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Autore: Kite    18/12/2009    3 recensioni
I migliori amici di sempre. La ragazza che è riuscita a dividerli.
Ed Emily, il quarto lato di questo rettangolo sbilenco.
Solo loro.
Solo quattro, miserabili codardi.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm A Coward
(when it comes to love)


capitolo uno;
four of a kind


« … e se magari ti mettessi addosso qualcosa di più carino una volta ogni tanto, insomma tutti questi maglioni enormi, tesoro... tesoro? »
« Sì mamma, sì » borbotta la giovane Emily Cartwright, arrampicandosi su per la scala a chiocciola della sua nuova casa. La nostra odia le scale a chiocciola. Lo fa da sempre, è un astio atavico e radicato che la accompagnerà per il resto dei suoi giorni. Le scale a chiocciola sono contorte, subdole, pericolose. E poi le fanno venire la nausea. Quel vortice di scalini che si inseguono all'infinito le fa effetto peggio che un giro sulle montagne russe alle sei del mattino dopo aver fatto colazione con la peperonata affogata nell'olio di nonna Moe.
Emily odia le scale a chiocciola quasi quanto gli accorati soliloqui materni che si deve sorbire un giorno sì e l'altro pure, solamente perché ha diciassette anni, non ha uno straccio di relazione sociale e passa il venerdì sera a fare la maglia.
« Bambina mia, lo dico per te! » le urla dietro la madre.
La nostra sbuffa e si chiude alle spalle la porta della sua nuova camera da letto.
Ha solo una gran voglia di infilarsi il pigiama e sprofondare nella più beata incoscienza.

« Ti ho detto che non mi va, Reed. » la voce di Johnny suona vagamente irritata, ma è solo una pallida rappresentazione della burrascosa condizione in cui versa l'universo interiore del giovane.
Già, perché Reed se ne sta sdraiato svogliatamente in cima al suo letto, scolandosi una delle sue birre, di cui si è appropriato senza nemmeno domandare il permesso.
Cielo, non è la prima volta che una situazione del genere si presenta. È la prima volta, tuttavia, che quello accade da quando Reed si è portato a letto Ellie.
La sua Ellie, tanto per essere precisi.
Johnny stringe i pugni così forte che le dita rischiano seriamente di perforagli la palma e di fare capolino sul dorso della mano. Immagina che li dentro ci stia il sudicio collo ipocrita del suo migliore amico.
Distoglie lo sguardo da Reed, che si è appena esibito in un rutto magistrale e prende a fissarsi la punta delle scarpe. La suola si sta scollando, nota.
« Ma amico! » protesta il traditore. Sta per imbastirgli un discorso sull'importanza di partecipare alla scatenatissima festa di Claire, che si prospetta come il più figo degli eventi mondani dell'intero anno, quando provvidenzialmente viene interrotto da qualcosa.
Johnny, infatti, sente che non avrebbe potuto dominare ancora a lungo il suo istinto omicida se Reed non l'avesse piantata di tentare di convincerlo a rinunciare alla sua serata casalinga.
« Guarda quanto ben di dio... » mormora quello, sgusciando come attirato da un'enorme calamita, verso la finestra.
« Che diavolo...? » inizia Johnny, raggiungendo l'amico, per comprendere quale fosse la fonte di tanto interesse. Non gli ci vuole nulla, la individua subito.
Dalla finestra di fronte si può nitidamente godere della visione della figlia dei nuovi vicini che si libera degli abiti e gironzola per la stanza in biancheria intima, presumibilmente alla ricerca di qualcosa di più comodo da indossare.
« Uho, Johnny, perché non mi hai mai parlato di questa cosa? Volevi fare l'egoista e tenertela tutta per te? » lo accusa fintamente risentito Reed. « Dio, guarda che culo! »
Poi un attimo. La ragazza si volta, si accorge dei due guardoni appollaiati sul davanzale di fronte e rimane incredula a fissarli per qualche secondo. Giusto il tempo per dare a Reed la possibilità di mandarle un bacio e strizzarle lascivamente un occhio. Poi la giovane, visibilmente scandalizzata, si precipita a serrare le tende.
« No, Chiappe D'Oro! Torna qui! »

« Era così chiaro che Tom mi si voleva fare! Insomma, cioè, lui è uno schianto da paura, ma eravamo nel bagno della scuola, capisci? Ellie? Ellie, capisci? » Claire allunga la mano con le unghie laccate di giallo canarino e da un colpetto sulla spalla di Ellie.
« Mmh » risponde quella, voltando appena la testa per rassicurare Claire sul fatto che, sì, comprendeva quali fossero le terribili ragioni che l'avevano spinta a dire no a quel fustacchione di Tom.
« Cioè, chissà quando mi ricapiterà un occasione del genere! Cioè... Ellie? Ellie tu non mi stai ascoltando! » protesta risentita, una volta che tale agghiacciante consapevolezza la raggiunge.
Ellie sorride amichevolmente. « Sei perspicace Claire, non l'avrei mai detto. »
Odiava quella bionda petulante che non la lasciava in pace un secondo. Odiava quel mortorio di festa. Odiava che non ci fosse Johnny in giro. Odiava odiare la sua assenza. Odiava aver visto entrare Reed con una ragazza pescata chissà dove spalmata addosso. Ed odiava che ora lui e la sua nuova conquista si stessero dirigendo verso di lei.
« Ehi bamboline! » le saluta soffiando il fumo della sua sigaretta in faccia ad Ellie.
« Reed! Che fico che sei venuto! » cinguetta Claire arrotolandosi una ciocca di capelli fra le dita. « Non ci credo, cioè, ma Johnny non c'è? » domanda curiosa.
Ellie sente un enorme nodo allacciarle lo stomaco. Odia - soprattutto - che solo il suo nome le faccia quell'effetto.
« No, quello sfigato non aveva voglia di uscire! Ci credete? » Reed getta la testa all'indietro e scoppia a ridere, sguaiatamente. Poi sparisce fra la folla assieme alla sua nuova amica, verosimilmente alla ricerca di un luogo più o meno tranquillo dove accoppiarsi.
« Cioè Ellie, guarda! È appena entrato Tom! Cioè dici che devo andare a parlargli? Cioè, Ellie? Ellie? Ellie dove sei? » ma è inutile ormai, Ellie se ne è andata.
È alla ricerca di una distrazione, che le impedisca, almeno momentaneamente, di pensare a quel bifolco di Reed. D'accordo, non si aspettava nulla da lui. Ma vederlo fra le braccia di un'altra nemmeno due giorni dopo il loro incontro la manda in bestia. Lei è Ellie, per l'amor del cielo! Qualsiasi ragazzo si sarebbe venduto la nonna pur di passare cinque minuti solo con lei. E quello stronzo di Reed osa dimenticarla così in fretta?


K I T E S A Y S;;
Saaaalve!
Sono nuova di queste parti, ebbene sì °ò°
Allora, cosa dire... oddio, non lo so o_o
Spero che vi piaccia e le solite banalità u.u
Baci baci, esserini *_*

  
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