Mi sa tanto che il prossimo aggiornamento ci sarà a gennaio... quindi l'anno prossimo! Ne approfitto per farvi gli auguri di natale e di capodanno, anche se molto in anticipo XD
Una piccola informazione: la casa Tendo nell'anime e nel manga è a due piani, in questa fanfic, però, visto che Soun è (dovrebbe essere, almeno) un uomo potente, come lo chiama Happosay, non mi sembrava corretto per la storia che abitasse in una casa come quella del manga perché mi sembrava troppo "piccola", ma allo stesso tempo, visto il suo carattere, pensavo che una villa principesca non facesse per lui, né per le figlie... Quindi ho pensato di ingrandirla giusto un po', così da fare una via di mezzo, peccato mi sia dimenticata di specificarlo nel capitolo precendente. ^^''' Però forse, visto che sono una frana a scegliere i luoghi, avrei dovuto rendermi la vita più facile e lasciargli la loro casa. XD Vorrei i vostri pareri a proposito, non so cosa sia meglio, arrivata a questo punto. ^^'''
Adesso vi lascio al capitolo! In fondo, i soliti ringraziamenti XD
Segreti complicati
4° capitolo: Nuovo inizio
Dopo
che era suonato l’allarme di casa Tendo lui era corso subito
a casa. Vi aveva
trovato, fortunatamente, uno zaino con tutto l’occorrente per
la scuola, più un
foglio in cui Happosai chiedeva se i suoi amorucci
gli andassero bene, oltre a dargli alcune informazioni che erano
essenziali per
il primo giorno di scuola e che ormai non gli servivano più.
Accartocciato
velocemente il foglio si era sbrigato a fare i compiti per il giorno
dopo: non
voleva nessun pretesto per litigare ancora con la mini-prof. dopo
ciò che era
successo o con qualcun altro, soprattutto dopo il tragico inizio con
Akane.
Doveva provare a tutti i costi a diventarci amica!
Amica…
Certo, come se fosse facile per un killer diciannovenne diventare amica di una ragazzina sedicenne!
Ma
ci doveva riuscire. Su questo non c’era alcun dubbio.
Ecco
perché il giorno dopo, a scuola, avrebbe portato qualcosa
che potesse attirare
l’attenzione generale, soprattutto la sua.
Peccato
che sapesse poco o nulla delle sue passioni… Ancora colpa di
quel dannato
gruppo di ricerca che avrebbe dovuto lavorare di più, o le
missioni sarebbero
sempre state un fiasco totale!
Bene,
aveva già bocciato l’idea di portare qualcosa.
Aveva
capito una cosa, però: Akane non sopportava chi faceva
confusione durante la
lezione.
Ma
c’era anche da dire che non era colpa sua. Era colpa della
mini-prof. Lei si
era messa a discutere, e ancor prima era colpa della ragazza che aveva
fatto
notare che non aveva nulla…
Ecco,
era colpa loro, non sua!
Certo,
aveva sbagliato ad andarsene dalla classe… O almeno,
così aveva dovuto dire. Si
era persino scusato!
Ma
non era questo il punto; anzi, non era questo a cui doveva pensare in
questo
momento. Doveva solo pensare a come conquistare l’amicizia di
quella ragazza, a
costo di stare alzato tutta la notte!
Ranko
saltava stancamente per i tetti di quella città con lo zaino
sgangherato dietro
la schiena; Happosai lo aveva chiamato giusto quella mattina per sapere
se era
arrivato e se aveva scoperto dove abitasse Akane. Voleva anche essere ringraziato, ma Falco Rosso aveva
cambiato discorso dicendogli anche che era un fortuna il fatto che lui
fosse
così influente nelle scuole da permettergli di finire
proprio nella stessa
classe del suo obiettivo; l’altro lo aveva ignorato e era
passato a chiedergli
dei suoi amorucci. A quel punto la conversazione era diventata
così squallida e
priva di senso che gli aveva attaccato in faccia.
Era
stato tutta la notte a pensare a uno straccio di piano per avvicinarsi
ad
Akane, fino a quando la sveglia non aveva suonato e si era reso conto
di
essersi addormentato sulla scrivania senza concludere nulla. A quel
punto non
gli era restato che trasformarsi, indossare, dopo alcuni tentativi, la
divisa
della scuola e sbrigarsi per non arrivare in ritardo il secondo giorno.
Riuscì
a varcare la porta della classe giusto un secondo prima che la
campanella
suonasse, quindi si sedette al banco del giorno prima, pregando i kami
che la
mini-prof non ci fosse anche quel giorno.
Per
non avere altre attenzioni su di sé, promise a se stessa che
per quel giorno
non si sarebbe mossa dal banco finché non fossero finite le
lezioni.
Sbirciò
il resto della classe, ancora in piedi perché non era
arrivato alcun
professore, e vide Akane che chiacchierava amabilmente con due ragazze
che ieri
non aveva notato. Appena loro si accorsero che era suonata la
campanella, la
salutarono e uscirono dalla classe, sorridendole.
