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Autore: JuJu90    11/10/2009    0 recensioni
Sam, una ragazza di vent'anni, è sopravvissuta ad un terribile incidente aereo e si ritrova all'improvviso su un'isola deserta con altri quarantotto superstiti, tra cui suo fratello Charlie...
Genere: Malinconico, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sam era rimasta scioccata da quello che aveva visto: era un’ altra cosa vedere una persona squartata nei film che vederla realmente con i propri occhi a pochi metri di distanza

Sam era rimasta scioccata da quello che aveva visto: era un’ altra cosa vedere una persona squartata nei film che vederla realmente con i propri occhi a pochi metri di distanza. Pensava e ripensava alla scena che aveva visto e il suo sguardo era perso nel vuoto mentre camminava lentamente, seguendo gli altri.

L‘uomo aveva in mano la ricetrasmittente e stava cercando di farla funzionare.

<<  Niente??  >> chiese Charlie

<<  Dai chiedimelo un‘altra volta.. >> rispose l’ uomo scocciato

<<  Scusa se ti sembro disperato ma.. prima che il pilota venisse strappato via da quella cabina.. ha detto che non ci troveranno mai se quella.. ricetrasmittente non funziona  >> disse Charlie con sarcasmo <<  Quindi…ancora niente??  >>

<<  No  >>

<<  Ok  >> Charlie si zittì.

<<  Ma che diavolo ci facevi …chiuso nel bagno??  >> Kate si rivolse a Charlie

<<  Non ci arrivi da sola??!!  >> Charlie guardò Kate ma lei non rispose <<  Mi sentivo male…vomito…l‘ unico mio tangibile contributo a questa gita  >> Charlie non aveva abbandonato il suo tono sarcastico.

<<  No.. >> Kate lo guardò <<  Io sono contenta che… tu ci sia… >>

<<  Fa comodo un vigliacco  >>  Charlie fece un sorriso spento.

<<  Non sei un vigliacco.. >> Kate ricambiò il sorriso a Charlie e lo superò; lui rimase fermo a guardarla per un attimo mentre lei si allontanava.

 

Sam  era seduta nel primo posto della terza fila di sedili a sinistra, vicino ai finestrini dell’ aereo e guardava la gente e le hostess con la scritta Oceanic sulla divisa che ogni tanto passavano avanti e indietro.

Charlie era seduto accanto a lei e aveva gli occhi chiusi.

<<  Charlie??…va tutto bene??  >> Sam  stava guardando Charlie  che picchiettava la mano sul bracciolo del sedile, facendo tintinnare l’ anello che aveva al dito medio.

<<  Charlie??  >> Sam  scosse con una mano la spalla di Charlie.. Lui aprì gli occhi a fatica

<<  S…si >>  Charlie strizzò gli occhi e si mise una mano sulla fronte 

<<  Si sente bene signore??  >>  un’ hostess sbucò da dietro e si rivolse a Charlie che ora faceva finta di stare benissimo

<<  Sto bene…. grazie… >>  Charlie fece un cenno con  il capo e sorrise, rassicurando l’ hostess

<<  Vuole un bicchiere d‘acqua…o.. >>  L’ hostess aveva un’ espressione preoccupata

<<  No niente…Grazie… >>  Charlie guardò l’ hostess nervoso, e  le sorrise nuovamente

<<  D‘ accordo. >> L’ hostess fece un cenno con la testa di aver capito, ma sembrava abbastanza insospettita dal suo comportamento e se ne andò.

Sam  continuava a guardarlo, lui sospirò, teso,  e ricominciò a picchiettare con la mano; irrequieto,  infine, si voltò a guardare preoccupato all’ indietro alcune volte fino,  quando, in fretta e furia, si slegò la cintura e si alzò.

Charlie??…Cosa stai...Dove stai andando??.” Chiese Sam agitata, ma Charlie non le diede retta e rapido  si allontanò; Sam  lo sentì chiedere permesso a qualcuno, poi si alzò per appoggiarsi al sedile: guardava il punto dell’ aereo dove Charlie era sparito, speranzosa che lui tornasse.

