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Autore: Lales    16/11/2009    4 recensioni
Perché proprio mio fratello? Perché? Tra tutti gli uomini del pianeta Terra tu hai scelto quello scemo di Tom? Dimmelo amica mia perché probabilmente siamo ancora in tempo per salvarti dall'oblio, dalla disperazione, dalle tenebre dell'inferno e da tutto ciò che comporta innamorarsi di Tom Kaulitz.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

- In questa avevo appena vomitato - Greta guardò la foto che Tom orgoglioso le stava mostrando sul suo laptop e posò la guancia contro la sua spalla.
- Tom è la quattrocentesima foto che mi fai vedere, vedo te con una bottiglia di birra in mano anche se chiudo gli occhi -
- Non avevo la birra in tutte quante -
- 70%? E se non era birra era qualche cosa alcolica. Se ti fanno le analisi trovano sangue nell'alcol, non il contrario -
- 40% e poi è normale bere qualche drink agli after show party -
- Oh come mi era mancato il battibecco su chi deve avere l'ultima parola - rispose la bionda buttandosi di schiena sul letto.
- Vero? Anche a me, parecchio devo dire, con Georg è così facile - disse come se la cosa gli dispiacesse quasi.
- Come sta? -
- Georg? -
La bionda annuì.
- Da quando si è fidanzato non ha più tempo per le nostre scorribande notturne, quindi mi ritrovo spesso da solo a fissare il muro mentre ho in continuazione il cellulare all'orecchio che squilla, non ti preoccupare squilla eccome, ma nessuna migliore amica risponde dall'altro lato -
Oh - rispose Greta mettendosi a sedere quasi automaticamente - Abbiamo detto che le cazzate le lasciamo a domani -
- Allora ammetti infida doppiogiochista che sono tutte cazzate -
- Cosa? -
- La storia del lavoro e tutto il resto -
- Chi ha parlato di lavoro? - la ragazza si grattò la testa mentre lo osservava chiudere il portatile e girarsi verso di lei, quella sarebbe dovuta essere la sua scusa, ma si era chiusa in un angolo da sola. Lui si distese sul letto reggendosi la testa con le mani, mentre la fissava.
- Immaginavo l'avresti fatto, ti conosco troppo bene -
- Che sfiga - rispose lei tornando a stendersi sul materasso duro del letto di Tom.
- Già puoi dirlo forte - disse lui - Allora, lasciando le cazzate a domani, parliamo di cose serie -
- Quante se ne è portate a letto Tom Kaulitz in questo tour promozionale?! - rispose lei facendo la voce grossa, come se fosse un presentatore del circo - sono aperte le scommesse, cinquanta, sessanta, centoventi, puntate signori, puntate... -
- Demente - la incalzò lui serio - a questo giro ho tenuto l'arma nel fodero -
- Cosa? - scoppiò a ridere Greta girandosi a guardarlo - Tom santo cielo non mi raccontare cazzate -
 La cosa bella è che era serio in viso, segno che non stava scherzando.
- E' vero, stavolta niente trombate clandestine... poi lo sai, non che ce ne fossero chissà quante le scorse volte, però in tutto questo mese sono rimasto illibato come un... non lo so, agnellino regge il confronto? -
- Tom - rispose lei tornando seduta - è fantastico, riesci finalmente a tenerti l'altro tuo fratello nelle mutande, non è assolutamente una notizia straordinaria?! -
- Greta, vaffanculo - disse gentilmente il ragazzo.
- Già Greta vaffanculo - fece eco la voce di Bill dalla porta - mi hai mollato di sotto come un sacco di patate abbandonato un giorno di luglio fuori dal mercato con il sole a picco e la gente che passava e mi guardava e diceva 'ohh povera sacco di patate, qualche maligna donna di nome Greta dev... -
- Ok ok - lo interruppe la ragazza alzando gli occhi al cielo - Vieni qui, ho capito -
- Bill è evidente che io sono il preferito, mettitelo in quella testa tinta - disse Tom girandosi a pancia in giù sul letto mentre guardava i due.
- Anche tu hai la testa tinta - rispose prontamente il fratello, mentre si stendeva sul letto vicino alla ragazza e si faceva abbracciare.
