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Autore: briareos1982    12/11/2009    1 recensioni
Due amiche da una vita si scontrano con un sentimento più grande di loro, che cambierà il loro modo di vivere e percepire le loro stesse vite.
Genere: Romantico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Fedina ti sei dimenticata di comprare il pane..-

- HA!, e' vero! -

- Forse avevi altro per la testa... -

Ne seguì un silenzio di piombo;poi la signora Lucia parti all'attacco:

- ...come stai? -

- Io sto bene mà, perchè me lo chiedi? -

-  Così per chiedere...una madre non può domandare come sta la figlia? -

- Sì mamma,io sto bene:non mi drogo,non fumo e non sono incinta. -

- E spero anche che tu non ti prostituisca e che non ti mangi i bambini! -

- No,però spaccio coca alle elementari...che c'è mamma? Sembri strana .-

- No è che oggi ho chiamato il tuo cellulare ma ho sbagliato numero,e...vedi, il tipo che ha risposto stava facendo una sviolinata alla sua ragazza,sembrava disperato...-

- Mamma,non hai sbagliato nulla,sono io che ho risposto! -

- Ha...e...allora? -

- E allora cosa? -

- Fedina che pensi di Valentina? -

- ..e' la mia migliore amica.-

- Niente più? -

- Ma NOOOOOOO...cioè tu pensi che io mi sia...-

- Bè il dubbio può venire...tanto per chiedere, al telefono mi sembravi molto presa! -

- Maddai mamma,ma secondo te...ma che schifo,ma come fai a pensarle certe cose?

- Dopo quello che ho sentito qualche pensierino m'è venuto! -

- MA FIGURATI! Vedi...a scuola stiamo facendo una specie di "percorso di socializzazione", come facessimo una recita, e a noi è toccata la parte di Romeo e Giulietta visto che in classe mia ci sono più femmine che maschi...-

- Davvero? Allora scusami! E chi fa la parte del Conte Valentino ? -

- ...quel personaggio l'abbiamo saltato...tanto la storia va avanti anche senza! -

- Ma come!? e allora come fate lo scontro su i tetti? per chi combatte Giulietta se il Conte non sfida a duello Romeo?! -

Il punto era che Federica "Romeo e giulietta",oltre a non averlo mai letto,lo confondeva con l'Otello, con Il Tempo Delle Mele e addirittura con il Titanic,e perciò non poteva fare altro che andare pietosamente per fantasia.Sua madre stava cercando di smontarla un pò per farla parlare.

- Ho,ma che rompipalle sei!? Stà recita a me mi avevano dato solo una parte! -

- Quella in cui Romeo confessava il suo amore al cellulare? -

- MAMMA L'ACQUA BOLLE CHE PASTA METTO!? -

- Prendi gli spaghetti. Aspetta,il sugo lo faccio io. che vorresti per secondo? -

- Qualcosa di leggero,magari un'insalata...-

- Allora finisci quella che è in busta -

- Ma fa schifo! la busta è tutta sudata! -

- te l'avevo detto di non comprare la verdura in busta che si sciupa tutta! Ora te la finisci! -

- Ma sembra di masticare un pezzo di cartone bagnato! -

- Fedina non puoi buttarla,è più di metà! -

- e vabbè...però te mi aiuti a finirla! bleah...sembrano alghe. -

- Comunque stà roba è fesca,è solo moscia.Con un pò d'aceto è ottima ! -

- Sì,se l'aceto te lo bevi! -

- Fedina,da quanto tempo ti piacciono le ragazze? -

- MAMMA! -

- Eddai,leviamoci stò dente. Da quando sei innamorata di Valentina? -

Federica abbassò la testa,si sentiva troppo nuda davanti a sua madre,questo era uno dei segreti che avrebbe dovuto durare a lungo. E invece s'era sputtanata qualche ora dopo che aveva baciato la ragazza che amava.Tanto valeva proseguire,in modo che non si toccasse più l'argomento.

