Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: 883    17/12/2009    3 recensioni
" Tu esisti dentro me...
sei da difendere...
con grazia semplice..."
4 anni sono passati da quando Nicolas se ne è andato lasciando Antonella sola.
Tante cose sono successe, ma una in particolare ha cambiato completamente la vita alla divina per eccellenza.
Perchè l'amore vero non si può dimenticare e anche quando ci si sente traditi da questa persona, noi continuiamo ad amarla sempre e comunque.
Questo è successo ad Antonella che non è mai riuscita a capire il perchè Nicolas l'abbia lasciata per andare in Spagna con Emma dopo avere giurato di amarla come non aveva mai fatto prima.
Ma una spiegazione c'è, solo che lei non la sa.
E se Nicolas dopo 4 anni tornasse?
SEGUITO DI "UNA NOTTE FUORI DAL MONDO"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pagine della nostra vita!'
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...19 Seguo mio padre e ci andiamo a sedere nei divani nel soggiorno. Lo guardo attentamente, ogni singolo dettaglio, avevo pochi ricordi sbiaditi di lui, è prprio un bel'uomo. L'appartamento dove stanno non è molto grande. Una volta entrati a destra si trovano i divani con la tv, e proseguendo vi è la cucina che poi porta nel terrazzo. Su un tavolino noto un portafoto con due foto che mi sono familiari: su una ci siamo io e Fabio da piccoli piccoli e sull'altra i miei genitori il giorno del loro matrimonio. Sorrido inconsciamente, pensavo sarebbe stato peggio ritrovare mio padre, invece è stata una gioia immensa per me.
Franco, il padre di Nicolas sta già facendo sclerare Matias, in quanto suo grandissimo fan. Sembra un uomo simpatico e alla mano per questi pochi secondi che l'ho visto.
Da un corridoio che in teoria porta alle camere da letto arriva una canzone, il volume è troppo basso, non riesco a capire bene, poi però mi illumino, è tango lloron, una canzone del mio cd.
-Ma questo è il mio cd papà?- domando a mio padre, mentre ci accomodiamo tutti quanti sui divani, eccetto Matias e Franco che vanno in cucina a preparare il caffè per tutti, mentre il padre di Nicolas continua a tempestare il povero ragazzo di Patty di domande.
-Certo, appena ho saputo che usciva ho mandato subito qualcuno a comprarlo. Mi devi raccontare un sacco di cosa piccola mia. Cosa ci fai qui?-
-Papà, ma se la mamma ha chiamato questo signore qua papà, vuol dire che è il mio nonno?-
Spalanco gli occhi, oh mamma. Mia figlia ha fatto un disastro, volevo che lo venisse a sapere in modo un pò più delicato, non così brutalmente.
-Mamma?- chiede mio papà guardandomi e io annuisco leggermente.
-e papà?- dice girandosi verso Nicolas. Anche lui annuisce un pò spaventato.
Rimane per crica due minuti paralizzato, e noi restiamo immobili, incapaci di dire qualcosa. Deve essere un bello shok scoprire di avere una nipotina. Poi si alza, ha il fare un pò minaccioso, mette paura anche a me.
-Quindi tu avresti osato mettere incinta la mia bambina?- domanda avvicinandosi arrabbiato a Nicolas, che intanto è sbiancato. Non so se ridere o se piangere per la scena.
-Ma insomma qualcuno mi risponde?- domanda Elisabeth.
Mio padre si gira verso di lei e la sua espressione cambia completamente. Da arrabbiato nero diventa dolcissimo. Ha una strana luce negli occhi, e improvvisamente mi tornano in mente i momenti in sua compagnia quando ero piccola.
Se la prende in braccio e inizia a fargli il sollettico.
-Ma certo che sono tuo nonno piccola.- dice sorridendo.
-Come sarebbe a dire che sei diventato nonno?- domanda il padre di Nicolas portando il caffè in un vassoio. Aspettiamo che lo abbia appoggiato nel tavolino basso vicino ai divani, e mio padre gli dice.
-Siamo diventati nonni.-
-Siamo? Sei, io sono troppo giovane, ti ringrazio che mi consideri come un fratello, ma nonno mi sa di vecchio.-
Questo non ha capito proprio niente, fortuna che Nicolas non ha preso l'intelligenza da suo padre.