-
Chiediglielo tu! – bisbigliò una ragazza.
-
No, non ci riesco!
-
Basta voi due, glielo chiedo io! – esclamò a quel
punto una terza ragazza, che
Ranko ricordava vagamente si chiamasse Aiko, ma non ne era sicura.
Ella
sbuffò. Sapeva per certo che adesso quella ragazza sarebbe
venuta lì e le
avrebbe chiesto qualcosa della sua vita privata, ma con suo sommo
stupore andò
da Akane.
-
Akane… Volevamo sapere se è successo qualcosa
ieri. Abbiamo sentito che è
suonato l’allarme – chiese
Aiko, con una
nota incerta nella voce.
-
Ah, sì, quello… Sono andata fuori a controllare,
ma non ho visto nessuno. Sarà
stato un gatto randagio o cose simili, a volte può suonare
senza motivo –
rispose atona, sistemando nel frattempo i libri per la lezione che
doveva
cominciare.
-
Sicura che non ci fosse nulla? – chiese un’altra
ragazza.
-
Sì, quel sistema d’allarme è
sicurissimo, a prova di artista marziale. L’ho
testato anch’io e ha suonato, solo un vero esperto in arti
marziali e
tecnologia potrebbe riuscire a superarlo, ma perché dovrebbe
voler entrare in
casa?
-
Be’, tuo padre… - balbettò
l’altra, ma Aiko si inserì prepotentemente nel
discorso.
-
Siamo sicure che nessuno ne avrebbe il motivo, ma tu sta attenta lo
stesso. Ho
un brutto presentimento.
Ranko
sussultò appena a quel commento. Non andava bene, avrebbe
dovuto avere una
grande conoscenza della tecnologia, ma, per sua enorme sfortuna, non ne
aveva moltissima.
A stento riusciva a usare il computer, e solo grazie agli insegnamenti
di
qualcuno era riuscito a capire come cambiare la sim e la batteria del
suo
cellulare. Almeno, non era l’unico a essersi fatto beccare da
quell’allarme,
anche se non capiva come quella ragazza potesse essere così
tranquilla. Ma si
stupì ancora di più quando cominciò a
ridere.
-
Non ti preoccupare, Aiko. Ne ho superate di ben peggiori che un allarme
che
suona, ma starò attenta – ridacchiò
ancora un pochino, e Falco Rosso sbuffò.
Non poteva capitargli una ragazza più normale? Anche se,
mentre rideva, non
sembrava così terribile.
-
E che mi dici della scenata di ieri? Non è che tirerai altri
banchi, vero? – le
rimbeccò senza motivo l’ultima ragazza, che fino
ad allora non aveva aperto
bocca.
-
Se ce ne sarà bisogno potrei anche farlo – Akane
la sfidò con lo sguardo; Ranko
immaginava che sapesse che così si inimicava solo di
più la classe, ma il suo
orgoglio, evidentemente, era più grande.
A
quel punto, stufa dei pettegolezzi e di stare con le mani in mano,
scosse la
testa e si alzò, andando contro la sua promessa. Doveva o
non doveva diventare
amica di Akane?
-
Di che parlate? – chiese con un tono meno scocciato del
solito, e che una
persona molto attenta e fantasiosa vi avrebbe potuto scorgere anche
qualche
pizzico di curiosità.
-
Della scenetta di ieri. Come hai imparato a fare quelle mosse?
– chiese Aiko,
decidendo di stroncare un discorso troppo tetro.
-
Mi sono allenata un pochino… - rispose con incertezza, aveva
sentito i discorsi
di prima e non voleva essere sospettata dell’allarme.
-
Allora potresti fare un combattimento con Akane!
-
No, no… Io mi alleno solo per divertirmi – Akane
mosse le mani davanti a sé per
far capire che non voleva avere altri combattimenti, a quanto pareva il
lancio
del banco del giorno prima le era bastato.
-
Peccato… Ranko, ci racconti qualcosa di te?
Falco
Rosso aprì la bocca per dire una qualunque bugia, che
avrebbe dovuto ricordarsi
e appuntarsi per non fare sbagli, ma Akane alzò una mano.
-
Se non vuoi parlare non devi farlo per forza.
Era
la prima volta che le rivolgeva direttamente la parola da quando era
arrivata,
ed era la prima ragazza che non si interessava dei suoi affari, anche
se notava
che la curiosità c’era. Ranko richiuse la bocca,
poi parlò.
-
Abito da sola in un bilocale qui vicino. È tutto quello che
ho da dire, la mia
vita non è così emozionante.
Dentro
di sé pensò che era davvero una bugia che
più bugia non si poteva; lui
l’emozione la viveva sempre col lavoro che faceva; anche in
quel momento,
cercando in tutti i modi di apparire simpatica a una sedicenne. Delle
altre non
le interessava troppo, erano solo uno strumento da tramite per arrivare
ad
Akane, e lei era lo strumento principale, quello che gli serviva per
arrivare
all’obiettivo finale e tornarsene a casa; lì,
finalmente, avrebbe riacquistato
la sua virilità.
