Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Arsenia    10/01/2010    2 recensioni
- Benvenuta, sembrava che non saresti arrivata mai, Greengrass. Eccola lì quella voce, quello sguardo penetrante, come mille lame nell’anima. Lui la guardava, seduto di fronte a lei nel tavolo. La guardava con un leggero sorrisetto dipinto sulle labbra, con uno sguardo colmo di mille sottintesi. - Zabini, quale onore parlare con te. Se non mi fossi fatta attendere avreste potuto credere di avere a che fare con una qualsiasi Serpeverde. Rispose di tutto tono, con un che di ironico. - Ed a quanto pare non è così. Bene, vedremo se sei davvero diversa dalle altre o se sono soltanto parole. Daphne lo guardò. Aveva capito. Il gioco era appena iniziato.
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Pansy Parkinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Terzo anno.

La ragazza dai lunghi capelli castani sedeva su quel letto avvolta dalle candide lenzuola che odoravano di quella passione da poco consumatasi.  Con quegl’occhi che brillavano d’azzurro osserva ai movimenti del ragazzo che dormiva lì accanto. Era bello, bello da morire, ogni minuto che passava irradiava quella luce di perfetta superiorità che avrebbe fatto sentire piccolo perfino il più importante della scuola. Daphne sorrideva appena. Ogni notte, dopo il sesso, restava a guardarlo dormire, accarezzandogli i capelli castano scuro, esaminando ogni suo movimento. Gli piaceva più di quanto potesse ammettere. Gli piaceva da sempre, fin dalla sera dello Smistamento. Lui era Blaise Zabini, come poteva non piacerle? Lui era la perfezione fatta persona. Andava ormai avanti così da qualche mese: ogni sera Daphne si recava nella camera di Blaise e lì facevano scintille, nel vero senso della parola. La mattina presto lei se ne tornava in camera sua e per il resto della giornata si scambiavano soltanto qualche sguardo malizioso, o qualche acida battutina. Erano fatti così, non stavano insieme, erano solo sesso. Daphne non era la tipa da soffrire per una cosa del genere, anche lei in fondo voleva solo quello, ma la differenza tra i due era che la ragazza di era ripromessa di non donare il suo corpo a nessun altro. Blaise era stato il primo e sarebbe stato l’unico, almeno per un po’ di tempo.

La ragazza si alzò delicatamente, cercando di non fare rumore, così da non svegliare l’altro. Indossò i vestiti gettati poco più in là, si sistemò i capelli specchiandosi e lasciò un bacio sulle labbra del ragazzo. Poi, di soppiatto uscì e corse fino alla sua camera. Aveva bisogno di dormire, tremendamente bisogno.

 

Sbadigliando, la mattina successiva, la Greengrass si alzò. Fece una doccia veloce ed una volta pronta si diresse verso la Sala Grande dove si sarebbe tenuta la colazione. Una volta giunta lì si sedette al solito posto di fronte a Blaise che la guardava con sguardo assolutamente pieno di sottintesi ed accanto a Pansy. Draco, accanto a Blaise, guardava la scena semi divertito.

- Insomma Daph, chi sarà il tuo cavaliere per il ballo?

La Serpeverde alzò il sopracciglio. Non aveva pensato che la sera stessa si sarebbe tenuto il ballo scolastico. Sbuffò appena. Chiedere a Blaise sarebbe stato ammettere che gli piaceva e così non poteva fare.

- Pansy si farà accompagnare da Theodore e il nostro caro Blaise porterà Arsenia. –

La forchetta le cadde di mano all’udire le parole dell’amico. Cosa diamine voleva dire che Blaise avrebbe portato Arsenia al ballo? Arsenia era sua sorella e per di più era soltanto al secondo anno. Tossì appena e si ricompose immediatamente. Era la guerra che Blaise voleva? E guerra avrebbe avuto.

- Sai Draco, avevo pensato di andarci con te.

- Dovrò disdire un paio di appuntamenti ma direi che non potevi trovare soluzione migliore. Ah, il sangue Greengrass.

