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Autore: Goldmax    28/10/2009    6 recensioni
D'accordo, i casi erano due. O quella mattina in fronte aveva una segnaletica luminosa che annunciava a tutti quello che stava pensando o semplicemente sua madre lo capiva fin troppo bene. Un'altra prova a favore del fatto che le donne fossero solo seccature.
Ahimè, l'ho fatto di nuovo, la mia mente ha partorito un'altro obbrobrio.. Purtroppo è più forte di me.. Ma d'altro canto come poter resistere allo scrivere una Fanfic sulla coppia più amata (parere mio ok? u.u)di Naruto?
All'inizio dello Shippuden abbiamo tutti visto in che situazione erano Shikamaru e Temari, ma la domanda che mi sono posto è..
Cosa è successo prima?
Con questa Fanfic spero di poter dare una risposta verosimile alla domanda ^_^
Enjoy!
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Apart

Apart

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Un colpo. Due colpi. Tre colpi.
Shikamaru attese in silenzio davanti alla porta chiusa, fissandola in attesa di udire che la voce dell'Hokage o di Shizune lo invitasse all'interno della stanza. Accanto a lui, Temari giocherellava con un codino, guardando qua e là con aria assente. Shikamaru si sorprese a fissarla.
-Devo ancora capire il perchè tu sia voluta venire..
Temari portò lentamente lo sguardo sul Ninja, inclinando la testa di lato e scrutandolo con apparente sorpresa.
-Mi pareva di avertelo già detto..
Il Chuunin sbuffò.
-Si si.. Vuoi punirmi per prima eccetera.. Ma con gli esami da preparare non è che possa scappare tanto lontano..
Commentò con una leggera smorfia, restituendo uno sguardo scocciato alla ragazza. Davvero, capire cosa le frullava per la testa non era affatto un compito semplice. D'accordo, la sua comprensione dei segni era lievemente migliorata, ma non fino a quel punto. Temari restituì lo sguardo, in attesa.
-Sicura che non c'è altro?
La ragazza sbattè le palpebre, stringendosi poi nelle spalle. Shikamaru digrignò i denti, ma prima che potesse replicare la porta dell'Ufficio si aprì. Shizune fissò i due davanti a lei, prima di fare un cenno a Shikamaru.
-Prego, entra pure.
Il giovane annuì, varcando la soglia mentre la Ninja si scostava. Temari gli fu subito dietro, ma prima che potesse seguirlo Shizune la bloccò.
-Mi dispiace, ma devo chiederti di aspettare fuori.
Fece, inchinandosi davanti a lei, ma bloccando completamente lo spazio per entrare.
Temari inarcò un sopracciglio, una smorfia arcigna che si faceva strada sul volto. Fissò Shikamaru, in attesa. Questi ricambiò lo sguardo qualche istante, prima di stringersi nelle spalle. Senza troppi complimenti, la ninja medico chiuse la porta in faccia all'altra. Ancora una volta, forse per autosuggestione o che altro, Shikamaru udì distintamente un rumore di artigli. Sospirò, prima di voltarsi verso Tsunade, seduta come al solito dietro la scrivania, le mani giunte, infilando le mani di tasca in attesa.
-Meno persone sanno di questa faccenda meglio è...
Disse semplicemente, a giustificare il tutto. Il Chuunin si prese qualche secondo per riflettere su quanto questo implicava. Annuì. Se la faccenda richiedeva questo livello di segretezza di sicuro non l'avevano chiamato per fargli i complimenti sul lavoro svolto.
Si accorse che Tsunade lo fissava da sopra le mani, così si concentrò nuovamente su di lei. L'Hokage sospirò, risistemandosi sulla sedia.
-La questione è piuttosto semplice. E urgente. Quindi non ci girerò attorno...
Shikamaru annuì. Meglio. Le chiaccherate schiette e senza tanti fronzoli erano quelli che preferiva. Anche se non pensava questa sarebbe stata piacevole.
