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Autore: Eikochan    13/12/2009    2 recensioni
Il Giglio e le sue amiche. Incontrastate dominatrici della scuola: belle, atletiche, carine e ricche. Tutto quello che si può volere dalla vita? O no?
Peccato che la loro vita perfetta si sgretoli pian piano tra le loro mani. La storia di come riusciranno a far fronte ad amori impossibili, tradimenti, gravidanze indesiderate, la reputazione, l'alcol e le cattive amicizie.
Crescere non è mica una cosa da tutti i giorni, vivere nemmeno! Un'altra fanfiction AU scolastica. Me questa (spero) tratterà temi originali, e diversi dalle altre. Dategli una chance!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Karin, Shikamaru Nara, Temari
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Roses Cafè.

 

 

Roses Cafè. Il luogo di ritrovo degli studenti della Konoha High School, il bar più costoso e rinomato di tutta la città.
Ino e Karin erano sedute su un tavolino sotto la veranda e si godevano gli ultimi sprazzi di bel tempo; Temari sarebbe arrivata a momenti per discutere della festa di sabato.
Ino aspirò il fumo, intossicandosi i polmoni di catrame, e sbrasò(₁) nel portacenere di vetro già pieno di Camel Light.
“Hai portato la lista, Ka?” chiese alla rossa.
“Certo Ino. C’è tutta la scuola, comprese le nuove reclute”
“Perfetto.”
Karin si sporse per prendere il pacchetto che la bionda aveva lasciato sul tavolo: aveva finito le sigarette. “..e compratele le sigarette! O sei una barbona?” sbottò il Giglio ridendo e in trenta secondi fece sparire il pacchetto infilandolo nella borsetta Louis Vuitton.
“Cazzo, a dispetto dei tuoi biondi capelli sei davvero una strega!”
L’occhiata che Ino le lanciò bastava più di mille insulti e subito Karin, a malincuore si zittì, posticipando la sua vendetta ad un futuro non molto lontano.
“Eccomi ragazze. Scusate per il ritardo ma Kankuro mi ha rubato l’auto da sotto il naso e sono dovuta venire con i mezzi pubblici.” Storse il naso e si sedette.
“Non preoccuparti!”
“Allora..” Karin prese in mano la lista e lesse il primo nome “Aburame Shino”
“E chi sarebbe?”chiese Temari frugando nella borsa di Ino e poco dopo trovò il pacchetto di sigarette che la bionda aveva nascosto e se ne prese due, Ino non glielo impedì come aveva fatto con Karin. Temari era l’unica a cui Ino non faceva critiche piccate: certo il Giglio sarebbe stata in grado di rovinarle la reputazione in trenta secondi, ma Temari le avrebbe spaccato il naso con un destro preciso e potente per poi andare in un'altra città con i soldi del paparino e ricominciare una nuova vita da Vip.
Presa nelle sue considerazioni non si era accorta della voce di Karin che la chiamava.
“Ino? Ino.. mi stai ascoltando?”
“Si, ma non urlare cosi! Stai un po’ tranquilla… di che stavate parlando?” si rivolse poi a Temari.
“Non sappiamo chi è Shino Aburame” e rise insieme a Karin.
“Mmm… “ Si arrotolò una ciocca di biondi capelli, pensando prima di rispondere “penso sia quello che ha sempre gli occhiali da sole.. con la passione per gli insetti”
“Terrificante.”
“Lui è fuori.” Il Giglio aveva deciso.
Ino si girò verso Karin. “E Deidara lo invitiamo, no?”
“Certo. Sabato sera sarà la sera in cui finalmente entrerò nel suo cuore.. che lo voglia o no!” e scoppiò a ridere, ancora convinta di quella frase, che orami ripeteva come un mantra ogni volta che lo vedeva. Sei mesi che si conoscevano e lui si divertiva con il pallido corpo della rossa.. e sei mesi che lei era convinta che “la volta dopo sarebbe riuscita a farlo suo”.
“Aha. Si lo dici ogni volta.. vediamo se questa è la volta buona.” L’apostrofò Temari, continuando imperterrita la lista.
“Nara Shikamaru” lesse la Sabaku.
“Assolutamente no!” saltò su Ino, un espressione cattiva dipinta sul viso.
“Ok, Ino!” Le due la guardavano stupite “Non lo invitiamo se ti crea tanto scompiglio”. Poi Karin rise “Comunque è bello vederti tanto infervorata per un ragazzo!” 
“Stai zitta rossa o te la faccio pagare.” E pescò un'altra sigaretta dalla borsa: quel nome era bastato per farle saltare i nervi.