<<  Signore… Signore mi scusi… >>  l’ hostess, con un tono squillante, passò tra le due file di sedili e si diresse verso la direzione di Charlie. Lei e altri due uomini del personale del volo aereo lo stavano seguendo e forse volevano assicurarsi che stesse bene, in fin dei conti Charlie si era comportato in modo sospettoso. Sam  si rimise a sedere dopo alcuni minuti, suo fratello  non sarebbe tornato presto e lei sarebbe rimasta lì da sola; Sam prese le due estremità della cintura e cercò di legarsele per la prima volta, dopo quasi tutto il volo in cui era rimasta senza. 

Ci fu una scossa improvvisa, l’ aereo si mosse per un istante e sul tettuccio  una scritta con su scritto “ALLACCIATE LE CINTURE”  lampeggiò; tutti si spaventarono e diventarono rigidi sui propri sedili, Sam riuscì ad allacciarsi la cintura ma si lasciò prendere dal panico: aveva da sempre avuto paura di volare.

“Signore e signori, il comandante ha acceso il segnale per allacciare le cinture, per favore, restate seduti con le cinture allacciate” una voce di donna risuonò nell’ aereo, ma Sam  capì poco di ciò che aveva detto: era ancora impaurita e si chiedeva dov’ era andato Charlie

In un momento, quasi impercettibile, l’ aereo cominciò a traballare, la gente gridò terrorizzata e,quando la situazione peggiorò, Sam  sentì ancora la voce della donna tranquillizzare i passeggeri, in particolare due parole che le risuonarono nella testa come un messaggio di morte … “Brutta turbolenza”…; tutti i bagagli, all’ improvviso, furono scaraventati da tutte le parti, le persone anche; delle mascherine gialle erano scese sopra le teste di tutti, Sam  ne afferrò una, se la mise attorno alla testa con le mani che tremavano e ci respirò prendendo grandi boccate d‘aria; l’aereo si spezzò come fosse una lamina sottilissima, precipitava a grande velocità; Sam chiuse gli occhi, si afferrò fortissimo al sedile e qualcosa le andò a sbattere sulla testa; allora riaprì gli occhi, ma perse a poco a poco i sensi; non vide più nulla; tutto era nero. 

 

<<  Vero??…Sam??!!  >> Sam tornò alla realtà, richiamata dalla voce di Charlie.

<<  Cosa??….Non stavo ascoltando  >>

<<  Fa niente.. >> concluse Charlie seccato, e riprese a parlare con Kate.

<<  Che sta succedendo…??  >> L’ uomo preoccupato guardò in avanti e cominciò a correre.

Kate e Charlie smisero di parlare e guardarono l’uomo correre via, Sam fece lo stesso e si accorse che, dopo una lunga camminata, erano arrivati ad una bellissima spiaggia: il sole, al contrario che nella foresta, batteva forte, il mare era limpidissimo; rottami di lamiere dell’ aereo erano sparsi ovunque e una turbina era, per gran parte, sotterrata nella sabbia; c’era tantissima gente che, da quel che poteva vedere, era sopravvissuta al disastro aereo ed ora era riunita attorno a qualcosa…

Anche Kate e Charlie corsero per andare a vedere che cosa stava succedendo… Sam si avvicinò lentamente ma rimase abbastanza lontana, vide lo stesso che cosa attirava l’attenzione di tutti quanti: due uomini si stavano azzuffando.

<<  Ragazzi smettetela.. >> un uomo di colore stava cercando di farli smettere... <<  Dai basta.. >> ma i due continuavano a darsi pugni.

<<  Hey!! …Piantatela!!  >> L’uomo che aveva salvato Sam cercò di dividere i due.. <<  Piantatela!! >> continuava a gridare.

<<  Fatela finita!!  >> l’ uomo di colore si mise in mezzo per aiutarlo.

<<  Fermi!! >> disse di nuovo l’uomo. Lui e l’uomo di colore li avevano afferrati, dato che non erano intenzionati a concludere la rissa.

<<  Lasciami!!  >> gridò l’uomo tenuto da quello che Sam conosceva: era biondo ed era, a prima vista, un americano.

<<  Basta!!  >> gridò l’ uomo di colore.

