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by sevy
Solo un amico...
Minerva McGranitt
era seduta dietro la scrivania dell’ufficio di Silente… no, del suo, accidenti! Possibile che non se lo ricordasse mai? Era passato
un anno abbondante dalla sua morte, in fondo!
La scuola era
ormai finita da qualche mese, ormai era quasi settembre. Per evitare di
pensare, Minerva non aveva fatto altro che lavorare incessantemente per tutta l’estate,
con il risultato piuttosto spiacevole di trovarsi ora, a qualche giorno dall’inizio
della scuola, ad essere senza niente da fare.
Prese un libro di Trasfigurazione da uno dei numerosi scaffali nella
stanza. Continuava ad amare quella materia, nonostante ormai fosse preside. Pensare
a Trasfigurazione la fece pensare a quello che, era sicura, sarebbe stato solo
il primo di molti problemi dovuti alla sua incapacità di essere preside.
Infatti quell’anno non era riuscita a trovare nessuno chepotesse essere
insegnante di Trasfigurazione in vece sua, e aveva risolto momentaneamente di
continuare entrambi i lavori. Aveva inoltre nominato Filius Vitious
vice-preside. Appoggiando il libro sulla scrivania, prese il capo con le mani.
Se soltanto Albus non fosse morto, non avrebbe
avuto questi problemi; lui sarebbe stato Preside e lei la sua fedele vice e
insegnante di Trasfigurazione, come avrebbe dovuto essere! Se, se, se… basta
con questi se! Si
rimproverò.
Come ormai faceva
d’abitudine, osò gettare uno sguardo verso il ritratto di Silente. Era esattamente
com’era la sera che era morto. Sonnecchiava, e non si era risvegliato una volta
che fosse una, durante tutto l’anno, non per mancanza di tentativi da parte
sua. Minerva prese uno degli oggetti che si trovavano nell’ufficio e lo mandò
ad infrangersi verso il muro di fronte alla scrivania, in preda alla frustrazione.
Al diavolo la sua compostezza!
Alzando gli occhi,
la McGranitt vide che sulla soglia della porta si trovava Poppy Chips, con una
faccia scioccata. Perché accidenti doveva
entrare proprio ora?
“Gradirei che
bussassi la prossima volta” le disse con tono distaccato, ma non freddo,
cercando di accompagnarlo da un mezzo sorriso (senza molto successo). Dopotutto
era una delle sue migliori amiche.
“Minerva…” iniziò l’infermiera.
Questa nel frattempo aveva riacquistato
la sua compostezza, tornando ad essere la severa e precisa professoressa
McGranitt.
“Minerva, che ti
succede? E non dirmi che non è niente perché ti conosco meglio di così! Non ti
ho mai visto tirare oggetti o lasciarti andare a forme di frustrazione da… be’,
da mai, quindi è meglio che tu mi dica subito cos’hai!” disse in tono severo,
le mani sui fianchi.
La vice… no, preside
non si lasciò scomporre, nonostante volesse gridarle che sì, c’era qualcosa di
sbagliato e che non era possibile che non si fossero accorti di cosa. Non disse
niente, tuttavia.
“Non ho niente,
Poppy. Ti preoccupi troppo. Apprezzo la tua dedizione al lavoro, ma non tutti
sono malati, sai” Disse con tono tagliente, ma un’occhiata fugace, che
probabilmente nessun altro avrebbe notato, verso il ritratto di Silente la
smascherò.
Lo sguardo di Madama
Chips si addolcì un poco, ma mostrava come non riuscisse a comprendere.
“Minerva, tutti
noi abbiamo perso un amico, ma siamo tutti riusciti ad andare avanti… cos’è
successo alla forte, sprezzante dei pericoli, rigorosa Minerva McGranitt? Dov’è
finita? Siamo tutti preoccupati per te, soprattutto Rolanda e Pomona,sai?”
Mentre
parlava, Minerva impallidì visibilmente.
Un amico… sì, solo un amico.
Pensò tristemente,
mentre lacrime bollenti spingevano per uscire dagli occhi.
Represse la
risposta che aveva pronta per chiedere, con voce debole, non da lei:
“Rolanda e Pomona…
sono… sono già qui?” la voce, nonostante fosse poco ferma, mostrava tutta la
determinazione con cui la professoressa stava cercando di affrontare il
momento.
“Siamo tutti qui,
Minerva.” Rispose Poppy.
“Ma… manca ancora
un po’ alla fine delle vacanze. Pensavo voleste stare a casa.” Obiettò l’insegnante.
Poppy scrollò le
spalle.
“Volevamo
rientrare in compagnia, ora che Voldemort è caduto niente ci impedisce di
festeggiare fra amici, no? Tu, piuttosto. Non ci aspettavamo che fossi qui..
come dici tu, già qui. Come mai sei qui così presto?” chiese con tono
accusatorio.
“Sono sempre stata
qui durante l’estate, Poppy”. Dichiarò Minerva con tono definitivo.
“Non sola” obiettò
Madama Chips.
“No, non sola” fu l’unica cosa che Minerva fu in grado di rispondere, abbassando gli occhi. “Non sola” ripeté sospirando.
Ecco
il primo capitolo della mia nuova fic Albus/Minerva. Spero di
aggiornare presto con nuovi capitoli, ma sono abbastanza impegnata.
Dedico questo capitolo a Cruel Angel, perché mi ha fatta sognare
con le sue fic sulla mia coppia preferita!