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Autore: EllenJenkins    30/10/2009    5 recensioni
Attraverso una serie di one-shot inspirate alle feste più importanti seguiremo il nascere e l'evolversi della relazione tra Kaname e Zero
KanamexZero - Yaoi - Shounen-ai
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kaname Kuran, Zero Kiryu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Title: 31st October - Halloween Night
Anime/Manga: Vampire Knight
Paring: KanamexZero
Disclaimer: Non possiedo nessuno dei personaggi di Vampire Knight
Summary: Cross Kaien organizza una festa per la notte di Halloween a cui partecipano sia la Night Class che la Day Class.
AVVISO: OOC - Shounen-ai - Yaoi
Note: La storia va avanti dopo la fine dell’anime, ma Kaname, Yuuki e gli altri non se ne sono mai andati. Zero e Yuuki sono tornati ad essere amici
Attenzione!: Storia ad alto rischi di carie, quindi preparatevi

31st October - Halloween Night

-No Yuuki! Io non esco conciato così!- Esclamò Zero da dietro la porta, chiusa a chiave, del bagno nell’appartamento del preside Cross

-Avanti Zero! Sono sicura che stai benissimo! Dai, non farti pregare!- Rispose la giovane purosangue cercando di suonare il più convincente possibile senza mettersi a ridere. No, non per il fatto che Zero sarebbe stato ridicolo se fosse uscito di li, anzi decisamente il contrario, ma perché gli erano mancati i loro battibecchi e litigi.

Da quando aveva scoperto di essere una Kuran aveva temuto che Zero non le avrebbe più voluto bene e si sarebbe allontanato da lei. Per i primi tempi, circa un paio di mesi, era stato così. Poi per fortuna avevano parlato e sistemato le cose tra di loro.

-Guarda che quel tono non ha effetto su di me!- Urlò il ragazzo senza esserne però veramente convinto. In fondo non era mai riuscito a dirle di no, ma sperava di resistere il più a lungo possibile e magari riuscire a scampare a quella nottata

-Dai! Voglio solo dare un’occhiata! Insomma Zero si tratta solo di un costume da lupo mannaro per la festa di Halloween di questa sera! Non stai mica andando al patibolo-

-Chi ha mai detto che ci volevo andare a questa dannatissima festa?!-

-Cavolo Zero sei il solito asociale! Noi stasera andremo lì e ci divertiremo. Non voglio sentire obiezioni! E se non esci di lì subito ti giuro che sfondo la porta!- Esclamò ma questa volta decisamente esasperata. Zero guardò un attimo preoccupato la porta come se stesse guardando Yuuki. Poi non sentendo niente sospirò di sollievo. In fondo stava scherzando.

SBAM!

Forse aveva parlato troppo presto. Quella ragazza faceva sul serio! Però non poteva uscire vestito così! Si sentiva ridicolo!

-Zero … La mia pazienza ha un limite …- Dannazione!

Ahhh, questo comportamento non era da lui. Doveva avere coraggio e affrontare la situazione. Fece un respiro profondo. Non sarebbe più scappato. Velocemente, per non perdere tutta la risolutezza così faticosamente racimolata, fece scattare la serratura ed aprì la porta con un gesto secco.

-Eccomi qui! Sei contenta? Avanti rendimi in giro quanto vuoi!- Ma Yuuki non diede segni di vita

-O … mio … Dio- Queste furono le uniche parole che la sua brillante mente riuscì ad elaborare in quel momento. Insomma Zero … Zero era … semplicemente divino! Indossava pantaloni neri decisamente stretti e attillati con attaccate diverse catenelle, una maglietta nera, anch’essa aderente, sbracciata e con il colletto alzato. Al collo e ai polsi portava un collare e due polsini di pelle nera borchiati. Per concludere in bellezza un paio di orecchie e una coda da lupo dal pelo bianco che sembravano dannatamente vere. Insomma un lupo mannaro decisamente sexy.

Quando aveva visto quel completo in un negozio di costumi aveva subito pensato al ragazzo e per due settimane aveva aspettato con ansia questo momento. Sapeva ce gli sarebbero stati divinamente ma così era … era troppo, decisamente troppo, quasi da essere illegale.