-C'è una spia all'interno della commissione d'esame.
Shikamaru ingoiò a vuoto.
Semplice? Una questione semplice?
-Che.. Cosa intende con “spia”?
Tsunade scosse il capo.
-La squadra ANBU che pattugliava il perimetro esterno del paese ha intercettato un corriere. Era camuffato molto bene e probabilmente non l'avrebbero notato se non fosse stato per un colpo di fortuna.
Shikamaru strinse i pugni.
Ma bene... Una spia che sa il fatto suo quindi..
-Trasportava informazioni su edifici a cui solo i membri della commissione hanno avuto libero accesso. Non sappiamo se fosse il primo o no. In ogni caso, la maggior parte delle nostre misure di sicurezza sono ora di dominio pubblico.
Entrambi fissarono il pavimento. La situazione poteva essere più grave di quanto apparisse. Gli edifici adibiti all'esame non erano di importanza strategica o vitale nel caso di un attacco, ma studiando le varie trappole e misure di sicurezza si poteva studiare un modo per rendere inutilizzabili quelle della maggior parte del Villaggio se si aveva avuto una visione di insieme. Ma gli unici membri che avevano visitato tutti gli edifici più importanti erano..
-Dove era diretto il corriere?
Chiese, la risposta già ben visibile nella sua mente. Tsunade annuì.
-Data la direzione.. Probabilmente verso Kusa.
Shikamaru imprecò a mezza voce. L'inviato di Kusa, assieme ad Iruka, erano stati eletti supervisori generali. E come tali avevano avuto accesso a tutte le aree interessate.
-Devo..?
-No.
Tsunade lo interruppe secca, tagliando l'aria con la mano.
-Ero già arrivata alla tua conclusione. Ho già spedito gli ANBU al suo inseguimento.
Shikamaru corrugò la fronte.
Se non è per questo allora che..?
-Sfortunatamente, il nostro uomo deve aver saputo in qualche modo che il suo corriere è stato intercettato. Gli ANBU non sono ancora riusciti a trovarlo.
Shikamaru chiuse gli occhi.
Ecco appunto. Tanto per complicare ulteriormente le cose.
-Ho già informato Iruka di questo, ma bene o male ha le mani legate. Inventerà una scusa per coprire la sua assenza. Gli esami devono continuare; è essenziale che nessuno sappia della faccenda.
Di nuovo, Shikamaru annuì mentre l'Hokage sottolineava l'ovvio. Ogni anno gli esami attiravano masse di clienti ed erano sotto l'attenzione dei Daimyo, quindi era essenziale per il paese ospitante che tutto filasse liscio.
-Voglio che tu raccolga informazioni su di lui. Con discrezione. Iruka mi ha già dato una lista degli edifici che hanno visitato, ma potrebbe esserci dell'altro. E se saltasse fuori un'indizio su un probabile nascondiglio ancora meglio. Gli ANBU continueranno le ricerche.
Shikamaru chinò il capo, pensieroso. Ci voleva un piano per qulacuno di così sfuggente. Ma non si era mai preoccupato di conoscerlo bene. Ci voleva qualcuno che avesse trascorso più tempo con lui. Magari non Iruka. Difficilmente quei due avevano parlato di qualcosa che non fosse lavoro.
-D'accordo. Forse ho un'idea.
Tsunade gli indicò la porta con un cenno del capo.
-Mi fido di te..

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-Allora?
Shikamaru camminava veloce scendendo le scale del Palazzo, Temari al seguito. Non era riuscita ad origliare nulla, magari anche grazie a Shizuka, ed ora non la finiva di tartassare il Ninja per avere notizie.
-Non mi dirai che ti aspetti davvero che ti fornisca dettagli sulle missioni che mi affidano.
-Il primo giorno sembravi ansioso di farlo..
Shikamaru alzò gli occhi al soffitto.
Ma le donne non dimenticano mai nulla?