Ino pescò il cellulare dalla borsetta, lesse il messaggio e si rivolse alle altre.
“Kiba e Juugo arrivano tra dieci minuti”
"Viene anche Kankuro a dare una mano per la spesa, come indennizzo per avermi fregato la macchina..” Temari era sadica quando voleva.. e lo sapeva meglio di tutti suo fratello.
Dieci minuti dopo arrivarono i tre ragazzi.
Kiba si avvicinò a Ino e si sporse a dargli un bacio, vicino, troppo vicino, alle labbra.
“Ciao bionda.” Sorrise con quelle labbra strafottenti e poi si rivolse alle altre “Salve anche a voi!”
Juugo sorrise mansueto. “Dateci pure la lista! Provvediamo noi alla spesa”
“Tieni allora!” Karin gli sbattè la lista in pancia, nervosa.
“Temari, la macchina la prendo io anche per tornare.” E sventolando le chiavi della mini corse via seguito dagli altri uomini, si fa per dire, mentre Temari infuriata si alzava rovesciando la sedia su cui era seduta e partendo all’inseguimento del fratello.
Karin e Ino si guardarono, sconsolate. Con i fratelli Sabaku finiva sempre così.


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E sabato arrivò.
Mancavano due ore all’inizio del party e a casa di Temari erano in corso i preparativi con le Flo più Kiba e Juugo, che avevano portato la spesa di alcolici.
“Che ne dite?” Ino si girò a prendere i due vestiti posati sul letto di Temari. “Quello rosa..” e alzò un vestito di media lunghezza, rosa pallido e con due spalline sottili oro. “..oppure quello nero?” e alzò l’altro, un vestito cortissimo che finiva a palloncino.
“Secondo me quello nero” disse Karin.
“Io invece dico quello rosa” ribattè Temari.
“Io invece dico che vado a prendere le sigarette al tabacchino di fronte” Juugo si alzò, non avrebbe sopportato la prova vestiti per più di mezzo secondo e si fiondò alla porta, prima che Kiba lo fermasse.
“Dai provali.. vediamo quale ti sta meglio.”
“Si. Mi sa che è la cosa migliore..” acconsentì Ino e, incurante di Kiba, si tolse dapprima la maglietta e inseguito i jeans che caddero leggeri sul pavimento: infondo Kiba era stato il suo ragazzo l’anno scorso e insieme avevano condiviso le loro prime esperienze e l’aveva già vista in intimo. Orami non si preoccupava più, ma forse non sarebbe stata cosi sicura dei suoi pensieri se avesse visto l’espressione di Kiba.
Il moro guardò le curve candide della bionda, si soffermò sul profilo dei fianchi stretti e si morse, piano, il labbro inferiore. Dio, se era bella Ino: sembrava una dea nella luce rossa che entrava dalla finestra. Ma subito la seta rosa del vestito corse a coprire la pelle del Giglio, impedendone la visione al ragazzo.
“Vado in bagno” annunciò avviandosi nel corridoio.
Entrato si avvicinò allo specchio e si guardo: il leggero rossore che, sfumato, compariva dal colletto su per il collo lo preoccupò. Aprì l’acqua e si bagnò la faccia prima di tornare dalle ragazze che ora erano passate a scegliere il vestito per Temari mentre Ino sorrideva a Kiba nel suo vestito rosa.

 

SPAZIO AUTRICE.

Capitolo corto come intermezzo tra il primo giorno di scuola e la festa.

Qua vediamo un Kiba piuttosto strano, che gli starà succedendo?

E capiamo un po’ meglio le relazioni d’amicizia del team delle Flo.

Spero vi sia piaciuto.

(:

Eiko.

   
 
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