Inconsciamente si portò le mani al naso cercando di bloccare la cospicua perdita di sangue.

-Hey Yuuki stai bene? Dai ora vado a cambiarmi e …- Incominciò ma fu subito interrotto bruscamente

-Non pensare neanche di osare cambiarti! Ci siamo capiti?- Zero ammutolì ed annuì -Bene! Huh … però manca ancora qualcosa … oh ma certo! Aspetta qui- Disse sparendo e riapparendo di nuovo davanti a lui con le mani dietro la schiena nell’arco di un paio di secondi -Avanti Zero. Ora chiudi un attimo gli occhi-

-N-Non credo di volerlo fare- Disse quasi impaurito dal tono, oserebbe dire, sadico con cui la ragazza aveva pronunciato quelle parole

-Non hai molta scelta. O collabori oppure ti obbligo io-

-Va bene- Concluse sconfitto. Yuuki ghignò

-Non ti preoccupare, ci vorrà solo un attimo- Con un abile gesto passò una linea di matita sugli occhi del povero ragazzo -Ecco ora sei perfetto!- Disse Yuuki soddisfatta osservando il suo capolavoro

-Davvero? A me non sembra …- Disse poco convinto

-Assolutamente! Stai tranquillo, farai strage dei piccoli cuoricini di ogni ragazza presente al ballo- Rispose invece Yuuki convinta delle sue parole

-Non starai esagerando giusto un pochetto?-

-No, ne sono convinta al 100%!- Disse con un sorriso a 32 denti

-Se lo dici tu- Disse scettico

-Certo che lo dico io! Comunque passando ad altro che ne dici del mio costume?-

Zero la squadrò dalla testa ai piedi. Indossava scarpe nere con un tacco di almeno 5 o 6 centimetri, parigine a righe nere e viola scuro che arrivavano fino all’orlo della mini-gonna a balze nera che era alquanto corta, una camicia nera e viola con le maniche a tre quarti e una buona scolatura. In conclusione in testa portava un grosso cappello da strega con la punta ripiegata di lato.

Se non l’avesse conosciuta bene avrebbe detto che era pronta per rimorchiare. Ma in fondo forse non la conosceva più come prima. Ogni tanto aveva come l’impressione di avere davanti un’altra Yuuki … in effetti era così, anche se era cresciuta con lui in realtà era un’altra persona. Non era Yuuki Cross quella bambina che dall’inizio era stata come una madre per lui, ma Yuuki Kuran una purosangue, un vampiro, la sorella di Kaname, la sua …

-Stai davvero bene, Yuuki- Le disse infine

-Arigato! [1]- Sorrise ancora -Ora andiamo, siamo già in ritardi per colpa di qualcuno …- Zero sbuffò ma seguì la ragazza fuori dalla stanza del preside e successivamente fuori dall’edificio. Quasi subito il ragazzo notò la presenza di qualcuno davanti all’entrata, come se li stesse aspettando.

Non ci mise molto prima di identificare quella persona come niente meno che Kaname Kuran. Doveva immaginarselo, dove c’era Yuuki c’era anche lui … certo che stava dannatamente bene nel suo costume da Dracula, forse un po’ banale ma chi meglio di lui poteva esserlo? I pantaloni e la camicia nera lasciata aperta per i primi bottoni lasciavano poco spazio all’immaginazione. In più il mantello sulle sue spalle gli dava un’aria regale.

Lo vide sorridere a Yuuki quando lei gli corse incontro, mentre lui rimase in disparte. Arrossì quando pensò a quanto amasse vederlo sorridere, era qualcosa di più unico che raro e solo lei, Yuuki, aveva quell’effetto su di lui. E questo gli dava non poco fastidio. Ma perché di tutte le persone al mondo proprio di lui doveva innamorarsi? Non era giusto.

Per qualche motivo Kaname non l’aveva ancora notato finché, mentre Yuuki parlava a vanvera a proposito di qualcosa di inutile, non spostò lo sguardo alle sue spalle. All’improvviso non sentì più la voce della sorella e non vide altro che Zero. Non l’aveva mai visto così … era la tentazione fatta persona! Come poteva resistere e non saltargli addosso? Non esisteva essere vivente capace di tanto!