-Era ironia Tem, eddai..
Temari si fermò, lasciando che Shikamaru scendesse di qualche altro scalino. Quando questi se ne accorse e si voltò, la ragazza si era piazzata davanti a lui, troneggiando dall'alto grazie a quel gradino in più.
-Come mi hai chiamato?
-Mh?
Shikamaru sbattè le palpebre. Il diminutivo gli era uscito di bocca senza pensarci. Causa della convivenza forzata?
-Perchè ti secca?
Replicò con una leggera smorfia, incrociando le braccia al petto. Temari stirò le labbra in una sorta di sorriso, allungando le braccia ed appoggiandosi col suo dolce peso sulle sue spalle.
Shikamaru grugnì.
-Ehi peso piuma.. Stai comoda?
Replicò, cercando di scansarsi. Ma quella lo artigliò, fugando ogni tentativo di resistenza sul nascere.
-E stattene zitto una buona volta..
Sibilò, prima di attirarlo a sé, chinarsi verso il basso e baciarlo sulle labbra. Shikamaru represse l'istinto di sbuffarle in faccia, abbracciandola a sua volta. La ninja si scostò, scivolando sulla sua guancia e mordendogli il lobo dell'orecchio. Shikamaru strinse le palpebre.
-Tem..
-Ahem!
I due si scostarono all'istante, facendo spazio a due Jounin che stavano scendendo le scale. Uno dei due, un tipo biondo con i capelli lunghi, dette di gomito a Shikamaru facendogli l'occhiolino, prima di seguire il suo compagno. Il Chuunin si voltò verso la ragazza, felice di constatare che non era l'unico ad essere arrossito in modo così evidente.
-Te e le tue effusioni in pubblico..
Bofonchiò, riprendendo a salire. Temari gli piazzò un destro nel fianco.
-Piantala. Come se non ti piacessero..
I due entrarono in un tacito silenzio, evitando di guardarsi fino ad essere usciti dal palazzo. Entrambi tuttavia avevano un leggero sorrisetto in volto. Una volta in strada, Shikamaru si fermò, di nuovo pensieroso.
-Ehi, sai mica dove alloggia Kasumi?
Temari corrugò la fronte, rabbuiandosi appena e voltandosi a fissarlo.
-No... Perchè?
Shikamaru si passò una mano sul mento, prima di scrollare le spalle.
-Mh.. La volevo solo passare a trovare..
Le sopracciglia di Temari si inarcarono di un altro grado.
-Abbiamo una riunione oggi pomeriggio..
Ricordò al Ninja. Questi fece una smorfia, alzando gli occhi al cielo.
-Mmmh.. Potresti fare le mie veci?
-Cosa?
-Sinceramente non ho voglia.. E tu mi devi ancora un favore per quella volta che Io ho coperto te..
Disse, inclinando appena la testa verso di lei. Temari fece tanto d'occhi. Ma era davvero Shikamaru che parlava? Socchiuse le palpebre, fissandolo con attenzione.
-Tu mi devi un favore che vale più di una “copertura” ad una riunione..
Shikamaru gemette.
-Appunto, si tratta di cose diverse. Quando sarà necessario salvarti la vita hai la mia parola che verrò a soccorrerti..
Dichiarò quindi con una smorfia. Temari lo soppesò, senza distendere i lineamenti.
-Ci vediamo a cena?
Chiese. La Jounin strinse i pugni. Ancora rumore di artigli. Shikamaru a quel punto deglutì, facendo del suo meglio perchè la belva davanti a lui non odorasse la sua paura.
-Fila.
Sospiro di sollievo. Il Chuunin si sporse a darle un rapido bacio sulle labbra prima di superarla.
-'azie Tem.
La ragazza non replicò o rispose al bacio. Si limitò ad osservarlo allontanarsi, in silenzio.