- Si ma io l'ho tinta dopo di te -
- E meno male, con quel mezzo biondo sembravi un barbone -
- Secondo me erano i dreads che lo facevano sembrare un barbone - rispose Greta annuendo mentre accarezzava la testa di Bill.
- Vi ricordo che io ero indipendente alla veneranda età di undici anni! -
- Certo, e dormivi nelle case occupate andavi alle manifestazioni, ti mettevi la maglia del Che eccetera eccetera blablabla, come sei noioso Tom, come sei n-o-i-o-s-o - la ragazza scoppiò a ridere seguita da Bill che affondava sempre di più nel cuscino del letto del fratello.
- E' vero Tomi, sei noioso... -
- Senti uomo mezzo morto sul mio letto vedi di non sporcarmi il cuscino con il fondotinta e tu sei una stronza traditrice, ci venivi anche tu alle manifestazioni! -
- Certo Tom - rispose Greta annuendo - mi costringevi -
- Esatto, visto che io non mi lasciavo corrompere - continuò Bill.
- Come ti costringevo? Noi andavamo lì per combattere la nostra battaglia! Per far sentire la nostra voce! -
- Tom avevamo undici anni! -
- Appunto... - disse Tom come se fosse ovvio - appunto! -
- Vi prego fermatelo... - disse la bionda guardando un punto imprecisato nella camera dell'amico.
- Ok va bene - disse lui - mi fermo da solo, è inutile parlare con due incompetenti -
- Perfetto! - rispose Greta - Sono curiosa di sapere cosa è successo di assolutamente pazzo ai miei due amici rockstars: donne nude, donne incinte, donne nude e incinte? -
- Non mi ricordare quella volta a Parigi che mi sento male - le disse Bill storcendo la bocca mentre si sistemava i pantaloni della tuta e si girava nella direzione di Tom.
- No niente persone incinte al momento, né uomini né donne... -
- Fiù pericolo scampato anche a questo giro -
- Però... -
- Però? - chiese Greta curiosa.
- Tom si è mezzo innamorato... - disse Bill con noncuranza mentre la ragazza si raggelò sul posto e cominciò a battere le palpebre stupita. Il cuore che sembrava aver avuto una tregua in quelle ore, cominciò a battere di nuovo all'impazzata. Strinse la mano di Bill che si trovava nella sua con quanta forza aveva, ed il moro girò il viso nella sua direzione con lo sguardo serio. Greta si stava fasciando la testa ancora prima di sapere cosa stessa succedendo, ma aveva una paura fottuta.
- Ma niente di serio - si affrettò a concludere il cantante spostandogli occhi da lei al fratello per vedere chi reagiva prima.
- Già niente di serio, però Greta ti giuro che se mi chiedesse qualsiasi cosa, io la farei -
- Ah - boccheggiò la bionda stringendo ancora di più la mano di Bill - E chi è? -
- Niente di importante Greta, davvero - continuò il cantante che si mise a sedere nascondendo le loro mani dietro al cuscino.
- Ma come niente di importante?! Fino a stamattina mi dicevi di buttarmi - disse Tom.
- Si - rispose Bill buttando uno schiaffo nell'aria - ma non è il tuo tipo -
- Bill ma hai bevuto? - chiese Tom scioccato - Fino a stamattina...-
- Stamattina era stamattina Tomi, ora è sera, e la sera è la sera, domani mattina sarà domani mattina - rise istericamente spostando lo sguardo da Tom a Greta, che pareva da fuori assolutamente normale.
- E chi è questa donna che ti ha fatto perdere il controllo? - disse la bionda, abbozzò un sorriso, doveva fingere bene o si sarebbe insospettito.
Cosa da gestire ora era la furia di Bill, perché non si sarebbe fatto accontentare la spiegazione 'crampo alla mano' come scusa di quel comportamento.
- Un'amica di Natalie, sbucata dal nulla, non me ne aveva mai parlato capito? Ma è bellissima...-
- Ed è per lei che non hai scopato tutto questo mese? - chiese Greta seria fissandolo negli occhi.