-
Abiti da sola? Che fortuna! Almeno non hai i genitori che ti dicono
ciò che
devi fare – Aiko sembrò davvero colpita da
quell’informazione, e le altre con
lei. Solo Akane restava pensierosa.
-
Sì, però devi anche fare le pulizie di casa da
sola – rispose senza pensarci
troppo, sperando di fare la mossa giusta.
-
Ma non ti mancano i tuoi familiari? – chiese Akane, la voce
aveva una nota
triste che però stava soffocando, ma Ranko la
sentì lo stesso.
-
Sì, ma non così tanto. Sono abituata a cavarmela
da sola.
Akane
la guardò con attenzione, stava per dire qualcosa, ma a
quanto pare cambiò
idea, perché indicò la porta della classe e la
bidella che stava passando per intimargli
di fare silenzio.
Le
ragazze abbassarono il tono di voce e cambiarono discorso, cominciando
a
parlare, secondo Falco Rosso, di cose frivole e totalmente inutili,
come
vestiti e ragazzi.
-
Oggi non abbiamo la professoressa Hinako, così non vi
scannerete a vicenda –
disse Akane prendendola alla sprovvista. Ranko notò che non
sembrava troppo
ostile nei suoi confronti… Almeno sperava. – E,
perché tu lo sappia, ieri ti ho
salvato dalla furia della professoressa, poteva andare molto peggio.
-
Cos… - Ranko provò a dire qualcosa, ma in quel
momento entrò la professoressa
di matematica e dovette correre al suo posto, riuscendo ad arrivare
prima che
lei chiudesse la porta. Solo a quel punto si guardò
indietro, dicendosi che, in
fondo, la missione non era ancora del tutto disperata.
Eccoci a fine capitolo! Per un po' racconterò la loro quotidianità. Poi... chissà!
Akane25: Sono felicissima che ti siano piaciute le gag! E io che credevo fossero banali... XD Oh sì, Falco Rosso inveisce molto contro Happosay. Anche in questo cpaitolo... Ma di meno. XD
Kuno84: In effetti hai ragione, con il capitolo precedente almeno sappiamo che è difficile entrare in casa senza essere invitati. Oh, be', che altra scelta fa se non quella di farsi amica Akane? Anche se non è troppo felice... Non ho aggiornato troppo tardi, per i miei standard! XD
Stephany345_chan: Eh sì, eccoti qua! XD Be', Ranma non vedeva l'ora che finisse la scuola, in fondo lui ha già studiato tutte quelle cose, e per lui sono una noia mortale. In più ci sono solo ragazze in quella classe, che lui considera una perdita di tempo visto che sono sedicenni con in testa solo ragazzi e trucco... Secondo lui, ovviamente! XD Happosay è un grande, sì, posso starci XD Se non ci fosse lui, probabilmente la fanfic sarebbe molto meno comica... Mette sempre nei guai Falco Rosso!
Tiger Eyes: Oh sì, gli toccherà far amicizia con Akane, per sua enorme sfortuna! XD Che bello, Ranma è IC! *_* Ho corretto le sviste, grazie di avermele fatte notare. Pre la casa dei Tendo ho risposto sopra, invece per lo ziano e l'orario delle lezioni (ho corretto anche questo) volevo far capire che Happosay aveva pure pensato di madargli zaino e l'orario delle lezioni con la classe in cui l'aveva fatto capitare, (questo era per far capire come fosse capitato proprio in quella classe, l'ho messo qui dopo che mi hai fatto notare questa mia distrazione), ma, per qualche motivo, non era arrivato/non l'aveva più mandato. Forse l'ho messo in un punto sbagliato... Non so. Comunque grazie mille per la recensione! ^^
akane_stars: Chissà se Ranma diverrtà un bravo ragazzo... Lo si saprà solo col tempo! Mi fa piacere che ti piaccia! Fammi sapere se anche questo capitolo ti è piaciuto!
Riccardo: Te l'ho già detto, ma lo ripeto: grazie! Mi fa piacere che la storia stia piacendo! Oh sì, gli spunti comici ci sono, fin troppi... Devo solo decidermi a tirarli fuori tutti! Sono stracontenta che i personaggi ti sembrino IC! Per ora ho descritto quasi solo Ranma e Happosay, e mi sto divertendo un sacco a immaginare cosa potrebbe fare Ranma incastrato nei panni di Ranko XD Spero che continuerà a piacerti! ^^
Ringrazio anche chi ha messo la storia fra le preferite/seguite o anche chi solo legge. Tantissimi ringraziamenti a tutti! (Sembrano più lunghi i ringraziamenti dell'intero capitolo... O.O Ma va benissimo, è giusto così. U.U)
Al prossimo capitolo!