- Non so da quanto..mi sono innamorata di lei.Non lo so,è accaduto tutto oggi,senza volerlo,come se non avessi potuto fare altro. -

- E Valentina? Lei ti ama? -

- Sì...è stata lei a...-

- Lascia perdere i dettagli...è la TUA vita intima.solo,magari,non mi sporcate il divano,che mi ci devo sedere anche io...-

- Sporcare con cosa? -

- ...A bè..niente...fai conto che non ho detto nulla -

- ...Mamma...tutto bene? -

- Sì,va tutto bene. Sei molto innamorata ?-

- Sì,mi sembra di volare! e'indescrivibile,mi sento come se non avessi mai vissuto veramente .-

La signora Lucia dette un sorriso triste,guardando la figlia.Le sue parole sembravano soffocare un singhiozzo.

- ...Allora sono felice per te. -

- Non è vero.Dimmi che hai,qualsiasi cosa. -

- Fedina,non ho niente..solo che...ho sempre sognato dei nipotini.Ho sempre sognato il tuo matrimonio...Tutto qui.-

Federica rimase ferita da quelle parole,ma non sapeva che aggiungere. si sentiva in colpa,si sentiva malata,di un male che aveva deluso un'altra persona. Sua madre era una donna che aveva coltivato le visioni del suo futuro,come fanno tutti.Ma quest'imprevisto non c'era.Non che sua figlia preferisse un'altra ragazza.Che sua figlia venisse da un'altro mondo,dove la gente si innamora dello stesso sesso. Cenarono senza più cadere nell'argomento,poi come di conseuto,ognuna si chiuse nella propria camera.
Sul letto il cellulare diceva che aveva alcuni messaggi,Valentina chiedeva cos'era successo.Ma ora Federica non aveva voglia di parlarne,così gli mandò la buonanotte; il suo cuore mandò al cervello la sensibiltà  giusta per poter congedare alla sua amata una giornata che non avrebbe mai dimenticato.
E sullo sterile schermo,scrisse:

 "Dormi Valentina.Che quando i tuoi occhi cadranno nel buio,allora sentirai la mia mano nella tua,perchè anche nei sogni ti cercherò,fino a trovarti,per non lasciarti mai sola"

La rima era stentata,però era carina.Era sincera. Aspettò la risposta,che venne dopo quasi mezz'ora di attesa spasmodica.Valentina gli aveva scritto:

" Io ti amo. io ti Amo io ti Amo. Ti amo tre volte,e ogni volta che ti amo di amo dieci volte di più"

Che cavolo voleva dire un'enigma simile?Però era bellissimo,Federica spese le sue ultime lacrime del giorno nella commozzione,in una giornata in cui i suoi occhi erano stati travolti da sentimenti che non potevano essere visti.E così si addormentò nel letto,felice e serena come non lo era mai stata.

Federica spense la sveglia prima che suonasse, si era svegliata prima del tempo,e corse in bagno a lavarsi.Non vedeva l'ora d'arrivare a scuola,salutò la madre e si fiondò  alla fermata del tram.Il giorno prima s'era fatta quasi cinque chilometri di corse a piedi,dall' emozione del suo primo vero bacio,ma quella mattina non gli andava di fare la centometrista.L'autobus era affollatissimo come sempre, gente che piantava i gomiti nelle costole di chi aveva accanto,e Federica era stretta come una sardina; le strade in pieno traffico mattutino facevano sì che il mezzo facesse una media di dieci chilometri all'ora,arrancato tra fermate e macchine in tripla sosta vietata.Comunque l'odissea venne a termine,e scaricò la ragazza vicino alla scuola.Fuori c'era gente che chiaccherava,fumava,litigava,le macchine dei professori che entravano nei parcheggi, un paio di spacciatori d'erba che cercavano di fare la quota mensile...ma Valentina non c' era.Perchè non era venuta? Che era successo? Era quasi estate il cielo era limpido,ma agli occhi di Federica tutto si stava facendo grigio;prese il suo cellulare e compose il numero,ma non dava risposta.Anzi era peggio, la voce meccanica gli comunicava che non c'era modo di raggiungerla. E adesso? Entrò a scuola immersa nella sua nube di preoccupazioni, invisibile agli altri come tutti i giorni. La prima ora sfilava lentissima, mentre la professoressa correggeva i compiti di statistica,e cercava di far credere che la statistica era la rappresentazione matematica della vita.Era una stronzata immensa,Federica dall'ultimo banco ascoltava disgustata quei deliri saccenti ed esaltati.La statistica era vita? Quando mai lo era stata? Fra tutte le brache della scienza era quella più necessaria all'appiattimento delle persone,era come un righello che pretendeva di mettere tutto su uno stesso piano,un pensiero inumano che pretendeva di convertire la gente in numeri secondo calcoli e schemi.Quanto amore c'è, se immaginiamo un essere umano come un diagramma a torta? Quanto di odio,quanto di rabbia,quanto di tristezza? In che percentuale si può morire amando? E che margine d'errore ha un rapporto di coppia? In base a cosa?
Federica non voleva più ascoltare quello scempio, mise la modalità radio al cellulare e ascoltò un pò di frequenza a caso.
Poi in classe entrò Valentina, e la ragazza in fondo alla classe per poco non rovesciò il banco, alzandosi.