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Shikamaru si fermò, guardando con attenzione l'Onsen davanti a lui. A sentire Iruka la residenza attuale di Kasumi era questa. Sospirò, scuotendo il capo e muovendo qualche passo all'interno. Gli seccava aver fatto quella sceneggiata davanti a Temari, ma l'Hokage era stato chiaro. Meno gente sapeva di quella storia meglio era. Se doveva sopportare le scenate di gelosia della ragazza più tardi.. Oh beh, la prossima volta avrebbe imparato a cercare informazioni da gente già introdotta alla missione.
-Si?
Si voltò di scatto, accorgendosi di essersi fermato in mezzo all'ingresso per un po'. Una vecchietta lo stava fissando da dietro un bancone, aggrottando le sopracciglia. Shikamaru fece una lieve smorfia.
-Uhm.. Sto cercando una Ninja del Villaggio di Kiri.. Il suo nome è Kasumi..
La vecchietta rimase impassibile.
-Mi hanno detto che alloggia qui..
Proseguì Shikamaru. La vecchietta rimase in silenzio, osservando prima lui e poi la sua divisa da Chuunin. Poi diede un colpetto di tosse, coprendosi la bocca con la mano ed avvicinandosi. Quindi tese l'altra, il palmo verso l'alto, continuando a fissare il Ninja. Shikamaru sbuffò. Ficcò una mano in tasca ed estrasse la banconota, allungandola alla vecchietta. Questa se la portò davanti al volto, fissandola e studiandola con attenzione. Quindi indicò il corridoio.
-Stanza 66.
Gracchiò. Shikamaru annuì con una nuova smorfia, voltandosi ed incamminandosi verso l'interno. C'erano momenti in cui avrebbe voluto arruolarsi nel corpo di polizia. Almeno loro non avevano problemi a farsi fare informazioni dietro la minaccia di una notte in cella. Sfortunatamente, questo non era nel potere degli Shinobi comuni.
Svoltò un paio di curve, avvicinandosi alla zona termale prima di individuare la stanza che cercava. Fissò il numero. 66.
E va bene...
Bussò un paio di volte allo stipite ed attese. Niente. Corrugò la fronte e bussò ancora. Nessuna risposta. Il Chuunin sbuffò sonoramente ed incrociò le braccia, indeciso sul da farsi. Entrare comunque o tornare indietro dalla vecchia? Niente niente si sarebbe ripreso i suoi soldi, anche se non lo riteneva possibile. Almeno vedendo come quelle mani da rapace avevano artigliato la banconota.
-Shikamaru?
Il ragazzo si voltò di scatto. Kasumi stava uscendo dalla zona adibita a spogliatoio per le donne. Indossava un lungo kimono verde chiaro, ed i capelli bagnati le ricadevano pesantemente sulle spalle. Si ritrovò imbambolato per un istante.
Cavoli se è carina..
Temari era affascinante a modo suo, d'accordo, ma Kasumi sprizzava molta più femminilità della Jounin di Suna. Eppure aveva una bellezza acqua e sapone, non ricercata come quella di Ino.
-Che cosa fai qui?
La ragazza si stava avvicinando e Shikamaru si riscosse.
-Uh, avevo bisogno di un'informazione.
Kasumi inarcò un sopracciglio, dopodichè aprì la porta della sua stanza, indicando l'interno al ragazzo.
-Ma certo.. Dai accomodati.
Shikamaru dondolò sulla soglia, incerto, poi si costrinse ad entrare, visto che la ragazza sembrava decisa a non mettere piede al suo interno prima di lui. Si accomodò su uno dei cuscini che circondavano un tavolo al centro, sedendosi a gambe incrociate ed aspettando che si sistemasse a sua volta. Kasumi si avvicinò ad un altro piccolo tavolino e prese un pettine con una piccola piuma incisa su di esso. Quindi, si sedette di fronte al ragazzo, prendendo a pettinarsi i capelli, districando i nodi. Sorrise.
-Avanti su. Dimmi tutto..
