dal primo cap: New Heaven era stato il suo sogno, da quell’estate e non vedeva l’ora di tornarci.
Ora niente lo poteva allontanare da New Heaven: avrebbe aspettato il suo ritorno.
Sono graditi i commenti
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
“Julie,
aspetta non andare. Ti prego.” Sam scendeva le scale di corsa
ma quando arrivò di sotto lei non c’era gia piu. “Cosa
è successo?” Chiese Alice anche se sapeva cosa era
successo, gli aveva sentiti discutere e sapeva il motivo del litigio ma
voleva capire l’umore di Sam. “Ho
sbagliato tutto nonna. Anche questa volta con lei ho
sbagliato“. Si abbandonò su una sedia con lo
sguardo nel vuoto. “Sapevi
che con lei avevi perso in partenza. Perché ti angosci
tanto? Perché sei convinto che lei prima o poi
tornerà da te?” “Perché
ieri sera mi ha chiesto lei di dividere il letto con lei e.. nonna era
gelosa di Darla. Perché dovrei smettere di sperare? Lui ieri
non c’era. Ma io si e lei mi ha chiesto di starle
vicino” “Si
è accontentata, non hai pensato che lei si potesse pentire
di quello che ha fatto. Ieri era distrutta oggi con il senno di poi ha
capito di aver sbagliato. Ora sei tu a sbagliare, Sam non perdere tempo
dietro a lei. Julie in tutti questi anni non ti hai mai pensato,
neanche una volta. Non ti nemmeno invitato al suo matrimonio tre anni
fa.” Quella notizia
interruppe i suoi pensieri: lei non aveva letto le sue lettere, gli
aveva mentito. Perché l’aveva fatto?
Perché non l’aveva invitato? Ora i problemi
aumentavano. “Nonna
non perderò le speranze finche sarò vivo.
E’ fuori discussione. Non voglio più parlare
dell’argomento.” La nonna in quel
momento prese una decisione, sarebbe andata a trovarla e le avrebbe
chiesto cosa voleva davvero fare di Sam; non si meritava un trattamento
del genere anche se non lo amava non era giusto avvicinarlo e poi
mandarlo via. Appena Sam fosse uscito per andare in studio sarebbe
andata da Julie sperando che la madre non fosse già arrivata
e le avrebbe parlato; doveva chiedere a quella ragazza
che mettesse la parola fine all’agonia di suo
nipote, in fondo però sperava di convincerla a tornare da
lui. Quando era
entrata in camera a controllare gli aveva visti felici: lui aveva gli
occhi chiusi ma sorrideva e lei si vedeva che era rilassata e
tranquilla. Sembrava che per loro fosse una cosa normale dormire nello
stesso letto. “Vado a
vestirmi ed esco. Starò in studio tutto il giorno. Stasera
mangio da Peter devo chiedergli di apportare delle modifiche al
progetto di ristrutturazione. Poi devo trovare il coraggio di portarle
la cartella le servirà. Forse riesco anche a chiedere
scusa” Sam si alzò con gli occhi tristi e
andò di al piano di sopra a prepararsi.