Nel frattempo Yuuki aveva davvero smesso di parlare per non rovinare l’atmosfera creatasi. Kaname e Zero si stavano guardando negli occhi da almeno tre minuti senza mai sbattere ciglio. Come fossero arrivati fino a quel momento senza capire che si piacessero a vicenda proprio non lo capiva. A lei sembrava così palese! Sperava almeno che durante quella serata riuscissero a chiarirsi, perché stavano perdendo tanto tempo prezioso.

Dopo che i minuti furono diventati cinque la ragazza si vide costretta ad intervenire

-Allora, ragazzi, andiamo?- Disse gioiosa e senza aspettare risposta prese entrambi a braccetto incamminandosi verso la sala da ballo. Forse anche lei sarebbe stata capace di trovare la sua anima gemella.

--X--X--X--X--X--X--X--X--X--

La festa andava avanti ormai da un paio d’ore e la gente si era abituata al nuovo abbigliamento del disciplinare. La reazione generale al suo ingresso nella sala era stata fantastica, assolutamente da non perdere! Era sembrata la tipica scena di un film. Appena furono entrati il silenzio aveva avvolto completamente la sala, persino la musica si era fermata. Quell’atmosfera stranamente pesante si era spezzata col rumore di un vetro rotto, probabilmente un bicchiere scivolato dalle mani di qualcuno, e col tonfo di un corpo che era caduto, molto probabilmente una ragazza era svenuta.

In un attimo le ragazze gli si erano accalcate addosso, chiedendogli una miriade di domande tutte insieme. Inutile dire che non aveva capito una parola. Dopo solo trenta secondi già non ne poteva più e cercò di scacciare le odiose ragazze con uno dei suoi collaudati sguardi omicidi. Il suo piano però fallì miseramente quando invece che diminuire le pazze aumentarono, blaterando qua e la quanto fosse sexy quel suo sguardo.

A quel punto era fuggito. Si era nascosto per un paio d’ore finché le acque non si furono calmate. Sicuro di non essere visto si era poi rifugiato sulla terrazza dove stava tuttora. L’aria fresca di fine Ottobre lo fece rabbrividire, non che facesse veramente freddo ma non aveva molta stoffa addosso … Non vedeva l’ora che questa dannata festa finisse e sperava di non provare mai più un’esperienza traumatica come quella.

Purtroppo la sua quiete venne interrotta quando sentì dei passi alle sue spalle. Sperò con tutto il cuore che chiunque fosse lo avrebbe lasciato in pace. Invece quello che si rivelò un ragazzo si appoggiò al cornicione della terrazza proprio di fianco a lui

-Yo- Disse alzando una mano a mo’ di saluto. Quando fu bellamente ignorato dal disciplinare continuò cercando invano di fare conversazione -Potresti anche salutare Kiryuu-kun…-

-Perché salutare qualcuno che non conosco?- Rispose Zero annoiato

-Non conosci? Sono Tetsuya Harada, siamo in classe insieme! Non mi hai mai notato?- Chiese quasi indignato. L’hunter si girò per la prima volta a guardare lo sconosciuto in faccia. Era poco più alto di lui, corti capelli marroni e occhi verdi. Nulla di speciale

-No- Rispose lapidario. Tetsuya però non si lasciò perdere d’animo

-A cos’è dovuta questo cambiamento, Kiryuu-kun? In un certo senso ti immaginavo come il tipo ribelle, insomma per via dei piercing all’orecchio e il tatuaggio ma arrivare a tanto … volevi far colpo su qualcuno?- Se come no … lui non ci voleva nemmeno venire a questa dannata festa!

-Huh- Mugugnò, non avendo voglia di continuare quella conversazione. Il castano ci rimase di stucco. Questa non era una risposta! Iniziava a perdere la pazienza. Lui era tra i ragazzi più popolari nella Day Class il che era tutto dire, non poteva essere ignorato così. Anche se quel qualcuno era un particolare disciplinare. Aveva almeno capito che ci stava provando con lui?

