Buongiorno a
tutti,
buon sabato e buon
fine settimana!
Come si va? La scuola
o il lavoro come procedono? Io non mi lamento, il tempo sta correndo troppo
velocemente e tra qualche settimana dovrò affrontare un grande cambiamento…non
so se sono pronta, ma ci provo.
Ovviamente non vi
frega di questo, ma di leggere, che scema. Beh questo è l’ultima cosa che sono
riuscita a scrivere di questa song fiction, prima di avere il blocco, spero di
metter giù qualcosa questa settimana, altrimenti non so come fare a postare
sabato. Voi mi aspetterete, vero? Avete qualche suggerimento da darmi? Sono davvero
indecisa, non so che fare….uff
Shinalia: si, Manu, Edward è un gran cretino. Questa sua
folle voglia di salvare Bella da sé stesso, lo porterà a distruggersi. Vediamo un
po’ ora che succede, ritorna il nostro Jacob…
Antonya: quando ho letto il tuo nome, mi son strofinata gli occhi più
volte e mi son detta:”Ma è davvero lei? Sta commentando la mia storia? Oddio!”.
Che gioia leggerti sai? Non mi aspetto mai che qualcuno legga le stupidate che
scrivo. Grazie davvero per aver impiegato il tuo tempo con me, ne sono felice. Scusami
se ti ho fatta soffrire, ma questa song esprime un malessere interiore che ho
avuto, che ho e che spesso si ricollega a quanto io sono stata male durante la
lettura di New Moon. Spero continuerai a seguirmi…
Confusina_94: mi sa che vi sto facendo piangere troppo, è
ora di dare una svolta a questa storia u.u. grazie per esserci sempre…
Luisina: ecco il tuo seguito, probabilmente non è come lo volevi, ma
bisogna capire Bella. Poverina è parecchio confusa e frustrata…
Come mio solito,
vi lascio il link della canzone che mi ha accompagna nella stesura del Pov di
Jacob: http://www.youtube.com/watch?v=vTABeWp5PB8
Bella
Corsi fuori furiosa,
saltai sul pick up e guidai come una forsennata verso casa. Ma come poteva
trattarmi in quel modo, io che lo amavo più di me stessa? Era solo un gran
bastardo!!! Mi aveva sempre presa in giro ed io come una sciocca, ci ero
cascata, ma ero giunto il momento di cambiare sul serio le carte in tavola.
Più decisa che
mai, entrai in camera, sbattendo la borsa per aria, presi la valigia da sotto
il letto e la poggiai su di esso. Con movimenti veloci, ci misi dentro tutto
quello che serviva.
Afferrai il
cellulare e chiamai Jake “Torno a casa, ho bisogno di un po’ di tempo. Non
voglio che papà lo sappia, quindi posso stare da te?” “E lo chiedi anche? Ti
aspetto!” “Solo una cosa: non farmi domande!” e attaccai. Perché il cuore mi faceva
male? Cosa voleva dirmi? Forse stavo commettendo un grosso sbaglio, ma ero
stufa di sentirmi una non morta, pur essendo viva…dovevo necessariamente stare
lontana da lui e la mia medicina era Jacob.
Jacob
Ero in ansia: sapere
che quel succhiasangue generava in lei ancora quella reazione mi faceva sentire
tremendamente geloso. L’aveva distrutta, Bella non era più in sé e ora che
stavamo provando a farcela insieme, ecco che di nuovo lui che ritornava a
destabilizzare il suo già precario equilibrio.
Io, non per
presunzione, sapevo di poter essere un bene per lei, l’amavo sul serio; sapevo
di lottare contro il suo fantasma, potevo risultare superficiale, ma avevo
inteso quanto fossero profondi i sentimenti che Bella provava nei suoi
confronti. Ma volevo che credesse in noi, almeno la metà di quanto ci credevo
io.
Avevo ricevuto da
qualche ora la sua telefonata: aveva deciso di tornare a casa ed io contento,
stavo preparando la sua stanza, cercando di renderla accogliente, non volevo
che sentisse la mancanza di nulla. Mi aveva chiesto di non chiederle niente, ma
nel profondo di me, sapevo quale era il vero motivo che la portava da me: scappava
dai Cullen, da lui…
Sbuffai
spazientito, riponendo sul letto un comodo cuscino, quando d’improvviso mio
padre irruppe nella stanza, facendomi spaventare “Jake!” sibilò, mi voltai di
scatto “Papà, che succede?” “Bella è qui” il suo sguardo furente mi fece
tremare “Non una parola con Charlie” dissi deciso “Ma è mio amico e non posso
nascondergli una cosa del genere, cosa penserà quando lo scoprirà?” “Non
accadrà, fidati di me! Bella ha bisogno di starsene un po’ in pace” dissi
passandogli avanti e andando incontro alla mia adorata amica. Se ne stava ferma
sulla porta, con le valigia tra le mani e imbarazzata si guardava attorno,
sorrisi nel costatare che infondo, era pur sempre la stessa, nonostante tutto.