<<  Figlio di puttana!!  >> l’ uomo, tenuto da quello di colore, si aggrappò ai pantaloni del suo avversario. Quest’ ultimo aveva un accento strano, era scuro di pelle e dava l’ impressione di essere iracheno.

<<  Molla!!  >> gridò ancora l’uomo di colore

<<  Basta.. basta!!!  >> si sentirono voci sovrapposte: gli insulti dei due uomini mischiati alle grida degli altri due. 

In poco tempo i due furono divisi e allontanati l’ uno dall’ altro, ma non davano ancora cenno di smettere e quindi gli altri due uomini dovettero tenerli in modo che non si potessero avvicinare.

<<  Hai rotto adesso!!  >> gridò l’ uomo iracheno

<<  Ne vuoi ancora??!!  >> ribatté il biondo

<< Ripetilo, dì a tutti quello che hai detto!! Che sono stato io a far cadere l’ aereo...che è stata colpa mia! >>

<<  Non ci sono dubbi mi pare… >>

<<  Che sta succedendo??  >> l’ uomo si intromise tra i due e l' iracheno disse, arrabbiato, qualcosa nella sua lingua e fu liberato dalla presa come l’ americano.

<<  Mi spiegate??!!  >> Gridò furioso l’ uomo

<<  Guarda,.. mio figlio le ha trovate nella giungla.. >> l’ uomo di colore si avvicinò a lui e gli diede in mano un paio di manette.

<<  E‘ quello là, era in business class, ultima fila, e non si è mai alzato…teneva le mani sotto una coperta… >> cominciò l’ americano, ma l’ uomo lo teneva ancora d’ occhio per paura che avrebbe ripreso la rissa <<  E guarda caso, per chissà quale ragione,… chi era vicino a lui non s‘è salvato  >>.

<<  Sei molto interessato al mio comportamento  >> gli parlò sopra l’ iracheno

<< ..E all‘ imbarco ti ho visto quando ti hanno fatto uscire dalla fila.. >> riprese l’ altro, tutti e due si stavano scaldando e se non ci fossero stati i due a trattenerli avrebbero ripreso a picchiarsi davanti a tutti.

<<  Dai !! Fatti sotto, coraggio!!  >> diceva l’ americano con un tono di sfida peggiorando la situazione, provocando sempre di più l’ altro che lottava per liberarsi dalla presa dell’ uomo di colore.

<<  Basta!!  >> ad un certo punto, Kate, gridò arrabbiata e i due si calmarono: l’ iracheno si fermò subito, l’ americano guardava furibondo l’uomo che l’ aveva tenuto tutto quel tempo.

<<  Abbiamo trovato la ricetrasmittente, ma non funziona  >>  Kate gridò rivolgendosi a tutti i presenti <<  Qualcuno se ne intende??  >> domandò

Nessuno rispose, ci fu un silenzio e l’ iracheno fece cenno con la testa <<  Si …posso provarci… >> e si diresse verso la donna

<<  Oh, si…perfetto…affidiamoci a quello.. >> l’ americano gridò furibondo indicando l’ iracheno

<<  Ehi,… ci siamo dentro tutti, trattiamoci con un po’ di rispetto  >> una voce salì dalla folla, Sam vide che un ragazzo abbastanza robusto aveva avuto il coraggio di dare il buon esempio

<<  Si, ….ha ragione!  >> Sam cercò di farsi sentire e ci riuscì: tutti si voltarono verso di lei, verso la nuova arrivata, sentì qualche commento ma non ci fece caso..

<<  Chiudi la bocca ciccione!! E anche tu!!  >> insultò i due l’ americano furioso

<< Hey! >> l’uomo che aveva salvato Sam si alterò, si avvicinò all’ americano e lo guardò <<  Adesso basta.. >>

<<  Agli ordini dottore,… sei tu l‘eroe… >> disse sconfitto l’ americano  con un certo sarcasmo, e si allontanò sotto lo sguardo di tutti; Sam non lo guardò andarsene, guardava quell’  uomo che l’aveva salvata: era un dottore, ora tutto si spiegava, aveva salvato o aiutato altra gente oltre a lei..

