Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: assasymphonie_    18/12/2009    8 recensioni
Kagome è grande ormai
Almeno quanto basta per andare a vivere da sola
Sola si fa per dire...
Miroku, Inuyasha, Sango.
Gli amici di sempre, o forse no?
Divertitevi a scoprire quanto possa diventare movimentato un noioso Natale...
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Vicinato

 

Un ragazzo giaceva esanime su una poltrona. Un largo cerchio viola spiccava intorno ad un suo occhio blu cobalto.

-Ahh che dolore-

Sango lo guardò male, sistemando meglio l’enorme bistecca surgelata che gli stava tenendo spiaccicata in faccia.

-Miroku piantala di lamentarti! Te la sei proprio cercata- sbuffò turbata.

Cercava di nasconderlo ma quando Inuyasha aveva mollando un mega gancio sinistro dritto dritto nell’occhio dell’amico si era preoccupata … E non poco!

-Ma non è stata colpa mia- si lagnò il ragazzo –E’ Inuyasha che è troppo impulsivo!-

-Cosa sono io?!- chiese contrariato l’interessato, comparendo improvvisamente alle spalle dei due. Miroku deglutì a fatica.

-No dicevo, in cucina dovrò passare il detersivo-

L’amico sogghignò.

-Ah ecco-

Sango si abbandonò all’ennesimo sospiro, scoccando un’occhiata all’orologio.

-Per quanto ancora dobbiamo stare così?- chiese rivolta al ragazza sbracato.

Lui le prese la mano, con occhi adoranti.

-Anche tutta la vita-

La giovane gli mollò uno schiaffo.

-Sì, certo! Tienitela da solo la bistecca va- sbuffò allontanandosi.

-No, Sango-chan!- piangnucolò Miroku facendole gli occhi dolci.

Per tutta risposta lei gli mostrò la lingua.

-Ragazzi potreste cortesemente piantarla?- intervenne a quel punto Koga, intento a seguire un dubbio programma in tv.

-Sto tentando di seguire- continuò.

Inuyasha gli si avvicinò, chinandosi all’altezza dello schermo.

-Ma che roba è ?-

Il ragazzo lo guardò malissimo.

-Qualcosa che un cane rognoso come te non può capire-

L’amico si trattenne a stento dal mollargli un pugno.

-Ah si? E cioè, signor Lupastro SoTuttoIo?-

Koga lo guardò con sufficienza.

-La Prova Del Cuoco-

Ci fu un attimo di silenzio attonito poi Inuyasha cominciò a ridacchiare. Prima piano, poi sempre più fragorosamente, finché la sua risata non risuonò per tutto l’appartamento.

Sango era immobile sul bracciolo della poltrona, l’ilarità dell’amico la sfiorò come se nulla fosse. Miroku invece aveva l’occhio sano completamente spalancato e l’iride  blu brillava di stupore.

-Cosa…?- chiese poi a voce bassa.

Inuyasha si rotolò per terra tenendosi la pancia.

-Hai capito bene, micione! Il lupastro qui presente si sta vedendo un programma di CUCINA!- esclamò senza smettere di ridere.

Koga si alzò minacciosamente in piedi.

-Hai qualche problema se non voglio ripetere l’esperienza di affidarmi a Miroku per cucinare, botolo?- domandò rabbioso.

Il moro parve offendersi ma nessuno ci fece caso. Il ragazzo steso a terra si volse verso la tv.

-Non credo che servirà ha molto, sei un caso disperato-

-Cosa hai detto?!-

-Oh lupastro, però Amplifon! Ho detto che sei un caso disperato!-

-Ripetilo se hai coraggio!-

-Caso disperato, caso disperato!-

Ebbe così inizio la solita lotta. Sango a quel punto si girò annoiata dall’altra parte, imitata subito da Miroku. La scena andò avanti qualche minuto, quando si udirono dei passi sulle scale. Tutti si voltarono.

Kagome era in piedi a pochi passi da loro, avvolta nel suo maglione verde chiaro, preferito.

-Ehilà ragazzi- esclamò gioiosa.

Koga ed Inuyasha si precipitarono immediatamente accanto a lei.

-Kagome!-

- Ma ti sei già alzata?-

-Non dovresti stare ancora a letto?-

-Fammi sentire la febbre-

-Spostati, botolo, gliela sento io-

-Ma fammi il piacere!-

-Non ci tengo-

-A cosa?-

-A farti un piacere-

-Ma lo vedi che sei scemo?-

La ragazza si schernì con un sorriso.

-Sto bene ragazzi,non preoccupatevi, solo…-

Ma non fece in tempo a finire la frase che suonò il campanello.

Kagome sbuffò leggermente avviandosi verso l’ingresso.

 

Oh ma aspettano me, per venire a rompere.

 

Pensò contrariata, spalancando la porta. Rimase di sasso.

Davanti a lei, con un vassoio di dolciumi in mano, stava una ragazza.

Doveva essere qualche anno più grande di lei ma la cosa che più shockava era l’aspetto della coetanea.

Lunghi capelli nero lucido, raccolti in una coda.

Una corta frangetta corvina sulla fronte.

Occhi scuri come pozzi profondi.

Pelle pallida come la neve.

-Salve, sono Kikyo: la nuova vicina-

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:

 *si colpisce in testa ripetute volte*

Prima cosa: MI DISPIACE ENORMEMENTE PER IL RITARDO!

Ho avuto dei gravi problemi ancora! (sembrano non esaurirsi mai)
Ed il tempo mi è fuggito di mano.

  
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