Julie aveva
camminato veloce verso casa, piangeva. Ma non era pentita di quella
notte passata nel letto di Sam, avrebbe dovuto ma non lo era. Provava a
dimenticare le parole cattive che aveva detto a Sam, soprattutto
perché erano bugie: aveva letto tutte le sue lettere anche
se non voleva condividere con lui il futuro che lui immaginava per loro
due. Ora che gli anni erano passati erano quelle lettere ad averle
inspirato il futuro che lei voleva, ma dopo questa notte passata
insieme a lui era difficile vedere Junior accanto a lei. Julie si chiedeva
se era possibile amare due persone allo stesso tempo, certo non allo
stesso modo. Sam era il primo amore, passionale e irrazionale pieno di
sentimenti e totalmente irresponsabile. Mentre Junior era
l’amore maturo, razionale, responsabile e governato dal
rispetto, nonostante l’attrazione che lei aveva per suo
marito il confronto con quella che lei provava per Sam era
completamente diversa. Lei e Junior avevano costruito il loro nido e li
hanno vissuto il loro amore, niente colpi di testa niente atti osceni
in luogo pubblico. Era un amore pulito perfetto. Sam era
l’opposto di Junior, sotto quella apparenza di perfezione lui
era passionale e travolgente. Le due estati passate insieme era state
perfette da quel punto di vista: ogni giorno trovava un modo diverso
per baciarla, per sorprenderla; si era sempre dimostrato attento e
dolce e allo stesso tempo affamato di amore, a quei tempi lei aveva
paura di quel amore così perso e profondo che quel ragazzo
aveva per lei era per quel motivo lo aveva tenuto lontano e non era
più tornata. Ora, mentre
camminava sulla spiaggia tornando a casa avrebbe voluto che Junior
fosse solo un pò come sam: attento, dolce e premuroso, ma
soprattutto fosse affamato di lei. La casa era
fredda quando entrò e trovò un messaggio in
segreteria telefonica, aveva paura che fosse di sam ma lo doveva
ascoltare prima che arrivasse sua madre o Junior e capissero cosa fosse
successo, premette il bottone e sentì la voce della madre: “Cara
io e Junior arriveremo nel pomeriggio non abbiamo trovato un aereo
prima anche perché c’è sciopero,
sperando che parta almeno questo. Stai tranquilla che troveremo una
soluzione. Junior ti manda un abbraccio. Ha detto che
proverà a chiamarti più tardi.” Andò
al piano di sopra e riempi la vasca ed entrò: il bambino
giusto, ma lei sapeva che per lui non c’erano speranze. La
sua unica speranza era proprio Sam ma ora dopo quello che era successo
le speranze erano azzerate. Doveva dirlo a Junior
dall’inizio, della malformazione ma lei non poteva credere di
non poter salvare il suo bambino e il suo matrimonio. Ora
però non sapeva se era giusto salvare il suo matrimonio:
aveva tradito il suo marito, ma soprattutto non si pentiva di averlo
fatto. Il telefono si mise a suonare, non voleva alzarsi dalla vasca e
lasciò che entrasse la segreteria: “sono io amore
l’aereo non parte neanche oggi pomeriggio vediamo se riesco a
trovare un auto a noleggio e veniamo da te. Ti amo. Dove sei sono un po
preoccupato. A dopo” Julie
uscì dalla vasca e prese il telefono, digitò il
numero: “ciao” “Julie
dove eri? Siamo preccupati? Stai bene?” “Ero a
farmi un bagno… si sto bene. Junior io…mi
dispiace..” “Non
è colpa tua Sam sicuramente ci aiuterà a trovare
una soluzione.” la voce si Junior era piena di compassione ma
lei sentiva che non c’era amore. “Non
voglio coinvolgere Sam ha gia fatto troppo per noi,” ma
soprattutto non poteva dire a Junior che se fosse per
Sam sarebbe gia incinta di nuovo. Come dire al suo marito che
l’aveva tradito senza ferirlo. “Julie,
amore ci sei?” “Si”
ma voleva dire di no, lei non c’era, era in un altro mondo
dove Junior era Sam e Sam era al telefono con lei che parlava di come
salvare il loro bambino. “Ok
allora faremo a modo nostro” “Si, a
modo nostro” razionale e freddo si disse “A
dopo” “A
dopo” “Ti amo
Julie” Si
sforzò e disse anch’io. E mise giù il
telefono. Si mise a letto a
guardare il soffitto ad aspettare il tempo passare.
Alice aveva
finito di fare le commissioni e sapeva che Sam non era ancora andato da
lei, quindi si armò di coraggio e una torta alla crema, che
sapeva la preferita di Julie e si presentò alla sua porta. Suonò
una volta ma sembrava che non ci fosse nessuno in casa, eppure qualcuno
in casa c’era e Marta non era ancora arrivata. La macchina
non era nel vialetto. Suonò una seconda volta e la porta si
aprì. “Ciao
Alice” “Ciao
Julie, sono venuta a portarti qualcosa da mangiare e a fare due
chiacchiere. Posso entrare?” “Certo.”
