanti,gli sembravano così profondi che se li avesse osservati per qualche altro secondo avrebbe avuto paura di annegarci.
“Draco”
Il suo nome ripetuto da quelle labbra era così dolce e melodioso che Draco arrivò a pensare che Pansy non era mai riuscita a chiamarlo mai in questo modo.
“pensavo…io stasera,ho,avrei,una…una festa”
Draco la scrutò pensieroso,aspettando che continuasse.
Fortune era impacciata,si tormentava le mani e si riavviava le ciocche di capelli castani nervosamente.Pansy non era mai stata così.
Draco ricordava il loro primo bacio.Serpeverde aveva vinto una partita a Quidditch contro Tassorosso e Pansy era venuta a congratularsi con lui negli spogliatoi.
Draco indossava ancora la divisa ed era rimasto il solo a doversi spogliare.
Pansy l’aveva abbracciato,congratulandosi e poi,senza esitazione,gli aveva preso la testa fra le mani,aggrappandosi ai suoi capelli biondi e l’aveva baciato con passione.
Draco scosse la testa,cercando di tornare al presente.
“pensavo che,siccome non ho un cavaliere per la festa di stasera…potevivenireconme”borbottò,accellerando la frase
“cosa?”
“stasera.Alla festa.Con…me”
“oh,no”
Draco scoppiò a ridere di gusto.Non poteva credere che una babbano gli chiedesse di mescolarsi a una massa informe di gente sporca e indegna della sua presenza.
Fortune lo guardò per qualche secondo,mentre gli occhi le diventavno lucidi e il labbro superiore tremava.Le spalle erano ferme,cercava di mantenere il controllo.
“perché?”domandò
“non sono mai andato a una festa bab-una festa bella”
“come fai a sapere che è …bella?”
“se ci vai tu…”
Draco si portò una mano alla bocca non appena si accorse di quello che aveva involontariamente detto “scusa” aggiunse,abbassando lo sguardo.
Non si era mai sentito un iidiota come in quel momento.
“ti prego.Sarà divertente,te lo assicuro”
Draco rimase per qualche secondo ad psservare gli occhi della ragazza,pensieroso.
“se ce l’ha fatta Harry Potter per anni ce la posso fare anche io…”mormorò quasi in un sussurro.
“chi è Harry Potter?”
Draco sorrise e quello fu il sorriso più amaro che gli si fosse mai dipinto sulle labbra.Somigliava stranamente a quello di Dorian Grey nel momento di cominciare la sua condanna a una vita di peccato.
“oh,nessuno.Solo una vecchia conoscenza”
Draco sorrise a Fortune,stringendole le dita nelle sue.


  
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