-No papà, quello che Roberto voleva dire è che Elisabeth è anche mia figlia.-
Si sente un botto, Franco è caduto in terra, deve avere perso i sensi per la notizia. Non capisco perchè tutte queste storie, Nicolas che è il padre l'ha presa molto meglio di loro che sono i nonni. Patty controlla velocemente il polso al padre di Nicolas, in questi anni ha imparato un sacco di cose da suo padre Leandro, che è medico. Vivendoci a stretto contatto dopo un pò di tempo alcune cose le impari e da quando Leandro e Carmen si sono sposati convicono tutti insieme. Improvvisamente mi ricordo una cosa.
-Non è niente, ha solo perso i sensi per lo shock.- ci dice sorridendo.
-Patty, a proposito cavolo. Vuoi telefonare a tua madre per farle sapere che stiamo bene? Conoscendola sarà molto in ansia.- sorrido nel pensare a Carmen e alle sue mille preoccupazioni. Mi manca Buenos Aires e tutti i miei amici. Non vedo l'ora di tornare, ma chissà quando passerà questa situazione.
-Si guarda se è possibile sarebbe meglio che la avvisassi.-
-Usa pure il telefono fisso, è quello sopra a quel tavolino.- le risponde mio padre.
Improvvisamente la porta si spalanca.
-Franco, Roberto, siamo qua, mettete su il caffè.-
-Oddio il caffè!- urla Matias correndo in cucina.-
Mi volto verso la porta, sulla soglia vi stanno due poliziotti, devono avere massimo trent'anni a testa. Hanno l'aria di essere due imbranati, hanno proprio la faccia da tonti poverini, non sono per niente divini. Uno è magro e alto, l'altro molto basso e molto ciccione.
- E tutta questa gente chi è?-
-Cip, Ciop, loro sono gli agenti che ci devono tenere agli arresti domiciliari, vi presento mia figlia Antonella.- dice mio padre presentandomi. Io rivolgo loro un sorriso forzato, quanta volgarità.
-Cip e Ciop?- domando piano a mio padre.
-Si, li abbiamo soppranominati noi così, perchè stanno sempre insieme.- mi dice sorridendo, sembrano stargli molto simpatici, questione di gusti.
Li guardo e faccio un saluto con la mano, mi guardano entrambi rossi peperone e molto imbarazzati. Lo so che faccio questo effetto al sesso maschile, ma potrebbero un pò contenersi.
-Incantati, vostra figlia è veramente bella.- dice sorridendo il più alto, quello che probabilmente si è svegliato prima dallo stato di confusione.
-Bene, io sono Nicolas, il fidanzato di Antonella, e figlio di Franco.- dice Nicolas andando a porgergli la mano. Lo adoro quando è geloso.
-Lei invece è Patty, un'amica di mia figlia.- la presenta mio padre.
Un urlo mi spacca quasi un timpano, vedo i due catapultarsi ai piedi di Patty.
-Noi adoriamo le tue canzoni.-
-Noi adoriamo la tua voce.-
Dicono sognanti i due. Non vedo l'ora che se ne vadano, mi hanno già fatto venire sù il mal di testa.
-Mamma, che buffi che sono quei signori.- dice schietta mia figlia.
-Lei è Elisabeth, la mia nipotina.- dice mio papà prendendola in braccio.
-Sua nipote?- chiede Ciop, il più ciccione.
-Si, figlia mia e di Antonella.- dice subito orgoglioso Nicolas, sono contenta che sia così geloso.
-Eh bravo il figlio di Franco.- dicono dandogli una pacca sulla schiena e con un sorrisetto alquanto malizioso. Io li guardo storto e vedo anche Nicolas che inizia ad arrabbiarsi parecchio. A salvarli ci pensa però Matias.
-Il caffè è pronto.-
-Lui invece è il fidanzato di patty, ora che abbiamo finito le presentazioni sediamoci a tavola a bere il caffè.- dice mio padre.
Ci sediamo tutti insieme e passiamo veramente una bella serata, in allegria, contenti di avere ritrovato persone che non vedevamo da parecchio tempo e raccontandoci del più e del meno, di tutto quello che è succcesso in questi anni, alla fine i due agenti hanno acconsentito a farci stare nell'appartamento e quindi ce ne andiamo tutti a dormire.