<<  Avete trovato il muso??  >> un ragazzo molto carino si avvicinò al dottore, ma lui si limitò a rispondere con un cenno della testa: era affaticato, aveva le mani ai fianchi e respirava a fatica… 

<<  Superstiti??  >>

<<  Lei.. >> il dottore indicò con lo sguardo e con un cenno Sam, che era ferma impalata a pochi metri di distanza da loro. Il ragazzo carino la guardò, accennò a quello che sembrava un sorriso ma poi fu attirato, come lei e il dottore, dall’ iracheno che cominciò a  parlare, e si voltò..

<<  E‘ a doppia banda militare,..forse le pile sono cariche, ma…la radio è andata..” disse; Sam si avvicinò e vide che l‘ iracheno aveva in mano la ricetrasmittente: si stava riferendo a quella..

<<  La puoi aggiustare..??  >> Chiese Kate speranzosa

<<  Mi serve tempo.. >> rispose lui, e se ne andò

<<  Dottore.. >> una donna anziana di colore si avvicinò <<  L‘ uomo con la scheggia nel petto…è il caso di dargli un‘ occhiata.. >> il dottore la seguì e se ne andò anche lui; Kate e Charlie si scambiarono un triste sguardo e rimasero zitti, Sam si allontanò senza farsi vedere e cominciò a camminare lungo la spiaggia, voleva vedere dov’ era andato l’uomo iracheno e lo trovò seduto all’ ombra di un albero, sulla spiaggia, in un posto isolato dagli altri, in compagnia del ragazzo paffuto.

Sam si avvicinò a loro <<  Ah… >> sospirò <<  Ke imbecille quell’americano...>> e si sedette.

<<  Infatti.. >> disse il ragazzo.

Sam lo guardò e lui sorrise, poi si rivolse all’uomo iracheno <<  Sai…Sei forte… >>

L‘ iracheno la guardò  <<  Sei forte anche tu… >> e il suo sguardo ritornò sulla ricetrasmittente che stava esaminando.

Di scatto Sam allungò la mano… <<  Sam… >> disse.

Il ragazzo gliela strinse e disse <<  Hurley!!... e lui è Sayid  >>

<<  Come mai te ne intendi??  >> chiese a un tratto Sam, guardando la ricetrasmittente in mano a Sayid.

<<  Ero ufficiale addetto alle comunicazioni  >> rispose lui.

<<  Ahn si?? >>

<<  Ho fatto la guerra del Golfo >>

<<  Non mi dire,…Forte… >>

<<  Ero alla guardia repubblicana  >> 

Sam lo guardò.

<<  Però…ora.. >> Sayid portò la trasmittente sotto la vista di Sam e Hurley << ..Andiamo a dire agli altri che la trasmittente funziona >> e lei, meravigliata, fece un enorme sorriso.

Presto si incamminarono lungo la spiaggia fino a raggiungere i rottami dell’ aereo. <<  Hai visto Kate??  >> chiese Sayid ad una coreana che passava di lì ma lei rispose in un’ altra lingua.

<<  Kate  >> scandì bene le parole Sayid e la donna fece cenno di aspettare e, dopo alcuni minuti, Kate sbucò da dietro la turbina

<<  Funziona??  >> Chiese Kate quando vide Sayid

<<  Sembrerebbe ,…solo che non ricevo segnale… >>

<<  Più che riceverlo non dobbiamo inviarlo??  >>

<<  Si, ma dovremmo vedere qui delle barre, a indicare che la radio va, che c‘è ricezione >> Sayid indicò a Kate una parte del piccolo schermo della ricetrasmittente.

<<  Niente barre.. >> disse lei guardando.

<<  Potremmo trasmettere alla cieca,.. nella speranza che una nave raccolga la nostra chiamata di soccorso ma… consumeremmo le batterie  >> Sayid scosse la ricetrasmittente davanti  a Kate << ..Non durerebbero a lungo.. >> Kate abbassò lo sguardo delusa.. <<  Una cosa, però, possiamo tentarla.. >>.

