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Autore: A Beautiful Girl    29/10/2009    4 recensioni
Misty, una giovane e coraggiosa adolescente, va in una casa abbandonata dove c'è un pozzo malefico. La ragazza viene misteriosamente trascinata dentro e si ritrova in un mondo parallelo.
Qui farà molte amicizie e scoprirà il vero senso dell'amore. Ma un terribile nemico entrerà in scena...che cosa succederà? Riuscirà Misty a tornare a casa? E se ci fosse qualcuno, oltre al nemico, che volesse impedire ciò? Scopritelo nella mia fan ficion!
Genere: Generale, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, volevo ringraziare tutte le persone che fatto una visitina alla mia fan fiction

 

 

Ciao, volevo ringraziare tutte le persone che fatto una visitina alla mia fan fiction.  Ma ringrazio soprattutto:

misty_pan96

fedina

kasumi97

questo, devo dire, è un capitolo molto importante. Spero che vi piaccia…

E spero che lascerete ancora un commentino

In questi ultimi tempi, forse scriverò i capitoli più velocemente perché mi

Grazie…

 

 

 

 

Everytime we touch

 

 

Cap. 2

Il bosco di Ash Ketchum

 

 

Misty, avvolta da quei terribili tentacoli, continuava a sprofondare giù, sempre più giù…

Il suo micino, per quanto era piccolo, si mise dentro la tasca della sua giacca.

-Tu servi a questo mondo…- sussurrò una voce, e Misty intuì che era il mostro con quei tentacoli che stava parlando.

-Lasciami in pace- gridò, chiudendo un occhio, e cercando di liberarsi dalla presa dei tentacoli giganteschi.

-Lasciami ho detto!- gridò un’altra volta.

-Come vuoi…- sibilò di nuovo quell’orrenda voce, lasciando di scatto la presa.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH- urlò la ragazza, cadendo nel vuoto.

-Non voglio morire…- bisbigliò Misty, accorgendosi che stava piangendo.

La rossa tacque, capendo che per lei questa era la fine… guardava le sue lacrime che volavano via, e i tentacoli erano spariti…

-Aiuto…- sussurrò appena, iniziando a vedere il fondo del pozzo.

*

-La sento…ha bisogno del mio aiuto…insieme a lei anche il ciondolo sta urlando…ahh…lei è l’unica via per farmi risvegliare…e riavere quello che mi spetta…-.

*

La ragazza andò a sbattere contro il suolo…

“Strano…è così…morbido?”. La rossa aprì gli occhi, e si ritrovò in un prato verde. Era slava…salva! Non poteva crederci…una lacrima le scese dagl’occhi, per quanto era felice.

Il gattino uscì dalla tasca, e la guardò con occhi dolci. Misty, non poterne fare a meno, lo abbracciò.

-Sono felice Starmie…- sorrise.

-Miao…- fece il gattino, indicando la gamba della ragazza.

-Oh…una ferita…- Misty notò che le stava uscendo sangue dalla gamba destra. –Ma posso sopravvivere- continuò, poi il suo sguardo divenne triste –anche se, non ho la più pallida idea di dove ci troviamo.

La ragazza si guardò attorno, questa non era più casa sua…

C’erano molti alberi intorno a loro, tantissimi, il prato verde sembrava non finisse mai…respirò profondamente. Questa sì, che era aria pulita.

Ma ad un certo punto, un albero in particolare attirò la sua attenzione. Si alzò, non importandosene della sua ferita, e si incamminò verso quell’albero, zoppicando, finché non si ritrovò faccia a faccia con questo strano scherzo della natura.

All’albero era appeso un ragazzo. Misty lo osservò attentamente:aveva i capelli corvini, un cappello in testa, e aveva gli occhi chiusi. Stava dormendo o forse era…morto? Sicuro, era morto. Aveva un pugnale nel cuore. La cosa che le attirò di più furono le sue orecchie. Non erano normali! Sembravano quelle di un cane, e lui era un umano.

“Le voglio toccare” pensò sorridendo Misty, salendo su una radice e incominciando a toccare quelle orecchie bianche e pelose sulla testa del corvino.

Le continuò a toccare per due motivi: il primo perché erano morbide e tenere, e il secondo motivo era perché voleva ricevere un segno di vita da parte di quel misterioso ragazzo, ma fu interrotta.

-Ehi, tu, ragazzina! Che cosa stai cercando di fare?!- chiesero quattro o cinque arcieri, che puntarono le loro freccie contro Misty, e le tirarono un secondo dopo, puntate su di lei.

-AAAH!- urlò la rossa, aggrappandosi istintivamente alla giacca del ragazzo stringendosi forte a lui, ma, nessuna di quelle frecce la colpirono.

-Fiuuu…che spavento- sussurro fra sé la ragazza dalla coda laterale.

-Che cosa stavi cercando di fare ragazzina?- chiese serio uno degli arcieri, -se stavi cercando di risvegliare il grande Ash Ketchum, beh, noi non te lo permetteremo!

