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Autore: maryku    14/12/2009    6 recensioni
I killer. Gente spietata che uccide per soldi. È il loro lavoro e lo fanno. Non devono avere esitazioni, ogni errore, seppur minimo, potrebbe essergli fatale. Se li scoprono finiscono in galera, o in alcuni paesi gli riservano addirittura la morte, per questo preferiscono usare soprannomi quando lavorano.
Falco Rosso sa fare bene il suo lavoro. Lui è il migliore. Ma non sempre le cose vanno come vorresti se ti trasformano in una ragazza e ti devi mischiare a delle adolescenti di un liceo femminile...
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Happosai, Ranma Saotome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E sono tornata! Sono riuscita ad aggiornare oggi, a nemmeno un mese dall'ultimo aggiornamento!!! (in realtà mancano solo due giorni, ma fa nulla!)
Mi sa tanto che il prossimo aggiornamento ci sarà a gennaio... quindi l'anno prossimo! Ne approfitto per farvi gli auguri di natale e di capodanno, anche se molto in anticipo XD
Una piccola informazione: la casa Tendo nell'anime e nel manga è a due piani, in questa fanfic, però, visto che Soun è (dovrebbe essere, almeno) un uomo potente, come lo chiama Happosay, non mi sembrava corretto per la storia che abitasse in una casa come quella del manga perché mi sembrava troppo "piccola", ma allo stesso tempo, visto il suo carattere, pensavo che una villa principesca non facesse per lui, né per le figlie... Quindi ho pensato di ingrandirla giusto un po', così da fare una via di mezzo, peccato mi sia dimenticata di specificarlo nel capitolo precendente. ^^''' Però forse, visto che sono una frana a scegliere i luoghi, avrei dovuto rendermi la vita più facile e lasciargli la loro casa. XD Vorrei i vostri pareri a proposito, non so cosa sia meglio, arrivata a questo punto. ^^'''
Adesso vi lascio al capitolo! In fondo, i soliti ringraziamenti XD


Segreti complicati

4° capitolo: Nuovo inizio

 

Dopo che era suonato l’allarme di casa Tendo lui era corso subito a casa. Vi aveva trovato, fortunatamente, uno zaino con tutto l’occorrente per la scuola, più un foglio in cui Happosai chiedeva se i suoi amorucci gli andassero bene, oltre a dargli alcune informazioni che erano essenziali per il primo giorno di scuola e che ormai non gli servivano più. Accartocciato velocemente il foglio si era sbrigato a fare i compiti per il giorno dopo: non voleva nessun pretesto per litigare ancora con la mini-prof. dopo ciò che era successo o con qualcun altro, soprattutto dopo il tragico inizio con Akane. Doveva provare a tutti i costi a diventarci amica!

Amica… Certo, come se fosse facile per un killer diciannovenne diventare amica di una ragazzina sedicenne!

Ma ci doveva riuscire. Su questo non c’era alcun dubbio.

Ecco perché il giorno dopo, a scuola, avrebbe portato qualcosa che potesse attirare l’attenzione generale, soprattutto la sua.

Peccato che sapesse poco o nulla delle sue passioni… Ancora colpa di quel dannato gruppo di ricerca che avrebbe dovuto lavorare di più, o le missioni sarebbero sempre state un fiasco totale!

Bene, aveva già bocciato l’idea di portare qualcosa.

Aveva capito una cosa, però: Akane non sopportava chi faceva confusione durante la lezione.

Ma c’era anche da dire che non era colpa sua. Era colpa della mini-prof. Lei si era messa a discutere, e ancor prima era colpa della ragazza che aveva fatto notare che non aveva nulla…

Ecco, era colpa loro, non sua!

Certo, aveva sbagliato ad andarsene dalla classe… O almeno, così aveva dovuto dire. Si era persino scusato!

Ma non era questo il punto; anzi, non era questo a cui doveva pensare in questo momento. Doveva solo pensare a come conquistare l’amicizia di quella ragazza, a costo di stare alzato tutta la notte!

 

 

Ranko saltava stancamente per i tetti di quella città con lo zaino sgangherato dietro la schiena; Happosai lo aveva chiamato giusto quella mattina per sapere se era arrivato e se aveva scoperto dove abitasse Akane. Voleva anche essere ringraziato, ma Falco Rosso aveva cambiato discorso dicendogli anche che era un fortuna il fatto che lui fosse così influente nelle scuole da permettergli di finire proprio nella stessa classe del suo obiettivo; l’altro lo aveva ignorato e era passato a chiedergli dei suoi amorucci. A quel punto la conversazione era diventata così squallida e priva di senso che gli aveva attaccato in faccia.

Era stato tutta la notte a pensare a uno straccio di piano per avvicinarsi ad Akane, fino a quando la sveglia non aveva suonato e si era reso conto di essersi addormentato sulla scrivania senza concludere nulla. A quel punto non gli era restato che trasformarsi, indossare, dopo alcuni tentativi, la divisa della scuola e sbrigarsi per non arrivare in ritardo il secondo giorno.

