Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: Dark Moon    11/01/2010    8 recensioni
Ma sinceramente che fosse cambiata non mi importava granché. Mi interessava solo che lei fosse tornata. Perciò quello che volevo dirgli lo pensai solo e in quel momento non glie lo dissi... Bentornata Patty... Dal Cap 7: "neanche il ragazzo migliore del mondo può farti scordare l’amore della tua vita. Quando nel cuore hai un’altra persona, tutti gli altri sono solo proprietari abusivi. Il cuore di una persona appartiene solo a chi lo fa battere…-" Le coppie sono: Patty/Bruno(Patty/Nuovo personaggio)- Giusy/Guido(Giusy/Gonzalo)-Tamara/Fabio- Antonella/Bruno
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bruno Molina, Guido Leinez, Josefina Beltrán, Patricia Díaz Rivarola
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Capitolo 14: La festa dei “noi”

Capitolo 14: La festa dei “noi”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Ma perché dovresti prepararti a casa nostra?!- sbottò Giusy a una indifferente Antonella, che continuava placidamente a mettersi lo smalto rosso sulle unghie.

-Perché è più conveniente per il mio ragazzo e poi non vedo perché devo darti tutte queste spiegazioni dal momento che non sei nessuno e questa non è solo casa tua-

-Pesa bene le parole prima di parlare Tontonella o ti strappo uno ad uno tutti i capelli di quella parrucca che ti ritrovi!- fece Giusy, costringendola a guardarla in faccia.

Ma perché Giusy era così furiosa oggi?

-E così vorresti farmi paura?! Guarda che non serve a niente sfoderare quelle zanne che ti ritrovi!-

-Zanne? Guarda Tontonella che se sei ancora viva è perché mi fai pena!-

-Pena io?! Qui l’unica a far pena sei tu! Sei così pietosa da metterti con un ragazzo che nemmeno ami!-

Anche lei se n’era accorta?

Ormai anche i pesci rossi di Tamara si erano resi conto che lei si sforzava di amare Gon…

-Sai Antonella? Io mi domando come tu possa avere una malattia di cuore, dal momento che non ne hai uno! E poi tu pensa al tuo di ragazzo dal momento che non credo dovresti stare tranquilla!-

Antonella la guardò senza capire e ci era mancato poco che io cadessi dallo sgabello sul quale ero seduta.

Avevo capito benissimo dove era voluta arrivare con quella frase, infatti notai che Antonella mi aveva guardai con la punta degli occhi.

Dovevo ricordarmi di non infliggere troppo dolore a Giusy quando dopo l’avrei uccisa!

Non le si poteva confessare niente che subito lo usava come arma! Era incredibile!

Prima che la discussione degenerasse, intervenne Tamara, ricordando alle due che se si fossero azzardate a rovinare la festa, sarebbero dovute fuggire in un altro continente per scappare alla sua furia.

Così ricominciammo a prepararci, da notare, però, che mancavano ben 4 ore alla festa!

Con un pretesto Matias era riuscivo a portarsi via Fabio ed era tutta la giornata che non si vedevano e non si sentivano…per fortuna!

Comunque decisi di non far notare, Antonella compresa, che quella frase mi aveva fatto sussultare, così riguardai il mio vestito, richiedendomi ancora dove avrei trovato il coraggio per mettermelo.

Quando lo avevo visto nella vetrina nel negozio, non so perché, avevo avuto un solo pensiero: sarei piaciuta a Bruno con quel vestito?

Ma perché il mio primo pensiero non è stato se fosse piaciuto a Jo?

Jo…si ostinava a non parlarmi… si ostinava a non incrociarmi…si ostinava a voler far finta che non esistessi.

…Erano già tre notti che non tornava a casa e non avevo idea di dove fosse.

Ero preoccupata, confusa, ma lo volevo con me…mi aveva promesso che sarebbe venuto…dovevo averlo vicino stasera, perché con Bruno ci sarebbe stata lei…lei che era stata parte importante del mio dolore…

A volte penso che esagero a parlare così di quello che successe…ma io mi ero sentita tradita…tradita non solo dal mio migliore amico, ma anche dalla persona che avevo capito di amare…

Sentii subito una fitta al cuore…era proprio vero…di ricordi si muore…nemmeno il pensiero di quello che poteva essere faceva male come quello che c’era e non ci sarà più…

Che pensiero contorto…che realtà contorta…una realtà che non mi piaceva…

Aveva ragione Jo…

Perché ero tornata?

Cosa mi tratteneva ancora qui?