Kate ora guardava Sayid meravigliata e speranzosa <<  Quale??  >> chiese

<<  Andare più in alto,.. per cercare il segnale.. >>

<<  Quanto in alto??  >> Kate voleva saperne di più  e Sayid guardò in alto.. Kate seguì il suo sguardo che si andò a posare  su una collina che saliva a vista d’ occhio. Quando Kate individuò il punto più alto, si mise una mano alla testa sconvolta: era preoccupata che non ce l’ avrebbero fatta..

<<  Vado da Jack.. >> disse

<<  Ok  >> rispose Sayid con un sorriso, e mise una mano sulla spalla di Sam << ..Io devo riportare qualcuno a casa  >> Sam guardò Sayid e poi guardò Kate che, subito,  ricambiò lo sguardo, poi si allontanò a cercare Jack, il dottore.

Nei molti minuti che seguirono, Sam seguì Sayid in silenzio,  guardando tutto quello che era accaduto: molti corpi erano a terra privi di vita, molta gente era stravolta dal dolore e una ragazza bionda stava fissando un cadavere..

<<  Non riesco a trovarlo.. >> si fermò ad un certo punto Sayid: non riusciva a trovare Charlie; ma Sam continuò a camminare

<<  Allora verrò con voi.. >> Sam si fermò più avanti e sorrise

I due, e molte altre persone, si voltarono verso il punto in cui si trovava la ragazza bionda perché, ora, stava gridando contro un ragazzo, quello che Sam aveva pensato fosse carino; Non si capiva nulla di quello che dicevano perché si parlavano contro l'uno sull'altra.

<<  D‘accordo Shannon… che ti passa per la testa??  >> Chiese il ragazzo ad alta voce zittendo la ragazza, ma lei non rispose, stava cercando di trattenere le lacrime. Poi Sam la vide guardare Sayid, e si accorse che Kate li aveva raggiunti.

<<  Io vado con loro.. Alla scalata  >> disse la ragazza di nome Shannon..

<<  Ah.. Si??!!  >> disse il ragazzo sfidandola

<<  Si…ti saluto.. >> disse lei irritata e si diresse verso gli altri

<<  No tu non vai, Shannon!!!  >> cercò di afferrarla per un braccio ma lei lo schivò <<  Shannon!!!  >> gridò.

<<  Voglio venire con voi!!  >> Shannon raggiunse Kate, Sam e Sayid

<<  Non le date retta… >> furono raggiunti anche dal ragazzo

<<  Io vado invece.. >> Shannon gli parlò sopra, alzando la voce

<<  Non è vero che vuole venire, è solo una… >> lui cercò di concludere, ma fu nuovamente interrotto

<<  Che ne sai tu.. >>

<<  Tutto pur d’ indispettire la sua famiglia, che al momento è composta da me!!  >> riprese il ragazzo

<<  Adesso basta, smettila di farmi la predica!!  >> era furiosa <<  Io verrò con voi… >> e si rivolse a Kate e Sayid che stavano guardavano la scena allibiti: non erano passati neanche pochi secondi che già avevano ripreso a litigare.

<<  Guarda, non so se è il caso sai..  >> Kate cercò di avvisare Shannon

<<  Parli proprio tu che avrai due anni più di me??!! >> Shannon le rispose male <<  Tu vai, vero??!! >> chiese a qualcuno che, in quel momento, raggiunse il gruppo.

<<  Si, e tu?? >> Sam riconobbe la voce di Charlie..

<<  Si!!  >>

<<  Si…e allora è sicuro che vengo.. >> disse Charlie guardando la bella ragazza

<<  Può aggregarsi chiunque, ma si parte adesso  >> disse scocciata Kate e, con Sayid, si mise in cammino

<<  Hey, aspetta … >> disse Charlie, e Sam, sapendo che si stava rivolgendo a lei, si girò, ma lo fecero tutti.. <<  Tu non vieni.. >> si avvicinò a Sam e la guardò.

<<  Credo di sapermela cavare Charlie… >> disse Sam tenendo il muso

<<  Io credo di no.. >> Charlie la prese per il polso

<<  Allora dove sei stato prima??!! Dov‘eri quando è caduto l‘aereo??!!  >> Sam guardò Charlie, arrabbiata con lui più che mai, mantenendo però la calma <<  Me la sono cavata lo stesso! >> e si liberò dalla sua presa  <<  Adesso te ne andrai un ‘altra volta.. non è così??!! >>.