Si sedettero in
salotto una di fronte all’altra, Alice mise la torta sul
tavolo. “Ti
dovrei offrire qualcosa ma non so se sia il caso io..” “Sono
venuta per te, per parlarti. Tu mangi e mi ascolti. Poi se avrai ancora
qualcosa da dirmi ti ascolterò.” Alice
pensò che il viso di Julie era il viso di chi stava
soffrendo molto. “Ti
chiedo solo di non raccontarmi bugie. Non sono Sam e non rischi di
farmi soffrire. Non sono venuta a giudicarti ma a parlarti.” “Alice
io non voglio… credo di meritarmi qualunque cosa tu abbia da
dirmi.” “Perché
sei venuta cercare Sam?” Era la prima domanda che
si era posta dopo che aveva saputo che lei aveva chiesto di farsi
visitare da lui. “Sapevo
che il bambino aveva una malformazione ma nessun medico era disposto a
fare l’operazione. Ero disperata quando mi è
capitata tra le mani una delle lettere di Sam dove diceva che avrebbe
sempre fatto di tutto per aiutarmi, ho pensato che mi avrebbe
aiutato a salvare il mio bambino. Junior non sapeva del problema. Avevo
paura di perderlo, abbiamo avuto dei problemi e ero sicura che mi
tradisse.” Junior che
tradiva Julie, una idea si insinuò nella mente di Alice ma
non disse nulla; non poteva essere vero. “Quindi hai pensato
bene di usare Sam. Hai fatto bene a rivolgerti a lui ma non capisco
perché dormire nello stesso letto?” “Perché
non ho pensato a cosa sarebbe successo al momento in cui
l’avrei rivisto. Sciocca vero? Soprattutto non sapevo cosa
sarebbe successo al nostro risveglio.” “Julie
ti confesso che sono venuta a perorare la causa di Sam ma mi rendo
conto di non arrivare nel momento giusto.” Altri dubbi si
insinuavano nella sua testa, Julie era sola. “Dove
è Marta?” “A
quanto pare c’è sciopero e non partono.” “Tu
devi andare da loro, perché non sei stata sincera con
Junior. Sono sicura che saresti stato in grado di risolvere ogni vostro
problema.” “Lui
aveva un amante e io avevo paura che lui tornasse da lei se gli avesse
detto la verità.” “Prepara
la borsa, ti porto io all’aeroporto troveremo un aereo e ti
riporterò a casa. Hai bisogno di tua madre e di tuo
marito.” “Grazie
Alice ma davvero non sei obbligata.” Gli occhi castani
di Julie le erano grati ma non poteva accettare questo aiuto. Aveva
bisogno di stare da sola. “Hai
bisogno di tuo marito. Devi chiarire i tuoi sentimenti e poi decidere.
Soprattutto devi pensare al bambino, tutto il resto viene dopo, anche
Sam e quello che prova per te.” Julie
guardò Alice per qualche instante.
“Perché lo fai? Non ti sono mai
piaciuta.” “Perché
hai bisogno di aiuto e adesso non c’è nessuno ad
aiutarti.” “Grazie” “Vai a
preparare la borsa vado in studio a prendere la tua cartella e una
borsa per me così ti accompagno a Boston.”
“Dove
vai nonna?” A Boston
accompagno Julie, Marta e Junior non riescono a venire così
porto lei da loro.” “Quando
torni?” “Tra
qualche giorno. Stai tranquillo.” Come sta? “Bene”,
mentire mentire era l’unica soluzione ora si
ritrovò ad essere la complice di Julie nelle sue bugie.
“Ha sbagliato ieri notte ed è pentita di quello
che è successo. Dimenticala.” “Non
posso” “Dovrai.”