Shikamaru non se lo fece ripetere due volte. S'augurò che la scusa accordata con Iruka funzionasse.
-Stavo cercando Koiichi.. Iruka gli aveva affidato delle carte, ma si è dimenticato di fare delle copie.
Kasumi aggrottò la fronte. Poi annuì, facendogli cenno di continuare.
-Iruka ha detto che è uscito presto dall'ostello dove alloggiava. Forse è andato a fare una passeggiata e non è ancora tornato. Del resto oggi non avrebbe avuto niente da fare..
Shikamaru sospirò teatralmente.
-Hai idea di dove possa essere finito?
Kasumi non rispose subito. Si limitò ad alzare lo sguardo sul soffitto.
-Non lo vedo da ieri.. Ma ci sono uno o due posti in cui si infilava abitualmente quando voleva farsi un pisolino senza che nessuno lo disturbasse..
Shikamaru inarcò un sopracciglio. Improbabile che ora fosse in uno di questi, ma almeno era una traccia.
-Come mai l'hai chiesto a me?
Kasumi lo fissava di nuovo, la testa inclinata di lato. Il Chuunin scrollò le spalle.
-Ho semplicemente notato che passavate un bel po' di tempo assieme nonostante non foste nella stessa coppia.
Kasumi sorrise appena, arrossendo lievemente e prendendo a giocherellare con una ciocca dei propri capelli, distogliendo nuovamente lo sguardo.
-Beh.. Si in effetti.. Il fatto è.. Che ci provava con me.
Shikamaru inarcò un sopracciglio.
-Scusa?
Davvero, questa proprio non se l'aspettava. Kasumi fece svolazzare appena la mano nell'aria.
-Si.. Ma anche se gli ho detto più volte che non era il mio tipo non s'è mai arreso..
Replicò scrollando le spalle. Il Chuunin annuì semplicemente.

Ah stavano così le cose?
-Tu piuttosto..
Shikamaru sbattè le palpebre. Kasumi ora lo fissava direttamente negli occhi, le mani giunte davanti a lei in un modo che ricordava pesantemente quello di Tsunade. Fece una lieve smorfia, in attesa che continuasse.
-Non dovevi andare ad una riunione con Temari..
Ecco, se l'aspettava. Sospirò.
-Si, ma dato che ad Iruka servivano queste carte c'è andata solo lei.. Visto che mi doveva un favore..
-Mmh.. Per quella volta che l'hai coperta vero?
Il ragazzo la fissò sorpreso e Kasumi rispose con un sorrisetto. Quindi si alzò.
-Bene, mi vesto ed andiamo.

Cosa?
-Uh, non ho ben capito..
La ragazza si avvicinò ad un armadio e quindi si voltò.
-Beh, non ho idea di come spiegarti la strada per arrivare ai “nascondigli” di Koiichi.. Quindi dovrò venire con te..
Shikamaru bofonchiò qualcosa come “non disturbarti”, ma lei lo liquidò con un cenno. Il ragazzo sospirò. Sarebbe stato un lungo pomeriggio?
-Solo una cosa..
Shikamaru alzò il capo. Kasumi lo stava fissando, le mani a pugno sui fianchi.
-Ti spiacerebbe uscire mentre mi cambio?

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Quando Shikamaru varcò il cancello di casa era ormai tardi. L'ora di cena era passata da un pezzo. Assieme a Kasumi aveva controllato tutti i possibili luoghi in cui secondo lei poteva essersi nascosto Koiichi, ma senza successo. Avrebbe dovuto segnalarli comunque agli ANBU. Magari avrebbero avuto maggiore fortuna.
Si levò le scarpe, guardandosi attorno nell'ingresso.
-Sono a casa.
-Mph, era ora!
Shikamaru roteò gli occhi e si voltò di lato. E si bloccò. Stranamente, la voce femminile non apparteneva a sua madre. Era di Temari.
La ragazza era sulla porta della cucina, un braccio appoggiato allo stipite, e lo fissava in modo non proprio allegro.
