Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Sherry    25/11/2009    2 recensioni
Ciao a tutti! Ecco qui la mia raccolta di fic uscite dalla sfida del Mugiwara no Usagi. A ogni capitolo viene associato un doujinshi e una fanfiction che si basa su questa immagine. Spero vi piacciano!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5° Doujinshi

5° Doujinshi

 

 

 

 

Image Hosted by ImageShack.us



Era una splendida giornata, dal clima tipicamente primaverile.

I raggi di sole scaldavano docili e la brezza che saliva dal mare allietava dal calore di quella giornata, inondando tutto col suo profumo salmastro.

L’erba verde e gli alberi di mandarino sembravano festeggiare per quell’improvviso clima benevolo accentuando i loro toni di verde brillante.

Le due ragazze a bordo della Sunny decisero di godersi quella splendida giornata senza nuvole, dedicandosi alla lettura sedute a un tavolino sul ponte della nave.

La navigatrice, coi capelli che brillavano di un riflesso arancio intenso, si limitava a sfogliare qualche rivista di moda, giusto per dare l’impressione di stare facendo qualcosa che non fosse ciò che realmente faceva.

E cioè guardare qualcuno.

Qualcuno i cui capelli brillavano come fili d’erba al sole, qualcuno che le aveva rapito anima e corpo, qualcuno per cui sentiva di aver perso la ragione.

“Smettila di guardarlo, Nami” irruppe la mora.

“Non lo sto guardando, Robin, davvero…” provò a ribattere la navigatrice, senza risultato.

Nico Robin la sapeva lunga, e quando intuiva qualcosa non sbagliava mai.

“Mah, se lo dici tu” sospirò appunto l’archeologa, girando distrattamente la pagina ingiallita del voluminoso libro che stava leggendo.

Nami ripose la sua attenzione sulla rivista, notando in quel momento che l’aveva tenuta al contrario per tutto quel tempo. Sospirò, alzando gli occhi al cielo, e la raddrizzò.

Buttò lo sguardo un’ultima volta verso lo spadaccino, che si stava allenando indisturbato.

Era così bello…

“Uh uh” cantilenò Robin, togliendo dalle mani della navigatrice la rivista d’alta moda, rimasta ancora senza un lettore.

Nico Robin prese a scribacchiarci sopra qualcosa, poi strappò delicatamente la parte di foglio scritta, e la ripiegò su se stessa, infilandosela infine in una pagina del libro.

Il tutto mentre la navigatrice sospirava e guardava ammirata lo spadaccino che faceva bella mostra dei suoi muscoli.

Nico Robin la guardò sconsolata, chiedendosi come fosse possibile che l’amica fosse arrivata a quel punto.

Sembrava un’adolescente alla sua prima cotta, un vegetale, semplicemente patetica.

Doveva fare qualcosa.

“Nami, ascolta” la ‘sorellona’ provò ad attirare la concentrazione della rossa, a modo suo l’avrebbe aiutata. Nami si voltò verso di lei, recuperando un minimo di lucidità.

“Non so che mi sia preso, Robin…scusa” rispose subito la navigatrice, consapevole di aver fatto l’ennesima figura del cavolo.

“In che modo posso aiutarti?” le chiese, guardandola intensamente.

“Portami da qualche parte, in cabina o sottocoperta, in modo che io non lo veda, ti prego” rispose allora quella, sospirando frustrata.

“Seguimi” mormorò l’archeologa, prendendola per mano.

Ancora si chiedeva come fosse possibile, come l’amore potesse aver ridotto Nami in quel modo. Era assurdo, inconcepibile.

 

La sera era appena calata sul ponte della Sunny, la luce della luna illuminava appena le due losche figure.

“Cerca dentro quel libro, e troverai la risposta” parlò la donna.

“D’accordo, grazie Robin” rispose il ragazzo.

Nami, ben nascosta dietro a uno dei suoi mandarini assieme ad Usopp, li stava spiando.

Si ritrovò a sospirare, pensando a quanto fosse bello il suo spadaccino alla luce lunare.

Anche Usopp doveva essersi accorto del precario stato mentale della compagna, perché si era limitato ad alzare gli occhi al cielo per un momento.

“Secondo te…” chiese lei, bisbigliando “che cosa si staranno dicendo?”

Usopp sembrò rifletterci per qualche istante, poi ammise “Non ne ho davvero idea”.

E, intanto, Zoro e Robin così come erano arrivati se n’erano andati.

 

La navigatrice si aggirava per la nave, indecisa sul da farsi.

Aveva sentito distintamente Robin che suggeriva a Zoro di cercare in quel libro, ma non sapeva se fosse il caso di entrare nella biblioteca o restarsene zitta col rimorso e la curiosità.

Alla fine aveva optato per la prima possibilità, e si era diretta alla stanza con passo spedito, per poi fermarsi di nuovo davanti alla porta, preda a un attacco di panico.

“Oh, basta!” si scrollò, e con uno scatto aprì la porta.

Fu molto stupita di trovarci dentro Zoro che, con sguardo discreto, cercava tra i molti volumi della libreria.

Ma il vero panico si impadronì di lei quando vide che lo spadaccino aveva trovato ciò che cercava…un angolo di pagina della rivista che la ragazza “stava leggendo” quella mattina stessa.

Al di sopra, distintamente, si poteva notare l’elegante calligrafia di Robin.

La scritta conteneva solo tre parole: “Nami è cotta”.

 

A nulla servì agitarsi e correre addosso allo spadaccino, ormai anche lui aveva decifrato il misterioso messaggio.

“Nami…” la guardò lui, porgendole  il foglio. “E’ vero?”

Nami non sapeva che rispondere. Era già giunto il momento di uscire allo scoperto e confessare allo spadaccino il suo amore per lui?

Preferì fare quello che le riusciva meglio: farlo arrabbiare.

“Non sono affari tuoi, ominide!” urlò, prima di uscire dalla stanza e andarsene come una furia.

 

La navigatrice dai capelli rossi passò la notte insonne.

Era agitata, irrequieta… e aveva paura che Zoro potesse non ricambiare i suoi sentimenti…

In special modo visto che ormai sapeva che lei era innamorata di qualcuno.

Stava giusto per addormentarsi, quando un lieve bussare alla porta la destò del tutto.

Guardò fuori dall’oblò e vide Zoro alla debole luce dell’alba.

“Che ci fai qui a quest’ora?” lo sgridò lei sottovoce “sei impazzito?”

Zoro la guardò negli occhi, lo sguardo fiero e deciso.

Si avvicinò a lei, lesto, e la baciò.

Labbra su labbra, le lingue che si sfioravano timide…

Il paradiso insomma.

Si staccarono, con lentezza e tristezza e si persero negli occhi dell’altro.

Non servivano parole tra loro, solo certezze.

Ed entrambi sapevano che avevano trovato nell’altro la propria certezza.

 

 

 

 

 

Ringrazio tantissimo Rolo, dubhe e kyo per i commenti!

Scusate se aggiorno a lumaca, ma il tempo per scrivere è davvero poco…

Fatemi sapere che ne pensate di questa shot!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Sherry