"Se con le buone non funziona credo che passeremo alle maniere forti. In ogni caso ti avrò Zero Kiryuu"

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Kaname si era preso una pausa dalle danze e ne approfittò per cercare una particolare chioma argentea. Dopo la sua fuga subito dopo il loro arrivo non l’aveva più visto e questo lo preoccupava non poco. Aveva visto gli sguardi affamati di diversi studenti del genere maschile, vampiri e non, rivolti al suo Zero. Sì perché, sebbene non lo fosse ancora, confidava di trovare un modo per conquistarlo. Insomma era Kaname Kuran e se c’era qualcosa che voleva lo otteneva.

E visto che sarebbe stato suo non avrebbe premesso che qualcuno toccasse con le sue sporche mani qualcosa di splendente e puro come lui. Pena anche la morte. Sapeva benissimo che il prefetto essendo un vampiro e un hunter era capacissimo si proteggersi da solo, ma non poteva trattenersi dal provare sentimenti quali possessività, gelosia e quella insana voglia di proteggerlo da tutto e tutti.

Stava per perdere le speranze, magari Zero se ne era già andato, quando passando davanti la finestra non vide una scena che gli fece ribollire il sangue. Un ragazzo della Day Class teneva Zero bloccato per i polsi mentre cercava di avvicinarsi in modo poco opportuno, mentre il disciplinare cercava in ogni modo di sciogliersi dalla forte presa.

All’improvviso l’aria sulla terrazza si fece fredda e pesante. Tetsuya fu attraversato da un brivido gelido. Nonostante la musica assordante riuscì a sentire il suono di passi che si avvicinavano. Lentamente girò la testa verso la fonte del rumore ritrovandosi così a pochi metri da un Kaname Kuran che oltre alla sua solita maschera di apatia lasciava trasparire la rabbia che provava in quel momento

-Cosa sta succedendo qui?- Disse, oh così lentamente, in un tono di voce talmente basso da far rizzare i capelli al ragazzo che però non lasciò la presa sull’hunter.

Zero che aveva seguito la scena si chiese come mai Kaname fosse così arrabbiato. Okey, negli ultimi mesi si erano avvicinati giusto un pochino, poiché entrambi non volevano rinunciare a passare del tempo Yuuki, ma non si potevano definire amici. Forse più che altro conoscenti. Qualunque fosse stato il motivo in quel momento Zero fu grato al purosangue per essere intervenuto.

Quel presunto compagno di classe aveva più forza di quanto il suo aspetto non desse a vedere. Certo essendo un vampiro poteva liberarsi facilmente dalla sua presa, ma non poteva mica mandare la gente a sbattere contro un muro come se niente fosse. Così il segreto della Night Class e di conseguenza anche il suo sarebbero stati scoperti. Tetsuya fece un mezzo sorriso, palesemente sforzato, e cercando di far notare il meno possibile la sua paura disse

-Non sta succedendo proprio niente- Disse avvicinandosi poi all’orecchio del prefetto -Vero Zero-chan? [2]- Il ragazzo arrossì all’uso improprio del suo nome e con un po’ di forza in più cercò un’altra volta di divincolarsi. Per dar prova delle sue parole il castano lasciò andare la sua presa sui suoi polsi, alzando poi le mani in segno di resa. Con un sorriso arrogante sul volto si incamminò verso la sala e quando passò di fianco al purosangue disse con finto rispetto

-Sayonara [3] Kuran-senpai- Kaname non fece un piega. Le parole di un semplice e fragile umano non potevano certo spaventarlo. Con la sua sola forza del pensiero avrebbe potuto ucciderlo senza sporcarsi le mani. Il suo sguardo si addolcì un po’ quando postò lo sguardo su Zero che si stava strofinando i polsi lievemente arrossati. Lentamente gli si avvicinò

-Zero-kun, stai bene?- Gli chiese mentre con il dorso di una mano gli accarezzava una guancia. Zero arrossì non aspettandosi un gesto simile

-Ah, sì … sì sto bene, Kaname-senpai- Il purosangue sorrise dolcemente e diede un piccolo bacio sulla tempia del giovane vampiro

-Meno male. Ora devo andare, ci vediamo più tardi- Zero non poté fare altro che annuire arrossendo sempre più mentre guardava il purosangue tornare al ballo. Il disciplinare non si mosse per cinque minuti buoni …

Co-Cos’era stato quello?