La risposta mi arrivò diritta dal cuore…

Due occhi verdi…ecco cosa ti tiene ancora qui…

Due occhi verdi che mi avevano seguita per cinque anni…due occhi verdi che mi avevano fatto piangere…due occhi verdi che mi ricordavano la mia codardia…due occhi verdi per cui volevo lottare, ma non avevo la forza…due occhi verdi che mi avevano fatto innamorare…

-Patty a cosa pensi?-

-niente Giusy…perché?-

-Perché ti sei imbambolata a fissare quel vestito…non ti preoccupare…lui guarderà solo te stasera- aveva negli occhi una certezza solo sua.

-Tzè…proprio me…avrà la sua ragazza al suo fianco…- le ricordai.

-Ma non quella che vorrebbe-

-Eh?-

Giusy non mi rispose, mi lanciò uno sguardo eloquente e poi se ne andò.

Due occhi castani, però, ci aveva osservate e un’Antonella attenta aveva ascoltato ogni parola.

-Ragaaaazzee!! Possiamo vedervi?!-

Le teste di Bruno, Alan, Santiago e Gonzalo, sbucarono dalla porta di poco aperta.

In meno di due secondi arrivò loro addosso di tutto: tre mutande, due maglie, un asciugamano, due paia di pantofole, una scatola uscita chissà dove e altra roba di dubbia provenienza.

-Uscite immediatamente di qui!!- strillò Caterina, che non aveva il pezzo di sopra.

-Chiudete gli occhi e andatevene! Ma siete cretini?!- urlò Giusy, che invece si era appena tolto quello di sotto.

I ragazzi capirono che era meglio andarsene, così malconci uscirono dalla stanza.

Non ricominciammo a prepararci, questa volta senza disturbi da parte di nessuno.

 

 

 

Eravamo tutti nel salone principale, aspettando le nostre belle, chi più ansioso, chi meno.

Tutti erano contenti, tranne Jo, che stava appoggiato al muro poco distante da noi ed aveva un’aria alquanto cupa.

Non potei non notare che, se avevano litigato io ero più che felice…

-sono quattro ore che si sono preparate…non vedo l’ora di vederle!- fece Santiago.

-Tzè! Secondo me dopo quattro ore, con tutto quel trucco che si saranno messe non le riconosceremo nemmeno!- disse ironico mio fratello Gon.

-Dai ma quanto sei cattivo!! Non riconosceresti nemmeno la tua Giusy?- gli domandai io, per punzecchiarlo un po’.

-Ma che c’entra! Lei è bella con o senza trucco! E poi la riconoscerei a occhi chiusi!- mi rispose sulla difensiva.

Tutti cominciarono a ridere, ma le nostre risate furono smorzate dalle ragazze che scendevano.

La prima a scendere fu Sol, che aveva un mini vestitino nero con delle striature dorate.

Il vestitino si allacciava al collo e si congiungeva al centro del vestito con una sorta di anello.

Aveva i capelli sciolti e mossi che le arrivavano alle spalle.

Santi era rimasto del tutto sbalordito. Aveva la bocca spalancata e quando lei gli arrivò vicino, lui riuscì solo a balbettare uno bellissima e stupenda a stento.

La seconda fu Caterina, che aveva un vestito che le arrivava al ginocchio verde, dei sandali dello stesso colore e i capelli raccolti in una bellissima coda alta.

Era truccata leggermente, con dell’ombretto verde chiaro sugli occhi e una leggera matita nera.

La reazione di alan fu per lo più uguale a quello di San.

Appena l’aveva vista aveva cominciato a battere le mani da solo e l’aveva baciata, dicendole che era la più bella.

Poi fu la volta di Tamara.

Aveva un vestito lungo un po’ fin sopra al ginocchio blu. In vita aveva una cinta di pelle nera con una rosa di lato dello stesso colore, mentre la parte di sotto del vestito era formata da un doppio velo.

Aveva anche lei i capelli sciolti ed era truccata pochissimo.

Certo che erano tutte bellissime!

Dopo scese Antonella e non potei non notare che fosse veramente bella.

Aveva un vestitino cortissimo nero, che si intrecciava dietro al collo. Sul seno aveva una fascia, poi il vestito si allargava, per poi restringersi con un0altra fascia sulle cosce.

Aveva i capelli sciolti, fermati di lato da delle mollettone nere.

Era abbastanza truccata e scendeva le scale con il suo solito modo disinvolto e vanitoso.