-Hai idea di che ore sono?
Shikamaru fece una smorfia di rimando, scuotendo il capo.
-Chi sei, mia madre ora?
Temari sbattè più volte le palpebre, quindi si mosse verso di lui. Shikamaru attese il colpo. Invece la Jounin si limitò a superarlo, uscendo in giardino senza dire una parola. Il Chuunin ci rimase con un palmo di naso.

Che diavolo..?
Scrollò le spalle, ma prima ancora che potesse fare un altro passo un'altra figura si mostrò sulla porta della cucina.
-Mph era ora!
Stavolta si trattava proprio di Yoshino. La donna roteava in aria il suo famigerato mestolo, fissando il figlio in cagnesco.
-Hai idea di che ore sono?
Stavolta, Shikamaru non seppe davvero che rispondere.
-Beh? Dì qualcosa su!
Abbaiò Yoshino. Shikamaru si riscosse, scrollando semplicemente le spalle una seconda volta.
-Bah.. Tale padre tale figlio.
Il ragazzo ignorò l'affermazione, seguendo sua madre in cucina. La tavola era ancora apparecchiata, ma tutti i piatti erano vuoti tranne uno.
-E dire che Temari si era tanto raccomandata di assicurarci che saresti tornato per cena..
L'informazione passò per un istante nel cervello del Chuunin, ma probabilmente nessuno dei neuroni fu abbastanza sveglio da afferrarla.
-Cosa?
Yoshino socchiuse le palpebre. A quel punto forse presagendo il pericolo, uno dei neuroni nel cervello di Shikamaru compì un fenomenale balzo senza rete sottostante, afferrando la frase della donna prima che uscisse del tutto dal cervello e si perdesse nell'aria.
Il ragazzo sbattè le palpebre, voltandosi verso il giardino.
-Scusati.
Stavolta, era stato Shikaku a parlare. Il ragazzo fissò prima uno e poi l'altro, poi sbuffò.
-Mi dispiace..
Bofonchiò. Shikaku gemette, facendo cadere a terra il giornale che stava leggendo.
-Non con noi, idiota!
Shikamaru rimase immobile ancora qualche istante, prima di voltarsi e dirigersi verso il giardino.
-Che razza di figlio..
Stava dicendo intanto Shikaku dietro di lui.
-Bah! Finchè si ritrova con un padre che non fa altro che sbronzarsi da mattina a sera..
Ignorandoli, Shikamaru si rimise in fretta le scarpe ed aprì la porta. Davanti a lui, sulla soglia, apparve Ino. Il ragazzo fece tanto d'occhi.
E ora?
Ino sorrise tristemente.
-Ciao.. Volevo parlarti.. Posso?
-Mh.. Ecco..
Senza attendere oltre si voltò, tornando indietro verso il portico e sedendosi, fissando il giardino. Shikamaru sospirò tristemente, poi scosse il capo e la raggiunse. Ino non disse niente, limitandosi a dondolare le gambe per un po'. Shikamaru sinceramente non sapeva che dire.. Poi, d'un tratto..
-Io e Kiba ci siamo lasciati.
Shikamaru si voltò di scatto verso la ragazza, fissandola negli occhi esterrefatto. Questa resistette per qualche istante, il labbro che le tremava, prima di cedere e scoppiare in un pianto a dirotto, cadendo con la faccia sul grembo del ragazzo. Il Chuunin era impietrito.
Ma che diavolo sta succedendo oggi?

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Interessante come ogni volta che inizio a scrivere un capitolo mi trovo alla fine con qualcosa di diverso da quanto ero programmato. La nascita di questo in particolare ha visto varie illuminazioni che tuttavia sono state anche positive. Sarà che l'aria dell'Università mi fa bene.