Gli arcieri puntarono di nuovo le frecce verso la rossa.

-N-No, aspettate! Io…non lo conosco nemmeno questo ragazzo- balbettò Misty, indicando il corvino appeso sull’albero.

-Non lo conosci?- chiese un altro arciero stupito –Beh, in questo raro caso, abbassate le frecce.

E così anche gli altri fecero così.

-Oh grazie- fece Misty un sorriso, avvicinandosi, ma cadde a terra, a causa della ferita alla gamba.

-Stai bene? Vuoi che ti portiamo al villaggio? Melody ti saprà aiutare- disse preoccupato un altro degli arcieri.

-Oh grazie- sorrise Misty, ma cadde di nuovo per la ferita.

-Ahi…- strinse i denti.

-Non ti preoccupare, ti aiutiamo noi- e i quattro arcieri la aiutarono ad alzarsi, e la portarono con loro al villaggio.

 

 

 

 

 

 

Everytime we touch     Everytime we touch    Everytime we touch    

 

 

 

 

 

 

 

-AAAAAAAAAAAAAAHHHHIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!- urlò Misty dal dolore.

In tutto quello che stava succedendo, Misty capì che era finita in uno strano mondo, molto più primitivo del suo. Infatti non c’erano computer, tv, ipod o altre tecnologie. Ma dove era capitata?

-Shhh, zitta! Rischi di far spaventare tutti gli abitanti del villaggio- la zittì Melody, una bella ragazza avente in testa uno strano cappello arancione. Aveva dei capelli castano scuro, molto lunghi, e una tunica bianca con qualche striscia rossa.

-Facile a parlare…- strinse i denti la rossa, e di risposta Melody le diede un forte colpo con lo straccio alla ferita.

-IIIIIIIIHH!!!

-Zitta

-Ma fai malissimo

-E allora?

-FAI MALE!

In quel momento entrò un ragazzo dalla carnagione scura e i capelli neri.

-Ehi, Melody, cosa sono questi ultrasuoni?- chiese lui scherzando.

-Ciao Brock, sai, abbiamo un paziente piuttosto lamentoso.- rispose sempre scherzando, ricevendo un’occhiataccia da parte di Misty e una risata da parte del ragazzo.

-Capisco. E tu sei?- chiese Brock sedendosi accanto alla ragazza.

-Misty. Te?- rispose guardando Melody che stava curando la sua ferita.

-Mi chiamo Brock, sono il cuoco del villaggio. Dove stavi?

-Stavo nel bosco…

-In quale precisamente? Sai, siamo circondati da boschi.

-Mmh…non so…- disse Misty confusa.

-In quello di Ash Ketchum-  rispose Melody gelida.

-Oh…- a Misty sembrò che Brock avesse capito l’improvviso comportamento cupo della castana.

-E…che stavi facendo?- chiese Brock, provando a cambiare discorso.

-Io? Beh…potrebbe sembrare strano ma…ho visto un ragazzo appeso sull’albero con delle strane orecchie e…- la rossa non poté finire di parlare che Brock le tappò la bocca con la mano.

Sia Misty, sia Brock guardarono Melody, e notarono che stava piangendo. La castana lasciò cadere lo straccio a terra, e corse via con le lacrime agl’occhi.

-Aspetta, Melody!- si alzò di scatto Brock, provando a raggiungerla, ma fu fermato dalla presa di Misty.

-Cosa ho detto di male?- chiese Misty preoccupata e seria allo stesso tempo.

-È una storia lunga…

-Non fa niente, anzi, sono molto curiosa. Dai, raccontamela!

-Sei sicura?

La ragazza dalla coda laterale fece un segno di sì con la testa.

-Va bene- il ragazzo si inginocchiò di fronte a lei, continuando a curarle la ferita.

-Devi sapere che qualche anno fa Ash Ketchum, ovvero il ragazzo che avevi visto sull’albero, era un mezzo demone.

-Un mezzo demone?

-Sì, e lui ci aveva raccontato che voleva essere umano come noi, e che non voleva più essere un demone malvagio. Infatti lui è stato insieme al  nostro villaggio per ben 2 anni, e difendeva la nostra città dai malintenzionati.

-Perché? I demoni o i mezzi demoni sono forti?

-Misty, tu non hai idea di quanto era forte quel ragazzo. E in questi 2 anni scoprii che mia cugina Melody, ovvero quella ragazza, si era innamorata di Ash.

-Innamorata?!

-Esatto! Però scoprimmo che lui voleva solo aspettare l’occasione per avere il nostro tesoro.

-Il vostro tesoro?

-La vuoi smettere di fare l’eco?

