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Autore: Adsa    04/12/2009    1 recensioni
Essere ciò che gli altri vogliono che tu sia è facile. Il difficile è essere veramente se stessi...
Un Harry Potter che si ritrova nel cuore del covo dei mangiamorte, tra vampiri e licantropi. Scopre il vero volto di colui-che-non-deve-essere-nominato, e scopre una parte di se che non conosceva ma che cercava da tempo di uscire in superficie.
[Harry/Tom] [Maltrattamento di Ginny Weasley]
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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I personaggi della saga di Harry Potter non mi appartengono, sono proprietà di JK Rowling e di chi ne detiene i diritti. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Without Mask: Togliersi la Maschera - Cap. 1 - Il patto

- Essere ciò che gli altri vogliono che tu sia è facile... -
- Il difficile è essere veramente se stessi. -


Quell'anno, all'inizio di Novembre, durante un pomeriggio che i ragazzi della scuola stavano trascorrendo a Hogsmade i mangiamorte attaccarono il villaggio.
Quando gli Auror e i membri dell'Ordine della Fenice giunsero sul luogo dello scontro tra Harry Potter e Lord Voldemort assistettero ad una scena che mai avrebbero voluto vedere: Harry Potter, inginocchiato a terra, tossiva sangue tenendosi lo stomaco e a pochi passi da lui Lord Voldemort ghignava vittorioso reggendo due bacchette.
- Potter, alzati. - gli ordinò puntandogli contro la bacchetta.
Harry con un po' di fatica si rimise in piedi, barcollò un paio di passi e si accasciò contro il petto dell'uomo che sarebbe dovuto essere il suo peggior nemico. Voldemort passò le bacchette nella mano sinistra, e con la destra gli afferrò i capelli sollevandogli la testa. - Forza, fa vedere ai tuoi amichetti in che condizioni sei. - Aveva gli occhi appannati e umidi, ansimava pesantemente e aveva le gote fortemente arrossate. Voldemort lo strattonò allontanandolo da se e Harry, senza più un appoggio, crollò a terra. - Ha bevuto un veleno molto potente, senza l'antidoto morirà. Portatemi il ragazzo entro tre settimane e forse glielo darò. - Si girò incamminandosi voltando le spalle al gruppo seguito dai suoi Mangiamorte. - Ve lo ridarei entro un anno, a meno che il piccolo Potter non voglia altrimenti... - Si smaterializzò presto imitato dai suoi seguaci.


Erano passati quindici giorni da quell’attacco, ne rimanevano ancora sei prima dello scadere dell'ultimatum imposto dal Dark Lord.
Lo stato di Harry era migliorato leggermente, ma era ancora in una situazione molto simile al giorno in cui aveva bevuto il veleno.
Nell'ufficio di Silente, il preside, la McGranitt e Piton discutevano.
- Niente di tutto ciò che ho provato fin'ora ha dato responsi positivi. - disse quest'ultimo.
- E in nessuno dei libri che ho consultato ho trovato cosa potrebbe essere. - aggiunse la McGranitt.
- Spero non sia come temo: se è una pozione inventata da lui non possiamo far nulla... - continuò Silente preoccupato.
- Se è così non abbiamo altra scelta se non consegnarli il ragazzo. - disse ancora il professore di Pozioni.
- Deve per forza esserci un'altra possibilità! - Esclamò la donna.
- Non c'è, Minerva, non c'è. -


Il giorno in cui scadeva il tempo ci fu un altro attacco a Hogsmade. Quel giorno c'era una bufera di neve che impediva la vista a più di un un metro di distanza.
Una parte dei Mangiamorte, assieme a Lord Voldemort, si radunò vicino ai cancelli di Hogwarts. Non dovettero aspettare molto per veder arrivare Silente, la McGranitt, Madama Chips e Harry avvolto in un mantello molto più pesante di quello che indossavano gli altri, affiancato e sostenuto da Ron e Hermione.
- Bene, avete fatto la scelta più sensata. - commentò divertito il Signore Oscuro.
- L'antidoto, Tom. - disse pacatamente Silente.
- Non ce l'ho con me. - rispose lui semplicemente. - Se volete che si salvi dovete darmi il ragazzo. -
Ne avevano discusso a lungo, ne avevano parlato anche con Harry nei momenti in cui si sentiva meglio. Alla fine erano giunti alla conclusione che fosse la scelta migliore.
- Allora, Potter? Vieni qui. -
Harry instabile sulle sue gambe, con il mantello che gli svolazzava attorno, si incamminò verso i Mangiamorte. Giunto circa a metà una folata di vento più forte delle altre gli strappo il mantello di dosso rivelando che era vestito solo con il leggero pigiama dell'infermeria e un paio di scarpe da tennis molto consunte. Quando arrivò a pochi passi dalla sua destinazione inciampò e, anche questa volta, finì addosso al petto di colui che sarebbe dovuto essere il suo peggior nemico. Strinse la stoffa tra le mani, cercando di trovare un po' di calore. Il Dark Lord posò un braccio sulle sue spalle avvolgendolo col proprio mantello e si smaterializzò.
Hermione sperò vivamente di essersi sbagliata, ma poco prima che si smaterializzassero le era sembrato di vedere un ghigno sul volto di Harry.


Note della storia:
Salve gente, questa settimana tocca a me, shiho93 pubblicare il capitolo di WM.
Ringrazio i 10 che hanno aggiunto WM alle preferite, gli 8 che l'hanno messa tra le seguite e coloro che hanno letto senza lasciare traccia del loro passaggio.

Ora rispondiamo alle recensioni:
GinnyPotter93: Ciao, grazie per la recensione e per il sostegno, siamo tutte e tre felici di sapere che continui a seguirla. Alla prossima by shiho93

Regina Oscura: Ciao, grazie per la recensione. Quando ha letto il tuo commento, Xevel ha detto:"osa rubare Tom a Harry e ti faccio scuoiare", quindi stai attenta ;). Alla prossima by shiho93
  
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