Daphne sorrise. Certo, portare Draco non era ciò che realmente voleva ma di sicuro sarebbe stato meglio che non andarci. Zabini li guardava di sottecchi cercando di nascondere un leggero fastidio che avvertiva. Non credeva assolutamente che Daphne sarebbe andata al ballo con qualcun altro, ma spesso perfino lui riusciva a sottovalutare la sua splendida amante.

 

Erano ormai le 19:30 della stessa sera e la nostra principessa si guardava allo specchio, sistemando gli ultimi dettagli, lisciandosi il vestito blu addosso, e obbligando i capelli a restare perfetti in quella complicata acconciatura. Ovviamente era splendida, come sempre d’altronde.

Puntualmente Draco aprì la porta della camera, facendo il suo ingresso. Era perfetto in un elegantissimo abito scuro, i capelli rigidamente sistemati all’indietro e recava in mano una rosa, che porse alla Greengrass, inchinandosi.

- Ma cosa siamo galanti Malfoy! Poi mi dovrai spiegare come hai fatto entrare in camera, visto e considerato che le chiavi le ho solo io.

- Segreti del mestiere Greengrass.

Insieme uscirono dalla stanza. Il percorso che li separava dal luogo del ballo, la Sala Grande, era piuttosto breve e fortunatamente non c’erano troppe scale da fare, altrimenti i vertiginosi tacchi della Serpeverde avrebbero potuto creare qualche problema, forse. Fecero il loro ingresso per ultimi, il principe e la principessa dei Serpeverde e tutti si voltarono ad ammirarli. Emanavano quella sensazione di perfezione e distacco che avrebbe potuto fare invidia a chiunque. Insieme incarnavano lo spirito della loro Casata, del loro sangue, delle loro famiglie. Raggiunsero in poco tempo gli altri, che li aspettavano vicino al tavolo dei drink. Pansy era raggiante nel suo abito color lavanda e Theodore lì accanto sembrava aver realizzato il sogno della sua vita. Vi erano anche Zabini e la piccola Greengrass, che ridacchiavano sommessi complici di un qualcosa in cui Arsenia non sarebbe neanche dovuta entrare. Lei indossava un abito esageratamente sofisticato di un bel color amaranto e lui era assolutamente splendido. Fu come se una lama trapassò il cuore di Daphne.

- Daphne, finalmente sei arrivata.

- Già Arsenia, finalmente sono arrivata.

I discorsi per quella sera finirono lì con l’acidità delle sorelle Greengrass che si detestavano con tutto il cuore. Blaise era riuscito ad avere ciò che voleva, la conferma di un qualcosa che pensava già da tempo. E figurarsi cosa gliene importava a lui di Arsenia, non faceva per lui. Era troppo esagerata e sofisticata, troppo simile a sua madre. E Blaise odiava Elettra Greengrass con tutto il cuore. Ma aveva iniziato una cosa ed ormai doveva portarla a termine.

Iniziarono le danze, ma nessuna delle coppie Serpeverde volle ballare. Non faceva per loro. Soltanto la Parkinson e Nott decisero di mischiarsi alla folla. Quella era la loro serata. Draco si appoggiò al muro in pietra alle loro spalle, cingendo con il braccio la vita della sua dama.

- Che ne pensi di andarcene da qui?

Chiese lui con tono annoiato. Effettivamente la festa era un vero mortorio, un balletto per quegli idioti Grifondoro che non erano neanche in grado di rendersi conto cosa volesse veramente dire partecipare ad una festa. I due si allontanarono ridendo mentre Zabini, poco lontano li osservava andare via, conscio del fatto che Draco voleva soltanto una cosa da Daphne, ciò che aveva voluto anche lui dall’inizio della scuola.  Scosse la testa, concentrandosi su Arsenia che lo guardava con sguardo interrogativo. Aveva capito tutto anche lei, ma come poteva ammette di essere inferiore a sua sorella? No, non poteva.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Arsenia