Continuo a rigirarmi nel letto, basta. Adesso mi alzo. Faccio attenzione a non svegliare Eli che dorme tra me e Nicolas. Ci siamo sistemati nella stanza degli ospiti, dove vi è un letto matrimoniale, Patty e Matias invece si sono accampati in soggiorno sui divani. Passo silenziosamente nel soggiorno e vado in terrazza, la porta era aperta però e infatti una volta fuori trovo mio padre, seduto su una sedia a fumare una sigaretta.
-Ehi, che ci fai qua?- mi domanda appena mi vede.
-Non riuscivo a dormire.- gli dico.
-Troppe emozioni tutte in un giorno?-
-Già.-
-Si anche per me.- mi dice sorridendo. Cala un attimo di silenzio imarazzante, che ci pensa lui a interrompere però.
-Tuo fratello come sta?- mi domanda.
-Benissimo, mi manca un sacco. Suona in una band, gli skratch, sono divini. E sta con una ragazza, si chiama Tamara, sono molto innamorati.-
-E tu e Nicolas?- mi domanda.
-Bè la storia più o meno la sai, comunque si, siamo molto innamorati tutti e due, e penso che Elisabeth ne sia la prova.- dico sorridendo.
-E tua madre come sta?- mi domanda.
-Mamma è in carcere, esce tra sei anni, ne hanno combinate un sacco lei, Paolo e Dorina.- dico ridendo e si mette a ridere pure mio padre.
-é rimasta uguale a un tempo allora.- mi dice sorridendo nostalgico.
-Ti manca?- gli domando.
-Si, moltissimo.- mi risponde girandosi a guardarmi.
-Anche tu sei mancato moltissimo a me papà.- dico con le lacrime agli occhi. Si alza e viene ad abbracciarmi, sento che anche lui ha le lacrime agli occhi.
-Anche tu piccola mia, anche tu. Non oso immaginare quanto avrai sofferto.-
-Tanto, ma ora sono contenta, finalmente ho di nuovo te, Nicolas, Elisabeth, ora ho di nuovo una famiglia.- dico sorridendo.
-Non ti lasceremo più, mi sembra proprio un bravo ragazzo Nicolas.-
-Si, lo è, speriamo si risolva presto tutta questa storia con Taylor.-
-Ah è un osso duro quello.- mi dice mio padre.
-Ce ne siamo accorti.-
-Ma ora hai noi pronti a darti una mano, vedrai che ne verremo fuori, lasciamo calmare un altro pò le acque intanto.-
-Si, ne sono sicura.- dico appoggiando la testa sulla spalla di mio padre. Contenta come non mai di averlo ritrovato, questo è uno dei giorni più belli della mia vita.

Sono passati già tre giorni, io sto recuperando il tempo perso con mio padre, cantiamo le mie canzoni, puliamo insieme la casa, abbiamo guardato dei film e molte altre cose. Nicolas sta invece recuperando il tempo con Elisabeth, sono sempre insieme, hanno legato tantissimo e subito. In questi giorni sono proprio contenta. Franco invece alterna il suo tempo, un pò sta con Matias e Patty e un pò con Nicolas e Elisabeth. Li stiamo passando bene questi giorni, si è creato un bel clima. Si ora sono felice.
Dlin dlon.
Suonano alla porta, stavo preparando la tavola con mio padre.
-Vado io.- dico a mio padre. Saranno Cip e Ciop che vogliono pranzare con noi.
Provo a guardare dallo spioncino, ma è oscurato, i due imbranati vogliono farci uno scherzo.
Giro la chiave e apro la porta.
-No.-
-Oh si, ciao Antonella.-
-Signor Taylor.-




Fine capitolo.
Ciao a tutte, scusate se non la aggiorno, ma ho poco tempo e molte fic da portare avanti. Spero che questo capitolo vi piaccia, è un pò noioso lo so, ma doveva fare da anteprima al colpo di scena. Avrei un dubbio, come sapete questo è il seguito di una notte fuori dal mondo. Mi era passata per la testa l'idea di farne una terza fic di questa saga, però ho visto che le visite sono diminuite, se la storia ha perso d'interesse cancello subito l'idea del seguito. Aspetto pareri e consigli.
Un mega grazie a:Ilary_Divina, ella96, namithebest, bulma4ever, miss myu 91, GiuLy93,  Alexiel94.
Un bacio.
Gaia
  
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