-Scusa…

-No, non fa niente- fece un sincero sorriso Brock –Comunque, appena lo scoprimmo, lo cacciammo dal villaggio con la forza, ma lui ci sconfisse, in più Melody ci ordinava di non ucciderlo. Un vero problema! E un giorno Melody decise di raggiungerlo nel bosco, dove viveva provvisoriamente in quei brutti giorni, e Melody gli promise che avrebbe fatto di tutto per difenderlo e gli confessò addirittura i suoi sentimenti, ma Ash Ketchum le spiegò che non provava niente per lei e aggiunse che non l’avrebbe voluta avere nella sua vita neanche se fosse stata l’ultima donna dell’universo. A quelle parole Melody prese il pugnale che portava e che porta sempre, e lo uccise. Dopo lo legò ad un albero.

-Che brutta fine, però…- disse infine Misty riflettendo sulla lunga storia.

-E non è ancora finita qui

-Wow! Dai, racconta, sono curiosa!

-Ok, ok. Lo sai, prima, il tesoro della nostra città?

-Oh, sì! Ricordo!

-Beh, Melody prese il tesoro e lo buttò nel mare, così nessuno avrebbe più infastidito la nostra città. E in più fece una formula magica di fronte all’albero di Ash.

-Quale?

-Siccome Ash non era ancora morto, fece in modo che solo quando il grande Ash Ketchum avrebbe sentito le urla sincere di una persona davvero importante, si sarebbe risvegliato. E si sarebbe potuto muovere solo se qualcuno gli avesse tolto il coltello.

-Capisco…solo un’altra domanda. In che cosa consiste il tesoro?

-Era uno dei sette tesori sacri.

-I sette tesori sacri?- chiese Misty

-Sì, sono sette, ma dopo quel giorno nessuno li ha mai più ritrovati. Quello che avevamo noi si chiamava “il ciondolo dei demoni”, se questo lo indosserebbe un demone o un mezzo demone sarebbe invincibile.

A quella frase, Misty ebbe un flashback.

 

 

Inizio flashback

 

- Huh? E questo cos’è?- chiese Misty prendendo dalla bocca del gatto uno strano ciondolo.

Lo guardò attentamente. Era un normalissimo ciondolo fatto da un filo, ma lo rendeva prezioso quel diamante appeso al centro del ciondolo.

- Che ciondolo…STUPENDO!!!!!!- urlò Daisy con due diamanti al posto degl’occhi.

 

Fine flashback

 

“Che sia….quel ciondolo?” si chiese Misty “Tanto vale provare…

-Brock

-Dimmi tutto

-Il ciondolo era per caso…- prese il ciondolo e lo mostro -...questo?

Brock, tutto d’un tratto, fece una strana faccia, non sapendo se essere contento o no.

 -Sì…era proprio questo…vieni, andiamo a farlo vedere a Melody- la prese per un braccio, e la trascinò nel bosco.

Dopo qualche minuto il sole era calato…era ormai notte profonda. La luna piena si vedeva perfettamente.

-Sai dove trovare Melody’- chiese Misty, guardando il ragazzo dalla carnagione scura.

-Sì…manca poco ormai

Infatti fu così. Melody stava pregando di fronte all’albero del mezzo demone.

-Eccoti Melody- provò a fare un sorriso Brock.

-Uh? Oh, siete voi!- Melody si alzò e guardò i due ragazzi.

-Guarda!- disse Misty impaziente, mostrando il ciondolo.

-Ma quello è…

-Sì- fece Brock –l’abbiamo trovato!

-Allora andiamo a dirlo al villaggio…

Misty, Brock e Melody iniziarono ad incamminarsi. Ma ad un certo punto un’ombra terrificante, si diresse verso Misty.

-È un demone Misty, vuole il ciondolo, presto scappa!- urlò Brock.

Misty non se lo fece ripetere due volte, e incominciò a scappare, con il ciondolo stretto nella mano sinistra. Non aveva idea di che mostro era, per la paura non l’aveva neanche guardato in faccia. Però lo sentiva era grande, e anche veloce.

Ma Misty cadde involontariamente di fronte all’albero di Ash Ketchum. Era vicina alla radica su cui era salita la prima volta per toccare le orecchie da cane del ragazzo. Il mostro le stava venendo incontro, sempre più vicino.

Misty lanciò un urlo, il più disperato e forte che forse aveva fatto in tutta la sua vita. Le lacrime continuavano a scenderle dagl’occhi, ma non la smetteva di urlare.

…Solo delle urla sincere di una persona importante avrebbero risvegliato il grande Ash Ketchum

Il mezzo demone dai capelli corvini sbarrò gli occhi di colpo, e si rese subito conto di quello che stava succedendo.

-Ehi tu, dammi il ciondolo dei demoni!- le ordinò il mezzo demone ancora legato all’albero, mentre l’altro mezzo demone si avvicinava sempre più velocemente alla ragazza.

-ASH?!- rimase Melody a bocca aperta.

-Il grande Ash Ketchum si è risvegliato…- disse Brock -…ciò ci porterà grandissimi problemi.

 

 

 

 

 

 

  
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