-ti piace?- mi disse nell’orecchio, una volta che l’ebbi al mio fianco.

-Sei bellissima- le dissi e lei si toccò i capelli.

-Lo so- fece guardandomi negli occhi.

-Ma Giusy?- chiese Gon.

Neanche finì di dirlo, che Giusy comparve in cima alle scale. Un altro po’ e dovevamo mantenerlo noi in piedi.

Aveva un vestito rosso scuro  che si legava al collo, ma non era come quello di Anto, con un generoso scollo.

Sotto al seno aveva una fascia a forma di triangolo e poi il vestito scendeva a “livelli” pieghettati, arrivando fino a metà coscia.

I capelli erano raccolti del tutto e alcuni ricci le ricadevano sulle spalle.

Era truccata normalmente, con un rossetto leggermente rosso che le delineava meglio i contorni della bocca.

Gon era estasiato…si vedeva proprio che era innamorato perso…non aveva occhi che per lei…peccato che non potessi dire lo stesso di lei e questo mi faceva male…

Gonzalo sarebbe rimasto ferito da tutta quella storia…

-Sei bellissima amore mio…la più bella!-

-Ma come sei sdolcinato!- feci sarcastico con mio fratello, buttando un occhio alla scala, per poi fissarla di nuovo, ma con più incredulità.

In cima ad essa c’era la creatura più bella che avessi mai visto.

Non di una bellezza rara, ma unicamente meravigliosa.

Patty indossava un vestito nero che le arrivava a metà coscia.

Era scollato e la rotondità del suo seno perfetto giocava al vedo non vedo.

In vita aveva una sorta di bustino nero lucido, con tre piccole fibbie.

Il vestito, poi, scendeva leggero sui suoi morbidi fianchi. Due gambe snelle e ben tornite si muovevano in modo sinuoso, lasciando che il vestito ondeggiasse un po’.

Indossava un paio di decoltè nere lucide e dal tacco altissimo; i capelli erano sciolti e di un liscio quasi finto.

La matita sugli occhi mettevano in risalto i suoi occhi di cioccolato e il rossetto rosso, ma non troppo, faceva diventare la sua bocca ancora più desiderabile di quanto non fosse.

Mentre guardavo lei, lanciai un’occhiata a Jo, che la guardava anche lui come se fosse un sogno.

Una grande gelosia mi assalì e avevo tanta voglia di urlargli che lei era un sogno, si, ma era il MIO sogno!

Era bella da far paura e sensuale da far impazzire.

Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e non mi importava se Antonella lo avesse notato, se Jo mi avesse spaccato la faccia, se il mio cuore si era fermato…in quel momento esisteva solo lei…intorno a noi…IL VUOTO…

 

 

 

 

Stavamo immersi e zitti nell’oscurità dell’enorme entrata del locale dello zio di Tamara.

Al mio fianco c’era Antonella, che si lamentava sotto voce del ritardo di suo fratello.

Subito Giusy le intimò di stare zitta, altrimenti sarebbe fallita la sorpresa.

La lite tra le due fu smorzata dal suono di due voci in vicinanza.

-Ma perché è tutto buio?- chiese Fabio senza capire.

-Ma che ne so! Forse…-

In quel momento arrivarono nel salone tutto addobbato e le luci si accesero subito.

-AUGURIIII!- urlammo tutti, contenti ed eccitati, mentre Fabio ci guardava con gli occhi sgranati e un sorriso ebete.

-Non ci posso credere…-

-Auguri amore mio…buon compleanno!- fece Tamy andandogli incontro e baciandolo a stampo.

-Se avessi saputo che c’era una festa, mi sarei vestito meglio!- disse lui ironico, ricambiando il bacio di Tamara.

-Non importa…sei bellissimo lo stesso…- lo rassicurò Tamara sotto voce.

-Tu sei bellissima…-

I loro occhi si incatenarono e scattò di nuovo quella magia che durava da sei anni.

-Ragazzi, scusate, non vorrei interrompervi…ma se cominciate così noi ce ne possiamo pure andare!- feci io ridendo, con un Jo accanto a me sempre più taciturno.

-Hai ragione! Scusateci!- tutti cominciarono a ridere e finalmente la vera festa cominciò.

Gli Oblivius dal palco cominciarono a suonare una canzone, non troppo alto, mentre portavamo Fabio all’enorme sala dove c’erano tutti i regali.

Tra quella montagna di pacchetti sembrava un bambino, non sapeva dove girarsi e non condividevamo la sua felicità.