Lo disse con un tono duro era disposta a tutto per proteggere suo
nipote ma ora doveva pensare a Julie e Sam innamorato di lei non
avrebbe aiutato a risolvere il problema
“Il
viaggio è stato tranquillo non trovi. Niente
perturbazioni.” “Si
Alice, e siamo state fortunate a trovare un volo diretto per Boston con
lo sciopero di questi giorni.” “Certo
bambina”, come poteva dirle che al bancone aveva scoperto che
non c’erano scioperi in atto. “Adesso prendiamo un
taxi ti accompagno a casa e poi trovo un albergo e domani torno a
casa.” “Se
vuoi potresti dormire da me abbiamo una camera in
più” , voleva essere gentile con Alice era stata
buona con lei e durante il volo aveva sempre cercato di tenerle su il
morale. “Decido
dopo d’accordo.” Mentre erano in
fila per un taxi sentirono una voce chiamare Julie: si girarono
entrambi, un uomo altro brizzolato salutava Julie con entusiasmo. “
Lionel!” “Julie
cosa ci fai qui in fila per un taxi. Credevo fossi ancora New
Heaven“. E diede un abbraccio forte. “Piacere sono
Lionel Malloy, il padre di Junior,” si rivolse ad Alice, gli
occhi dell’uomo indugiarono a lungo sul viso della donna. “Questa
è Alice un’amica di mia mamma si è
offerta di accompagnarmi a Boston. Ma tu non dovevi tornare la prossima
settimana.” “Invece
sono qui, dopodomani ho la prima udienza per il divorzio da Laurie, e
non voglio che quella Barbie dica che l’ho tradita visto che
sono stato io a trovarla a letto con il giardiniere!” Disse
la frase con un sorriso e fece l’occhiolino ad Alice.
“E visto che la mia macchina è arrivata vi
accompagno io a casa. Perché non hai chiamato
Junior?” “Voglio
fargli una sorpresa.”
“Beh la
sorpresa c’è stata ma forse cara non
l’hai fatta tu.” Disse Lionel guardando la scena
dopo che aveva aperto la porta dell’ appartamento Sul divano
c’erano Junior e una donna nudi abbracciati impegnati in una
contesa amorosa e si sono accorti di loro due solo dopo che
l’uomo aveva fatto il commento anche se non sapeva chi era la
donna con Junior. La donna si
alzò dal divano, e nel mentre si accorsero che la donna era
Marta e corse in camera mentre Junior cercava di coprirsi alla
bell’e meglio con i cuscini del divano. “Cosa
sta succedendo?” La voce di julie era vuota
“perché mia madre era nuda sul divano con te?
Perché tu eri sul divano nudo con mia madre.” A
questo punto la sua voce era isterica “Cosa
hai combinato Junior?” La voce di lionel era dura. “Cara,”
intervenne alice, “vieni con me in cucina mentre tuo marito
si veste e noi prepariamo un caffé, anzi tu prepari un
caffé e io vado a vedere tua madre. Lionel puoi dare un
occhiata a lei mentre vado di là?” “Certo
vai pure disse” l’uomo chiudendo la porta a chiave.
“Junior credo che dovremo fare un discorso. Julie vai in
cucina arrivo subito.” “Vai
cara.” “Giusto,
Julie ti spiegherò tutto”. Disse Junior con un
tono dimesso. Alice entro nella
stanza e trovò Marta mezza vestita che raccoglieva i vestiti
sparpagliati un pò ovunque “Credo
che tua figlia stia per avere una crisi isterica quindi non
starò molto. Cosa ti è passato per la testa
Marta? Il marito di tua figlia?” “Non
giudicarmi, tu santarellina, non sei mai inciampata in vita tua non
puoi giudicarmi!”. I”o non
ti giudico ma la ragazza che hai cresciuto sicuramente lo
farà e mi piacerebbe sapere cosa hai intenzione di
raccontarle per giustificarti.” “Aiutami
ad andare via. Domani parlerò con lei.” Marta si
fermò al centro della stanza e piangeva. “Ora non
saprei cosa dirle.” “Vai.
Mi inventerò una scusa. Ti chiamerò.” “Grazie
Alice.” “Non
ringraziarmi, soprattutto non pensare a me come una amica, tutto quello
che farò d’ora in poi sarà per
salvaguardare la salute di tua figlia.” La voce di Alice era
dura. “Credevo avessi imparato la lezione ma vedo che non hai
ancora capito.” “E’
successo Alice io e lui non volevamo fare del male a Julie ma
è successo.” la sua voce era incerta e rotta dal
pianto. “Vattene
prima che ti butti in pasto a lei.” L’accompagnò
alla porta mentre sentiva che dalla cucina Lionel parlava cercando di
rassicurare Julie.
Ecco
a voi un altro capitolo: mi raccomando recensite.
Stefy