Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: AlexaHumanoide    30/12/2009    5 recensioni
"Amore, posso dirti una cosa?" Mi chiese Bill, abbracciandomi da dietro.  
"Certo, amore, dimmi.." Dissi, mettendo le mie mani sulle sue, appogiate sul mio bacino.
"Ti amo più di qualsiasi cosa al mondo." Sussurrò vicino al mio orecchio.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sake of Angels.'
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disegno fatto da lei---> http://angelteva.deviantart.com/; immagine fatta da me ; )

 

Ciao a tuttii! Questa è la mia prima ff che prendo sul serio O.O.. Spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate..Premetto che questa storia è stata un mio sogno. Quindi attente xDxD aah, mi scuso se ci sono errori di scrittura >.< Vabbè, adesso vi lascio leggere : ) Alla prossima..♥

 

 

Finalmente ci ero riuscita. Ero riuscita a far dire una parola composta di due sole lettere a mia mamma, che per me valevano tanto: si.
Ci sono voluti 2 mesi per convincerla, ormai avevo perso le speranze. Ma non mi arresi. Era una delle poche volte che loro venivano qui. E io non volevo perdere il loro concerto.
Volevo andare ad un concerto dei Tokio Hotel. E adesso, bè, ci potrò andare, grazie a quel monosillabo.

"Grazie mamma!" ormai gridai.
"Voglio solo farti felice"  Le sue labbra si curvarono in un sorriso.
Gli diedi un bacio, più rumoroso che potei, sulla guancia.
"Vado dirlo subito alla Freee!" e corsi su per le scale, troppo veloce, e quasi inciampai.
Sentii mia madre ridere e pronunciare delle parole incomprensibili.
Aprii la porta della mia camera, facendola sbattere contro il termosifone. E presi il cellulare di fretta e furia.
Digitai il numero che ormai dopo 14 anni di amicizia sapevo a memoria.
Squillava. E io, per la troppa agitazione, saltellavo da una parte della stanza all'altro.
"Pronto?!?"
"Freeeeeeeeeeeee, non ci crederai mai!"
"Magari se non mi fori un timpano.."
"Oh, si scusa"
"Bè allora che è successo?!?"
"Mia mamma ha detto di si!" Lei capì al volo.
"aaaaaaaaaaaah!" Dovetti allontanare il cellulare dall'orecchi se non volevo diventare sorda.
"Però anche tu..Non voglio perdere l'udito."
"Ohh, giusto, scusa" Mi scappò un sorriso.
"Perdonata."
"Grazie, allora domani andiamo a fare shopping, ok?"
"E perchè dovremmo?" Non capivo.
"Scema, dovremo essere bellissime quel giorno" Rise.
"ooh, si, certo..come no!"
"Alee, ti vengo a prendere io domani alle 4, dopo scuola, ok?" Sbuffai.
"oooook, a domani" "A domani" e misi giù.

Sorrisi e mi stesi sul letto. Ero felice. Felice di poter finalmente sentire la loro musica in live. Era uno dei miei tanti sogni.
E anche questo sogno lo avrei passato insieme a le, Francesca. La mia migliore amica. Anche lei fan dei Tokio Hotel.
A differenza di una cosa: lei amava perdutamente Tom. Io invece li seguivo solo per la loro musica. E mi andava benissimo così.
Io e la fre siamo due ragazze di una misera cittadina fuori Bologna. Io ho 16 anni, come lei e mi chiamo Alexa. Ho dei capelli (diciamo mossi) lungi neri corvini e occhi verdi, alta circa 1.70.
Purtroppo però sono "curvosa" ma non grassa, ma la fre mi dice sempre che sono bellissima anche con delle curve in più. Io mi fidavo di lei, ma non mi vedevo come una bellezza così grande.
Lei invece ha capelli lunghi fino alle spalle, (lisci, grazie alla piastra) castani e occhi altrettanto marroni, secondo me bellissimi. è un muro vivente. è alta quasi 1.80 ed è magrissima, a fortuna sua.
Io e lei ci diciamo tutto, non ci sono segreti. Io mi fido di lei, e lei altrettanto. Sappiamo i nostri sogni, e lei sa il mio bisogno enorme di trovare il grande amore. è lei che mi consola sempre quando piango.
Ed è lei che mi dice sempre che prima o poi lo troverò questo lui. Come lo chiamavamo noi. E io le credevo. Ed ero felice ad averla vicino, senza, non sapevo se fosse stata la stessa cosa.
Tante cose ci rendevano uguali, fuori dall'aspetto fisico, ma la più grande è la passione per la musica di quei quattro ragazzi, che fra una settimana avremmo visto.
E io non ci credevo ancora.

Restai qualche minuto a guardare il soffito, poi chiusi gli occhi e mi lasciai cullare da Morfeo.
Domani sarebbe stata una lunga e faticosa giornata, lo sapevo.

Ovviamente sognai di nuovo loro, con la loro musica..
E inaspettatamente sognai il concerto.


   
 
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