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Autore: sevy    02/12/2009    3 recensioni
Silente era morto da un anno. Morto. Eppure il dolore che provava per lui non era sparito nemmeno un po' durante quell'anno terribile. Ma dopotutto, come dicevano le sue amiche e colleghe, era solo un amico... Ma all'improvviso accade qualcosa che nessuno aveva previsto. Sta forse diventando pazza? Albus/Minerva.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo un amico... 1

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by sevy

Solo un amico...

Minerva McGranitt era seduta dietro la scrivania dell’ufficio di Silente… no, del suo, accidenti! Possibile che non se lo ricordasse mai? Era passato un anno abbondante dalla sua morte, in fondo!

La scuola era ormai finita da qualche mese, ormai era quasi settembre. Per evitare di pensare, Minerva non aveva fatto altro che lavorare incessantemente per tutta l’estate, con il risultato piuttosto spiacevole di trovarsi ora, a qualche giorno dall’inizio della scuola, ad essere senza niente da fare.  Prese un libro di Trasfigurazione da uno dei numerosi scaffali nella stanza. Continuava ad amare quella materia, nonostante ormai fosse preside. Pensare a Trasfigurazione la fece pensare a quello che, era sicura, sarebbe stato solo il primo di molti problemi dovuti alla sua incapacità di essere preside. Infatti quell’anno non era riuscita a trovare nessuno chepotesse essere insegnante di Trasfigurazione in vece sua, e aveva risolto momentaneamente di continuare entrambi i lavori. Aveva inoltre nominato Filius Vitious vice-preside. Appoggiando il libro sulla scrivania, prese il capo con le mani.

Se soltanto Albus non fosse morto, non avrebbe avuto questi problemi; lui sarebbe stato Preside e lei la sua fedele vice e insegnante di Trasfigurazione, come avrebbe dovuto essere! Se, se, se… basta con questi se! Si rimproverò.

Come ormai faceva d’abitudine, osò gettare uno sguardo verso il ritratto di Silente. Era esattamente com’era la sera che era morto. Sonnecchiava, e non si era risvegliato una volta che fosse una, durante tutto l’anno, non per mancanza di tentativi da parte sua. Minerva prese uno degli oggetti che si trovavano nell’ufficio e lo mandò ad infrangersi verso il muro di fronte alla scrivania, in preda alla frustrazione. Al diavolo la sua compostezza!

Alzando gli occhi, la McGranitt vide che sulla soglia della porta si trovava Poppy Chips, con una faccia scioccata. Perché accidenti doveva entrare proprio ora?

“Gradirei che bussassi la prossima volta” le disse con tono distaccato, ma non freddo, cercando di accompagnarlo da un mezzo sorriso (senza molto successo). Dopotutto era una delle sue migliori amiche.

“Minerva…” iniziò l’infermiera.  Questa nel frattempo aveva riacquistato la sua compostezza, tornando ad essere la severa e precisa professoressa McGranitt.

“Minerva, che ti succede? E non dirmi che non è niente perché ti conosco meglio di così! Non ti ho mai visto tirare oggetti o lasciarti andare a forme di frustrazione da… be’, da mai, quindi è meglio che tu mi dica subito cos’hai!” disse in tono severo, le mani sui fianchi.

La vice… no, preside non si lasciò scomporre, nonostante volesse gridarle che sì, c’era qualcosa di sbagliato e che non era possibile che non si fossero accorti di cosa. Non disse niente, tuttavia.

“Non ho niente, Poppy. Ti preoccupi troppo. Apprezzo la tua dedizione al lavoro, ma non tutti sono malati, sai” Disse con tono tagliente, ma un’occhiata fugace, che probabilmente nessun altro avrebbe notato, verso il ritratto di Silente la smascherò.  

Lo sguardo di Madama Chips si addolcì un poco, ma mostrava come non riuscisse a comprendere.

“Minerva, tutti noi abbiamo perso un amico, ma siamo tutti riusciti ad andare avanti… cos’è successo alla forte, sprezzante dei pericoli, rigorosa Minerva McGranitt? Dov’è finita? Siamo tutti preoccupati per te, soprattutto Rolanda e Pomona,sai?”

Mentre parlava,  Minerva impallidì visibilmente.

Un amico… sì, solo un amico.

Pensò tristemente, mentre lacrime bollenti spingevano per uscire dagli occhi.

Represse la risposta che aveva pronta per chiedere, con voce debole, non da lei:

“Rolanda e Pomona… sono… sono già qui?” la voce, nonostante fosse poco ferma, mostrava tutta la determinazione con cui la professoressa stava cercando di affrontare il momento.

“Siamo tutti qui, Minerva.” Rispose Poppy.

“Ma… manca ancora un po’ alla fine delle vacanze. Pensavo voleste stare a casa.” Obiettò l’insegnante.

Poppy scrollò le spalle.

“Volevamo rientrare in compagnia, ora che Voldemort è caduto niente ci impedisce di festeggiare fra amici, no? Tu, piuttosto. Non ci aspettavamo che fossi qui.. come dici tu, già qui. Come mai sei qui così presto?” chiese con tono accusatorio.

“Sono sempre stata qui durante l’estate, Poppy”. Dichiarò Minerva con tono definitivo.

“Non sola” obiettò Madama Chips.

“No, non sola” fu l’unica cosa che Minerva fu in grado di rispondere, abbassando gli occhi. “Non sola” ripeté sospirando.  

Ecco il primo capitolo della mia nuova fic Albus/Minerva. Spero di aggiornare presto con nuovi capitoli, ma sono abbastanza impegnata. Dedico questo capitolo a Cruel Angel, perché mi ha fatta sognare con le sue fic sulla mia coppia preferita!

  
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