-Vale ! -

- ...Buongiorno a tutti..Ciao professoressa...posso entrare? -

- Vai entra, tanto ormai c'è il cambio dell'ora.Ce l'hai la giustificazione? -

- emm..no..? -

- Vabbè non fa niente...hei ma che hai fatto alla faccia? -

Valentina aveva un grosso livido viola sul lato destro della faccia, che sembrava quello di un pugno. Anche l'occhio era gonfio e arrossato.Federica sentì dentro di sè un gemito d'orrore. Quale figlio di puttana l'aveva aggredita?

- VALE MA CHE CAZZO TI E' SUCCESSO? -

- Ciao Fede...non mi ha picchiato nessuno,stamattina mezza rincoglionita ho battuto una botta tremenda contro la porta chiusa. -

Federica sentiva che qualcosa non era andato per il verso giusto,aveva lo stomaco che gli faceva male,era terrorizzata.All'ora di ricreazione la prese per un braccio e cercò di parlargli.

- Vale...allora? Che ti è scuccesso?-

- Fede io ti amo. Io ti amo tantissimo, più di quanto possa sopportare...-

Valentina si strinse a lei,muovendosi ad incontare le sue labbra,ma Federica si ritirò.

- Vale...non..non qui.Aspettiamo un pò...-

- Aspettare cosa? Ti vergogni? T'imbarazzo perchè voglio baciarti? -

- No è che non ,lo voglio fare a scuola,davanti a tutti -

- Non vuoi che si sappia che ci amiamo? -

- Mi mette a disagio. -

- Fede sei una stupida. A tutta questa gente non frega un cazzo se moriamo o viviamo,domani potremmo essere morte ammazzate e non verrebbero al nostro funerale...e te ti preoccupa di quello che possano pensare?! -

- SI' mi mette a disagio! -

- D'accordo,allora ti darò del tempo. Ma non te ne darò tanto,ricordatelo. Fai le tue scelte, decidi tu cosa è più importante nella tua vita. -

- Vale..grazie. Che ti è successo alla faccia? -

- Fregatene,non è niente -

- E' un niente che fa male! -

- Non è grave come pensi. Davvero.-

Valentina sè nè andò via,e per il resto della giornata non parlarono più.Non rispondeva neppure ai messaggini che gli passava da sotto il banco. Arrivò l'ora di uscita,e le due ragazze si riavvicinarono.Appena varcato il cancello d'entrata Valentita gli fu addosso con un balzo felino, tutta sorridente.

- E ORA SIAMO FUORI DALLA SCUOLA! -

- Vale no,non in giro,mi vergogno! -

- Che palla sei! Ricordati che hai un debito con me! -

- E ci penserò su! Che fai,vieni a casa mia? -

- Sicuro...anzi, non ho pensato ad altro! -

Presero il tram,affollatissimo,e si dovettero dividere negli spazi rimasti,una all'entrata e una all'uscita,nell'intercapedine della porta. Soffrirono per tutto il viaggio,poi finalmente scesero. Si tennero per mano fino a casa di Federica,ma non affrontarono il discorso di quel livido; appena la porta dell'appartamento si chiuse alle loro spalle, Valentina trascinò la ragazza in cucina e la mise spalle al muro,bloccandogli ogni fuga. La guardò negli occhi e poi la fece sentire il proprio peso su il suo corpo, seno contro seno,a sentirne il calore. Afferrò delicatalemete il mento della sua compagna e si dissetò sulle sue labbra, a lungo,finchè non dovette riprendere fiato.