Riuscì a varcare la porta della classe giusto un secondo prima che la campanella suonasse, quindi si sedette al banco del giorno prima, pregando i kami che la mini-prof non ci fosse anche quel giorno.

Per non avere altre attenzioni su di sé, promise a se stessa che per quel giorno non si sarebbe mossa dal banco finché non fossero finite le lezioni.

Sbirciò il resto della classe, ancora in piedi perché non era arrivato alcun professore, e vide Akane che chiacchierava amabilmente con due ragazze che ieri non aveva notato. Appena loro si accorsero che era suonata la campanella, la salutarono e uscirono dalla classe, sorridendole.

- Chiediglielo tu! – bisbigliò una ragazza.

- No, non ci riesco!

- Basta voi due, glielo chiedo io! – esclamò a quel punto una terza ragazza, che Ranko ricordava vagamente si chiamasse Aiko, ma non ne era sicura.

Ella sbuffò. Sapeva per certo che adesso quella ragazza sarebbe venuta lì e le avrebbe chiesto qualcosa della sua vita privata, ma con suo sommo stupore andò da Akane.

- Akane… Volevamo sapere se è successo qualcosa ieri. Abbiamo sentito che è suonato l’allarme –  chiese Aiko, con una nota incerta nella voce.

- Ah, sì, quello… Sono andata fuori a controllare, ma non ho visto nessuno. Sarà stato un gatto randagio o cose simili, a volte può suonare senza motivo – rispose atona, sistemando nel frattempo i libri per la lezione che doveva cominciare.

- Sicura che non ci fosse nulla? – chiese un’altra ragazza.

- Sì, quel sistema d’allarme è sicurissimo, a prova di artista marziale. L’ho testato anch’io e ha suonato, solo un vero esperto in arti marziali e tecnologia potrebbe riuscire a superarlo, ma perché dovrebbe voler entrare in casa?

- Be’, tuo padre… - balbettò l’altra, ma Aiko si inserì prepotentemente nel discorso.

- Siamo sicure che nessuno ne avrebbe il motivo, ma tu sta attenta lo stesso. Ho un brutto presentimento.

Ranko sussultò appena a quel commento. Non andava bene, avrebbe dovuto avere una grande conoscenza della tecnologia, ma, per sua enorme sfortuna, non ne aveva moltissima. A stento riusciva a usare il computer, e solo grazie agli insegnamenti di qualcuno era riuscito a capire come cambiare la sim e la batteria del suo cellulare. Almeno, non era l’unico a essersi fatto beccare da quell’allarme, anche se non capiva come quella ragazza potesse essere così tranquilla. Ma si stupì ancora di più quando cominciò a ridere.

- Non ti preoccupare, Aiko. Ne ho superate di ben peggiori che un allarme che suona, ma starò attenta – ridacchiò ancora un pochino, e Falco Rosso sbuffò. Non poteva capitargli una ragazza più normale? Anche se, mentre rideva, non sembrava così terribile.

- E che mi dici della scenata di ieri? Non è che tirerai altri banchi, vero? – le rimbeccò senza motivo l’ultima ragazza, che fino ad allora non aveva aperto bocca.

- Se ce ne sarà bisogno potrei anche farlo – Akane la sfidò con lo sguardo; Ranko immaginava che sapesse che così si inimicava solo di più la classe, ma il suo orgoglio, evidentemente, era più grande.

A quel punto, stufa dei pettegolezzi e di stare con le mani in mano, scosse la testa e si alzò, andando contro la sua promessa. Doveva o non doveva diventare amica di Akane?

- Di che parlate? – chiese con un tono meno scocciato del solito, e che una persona molto attenta e fantasiosa vi avrebbe potuto scorgere anche qualche pizzico di curiosità.

- Della scenetta di ieri. Come hai imparato a fare quelle mosse? – chiese Aiko, decidendo di stroncare un discorso troppo tetro.

- Mi sono allenata un pochino… - rispose con incertezza, aveva sentito i discorsi di prima e non voleva essere sospettata dell’allarme.

- Allora potresti fare un combattimento con Akane!

- No, no… Io mi alleno solo per divertirmi – Akane mosse le mani davanti a sé per far capire che non voleva avere altri combattimenti, a quanto pareva il lancio del banco del giorno prima le era bastato.

- Peccato… Ranko, ci racconti qualcosa di te?

Falco Rosso aprì la bocca per dire una qualunque bugia, che avrebbe dovuto ricordarsi e appuntarsi per non fare sbagli, ma Akane alzò una mano.

- Se non vuoi parlare non devi farlo per forza.

Era la prima volta che le rivolgeva direttamente la parola da quando era arrivata, ed era la prima ragazza che non si interessava dei suoi affari, anche se notava che la curiosità c’era. Ranko richiuse la bocca, poi parlò.

- Abito da sola in un bilocale qui vicino. È tutto quello che ho da dire, la mia vita non è così emozionante.