- No - disse Bill mettendosi tra i due ed allungando la vocale di quel 'no' un po' troppo - Non ha trovato nessuna abbastanza pazza che lo assecondasse  -
- Bill ma che hai fatto stasera? - chiese il fratello alzando il tono di voce.
- Tomi lo sai che quando torno a casa mi viene l'euforia, comunque, io e Greta dobbiamo parlare di un sacco di cose, ora, in questo istante -
- Si bene, levatevi dalle palle che devo farmi la doccia -
- Bravo Tomi lavati che puzzi - rispose il gemello trascinandosi la ragazza dietro che con gli occhi sgranati riusciva solo a pensare che era già troppo tardi ancora prima di aver pensato che potesse succedere veramente qualcosa tra loro.
___

- Lo sapevo! Lo sapevo! - disse Bill entrando in camera sua e chiudendo la porta. Trascinò Greta fino al letto e quasi ce la buttò sopra.
- Perché proprio mio fratello? Perché? Tra tutti gli uomini del pianeta Terra tu hai scelto quello scemo di Tom? Dimmelo amica mia perché probabilmente siamo ancora in tempo per salvarti dall'oblio, dalla disperazione, dalle tenebre dell'inferno e da tutto ciò che comporta innamorarsi di Tom Kaulitz. -
- Avresti preferito se avessi scelto te? -
- Oh non essere stupida lo sai che io non posso... -
- Con questa storia che non puoi, rimarrai zitello per tutta la vita... -
- Scusami se sono ancora innamorato della prima ragazza che ha toccato il mio cuore... -
- E comunque stavamo parlando di me, perché ogni volta si finisce a parlare di te? -
- Perché sono egocentrico -
- Meno male che tua madre mi aveva detto che saresti stato felice - rispose Greta abbassando lo sguardo e la voce.
- Oddio - disse Bill portandosi una mano alla bocca - Allora è vero! Allora è tutto vero! Oddio! -
- Bill non fare la reginetta del melodramma, vieni qui e siediti - rispose Greta prendendogli un braccio e facendolo sedere sul letto.
- Greta ti prego, io sarei solo felice perché tu sei la donna della nostra vita, e se tu andassi a letto con Tom oltre che essere schifato, ma non per te, più che altro per la situazione, sarei anche molto felice perché siete importantissimi per me e se posso vedervi felici insieme allora sono felice anche io... In effetti mi chiedevo quando ti saresti svegliata, in effetti io questa cosa la sapevo da sempre è solo che mi sembrava assurdo che una ragazza intelligente come te potesse veramente cadere nella sua trappola, nei suoi occhioni da cerbiatto che ti guardano e ti mandano al manicomio... -
- Bill dacci un taglio -
- Lo so! Lo so che è difficile resistere - rispose lui accorato prendendole una mano - Tuttavia io lo sapevo, lo sapevo che te ne saresti accorta prima o poi che siete perfetti... certo non come me e lui insieme, però siete sulla buona strada -
- Sono commossa -
- Greta dobbiamo aggiustare questa cosa prima che Heidi diventi una questione grossa. -
- Chi è Heidi? -
Quella di cui si è mezzo innamorato -
- Ha il nome da modella bionda con tre neuroni ubriachi al posto del cervello e poi Bill che cazzo significa mezzo innamorato? Non mi hai fatto parlare per niente, hai fatto tutto da solo! - rispose Greta digrignando i denti.
- Chi fa da sé fa per te -
- Per tre! -
- Per tre, per te, è uguale -
- Io non ho detto di essere innamorata di Tom -
- Non l'hai detto ma l'hai pensato -
- L'ho pensato? -
- L'hai pensato! - annuì Bill teatralmente gesitcolando animatamente - ora abbiamo tutta la notte per preparare un piano e fare in modo che il topo cada in trappola -
- Il topo sarebbe Tom? - chiese Greta schifata.
- Se vuoi cambiamo animale -
- Senti Bill, cucciolo di labrador, è tardi, io sono stanca, e sono sicura che anche tu sei distrutto... -
- Veramente no - disse Bill scuotendo la testa.
