Ragazze grazie a tutte per le recensioni, sono anche finita tra gli autori preferiti di qualcuno *è molto orgogliosa ç____ç *. Ecco qui il secondo capitolo (in anteprima ‘sta volta XD ), spero vi piaccia anche se potrà sembrarvi un po’ strano forse. Guardate le note alla fine per capirci qualcosa U_U.
Enjoy ^0^b
[fic]
Something about waiting – Ruki/Reita - 2
Titolo: Something about waiting
Capitoli: 2/?
Genere: fluff, humour, romantico,
slight angst
Avvertimenti: vagamente etero XD
Rating: pg-13
Band: the GazettE
Pairings: Ruki/Reita, slight
Tsukasa[D’espairs ray]/Reita (past)
Disclaimer: Non mi appartengono né la
pucciosità di Ruki, né il naso
scomparso di Reita
Sintesi: Sorrise al ricordo di un
arrabbiatissimo Ruki che lo
metteva ko sul tappeto quando si rifiutò di guardare il film
che aveva scelto,
poche settimane fa.
…
Sperava solo che ci sarebbero stati altri momenti come
quello in futuro.
Sommario: Dopo un improvviso incontro con una
vecchia fiamma Reita ha
l’opportunità di avere per sé la
persona di cui è sempre stato innamorato.
Commenti: alla fine
Ruki riuscì a tornare a
casa nel suo stato comatoso, la mente
ostinatamente occupata dagli avvenimenti della mattina.
Era piuttosto sicuro di essere etero, aveva avuto un sacco di donne,
quindi..
PERCHE' DIAVOLO AVEVA BACIATO UN RAGAZZO?? Un suo grande amico per di
più.
Teneva molto a Reita, molto più di quanto un normale amico
dovrebbe forse. Gli
piaceva il loro rapporto. Reita lo viziava con la sua compagnia: era
sempre
presente quando Ruki voleva, facevano le cose che più gli
piacevano e si
divertivano sempre moltissimo insieme.
C'era stato però un periodo in cui Reita era distante, aveva
un ragazzo allora e
raramente riusciva a passare un po’ di tempo con lui. Era
triste così, essere
evitato e il resto, ma pensava che forse Reita avesse solo bisogno del
suo
spazio col suo nuovo ragazzo, quindi non disse nulla, nonostante si
sentisse
incredibilmente tradito, escluso dalla vita dell'altro. Ma Reita alla
fine
tornò ad essere quello di sempre e loro si ritrovarono.
Senza che neanche se ne
accorgesse si affezionò al bassista più che mai,
desiderando di non
allontanarsi più da lui.
Ma.. perché si era sentito così dopo
l’incontro con quel ragazzo? In qualche
modo si sentiva minacciato.
Era possibile che semplice, amichevole affetto si fosse lentamente
mutato in un
qualche sentimento più profondo per il suo caro amico? Anche
se era un uomo?
Certo gli era capitato di trovare affascinanti altri uomini, ma esserne
innamorati era un altro paio di maniche, senza contare che non era per
nulla
esperto di quel tipo di faccende tra uomini (e solo l'idea che
ciò lo privasse
del pieno controllo della situazione lo rendeva nervoso). Forse era
solo
Reita??
In ogni caso aveva un problema e ora doveva trovare una soluzione. Non
voleva
tenere Reita sulle spine per troppo tempo, non era giusto per nessuno
dei due.
E poi.. la cosa che aveva detto prima di andarsene:
“Non ferirmi”
Reita era distante allora, per mesi non gli parlò, lo evitava e non voleva uscire con lui come erano abituati a fare. Poi un bel giorno diventò più gentile e fu allora che sentì parlare di questo Tsukasa. Erano ancora distanti, Reita aveva questo comportamento stranamente formale con lui e Ruki ricordava come la situazione fosse dolorosa. Andava in giro per club spesso in quei giorni, per sfogare la sua frustrazione, ma avere una o due ragazze con sé non faceva che peggiorare la situazione: per quanto fossero soddisfacenti e intense le sue notti il mattino dopo, quando entrava in sala prove e vedeva il bassista poteva sentire il cuore spezzarsi ogni volta al suo: “Buon giorno Ruki kun”.