Quando mi vide su per le scale, sbarrò gli occhi, scosse la testa e poi mi
regalò un sorriso delizioso; le corsi subito incontro felice di riaverla con me,
giunto dinanzi a lei, le presi le mani e le strinsi, il calore del mio corpo
subito l’avvolse, chiuse gli occhi sorridendo beatamente “La tua temperatura
aumenta sempre di più e poi…” si fermò per guardarmi. Mi scrutò dall’alto verso
il basso “Cresci sempre di più…stai diventando un uomo. Sei davvero bello,
Jake” sussurrò arrossendo. Vibrai alle sue parole e l’afferrai per la vita
spingendola contro il mio corpo “Mi sei mancata” inspirai tra i suoi capelli
“Anche tu”. Mi staccai per guardarla “Dai portiamo la valigia in camera!” e mi
salii le scale, trascinando il bagaglio di Bella.
Una volta giunti a
destinazione, la feci accomodare “Tu dormirai qui. Ho cercato di rendere il
posto il più confortevole possibile, ma se manca qualcosa basta che parli,
provvederò ad accontentarti”, Bella mi scrutò attenta e poi sorrise “E’
perfetto così, grazie”. Si sedette sul letto, incrociando le gambe, imbarazzato
la fissai, il silenzio che ci aveva avvolto non aiutava, dentro fremevo
all’idea di sapere tutto, ma dovevo rispettare la sua decisione. Mentre cercavo
di convincermi, sentii Bella singhiozzare, spalancai gli occhi stupito e
incrociando i suoi rossi di pianto, maledii mentalmente colui che la faceva
stare così. Mi sedetti al suo fianco, lei poggiò la testa sulla mia spalla
“Scusami, Jake. Sono inopportuna, ora mi passa, o-o-ok?” balbettò provando a
convincere se stessa “Sfogati quanto vuoi, io sono qui”, si gettò sul mio petto
ed io l’avvolsi spasmodicamente con le braccia.
“Cucciolo dimmi cos'hai
perché se piangi sto peggio di te
e i tuoi problemi la sai sono i miei
perché se piangi vuol dire che forse non piangi per me
Cucciolo appoggiati qui
sulla mia spalla che tanto lo so
soffri il solletico e solo così
potrò vederti sorridere un po'
Forse è la luna che è in te
e che più donna ogni mese ti fa
forse è l'attesa di quel che non c'è
la prima amara sorpresa dei cuccioli della tua età
Fuori c'è un vento di treni e di gente
che sfiora i tuoi seni con l'indifferente volgarità
che la vita ha
e tu che avresti bisogno di sogni e di latte
di lampade accese di giorno e di notte rimani qui
perché fuori sai è così...è così
Cucciolo resta con me
sarò il tuo amante e la giovane zia
che quando chiedi il perché dei perché
ti saprà dare in risposta un pezzetto di vita la mia
...
Sarò il tuo amante e la giovane zia
che in bicicletta ti porta nei sogni che scappano
via verso un mare salato di pesci e di conchiglie
un mare guarito dal sole che qui non c'è
ma che è in me e in te
perché tu avresti bisogno di correre il mondo
dolcissimo cucciolo senza il guinzaglio della realtà
ti darò la mia fantasia e il mio braccio dov'è
e il tuo cuscino e il tuo seno è il mio
addormentata fai parte di me
e allora guardo il soffitto
e mi sento un po' cucciolo anch'io”
Vederla il quello
stato, fece crescere la mia rabbia e il mio desiderio di vendetta, quell’essere
insulso doveva pagarla con la vita, giurai a me stesso che non gli avrei più
permesso di avvicinarsi a lei. Ma perché doveva essere così difficile? Bella
non poteva semplicemente amare me? La coccolai a lungo, fin quando si calmò,
alzò la testa e mi fissò “Grazie…”, le accarezzai una gota e asciugai le sue
lacrime, avvolgendo il suo volto tra le mie mani “Ti aiuterò a stare meglio, è
una promessa la mia. Con me non piangerai mai” “Oh Jake, io…” “Shh non dire
niente” le tappai la bocca con un dito “Ora pensa a riposare, il viaggio è
stato lungo. Dopo parliamo un po’ se ti va” annuì e poco dopo lasciai la sua
stanza per dirigermi dal branco…dovevo parlare con Edward, ma prima di farlo
avevo necessariamente il bisogno di parlarne con Sam, con o senza il suo
consenso, io sarei partito. Questa volta avrei messo le cose in chiaro per
sempre…