- Oddio, ma perché sei così? - Greta si buttò a peso morto sul letto rimbalzando un poco e fissando il soffitto.
- Così come? Come sono? Perché? Che ho fatto? -
- Bill ti prego stai zitto -
- Va bene, però dobbiamo fare il piano -
- Il piano Bill? Pensi davvero che abbia bisogno di un piano? Io voglio semplicemente che lui si accorga di me, come io mi sono accorta di lui -
- Allora vedi che sei innamorata di lui! -
- Oh mio dio, qualcuno mi aiuti -
- Ti aiuterò io, ci pensa Bill -
- Meglio mi sento... - rispose Greta sottovoce.
- Come? -
- Mi sento meglio... -
- Vero? Anche io! -
- Ora ti dirò quello che faremo - rispose Greta come se stesse parlando con un bambino di due anni - ci mettiamo sotto le copertone e facciamo la ninna, ok? -
Bill la guardò di sbieco serio in viso - Ti ricordo che sono Bill Kaulitz -
- Il principe delle tenebre? -
- Il tuo migliore amico nonché si effettivamente uomo più sexy del mondo... -
- Penso che questa sia tutta colpa mia - Greta si mise seduta e gli posò una mano in testa accarezzandola leggermente - a otto anni ti ho tirato una boccia sulla testa... pensavo che fosse il boccino -
- Ah ah ah - rispose Bill ironico - Che ridere! -
- Ce la facciamo a dormire? -
- Dormi qui? - chiese Bill malizioso - Non vorresti andare da Tom? -
- Bill mettiti sotto alle coperte e chiuditi quella bocca e se stanotte di azzardi a gridare come l'ultima volta ti ficco un cuscino nella trachea -
- Come sei violenta - rispose il cantante scivolando sotto le sue lenzuola nere.
Greta si girò verso Bill ed affondò il viso nel suo petto mentre lui le abbracciava le spalle sospirando. Non aveva pensato in tutto quel lasso di tempo che ci sarebbe potuta essere una terza persona tra lei e Tom, terza persona che non fosse Bill, quindi effettivamente una quarta persona. Non l'aveva minimamente preso in considerazione perché era convinta che non avesse conosciuto nessuna e invece si sbagliava di grosso. Non voleva interferire con la sua vita, voleva solo vederlo felice, anche se significava vederlo felice con un'altra.
- Greta -
- Dimmi - rispose la bionda chiudendo gli occhi.
- Visto che siamo qui ed io non vado a letto con una donna da...-
- Neanche per sogno Bill - rispose la ragazza monocorde non muovendosi di un millimetro.
- Come sei cattiva, neanche una palpatina?! -
- Ora non iniziare con la storia 'non sai quante pagherebbero anche solo per dormire con me' -
- Lo stavo giust'appunto per dire -
Greta lo sentì sogghignare e lo strinse ancora di più a sé.
- Bill tu sei il mio bambolotto formato gigante, non potrei mai avere rapporti sessuali con un bambolotto -
- Allora mi consideri un oggetto! - la voce si alzò di qualche tono superiore alla media, Greta strinse gli occhi per cercare di attutite il suono, cosa impossibile dato che neanche se si fosse tappata le orecchie ci sarebbe riuscita.
- Te lo dicevo sempre che dovevi iscriverti ad un corso di teatro -
- Ormai è troppo tardi -
- Come sei drammatico -
- E tu sei cattiva, io ho delle esigenze fisiche, sono umano -
- Che vuol dire? -
- Vuol dire che se te lo avesse chiesto Tom non avresti esitato -
Greta fece per staccarsi dal petto di Bill e alzarsi ma lui sorrise e la riprese rimettendola al suo posto.
- Era un prova -
- Sei un cretino -
- Ti voglio bene anche io -
La ragazza sorrise e gli stampò un bacio sul petto per poi tornare a chiudere gli occhi.
- Cosa facciamo ora Bill? -
- Non ho ancora la palla di cristallo per leggere il futuro, mi arriverà il mese prossimo, nel frattempo posso dirti cosa facciamo domani -
- Cosa? -
- Ti troviamo qualcosa di interessante da mettere per la festa di domani sera -
- Che festa? -
- Una festa -
Il respiro regolare di Bill era soporifero, sentiva già Morfeo che l'accoglieva nel mondo dei sogni.