<<  Sto cercando di aiutare.. >>

<<  Si,…certo… >> Sam si voltò e si allontanò senza salutare nessuno: lei e Charlie avevano litigato come avevano fatto Shannon e il suo ragazzo, ma per non peggiorare le cose, aveva deciso di dare ascolto a Charlie e di rinunciare alla scalata.

Per un momento, Sam si voltò e vide il gruppo allontanarsi; il sole stava tramontando….e decise che avrebbe cercato un posto per stare da sola; usò un pezzo di lamiera come sedia e prese a fissare il mare.

<<  Hey!! >> qualcuno la salutò

Sam si voltò: il dottore, inginocchiato, stava frugando tra i bagagli

<<  Ciao… >> Sam rispose in modo malinconico e abbassò lo sguardo.

<<  Non dovresti essere alla scalata??  >> il dottore la guardò e lei fece lo stesso ma aggrottò le sopracciglia, non capiva come faceva a sapere della scalata,  <<  Kate..  >> fece una pausa <<  Me l‘ha detto Kate.. >> e Sam fece cenno di aver capito.

<<  Allora?? …Come mai sei qui?? >> chiese nuovamente

<<  Charlie.. >> Sam fece un altro sorriso malinconico e sospirò, il dottore abbassò lo sguardo e continuò a frugare

<<  Capisco.. >>

<<  Comunque,.. Che cosa cerchi?? >>  gli chiese Sam subito dopo

<<  Una lama .. >>

<<  Vuoi una mano?? >>

<<  Trovata.. >> e fece vedere la lametta che aveva appena trovato.. <<  Vieni con me.. >> lui si alzò e aspettò una risposta..

<<  Perché??  >>

<<  Devo medicare le tue ferite.. >>

<<  Giusto.. >> e si misero in cammino; Sam gli rimase dietro: non avrebbe voluto disturbarlo ancora, poteva benissimo immaginare che in quei giorni si era dato moltissimo da fare e si era disturbato già abbastanza per tutti.

<<  Quindi,… il tuo fidanzato,.. Non voleva che tu andassi alla scalata,… è un tipo molto protettivo..  >> il dottore aspettò che Sam lo raggiungesse, in modo che le stesse vicino

<<  Chi??  >> Sam lo guardò

<<  Charlie,… il ragazzo  >> prima che lui finisse la frase, Sam scoppiò a ridere, <<  Che cosa ho detto?? >>.. lui era confuso

<<  Charlie è mio fratello!!  >>

<<  Veramente?? >> lui sorrise, <<  Adesso si spiegano molte cose  >> concluse

<<  Tranquillo… è successo molte altre volte >> Sam fece un gran sorriso

<<  Come ti chiami??  >> chiese, e Sam lo guardò per un istante

<<  Sam  >> rispose lei

<<  Sam,.. io mi chiamo Jack  >>

<<  L‘ avevo intuito.. >> sorrise  << …bel nome!!  >>

<<  Grazie.. >>

<<  Bene Jack, vorrei farti notare che… hai due tagli, due tagli molto buffi sul viso  >> cominciò a dire scherzosamente Sam.

<<  Lo stesso vale per te.. >> lui sorrise

<<  Eh?? Dove??  >> lei si fermò e si toccò premurosamente il viso.

<<  Ti donano… >> disse Jack sorridendo, e la superò

<<  Hey!! Aspettami!!  >> Sam raggiunse Jack e lui scoppiò a ridere.

Sam stava bene con lui, Jack era simpatico e con lui si sentiva al sicuro; lui l’ aveva rasserenata, riportandola a farla sorridere di nuovo dopo la lite avuta con Charlie, e lei aveva fatto lo stesso. Sam, con il sorriso, camminò a lungo al fianco di Jack: se li avessero salvati, lei non si sarebbe di sicuro dimenticata del grande animo di quell’ uomo che  l‘aveva salvata, che le aveva  tenuto compagnia e che, più di ogni altra persona, si stava prendendo cura di lei.              

 

 

  
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