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Autore: Sherry    03/12/2009    9 recensioni
"Neve, tanta. Troppa.
Sembrava non finire più.
“Siamo stati anche troppo fortunati” la riprese il compagno, mentre muoveva un pezzo di legna e sistemava il fuoco.
“Se non fossimo riusciti a trovare questo posto come avremmo fatto?”"

Eccomi qui con una nuova fic, naturalmente ZoNami. Leggete e fatemi sapere! Un bacio
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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6° Giorno

 

6° Giorno

Ritorno

 

“Mi… mi ami?” Nami lo domandò con voce strozzata, leggermente in preda al panico.

D’accordo, aveva ammesso a se stessa di amare Zoro sopra ogni cosa, ma prima di dirlo con tanta leggerezza ce ne voleva…

“Mi sembrava di avertelo dimostrato abbastanza” rispose lui, stringendola a sé.

Il cuore di Nami perse un battito, per poi riprendere a correre forsennato.

Zoro le posò qualche dolce bacio lungo il collo, facendola rabbrividire.

Passò qualche istante, prima che Zoro si decidesse a parlare di nuovo.

“Nami…” la chiamò, lei rispose con un mugolio.

Si guardarono negli occhi, intensamente, prima di sfiorarsi le labbra a vicenda in un breve bacio.

“Tu sei mia” concluse lui, bisbigliando e riprendendo a guardarla negli occhi.

 

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“Dovremmo aver preso tutto” disse la ragazza, guardandosi attorno. Zoro annuì, piano.

L’alba era passata da poche ore, ma ancora il freddo all’esterno della baita era pungente.

Entrambi si erano ritrovati costretti a “prendere in prestito” alcuni cappotti pesanti dall’armadio, da mettere sopra ai propri vestiti per ripararsi dal freddo.

Alla fine si erano decisi a non dire niente al resto della ciurma, almeno per il momento.

Valutando attentamente i pro e i contro avevano stabilito che l’equilibrio della ciurma e la sanità fisica e mentale di entrambi erano due ottime scusanti per tenere nascosta la relazione.

Lo spadaccino si avvicinò a Nami, baciandola velocemente sulle labbra.

“Sei sicura” le bisbigliò all’orecchio poco dopo “che non ci basti il tempo per…”

“No!!” urlò lei, interrompendolo, prima che potesse lasciarsi andare troppo.

Zoro ridacchiò, sorpassandola e aprendo la porta della baita.

“Scherzavo” ammise, girandosi a guardarla. Nami alzò lo sguardo al cielo, poi lo seguì silenziosa attraverso la porta.

Uscirono dalla baita, assicurandosi che la porta fosse chiusa bene da una pesante trave di legno e, finalmente, si incamminarono verso la Sunny.

 

Quando finalmente intravidero la loro splendida nave all’orizzonte, si sentirono a casa.

Quasi commossi, trattennero il fiato per qualche istante, fermandosi ad ammirare il panorama.

Il cielo era grigio scuro, denso di nuvole, ma si vedeva distintamente che sopra l’oceano le nuvole si diradavano lasciando spazio a una splendida giornata.

La Thousand Sunny regnava sul mare piatto, e brillava sotto i raggi del sole come se fosse stata ricoperta d’oro.

Zoro si voltò verso la navigatrice, che fissava ammirata il paesaggio suggestivo. Poco dopo se ne accorse, così si girò con aria interrogativa verso di lui.

“Sei bellissima” disse lo spadaccino, come se avesse dovuto dare una spiegazione.

Nami arrossì, imbarazzata, portando lo sguardo al terreno fangoso sotto i loro piedi.

Non si era neanche accorta che Zoro si era avvicinato a lei, così quando rialzò lo sguardo si stupì di trovarlo così vicino. Istintivamente, Nami portò una mano ad accarezzargli il volto, mentre lui si sporgeva su di lei per baciarla con passione. Si baciarono con forza, stringendosi, come se quello fosse stato l’ultimo bacio che si scambiavano alla luce del sole.

Ancora non sapevano quanto si sbagliavano…

 

Raggiunsero la nave dopo una ventina di minuti, ansanti e bagnati fradici.

Li aveva sorpresi la pioggia che, bastarda, a causa del vento crescente aveva cominciato a scendere in anticipo.

Quando arrivarono alla nave fecero appena in tempo a scambiarsi un ultimo sguardo complice, prima di essere richiamati dalle urla estasiate di Rufy.

 

La prima a venirgli incontro fu Robin, che li salutò raggiante.

“Bene” disse l’archeologa, con un sorriso malizioso. “Sono lieta di vedere che avete seguito il mio consiglio” ridacchiò piano, guardando Nami negli occhi.

Si fermarono davanti alla porta della cucina, giusto il tempo di riprendere fiato.

“Di che parli?” chiese Nami, guardandola stralunata.

Robin sorrise.

“Ve lo si legge in faccia” rise, allegra “che ci avete dato dentro” non appena ebbe finito la frase, aprì la porta della cucina e vi si fiondò dentro.

Nami arrossì, tremendamente, mentre Zoro scrollava le spalle ed entrava nella stanza.

 

Erano salpati solo da qualche ora, e già Nami sarebbe voluta tornare indietro. Le mancavano le carezze rudi e impacciate – e allo stesso tempo così dannatamente sensuali – dello spadaccino, le mancava sentire il calore della sua pelle.