- Ci divertiremo - aggiunse il moro prima di spegnere la luce.
- Con te mi diverto sempre - rispose Greta a mezza bocca sentendo i sensi che l'abbandonavano.
Il moro le dette un ultimo bacio sulla testa, prima di chiudere gli occhi anche lui e pensare per l'ultima volta che era successo veramente un gran casino.

___

L'odore di waffles le ricordava sempre Tom. Prima ancora di entrare in cucina se lo immaginava con il mestolo in mano mentre metteva il composto nella cialdiera. In tutti quegli anni di pratica non aveva ancora imparato a farli in modo decente, ma almeno ci provava e non li bruciava come i primi due anni di utilizzo della piastra. Si sistemò la maglia over size che gli aveva dato per dormire prima che Bill la trascinasse in camera sua, le arrivava quasi alle ginocchia ed era gialla, giallo accesso, e sul petto una stampa che non aveva ancora codificato. Si portò i capelli dietro all'orecchio sedendosi su uno degli sgabelli dell'isola della cucina. Tom era di spalle mentre trafficava con una scodella e chissà cos'altro. La ragazza rimase immobile; appoggiò il mento alla mano e lo osservò attentamente. Si accorse solo in quel momento che era in boxer. Ed erano arancioni. Non ci faceva mai caso, era abituata a vederli girovagare mezzi nudi per casa, l'avevano sempre fatto, e mai si era imbarazzata, ma ora era una situazione un po' differente. Le linee della schiena erano ben definite, questo Greta già lo sapeva, come già era a conoscenze delle fossette di venere sopra al sedere che erano lì, a pochi centimetri da lei, perfette.
- Cazzo mi hai fatto venire un infarto! - Tom la guardava con gli occhi sgranati ed un mestolo in mano girato di fianco. Era sottile come un palo della luce.
- Non so perché, ma ti immaginavo così ancora prima di entrare in cucina -
- Bellissimo sexy cuoco?-
- No, demente in mutande con mestolo -
- Beh non mi lamento, se non per il demente... -
- Io dico sempre la verità - rispose la ragazza alzandosi dalla sedia e andandogli a fianco. Affondò un dito nel composto e se lo portò in bocca.
- Si il composto l'hai sempre saputo fare, è del resto che non sono mai stata convinta -
- IO sono il mago dei waffles -
Greta lo guardò di sbieco e gli strappò il mestolo dalle mani - Si dei waffles spessi 0.2 millimetri. Ora levati che li faccio io -
- Hai qualcosa di strano - le disse cambiando discorso mentre si sedeva sul ripiano della cucina incrociando le braccia.
- Cosa? - chiese lei non togliendo gli occhi dalla piastra ma sentendo uno strano calore partirle dal petto e arrivare fino alle orecchie.
- Hai tagliato i capelli? -
La ragazza scoppiò a ridere. Rise un po' troppo forse.
- Ma no, cosa ti viene in mente? -
- Allora è qualcos'altro -
- Cosa? -
- Hai un uomo-
- Eh? - disse Greta bloccandosi e girando il viso verso Tom.
- Lo sapevo - disse lui trionfante - non mi sbaglio mai - sorrise smagliante e scese dalla cucina prendendo Greta in braccio stringendola forte.
La ragazza non sapeva che dire, era solo sconcertata.
- Tom ma fammi scendere! - disse all'improvviso - non c'è alcun uomo -
- Certo - disse lui ironico - come no, per me sei un libro aperto -
- Basta con questa storia dei libri aperti - rispose alzando un po' troppo la voce - non ho nessun uomo e nessun libro, va bene? -
- Perché non me me lo vuoi dire? Lo conosco per caso? -
- Tom non c'è nessuno! Smettila! -
- Oh mio dio, ho capito - rispose puntandole l'indice sul naso - E' Andreas, vi siete messi insieme in questo mese, lo sapevo che c'erano dei seri motivi sul perché non ti facevi sentire! Lo sapevo che prima o poi voi due... - non finì la frase ma si limitò ad ammiccare.