-Dobbiamo parlare- Jo mi tirò per un braccio e uscimmo dalla stanza, sotto lo sguardo vigile e geloso di Bruno.

-Dimmi- dissi io una volte che entrammo in una stanza più silenziosa.

-dimmi? Sai bene di cosa dobbiamo parlare, ma dal momento che non ti è importato per niente chiarire con me devo dedurre che la nostra storia aveva valore solo per me!-

-perché dici aveva?- chiesi io timorosa della risposta.

-Perché adesso non lo so più-

-Non mi ami più?-

-Oh Patty per favore! Adesso non far passare me per l’insensibile! Lo sai benissimo che ti amo ancora! Ed è per questo che sono ancora più deluso dal tuo comportamento-

-Deluso di che Jo?! Hai fatto tutto tu! Ti sei dato TU la risposta alla domanda che tanto ti premeva farmi!- sbottai io, questa volta anche un po’ arrabbiata.

Lui non voleva passare per l’insensibile, ma io non volevo passare per la stronza!

-Appunto! La risposta che non mi hai dato! O meglio ,non mi hai dato a parole, ma era più che eloquente quale fosse!-

-Ma quale risposta! Ma di che stai parlando!-

-Patty tu sei tornata per lui e non dirmi che non è così!-

Feci un respiro. –non è così-

-Tsk- si passò una mano tra i capelli e poi mi riguardò fisso negli occhi. –con che coraggio mi menti guardandomi negli occhi?-

-Non ti sto mentendo Jo! Hai ricavato una risposta che non è vera!-

-e allora perché non mi hai risposto subito?-

Rimasi di nuovo interdetta.

-Perché mi sembrava ovvia come risposta! Sono tornata per i miei amici, per ritrovare la mia vecchia casa…per stare con Giusy, Tamy..-

-..Bruno- insistette lui.

-Anche! Ma non nel modo che intendi tu! Io voglio stare con te!-

Il suo sguardo si ammorbidì. –Davvero?-

-Si…io amo te…voglio te…-

Lui mi sorrise e poi mi baciò.

Un bacio disperato e arrabbiato….

-Ok…scusami per la mia stupida gelosia…-

-non ti preoccupare…la tua gelosia mi piace…mi fa capire quanto tieni a me-

-Non immagini quanto-

Ci baciammo di nuovo e uscimmo abbracciati dalla stanza.

Non vidi però, che dietro l’angolo c’erano due occhi verdi che ci guardavano tristi e nostalgici.

Si…quegli occhi verdi…

 

 

 

 

-Non la sopporto! Non la sopporto!- sbottai io.

-Chi?- mi chiese Gon mentre ballavamo.

-Quella! La bionda slavata!-

-La ragazza di Guido?-

-Già!-

-E perché?- mi chiese seccato, senza smettere di ballare.

-Perché pensa di essere bella! Guarda, guarda! Guarda come si struscia!-

-Ma sta con il suo ragazzo! E poi non è bello parlare di un altro quando si è con il proprio!-

-Hai ragione…scusami…- lo baciai velocemente e lui mi sorrise.

Ero riuscita di nuovo ad appianare la situazione.

A volte non riuscivo a controllare i miei attacchi di gelosia, nemmeno davanti a Gon.

Mi chiedevo se solo io stessi con un ragazzo che non amavo a 360 gradi…se solo io ero così cattiva…

Notai che Guido lanciava ogni tanto degli sguardi vero di me, e come complici inconsapevoli il gruppo che aveva cominciato a cantare una canzone “sensuale”, cominciai a scatenarmi con Gon, ballando in modo sensuale.

Lui rideva, ignaro di tutto, mentre vidi Guido irrigidirsi.

Dopo un po’ si allontanò con la sua ragazza, mentre io me la ridevo in silenzio.

 

 

 

 

-Era da più di mezz’ora che ero attaccato al bar, scolandomi tutto quello che mi veniva in mente.

Stavamo già a tre birre, due bicchieri di vodka, uno di whiskey e due di rum e pera.

-Dai guido…smettila...ti prego…-

Al mio fianco Ali mi pregava di smettere…ma smettere di fare cosa? Smettere di soffrire?!

Cazzo!

Che rabbia che mi era salita quando l’avevo vista ballare in quel modo con gonzalo.

E poi quel vestito…le sue labbra…i suoi capelli…i suoi occhi…il suo corpo…mi facevano impazzire…la volevo tutta per me…anzi…la rivolevo tutta per me…

Adesso quello che ballava con lei potevo essere io…se lei non si fosse decisa troppo tardi…se io non mi fossi arreso troppo presto…

Troppo presto?! Cinque anni lo chiamavo troppo presto?!