Nami sospirò, mettendosi una mano nei capelli arancioni e scompigliandoli in una massa disordinata.

“Che succede Nami?” le chiese Robin. Le due ragazze si stavano beando del calore del sole, stese a poppa sugli sdrai.

“Niente Robin, stavo solo pensando” rispose la navigatrice, poco convinta. Nico Robin sollevò gli occhiali da sole, e si voltò versi la balaustra.

Un piano sopra loro, appena davanti ai mandarini di Nami. Si appoggiava Zoro, perso a guardare la rossa. Robin sorrise, soddisfatta.

“Credo proprio” bisbigliò l’archeologa “che anche qualcun altro abbia i tuoi stessi pensieri” ridacchiò. Nami la guardò perplessa, voltandosi verso di lei e chiedendole cosa intendesse.

“Lo spadaccino” indicò con un gesto del capo. Nami lo beccò a guardarla, innamorato come non mai. Arrossì, e si rimise sdraiata a occhi chiusi, ignara del cuoco che aveva raggiunto Zoro sulla ringhiera.

 

“E’ splendida vero?” domandò Sanji, appoggiato alla balaustra come Zoro.

“Scusa?” domandò in risposta il verde.

“Non fare il finto tonto” rispose ancora Sanji, accendendosi una sigaretta “lo sai che parlo di Nami-san”.

Zoro appoggiò il capo a una mano, perdendosi a guardarla di nuovo.

“Sì, lo è” rispose con voce bassa dopo pochi attimi di silenzio.

Sanji prese una boccata di fumo, aspirando in una buffa nuvoletta grigio-biancognola.

“La ami”. Non l’aveva domandato, era più un’affermazione.

Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi Sanji parlò di nuovo.

“Sai, io amo tutte le ragazze”. Zoro si voltò a guardarlo, non capiva dove il cuoco volesse andare a parare.

“Nami è di una bellezza sconfinata” Sanji prese un’altra aspirata di fumo “spero che sia felice con te” concluse.

Zoro lo guardò strabuzzando gli occhi. Gli stava dando la sua benedizione?

Non se ne rese nemmeno conto, ma aveva espresso il pensiero ad alta voce.

“In un certo senso sì…” rispose il biondo “Credo che un’avvertenza sia d’obbligo”.

“Del tipo se la fai soffrire ti uccido?”

“Ti assicuro che in quel caso imploreresti la morte” concluse.

Zoro ghignò, rassicurato.

Non sarebbe mai successo,  non ce ne sarebbe stato bisogno.

Parola d’onore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Epiloghino (XD) :

 

Zoro continuava ad alzare i pesi, instancabile, nell’oscurità della notte.

Il dolce cullare delle onde del mare avevano sempre avuto un ottimo effetto su di lui.

“Ancora ad allenarti?” ridacchiò una voce, ben conosciuta da lui.

Si voltò verso di lei, rimanendo per qualche secondo folgorato dalla sua bellezza.

Si sarebbe mai abituato a lei?

No, probabilmente.

“No, per stasera ho finito” rispose lo spadaccino, adagiando i pesi a terra. Si sporse su di lei, a baciarla.

“Credo che una doccia ti farebbe bene, sai?” rise Nami.

“Vieni con me?” propose lui, bisbigliandole sensuale all’orecchio.

“Certo”

 

 

 

 

Spazio dell’Autrice:

Ragazzi, è davvero finita.

Sono un po’ emozionata, un po’ commossa, un po’ sollevata.

Tante emozioni frullate e stipate dentro di me.

Vi ringrazio con tutto il cuore, a tutti, per avermi seguita, avermi dato la forza.

Senza di voi questa sarebbe rimasta una delle tante icone di word della mia cartella “pippefic”.

Grazie soprattutto a:

-         sakuratvb: Sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo precedente! Fammi sapere come ti sembra il finale!! Grazie per avermi sempre seguita, ti adoro!

-         Xmirax: le tue recensioni mi commuovono sempre… mi fai tanti di quei complimenti che non hai idea di quanto tu mi faccia felice! *__* Spero di non averti deluso con questa mezza schifezza di capitolo finale… :D

-         HimeChan: ehehehhe! Io Zoro me lo immagino così, una sexmachine sempre pronta all’azione (XDDD)… Grazie per i complimenti, arrossisco! *.*

-         Tsukichan: tesoro, non ti preoccupare… so che appena hai tempo leggi sempre tutte le cazzate che scrivo… *__* Grazie per la recensione, davvero. :)

-         Lucy94: Grazie anche a te per avermi sempre seguita così fedelmente! E’ stato davvero importante per me… :D Fammi sapere cosa ne pensi dell’ultimo capitolo! Ci sentiamo alla prossima fic!! XD

-         Rolo: mannaggia a te! XD Lo sai che è colpa tua se ho finito questa schifezza di fic… Vabbè dai, lo sia che in fondo ti aaaaaaaamooooo taaaanto tanto…

Grazie infinite anche a tutti quelli che hanno inserito la fic tra le seguite e le preferite. Mi dispiace non potervi citare tutti ma siete davvero tanti, vi adoro!!!

 

Un bacio a tutti,

alla prossima fic!

  
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