Era stata una sua impressione o il grande principe purosangue ci aveva appena provato spudoratamente con lui? No, no doveva essere stata la sua immaginazione. Sì era così. Non poteva essere altrimenti. Nonostante fosse il suo più grande desiderio, Kaname non lo avrebbe mai guardato diversamente dagli altri. Anzi era già fortunato ad avere quella sottospecie di amicizia con lui.

Infondo cosa poteva dargli? Era un level D, ex-human, un hunter; non era niente di speciale. Mentre Kaname era Il Purosangue, praticamente un dio sceso sulla terra. Eppure doveva andare in fondo a questa cosa. Se Kaname lo aveva fatto solo per prendersi gioco di lui doveva saperlo.

Così cercando di non dare nell’occhio ritornò nella sala. C’erano tantissimi ragazzi, nessuno sembrava aver perso quell’evento. Soprattutto le ragazze che facevano a gara per conquistarsi un ballo con qualche bel ragazzo della Night Class. Se solo avessero saputo cos’erano veramente … In quel momento non avrebbe voluto essere nei loro panni. Non che di solito avrebbe voluto, ma esperienza di poco prima gli era bastata, grazie.

Con tutto quell’affollamento e per il fatto che non poteva allontanarsi di più di due o tre metri dal muro per non essere visto, ci mise un po’ a trovare Kaname. Dopo dieci minuti abbondanti di ricerca finalmente lo vide. Stava accontentando le diverse ragazze che volevano ballare con lui. Nonostante lo sapesse che le cose non potevano essere altrimenti, faceva comunque dannatamente male vederlo insieme a qualcun altro. Abbassò lo sguardo e corse di nuovo alla terrazza.

Kaname stava ballando con una ragazza di cui non ricordava neanche il nome quando all’improvviso senti un profumo inconfondibile di lavanda e muschio. Alzando lo sguardo vide la chioma argentea di Zero allontanarsi. Senza pensarci troppo si scusò dalla ragazza e corse dietro al disciplinare diretto verso la terrazza. Zero stava con la schiena rivolta all’entrata, le mani artigliate al cornicione. Il purosangue capì subito che stava per andarsene così cercò di fermarlo chiamandolo

-Zero- La sua idea ebbe l’effetto desiderato. Al sentire quella voce pronunciare il suo nome si bloccò proprio mentre stava per saltare. Sorpreso si girò di scatto trovandosi a meno di cinque metri dall’oggetto dei suoi pensieri

-K-Kaname-senpai, cosa ci fai qui?- Disse alzando gli occhi per incontrare i suoi marroni ma non riuscì a sostenerlo per più di una manciata di secondi "Davvero Zero ti sembra una domanda da fare? E poi cos’è quel tono di voce spaventato? E perché hai abbassato lo sguardo? Dannazione datti una regolata!" Stava diventato pazzo se si insultava da solo nella sua testa. Improvvisamente sentì un’altra volta la sua mano accarezzargli una guancia

-Scusa Zero. Non volevo spaventarti- Alzò lo sguardo di scatto trovandosi il suo viso a pochi centimetri di distanza. Senza volerlo arrossì. Ma quando diavolo si era avvicinato così tanto? -Kawaii [4]- Continuò Kaname con un sorriso sulle labbra. Se possibile Zero diventò ancora più rosso

-N-Non chiamarmi così!- Kaname sorrise ancora allontanandosi di una passo dal ragazzo che sospirò di sollievo, non ce la faceva più a stargli così vicino senza perdere la testa.

