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Autore: Laura_Harold_Westwick    01/12/2009    0 recensioni
amando e idolatrando Brian e Justin mi sembrava giusto continuare quella che per me non è stata la fine del telefilm. Justin ha lasciato Pittsburgh ma soprattutto ha lasciato Brian. E forse non è stata la scelta giusta.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Brian Kinney doesn’t do dates.” Eppure era seduto al tavolo di quel ristorante aspettando colui che durante gli anni era stato il suo stalker,l’unico che baciava sulla bocca,il ragazzo che scopava piu di una volta, il suo fidanzato nel modo non convenzionale,il suo partner e il suo quasi marito. “scusa il ritardo,sono passato da Debbie e sai com’è fatta…” “non ti devi scusare. No apologies,no regrets. Remember?” “Ah già,la tua filosofia di vita.” “Non la mia filosofia,ma la mia vita.” “Mel e Lindsay come stanno?” “Bene.Gus diventa sempre più grande e quando mi chiama al telefono mi dice sempre che da grande vuole fare il giocatore di baseball. Ho paura che quelle due lesbiche me lo facciano crescere etero.” “E Michael?” “Sposato. Come prima. Lui e il professorino sono la tipica famiglia felice. E Hunter ne è parte integrante. Ormai passano le loro serate accocolati sul divano.” “E tu come passi le tue serate?” “Justin cos’è questo terzo grado? Sono io che dovrei farti le domande. Sei tu quello che sicuramente ha più cose da raccontarmi.” “Non ho scopato nessuno di famoso Brian se è questo quello che vuoi sapere.” Brian lo guardava. Guardava quei suoi biondi capelli e quei suoi occhi azzuri. Si era dimenticato di quanto fosse giovane. 12 anni in meno. Non sono mica una cosa da niente. Ma l’età era sempre stato il suo cruccio,non quello di Justin. A lui non importava quanti anni avesse. Sarebbe stato sempre il Brian Kinney eternamente bello. Ed eternamente giovane. Dio quante volte l’aveva sognato. Quante volte aveva immaginato di stringere tra le mani quei capelli e baciare quelle labbra. “Ti sei fatto crescere i capelli. Di nuovo.” “Sì. Mia mamma aveva ragione. Mi stanno bene e sono molto più carino così.” Era dannatamente carino. Anzi era dannatamente bello. Avrebbe saltato volentieri la cena e sarebbe passato direttamente al dolce. Lo desiderava. Come forse non l’aveva desiderato mai. “Ti fermi molto?” “A dir la verità…ecco…” “Signori avete deciso? Volete ordinare?” Quello era il momento giusto per dirglielo. E non ce l’aveva fatta. Come sempre il conto l’aveva voluto pagare lui. Brian Kinney doesn’t do dates,figuriamoci se lascia pagare il conto a qualcun altro. Fuori il freddo di Pittsburgh faceva tremare le gambe. O forse tremavano per un altro motivo. “quindi ora che il babylon non c’è più dove vanno tutti i gay di liberty avenue?” “non sono informato sulle ultime novità in fatto di locali. Ora sono un uomo dedito al lavoro. E se devo scopare,beh ho sempre la palestra. E la sauna. E i bagni pubblici. E il mio ufficio. Non capisco se i clienti della mia agenzia sono etero e diventano gay dopo che mi hanno incontrato oppure nel loro profondo sono tutti gay.” “pendo per la prima opzione.” “quindi tu eri etero prima che vedessi.” “sono l’eccezione che conferma la regola.” “hai bisogno di un passaggio?” “No,faccio due passi. Grazie per la cena.” “grazie per la compagnia. Se rimani ancora un paio di giorni in città ci si vede. Altrimenti..buon ritorno a New York.” Si guardarono un ultima volta e si voltarono. Mentre si allontanavano l’uno dall’altro sapevano benissimo che non poteva e non doveva finire così. E allora come sarebbe dovuta finire? James Dean era l’unica cosa che lo calmava. Insieme ad un buon spinello e ad una birra. Knock knock. “Michael go home. Di spinello ne ho solo uno e non ho voglia di dividerlo con nessuno. E se te e Ben avete litigato non mi interessa. Scopate e fate pace.” “Tranquillo,lo spinello io non lo voglio.” Non era Michael. Era un biondino. Un bel biondino.
  
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