Dentro di sé pensò che era davvero una bugia che più bugia non si poteva; lui l’emozione la viveva sempre col lavoro che faceva; anche in quel momento, cercando in tutti i modi di apparire simpatica a una sedicenne. Delle altre non le interessava troppo, erano solo uno strumento da tramite per arrivare ad Akane, e lei era lo strumento principale, quello che gli serviva per arrivare all’obiettivo finale e tornarsene a casa; lì, finalmente, avrebbe riacquistato la sua virilità.

- Abiti da sola? Che fortuna! Almeno non hai i genitori che ti dicono ciò che devi fare – Aiko sembrò davvero colpita da quell’informazione, e le altre con lei. Solo Akane restava pensierosa.

- Sì, però devi anche fare le pulizie di casa da sola – rispose senza pensarci troppo, sperando di fare la mossa giusta.

- Ma non ti mancano i tuoi familiari? – chiese Akane, la voce aveva una nota triste che però stava soffocando, ma Ranko la sentì lo stesso.

- Sì, ma non così tanto. Sono abituata a cavarmela da sola.

Akane la guardò con attenzione, stava per dire qualcosa, ma a quanto pare cambiò idea, perché indicò la porta della classe e la bidella che stava passando per intimargli di fare silenzio.

Le ragazze abbassarono il tono di voce e cambiarono discorso, cominciando a parlare, secondo Falco Rosso, di cose frivole e totalmente inutili, come vestiti e ragazzi.

- Oggi non abbiamo la professoressa Hinako, così non vi scannerete a vicenda – disse Akane prendendola alla sprovvista. Ranko notò che non sembrava troppo ostile nei suoi confronti… Almeno sperava. – E, perché tu lo sappia, ieri ti ho salvato dalla furia della professoressa, poteva andare molto peggio.

- Cos… - Ranko provò a dire qualcosa, ma in quel momento entrò la professoressa di matematica e dovette correre al suo posto, riuscendo ad arrivare prima che lei chiudesse la porta. Solo a quel punto si guardò indietro, dicendosi che, in fondo, la missione non era ancora del tutto disperata.





Eccoci a fine capitolo! Per un po' racconterò la loro quotidianità. Poi... chissà!

Akane25:
Sono felicissima che ti siano piaciute le gag! E io che credevo fossero banali... XD Oh sì, Falco Rosso inveisce molto contro Happosay. Anche in questo cpaitolo... Ma di meno. XD
Kuno84: In effetti hai ragione, con il capitolo precedente almeno sappiamo che è difficile entrare in casa senza essere invitati. Oh, be', che altra scelta fa se non quella di farsi amica Akane? Anche se non è troppo felice... Non ho aggiornato troppo tardi, per i miei standard! XD
Stephany345_chan: Eh sì, eccoti qua! XD Be', Ranma non vedeva l'ora che finisse la scuola, in fondo lui ha già studiato tutte quelle cose, e per lui sono una noia mortale. In più ci sono solo ragazze in quella classe, che lui considera una perdita di tempo visto che sono sedicenni con in testa solo ragazzi e trucco... Secondo lui, ovviamente! XD Happosay è un grande, sì, posso starci XD Se non ci fosse lui, probabilmente la fanfic sarebbe molto meno comica... Mette sempre nei guai Falco Rosso! 
Tiger Eyes: Oh sì, gli toccherà far amicizia con Akane, per sua enorme sfortuna! XD Che bello, Ranma è IC! *_* Ho corretto le sviste, grazie di avermele fatte notare. Pre la casa dei Tendo ho risposto sopra, invece per lo ziano e l'orario delle lezioni (ho corretto anche questo) volevo far capire che Happosay aveva pure pensato di madargli zaino e l'orario delle lezioni con la classe in cui l'aveva fatto capitare, (questo era per far capire come fosse capitato proprio in quella classe, l'ho messo qui dopo che mi hai fatto notare questa mia distrazione), ma, per qualche motivo, non era arrivato/non l'aveva più mandato. Forse l'ho messo in un punto sbagliato... Non so. Comunque grazie mille per la recensione! ^^
akane_stars: Chissà se Ranma diverrtà un bravo ragazzo... Lo si saprà solo col tempo! Mi fa piacere che ti piaccia! Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto!
Riccardo: Te l'ho già detto, ma lo ripeto: grazie! Mi fa piacere che la storia stia piacendo! Oh sì, gli spunti comici ci sono, fin troppi... Devo solo decidermi a tirarli fuori tutti! Sono stracontenta che i personaggi ti sembrino IC! Per ora ho descritto quasi solo Ranma e Happosay, e mi sto divertendo un sacco a immaginare cosa potrebbe fare Ranma incastrato nei panni di Ranko XD Spero che continuerà a piacerti! ^^

Ringrazio anche chi ha messo la storia fra le preferite/seguite o anche chi solo legge. Tantissimi ringraziamenti a tutti! (Sembrano più lunghi i ringraziamenti dell'intero capitolo... O.O Ma va benissimo, è giusto così. U.U)
Al prossimo capitolo! 
   
 
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