Mi è davvero piaciuto scrivere questo capitolo, nonostante alla fine non sia stato particolarmente felice. In ciò che non avevo programmato rientra la scena sulle scale (fatta per amor vostro ù_ù) ed altre ideucce che vedrete messe in pratica nei prossimi capitoli. Qui c'è stato una sorta di nuovo inizio. Una seconda chiamata dall'Hokage, una nuova missione, riferimenti a conversazioni fatte in tale capitolo, il rapporto con Temari che è “retrocesso” diciamo.. Si, so benissimo che mi ucciderete per questo.
Nonostante tutto, sono necessari alcuni chiarimenti prima di rispondere alle recensioni.
1- I tempi. Visto che questa FF in fondo si basa sul manga, mi ero ripromesso di rispettare anche lo scorrere dei vari giorni. Sfortunatamente, dopo l'incontro con Naruto, non viene data una scansione precisa del tempo che intercorre tra tale incontro e la partenza di Temari. Sembra il giorno dopo, ma potrebbe essere diverso. Visto che per esigenze di copione un giorno non mi è sufficiente, Temari partirà tra due giorni, contando questo appena passato come il primo.
2- Il nome della spia. Nonostante quello che potreste pensare, la scelta è stata quasi del tutto casuale. Semplicemente, ero alla ricerca di un nome decente e mi è balzato alla mente il Nick che usavo nei GdR su Naruto. Tutto qua.
3- L'ultima scena familiare mi ha lasciato l'amaro in bocca. Probabilmente avrei potuto scriverla meglio, ed ho l'impressione di esser stato un pelo OOC. Che dite?
4- Per quanto riguarda le critiche, ammetto di esser stato troppo generico. Ora vi do una dritta. Sto cercando di adeguarmi ad uno “stile da libro” se capite che intendo. A parte l'evidente differenza di lunghezza, sento che la maggior parte delle fanfic hanno uno stile diverso (nonostante la varietà di autori) da quello che invece dovrebbe essere un libro. Motivo per cui sono tali.
Secondo voi a me cosa manca in quel senso?

E via con le risposte ù_ù
Lily_90:
E terza incomoda sia! Non lamentarti, dopotutto l'hai chiamata tu.. Comunque.. Contenta ora? Non è l'alba XD Ciò non toglie che appena ti beccherò su MSN ti trascinerò a commentare..
Shikafra:
Alè, un'altra convertita! Benvenuta nel tunnel XD Per l'incontro, ti ringrazio, una delle mie paure era di non renderlo verosimile sia per la FF che per il manga allo stesso tempo. Quanto alla frase da te citata.. Beh, Temari era palesemente ironica XD Lei SA che non è assolutamente indifesa.. Anzi..
Elyador:
Il tizio... Eeeh.. Vedremo. Comunque nonostante la riduzione un paio di scene pucciose ci devono per forza stare. Anche se dopo questo mi sa che rimarremo a secco per un po'.
Shatzy:
La fangirl che è in te si scioglie troppo cara.. Ed il fluff.. Urgh.. Argh.. (-Ok, piano, respira, non è successo niente.. NdS) Ahem.. Alla tua domanda sul tempo ho risposto mi pare XD E capitoli mancanti saranno tre, forse forse quattro.. Quindi dopo due anni (Oddio ._.) di sofferenze siamo verso la fine. Ciò per dire che a giugno concluderò la fic >.>
Soarez:
Quelle due battute mi sono proprio uscite dal cuore, non so se mi spiego. E la moviola è stata un tocco di classe lo ammetto. Gioisci. Il BDS sta per tornare!
Selene89:
Perfetto? Non esageriamo dai, che dopo mi monto.. Piano con le parole “perfetto” e simili XD Fai giapponese? *_* Si lo so che non c'entra nulla ma ora mi stai davvero simpatica
Eisa:
fa sempre piacere vedere nuove facce ^_^ soprattutto se mi riempiono di complimenti. Felice che anche tu abbia trovato ben fatto il momento con Naruto.. Mi rassicurate davvero..


  
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