-Gome [5]- Si scusò, per poi andarsi ad appoggiare alla ringhiera accanto all’hunter -Perché te ne stavi andando?- Chiese dopo un minuto di silenzio

-Non ci volevo neanche venire a questa festa. È stata Yuuki a costringermi- Disse lievemente arrabbiato -Invece tu perché sei qui e non con qualche ragazza a ballare- Nel suo tono di voce era risuonato più astio di quanto non avesse voluto. Questo lo notò anche Kaname con suo grande sollievo

-Era noioso danzare con quelle ragazzine. Non ricordo neanche i loro nomi. No, c’è solo una persona con cui vorrei ballare. Ma sembra essere l’unica ad non accorgersi della mia presenza- Zero dovette resistere e non fare commenti poco carini su quella ragazza che sembrava aver conquistato il cuore del principe purosangue senza però rendersene conto. Ma se le cose stavano così allora …

-Quindi non è Yuuki?- Chiese un po’ sorpreso. Insomma lui era rimasto alla storia dell’incesto e tutto il resto

-No Yuuki è solo la mia adorata sorellina, ma nulla di più. Questa persona è assolutamente la più bella che abbia mai visto, anche si sottovaluta sempre. Nonostante si comporti in modo sgarbato, in realtà è dolce, timida e altruista, forse anche troppo. Ha una forza di volontà e di spirito ammirevoli e devo dire che anche a forza fisica non scherza. Oh, e poi è così dannatamente testarda- Davvero, Zero si sarebbe volentieri buttato giù dalla balconata se Kaname non avesse smesso di elogiare quella ragazza con quel meraviglioso sorriso sulle labbra.

Dannazione Kaname era innamorato perso, non c’era la minima, lontana, remota possibilità di essere ricambiato. Era il momento di mettersi il cuore in pace e cercare di dimenticare quel sentimento … Come se fosse stato facile. Ci si innamora così facilmente … ma poi disinnamorarsi è difficile e faticoso. Se non impossibile. Certo però che se non contava la parte del bellissima la descrizione di quella persona sembrava molto simile a …

Nella sala risuonarono le note di un lento. Con un mezzo sorriso Kaname si mise davanti al ragazzo, gli porse la mano destra e fece un lieve inchino

-Mi offrite questo ballo?- Quelle parole risuonarono nella sua testa migliaia di volte in pochi secondi …

Cosa … Cosa … COSA?

Non stava dicendo sul serio … … … Oh sì, stava dicendo sul serio! Sapeva che stava facendo la figura del fesso, ma non riusciva a muoversi e la voce non accennava a uscire. Con estrema fatica riuscì ad accennare un lieve sì con il capo

-Bene- Con un rapido movimento circondò le braccia intorno alla sua vita abbracciandolo. Zero all’improvviso si ritrovò stretto tra le braccia dell’altro, il viso vicinissimo al suo collo. Timidamente alzò le braccia e con le mani artigliò il suo mantello all’altezza delle scapole -Sai Zero sei davvero sexy con questo costume. Non so come sono riuscito a non saltarti addosso fino ad ora- Disse ad un millimetro dal suo orecchio. Zero arrossì ancora sia per le parole che aveva detto sia per la vicinanza

-A-Anche tu stai bene vestito così, Kaname- Sussurrò il giovane, ma il purosangue lo sentì comunque

-Arigato, Zero-

L’hunter non poteva ancora crederci, era lì abbracciato a Kaname, la persona che amava, era tutto così … surreale. Non aveva mai pensato che ciò potesse succedere davvero. Perché lui era un essere deplorevole che non era riuscito a salvare i suoi genitori, suo fratello, era macchiato del sangue di Yuuki, quello di Kaname, quello di Ichiru … non aveva mai pensato di meritare la felicità. Eppure era ciò che stava provando in quel momento: pura felicità

-Aishiteru [6]- Gli sussurrò Kaname. Zero si dovette ricredere. Ora era davvero felice. Però c’era quella domanda che continuava a ronzargli nella testa

-Perché io?- Disse allontanandosi un po’ ma senza sciogliere l’abbraccio -Insomma non sono niente di speciale e neanche poi così bello. Veramente non riesco a capire cosa ci trovi in me- Kaname rimase interdetto