- Oddio...Vale.. aspetta ,io -

Federica non potè finire la frase che ancora era stata travolta dalla sua compagna,che invadeva ogni suo pensiero,ogni sua reazione con un solo semplice bacio. Stava con gli occhi chiusi, come una barca presa tra le rapide,e sentì che Valentina si era distaccata un pò. Ma subito dopo una mano le afferrò il seno, sopra i vestiti, spezzandosgli il respiro. Era una sensazione quasi dolorosa,elettrica,ma portava a strade che non era pronta a seguire. Si erano dichiarate da un solo giorno! Perchè Valentina aveva così fretta di fare tutto e subito?

- Vale fermati..basta...ti prego... -

- ...non ti piace..?-

- non lo so. Non ci capisco nulla,dammi tempo per favore! -

Valentina sbuffò e la lasciò libera, senza staccarle mai neppure per un'attimo i gli occhi di dosso.

- Fede,sei proprio una bambina. Ma di cosa hai paura? -

- Non lo so! -

- Dimmelo! dimmelo ora! -

- ...ho paura che non mi piaccia,ho paura di scoprire che...non mi piace così. -

- Che scema che sei. Non è una cosa che puoi "decidere",ma...ok,facciamo le cose con calma... -

passarono così il pomeriggio insieme,studiando,ridendo,sfiorando teneramente le mani, scambiandosi baci, smangiucchiando qualcosa per il pranzo, ascoltando la musica...tutto quello che avevano sempre fatto,ma era mille volte più bello.Poi Federica volle una risposta per quel livido.

- allora Vale,che ti è successo? -

- ...ho litigato con mia madre. -

- Perchè...? -

- ...Bè ho tirato una rispostaccia di merda, solo che questo non è un bel periodo,non entrano molti soldi in casa,mia madre deve arrangiarsi con lavori del cazzo e...gli è scappato di mano. -

- Avete problemi di soldi? -

- e chi non è ha in questo periodo? aveva un contratto a progetto,non gli pagavano nemmeno le spese di malattia, ed ora fra sette giorni la cacciano a calci in culo. -

- Mi dispiace... -

- Già...stò mondo è proprio una merda. Povera donna, deve sentirsi di merda. Gli è dispiaciuto tantissimo che gli sia scappato quel pugno,avrà fatto più male a lei che a me -

- Senti,magari mia mdre può prestargli qualcosa, è da tanto che si conoscono. -

- no,non è il caso...magari il problema è un'altro. -

- cioè? -

- credo proprio che dovrò abbandonare la scuola. Devo contribuire alle spese della casa,perchè altrimenti ci sfrattano. -

Le due ragazze si abbracciarono strette,come due scogli in mezzo al mare. Il loro amore era l'unica cosa che davvero contava qualcosa nell'universo sbagliato e pieno di trappole che le circondavano.E così stettero insieme,finchè non fu ora per Valentina di rincasare. La signora Lucia arrivò poco dopo,stanca e sfinita come al solito, ma aveva già metabolizzato la nuova situazione di sua figlia. Era una donna fatalista e sapeva coglirere il vero valore delle cose; che sua figlia si fosse innamorata così fortemente,in maniera così granitica era solo una benedizione,visto che spesso le persone sole venivano divorate dalla cattiveria del mondo. E invece Federica era a prova di bomba,qualunque cosa fosse successa,lei aveva Valentina, e questo era tutto quello di cui aveva bisogno. Se poi si fossero lasciate sarebbero comunque rimaste amiche. In qualsiasi modo la si vedesse era un'esperienza positiva, per quanto riguarda la sua formazione cattolica,la signora Lucia divideva fede e religione,sopratutto fede e Vaticano.I messaggi d'amore donati da quell'uomo crocifisso in nome del perdono non rieccheggiavano mai nei saloni delle Chiese,ma più spesso tuonava nel cuore delle persone. E c'erano peccati minori e peccati maggiori..e quando l'amore fosse stato un peccato,bè questo era il più ridicolo dei peccati,pesanti come le bugie di un bambino.
Magari pera delusa per i suoi sogni di famiglia,ma dopotutto...lei aveva divorziato.Forse anche sua figlia non desiderava un padre accanto? Ognuno si teneva le proprie amarezze come piccoli gioielli di carbone,brutti e sporchi ma necessari a capire la vita.


   
 
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