- Tom smettila! - rispose Greta non potendo riuscire a trattenere un sorrisino - Non è Andreas e non è nessuno -
- Ok, allora è qualcuno che non conosco -
- Ma non è che se non lo conosci allora non è nessuno! -
- Beh diciamo che se dovessi fare un certo tipo di discorso probabilmente sì, ma oggi sono felice di aver scoperto che la mia migliore amica si è innamorata di qualcuno -
- Ma io non mi sono innamorata -
- Dai Greta non dire le bugie al tuo Tomi -
- Ma non ti sto dicendo una bugia, non c'è nessuno veramente -
- Dai dai dai dimmelo -
- No! -
- Allora vedi che c'è qualcuno! Dai dimmelo! -
- Ma non c'è niente da dire -
- I tuoi occhi parlano Greta - rispose addolcendo la voce e facendo il finto romantico portandosi la mano sul cuore.
- Sei irritante -
- Allora chi è? -
- Dio! -  rispose Greta mettendosi le mani nei capelli e andando verso le scale.
- Hai trovato la fede? Ti fai suora? -
- Tom no! - rispose iniziando a salire le scale con Tom alle calcagna - Non è nessuno -
- Dai dimmelo per favore - si mise in ginocchio una volta finita la rampa con le mani in preghiera e lo sguardo da cucciolo abbandonato sul ciglio della strada.
Greta si girò con le braccia conserte e il viso arrabbiato mentre lo guardava con la faccia da pazza. Proprio in quell'istante Bill aprì la porta della sua stanza e con gli occhi impastati ancora di sonno alzò un sopracciglio mentre i due non lo calcolarono proprio.
- Tranquillo Bill - si disse da solo - ti sei solo svegliato in un universo parallelo - si girò tornando nel buio della sua stanza mentre Greta e Tom continuavano a fissarsi.
- Oh mio dio - sentirono gridare un secondo dopo. Girarono la testa verso la porta di Bill che si spalancò quasi fosse stata aperta da Hulk, e ne uscì il ragazzo con il cellulare in mano che corse da Greta e la trascinò di peso in bagno.
- Non scappi, me lo devi dire chi è! - sentì gridare da Tom rimasto in ginocchio in corridoio.
La mano di Bill la condusse fino al bagno e una volta dentro chiuse la porta a chiave e spinse la ragazza sul bordo della vasca.
- Cosa stavate facendo? - chiese serio.
La bionda fece per aprire bocca ma Bill le parlò sopra.
- No non voglio saperlo. Comunque abbiamo un problema.
- Cioè? -
- Cioè stasera ci sarà anche Heidi, mi ha appena mandato un sms Natalie -
- Bene - rispose Greta ironica.
- Bene un corno, ti rendi conto? -
- Mi rendo conto, ma che cosa dovrei fare? -
- Ti devo rendere più bella di quanto tu lo sia normalmente -
- Grazie Bill ma non c'è bisogno -
- Dobbiamo andare a fare shopping -
- Ma oggi è domenica! - rispose Greta prendendo un bagnoschiuma dal bordo della vasca ed aprendolo per annusarlo. Muschio.
- Stai dimenticando chi hai davanti -
Greta aggrottò la fronte e alzò le spalle non riuscendo a capire.
- Per quanto apprezzi il fatto che tu continui a considerarmi un ragazzo di campagna, ti ricordo che sono Bill Kaulitz -
- Ed io sono Greta Kerner - rispose lei alzando gli occhi al cielo, ricordandosi per un istante quando in classe la professoressa faceva l'appello e li chiamava sempre uno dopo l'altro, legati anche da uno stupido elenco.
- Allora saprai anche che non è mai domenica per me, ora chiamo Dennis e mi faccio aprire qualche negozio in centro, tu stai tranquilla che ci penso io -
- Bill ma davvero... -
- Fai silenzio, fai silenzio, ho detto che ci penso io -
- E' per questo che mi preoccupo, perché ci pensi tu! - rispose la bionda, ma Bill era già al telefono in qualche angolo remoto della casa.
  
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