-Zero- Gli disse posandogli dolcemente una mano su una guancia -Quello che dici non è vero. Tu sei l’essere più bello che abbia mai visto e per me sei davvero speciale. Sei tutto ciò che un uomo possa desiderare. Anzi no, tutto ciò che io possa desiderare, forse anche di più. Ma ora dimmi Zero, tu mi ami?- Ci fu un momento di silenzio ma poi guardandolo negli occhi e con un bellissimo sorriso sulle labbra gli rispose

-Certo Kaname, ti amo- Con impeto il purosangue lo abbracciò nascondendo il viso contro il suo collo

-Il tuo sorriso è così stupendo. Promettimi che d’ora in poi sorriderai così solo a me- Forse era egoista e immaturo da parte sua ma poteva farci niente

-Te lo prometto. Però anche tu giurami che non sorriderai così alla prima persona che passa- Sorrise. Forse erano in due ad essere egoisti e immaturi

-Lo giuro- Kaname si stacco dal suo collo solo per avvicinarsi al suo viso, ma quando fu a pochi millimetri dalle sue labbra si fermò -Posso?- Chiese con un tono quasi divertito

-Prego- Gli rispose Zero. Aspettava quel momento da una vita. Senza altri indugi unì le loro labbra in un bacio. All’inizio fu decisamente casto, solo un live sfiorarsi di labbra. Ma poi non fu abbastanza. Improvvisamente l’aria divenne bollente, scaldata dalla passione e dal desiderio troppo a lungo repressi. Sensualmente Kaname fece passare la punta della sua lingua sulle labbra del giovane vampiro chiedendo il permesso di entrare.

Senza esitazioni Zero schiuse le labbra permettendo così alle loro lingue di incontrarsi, riconoscersi e giocare tra di loro. Istintivamente Zero portò le braccia intorno al collo di Kaname e con una mano premuta sulla nuca cercava di avere maggior accesso. Subito fu imitato dal purosangue. Sarebbero andati avanti all’infinito ma purtroppo anche i vampiri avevano bisogno di ossigeno.

-Hai un buon sapore, Zero- Disse riportando il viso sul pallido collo dell’hunter, con la punta del naso seguì il corso di una vena dalla spalla fino all’orecchio, poteva sentirlo l’odore del sangue che scorreva frenetico -Chissà se il tuo sangue è altrettanto buono- Quando però sentì il ragazzo irrigidirsi un po’ si affrettò a rassicurarlo -Hey Zero, non faccio e non farò mai niente senza il tuo consenso. Quindi se non vuoi che ti morda non devi preoccuparti, so controllarmi- L’argenteo scosse la testa

-Non è che non voglia è più che altro un riflesso incondizionato. Davvero, io voglio completare il nostro Blood Bond-

-Sai cos’è un Blood Bond?- Chiese stupito

-Sì. Sono un Hunter e anche noi conosciamo queste cose. So anche che è per questo motivo che Shizuka Hio è impazzita- Kaname cercò di fermarlo ma lui continuò -I miei genitori hanno ucciso il suo Blood Mate, è per questo che lei li ha uccisi, per vendicarsi. Ora non dico che la perdono, ma per un certo verso la posso capire. Se dovessero ucciderti non so proprio cosa farei- Finì appoggiando la testa sul petto di Kaname che lo abbracciò in segno di conforto

-Se dovesse succederti qualcosa, Zero, credo che impazzirei anch’io. Stiamo insieme da cosa, dieci minuti? Eppure non riesco ad immaginare di starti lontano-

-Come sei esagerato. Comunque rassegnati all’idea, non mi faccio uccidere tanto facilmente, quindi preparati a sopportarmi per molto, ma molto tempo-

-Non vedo l’ora- Disse sorridendo tenendo stretto a se il ragazzo e inspirando il suo profumo -Quindi posso?-

-Sì- Kaname non ebbe bisogno di ulteriori incitazioni. Lentamente si sporse sul suo collo, percorrendo con la punta del canini la stessa vena che aveva adocchiato prima. Poi con delicatezza ma allo stesso tempo decisione affondò le zanne nella morbida carne.

