terre du plaisir
I vestiti scivolano lenti per terra.
Non ha importanza dove, l’unica cosa che conta è sentire la pelle nuda sotto le
proprie dita.
I vestiti di pelle nera, fin troppo
aderenti, a fatica vengono allontanati dal corpo longilineo di Mello, finendo irrimediabilmente sul pavimento.
Gli abiti più larghi e comodi di Matt
raggiungono anch’essi gli indumenti dell’altro per terra.
Infine loro stessi si accasciano al
suolo, stretti in un intimo abbraccio.
Labbra che si toccano, mani che
viaggiano lente sui muscoli frementi, virilità che inevitabilmente erette si
sfiorano provocando scosse nei loro corpi accaldati, simili ai più violenti
terremoti.
Allo stesso modo delle scosse
telluriche che rompono la crosta terrestre, così i loro corpi si aprono a
quell’estasiante esperienza dei sensi. Migliore della precedente e meno intesa
della successiva.
Quando infine si uniscono nella morsa
del sesso e i gemiti si innalzano dalle loro bocche, la Terra è come se
smettesse di girare in quel suo eterno moto rotatorio.
Il mondo non ha più importanza.
L’unica cosa che conta è il corpo dell’altro unito al proprio.
Matt disteso al suolo, la schiena nuda
a contatto con il gelido pavimento, mentre il suo petto si riscalda a contatto
con quello di Mello sopra di lui.
I capelli biondi si uniscono a quelli
bruni come pezzi di un unico insieme. La lingua insaziabile della pelle
dell’altro, modella il corpo dell’amante come fosse fatto di creta,
imprimendogli la propria firma di saliva, come un artista che autentifica la propria
scultura.
Perché quei corpi appartengono
esclusivamente a loro.
Il corpo di Mello
più volte forgiato dalle mani di Matt.
Il corpo di Matt più volte plasmato
dalle labbra di Mello.
Ed ora erano lì, di nuovo, distesi per
terra mentre facevano l’amore. Non importa se la superficie fosse fredda,
incandescente, ruvida, irregolare o liscia, l’importante era stare insieme.
Un punto d’appoggio che avrebbe
sorretto i loro corpi.
Il pavimento trema, le scosse dei loro
corpi sono sempre più frenetiche, ancora un ultimo affondo e i sensi si perdono
irrimediabilmente nella voragine dell’orgasmo raggiungendo così la terra
immaginaria del piacere fisico più sublime.
Ed ecco che la Terra ricomincia a
girare su sé stessa e intorno al Sole; il terremoto si è assestato e i loro
corpi, ormai modellati dal sesso, ritornano alla loro forma originale, pronti
per essere plasmati come argilla dalle mani dell’altro la volta successiva.
Non è stato semplice scrivere una yaoi
con l’elemento Terra. I riferimenti a questo elemento ad ogni modo sono
molteplici: il pavimento; il pianeta; i terremoti; le sculture di creta e
argilla; la terra immaginaria del piacere. Ho cercato di interpretarlo in più
modi per inserirlo e renderlo inerente. (393 parole)
Maggyeberty: grazie mille per i complimenti che mi hai fatto e il più bello
di tutti è stato quando hai scritto che riuscivi quasi a sentire i profumi che
ho descritto, ciò significa che sono riuscita a trasmetterti emozioni e questo
per me scrittrice è molto importante. Spero che anche questa seconda flash ti
sia piaciuta!
Sibil_Vane: puntualmente ci sei sempre tu con le tue esaltanti
recensioni!! Ed è sempre un piacere poterti rispondere. Come al solito ti
ringrazio per i complimenti che mi fai e mi auguro che questo secondo elemento
sia stato di tuo gradimento!