Niente abbracci, niente pacche sulle spalle, niente caffè, niente sorrisi allegri, niente chiacchiere sull’ultimo film visto, niente scherzi su Aoi che si comporta come una scolaretta imbarazzata quando Uruha è nei paraggi, nulla.. Reita non gli dava più nulla, solo un fottuto “buongiorno”. Non riusciva a sopportarlo, era sempre scuro in volto e teso e stressato e.. e così triste e solo.
Era decisamente il momento di farsi dare qualche spiegazione dal bassista, anche se.. al momento le domande importanti che avevano bisogno di una risposta erano altre:
Voleva davvero stare con Reita? Essere il suo ragazzo e avere quel tipo di relazione? Era pronto per tutto questo?
No, era sicuro che non era amore quello che provava. Non ancora almeno. Ma ciò che sentiva, forte com’era, non poteva essere ignorato. E, in verità, neanche lo voleva.
Reita POV
Eppure.. niente Ruki per tre giorni D: mi mancherà il piccoletto çΔç NO, NO!!! Che diavolo sto dicendo D:< !?!?! Dovrei preoccuparmi di non vederlo AFFATTO da oggi in poi, dopo questo casino!! Kami sama come sono messo.. Spero solo che voglia almeno rimanere amici.. alla fine ha cominciato lui, io ero pienamente soddisfatto di come stavano le cose!! Anche se questo significa non poterlo avere tutto per me, né poterlo toccare, né baciare, abbracciare, coccolarlo, senza parlare del fatto che non posso condividere con lui la mia vita, né essere la persona più importante per lui.
Reita sospirò, una ben nota, ma quasi dimenticata tristezza pesava sul suo cuore. Cominciava a pentirsi di non aver accettato l’invito di Tsukasa, gli avrebbe tenuto la mente lontana dal suo burrascoso amore.
Di solito lui e Ruki passavano il finesettimana insieme, se non avevano nessun appuntamento (più precisamente se Ruki non ne aveva =_= ). Era così triste non avere quel rumoroso e divertente piccoletto tra i piedi.
Sorrise al ricordo di un arrabbiatissimo Ruki che, giusto poche settimane fa, lo metteva ko sul tappeto quando si rifiutò di guardare il film che aveva scelto.
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“Grazie Takashima, e non essere triste, non è colpa tua se sono il re della PS” disse modestamente Reita.
“PUOI SCOMMETTERCI!!!” urlò Uruha in modo drammatico, spalancando la porta e puntandogli un dito contro “e ti darò tanti di quei calci in culo che supplicherai di essere risparmiato”
Allungò la mano e spinse via alcune ciocche castane dal suo viso. Poggiò il palmo sulla guancia paffuta e calda, accarezzandola sofficemente col pollice, notando, con un sorriso, come Ruki sembrava accoccolarsi inconsciamente contro la sua mano mentre dormiva. Voleva baciare quella pelle tenera e calda, ma aveva paura di essere beccato, così lasciò amaramente scivolare le dita sulla sua spalla, stringendola e chiamando piano il nome dell’altro.
Note ♪:
Mi scuso se la prima
parte, quella con i pensieri di Ruki, è risultata un
po’ confusa. Quello che
volevo fare era proprio questo: descrivere i suoi pensieri caotici.
Probabilmente
anche voi adesso sarete confusi quanto lui, però era una
cosa voluta, si
chiarirà tutto nel prossimo capitolo U_U. In questo momento
lui stava solo
cercando di ricostruire gli strani comportamenti (passati) di Reita,
solo che
non riesce a ricordare tutto, o all’improvviso riaffiorano
particolari nuovi e
lui cerca di mettere tutto insieme. Volevo rendere la cosa un
po’ realistica.
Non è stato facile
da scrivere e non sono del tutto soddisfatta, ma in quelache modo
dovevo
continuare XD.
Be’ ditemi cose ne
pensate, ok??
Al prossimo capitolo
*saluta*
Lima >_<\m/