Zero che si era comunque preparato al peggio, rimase sorpreso. Invece dell’immenso dolore che pensava avrebbe provato, l’unica cosa che riusciva a sentire era piacere. Puro liquido piacere che scorreva frenetico nelle sue vene insieme al sangue. Non avrebbe mai pensato che il morso di un vampiro potesse essere così erotico.

Dopo un paio di minuti il purosangue smise di bere, ma comunque continuò a leccare le ferite finché i due fori non si furono chiusi. Aveva ragione, il sangue di Zero era il migliore che avesse mai bevuto. Il sangue di entrambi i gemelli Kiryuu, quello di tre purosangue, il suo, quello di Yuuki e di Shizuka, perfettamente amalgamati a formare un sapore unico e … così di Zero.

-Allora com’è stato?- Chiese curioso e un pochino preoccupato. Era sicuro che non avesse provato dolore, ma poteva aver anche riportato alla luce ricordi poco piacevoli

-F-Fantastico. Com’è possibile, pensavo che i morsi non portassero altro che dolore-

-Esistono due tipi di morsi, quelli che inducono dolore e invece quelli che provocano piacere. In genere il secondo viene usato solo tra Blood Mate- Spiegò

-Allora … quando prendevo il tuo sangue ti facevo male?-

-No, non essendo nella tua indole fare del male al prossimo, inconsciamente hai usato quello che provoca piacere- Disse dandogli un lieve bacio sulla fronte per rassicurarlo

-Kaname, secondo te dovremmo dirlo a Yuuki?- Disse anche se si capiva bene dal tono di voce che in realtà no voleva

-Per me non ci sono problemi a diglielo, però non mi sembri convinto-

-Non è che non voglia dirglielo, ma non ora-

-Come vuoi tu. Aspetteremo finché no sarai pronto a dirglielo- Concluse posandogli un dolce bacio sulla fronte

-Arigato- Rispose sorridendo

-Andiamo?- Chiese il purosangue porgendogli una mano. Zero annuì e insieme saltarono giù dal terrazzo diretti verso il Moon Dorm.

Purtroppo entrambi i vampiri mancarono di notare la figura di una ragazza nascosta vicino alla finestra che dalla sala conduceva alla terrazza. Yuuki, la piccola dolce ingenua Yuuki, con un sorriso malefico pensò soddisfatta

"Missione compiuta"

*Owari*

Dizionario:

[1] Arigato = "Grazie"
[2] È considerato scortese e sgarbato utilizzare il nome proprio di qualcuno senza averne ricevuto il permesso, in più il suffisso -chan si usa di solito con le ragazze e quando ci si conosce molto bene.
[3] Sayonara = "Arrivederci" "Addio"
[4] Kawai = "Carino" "Adorabile"
[5] Gome = Forma abbreviata e più informale di Gome Nasai, significa "Mi dispiace" "Scusa"
[6] Aishiteru = "Ti amo"

-Konnichiwa!!- ndRan
-Eccoci qui con un’altra one-shot. In realtà appartiene ad una serie che stiamo facendo sulle feste più importanti- ndRan
-Già. Certo che questa ficcy sembra gridare OOC- ndJane
-In effetti sia Zero che Kaname sono un pochino OOC- ndRan
-Solo un po’?- ndJane *tono_sarcastico*
-E va bene un po’ tanto. Come sei polemica. L’idea di questa serie è nata con una ficcy per S. Valentimo, ma poi ci è venuta voglia di scrivere quando si erano messi insieme e ci piaceva l’idea di Halloween. Poi non si potevano non fare anche Natale, Capodanno e White Day …- ndRan
-Ran, non mi fai mai divertire, però! Voglio farli soffrire un po’ …- ndJane
-Per il momento evitiamo, ma ti prometto che in una festa più avanti ti cedo il passo- ndRan -Spero solo che tu mantenga la parola- ndJane
-Non sono mica una bugiarda come te, io. Ora dobbiamo andare che dobbiamo sistemar il terzo capitolo di Because I Want To Be With You da rivedere. Verrà postato in una settimana al massimo- ndRan
-Mi raccomando come il solito leggete e commentate! Se no è peggio per voi!- ndJane
-Sayonara- ndRan&Jane

   
 
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