Sentii una voce venirmi da dentro…

Si, cazzone è troppo presto! Avevi giurato che per lei avresti aspettato l’eternità!

-guido ma cosa ti è preso all’improvviso?!-

Di nuovo lei…

In questo momento mi dava fastidio…avrei tanto voluto urlargli di tacere…che adesso stavo pensando a Giusy e lei non poteva contaminare i miei pensieri con la sua voce!

Volevo essere lasciato in pace…volevo rimanere fermo per sempre…morire…morire con il suo nome tra le labbra e il suo volto nella testa…

Stavo impazzendo…si…stavo impazzendo per una ragazza che mi aveva fatto perdere persino il sonno…

…Ma era una dolce pazzia…una pazzia che non mi sarei mai stancato di avere…una pazzia che mi permetteva di vivere…lei…

Lei era la mia pazzia, i miei sogni, il mio cuore, la mia anima, i miei desideri…tutto…

E io che mi ostinavo a fare il cuore forte e stare con una ragazza che nemmeno amavo…

-Vado da un’altra parte…non mi seguire!- le dissi burbero, senza nemmeno guardarla in faccia.

Mi facevo schifo, tremendamente schifo e non solo perché puzzavo di alcool.

Mi facevo schifo perché riuscivo ad ammettere i miei sentimenti solo da ubriaco.

Andai nella stanza più vicina, sentivo che non sarei rimasto in piedi per molto.

Quando entrai, però, trovai qualcosa che non mi sarei mai aspettato…

 

 

 

-Mi concede questo ballo?- mi voltai e trovai la mano tesa di Bruno verso di me. –sempre se il tuo ragazzo me lo concede…- riprese, guardando Jo.

Anche io lo guardai, cercando con gli occhi la sua approvazione.

Dopo qualche secondo lui mormorò uno stentato ok, ma solo un ballo, incrociando le braccia e sprofondando nella sedia, gesto tipico di quando cominciava ad innervosirsi.

Mi voltai verso Bruno, che sorrideva ancora e prontamente presi la sua mano.

Lui mi tirò al centro della stanza, proprio quando il gruppo decise di rilassarsi un po’ e misero un disco di lenti.

Le sue braccia forti mi strinsero subito in una dolce morsa e io mi sentii immediatamente a disagio.

Gli portai le braccia al collo, ma con la coda dell’occhio guardavo anche Jo, temendo una sua reazione negativa.

-Non ti preoccupare per adesso di lui…viviamoci quest’attimo…temo non ce ne saranno tanti…-

Rabbrividii subito.

Il suo corpo a contatto con il mio mi facevano provare sensazioni che nemmeno sapevo esistessero…

Quella sera era bellissimo…bello e dannato…fasciato perfettamente nel suo abito scuro…un principe…il mio principe

-La tua ragazza non è gelosa? Conoscendola…-

-No, non ti preoccupare…se davvero la conoscessi, devi sapere quindi che sta ballando con un altro ragazzo- fece ironico.

-E ti da fastidio?-

-Non in questo momento-

Ci guardammo negli occhi e ci stavamo muovendo non per nostro volere, ma solo perché ci portava la musica.

Mi sembrava così naturale essere lì, con lui, abbracciati come due metà della stessa mela…

-Sei stupenda stasera…- mi sussurrò all’orecchio.

-Anche tu…- gli risposi timida.

Quanto era bello…dio ti prego dammi la forza per non morire qui…tra le sue braccia…

-Mi sembra un sogno stare così con te…-

-Bruno perché mi dici queste cose?-

Era strano…troppo strano

-forse perché ho bevuto qualche bicchierino di troppo…o forse perché volevo dirti quello che pensavo…- mi sorrise e in quel momento le mie gambe divennero molli.

Perché mi diceva quelle cose? Perché doveva sempre mettermi in confusione?

-Sei strano stasera…-

-No, ti sbagli…sono solo sincero-

-Forse sei solo brillo…-

Dovevo interrompere quella situazione o non sarei più tornata in me…

Le sue braccia sulla mia schiena non mi aiutavano a pensare…mi confondevano…mi facevano bramare qualcosa di più…mi facevano ricordare quello che eravamo…

-No…Patty perché sei andata via?- mi chiese serio e in quel momento desiderai solo di sparire.

Perché me lo chiedeva! Lui lo sapeva!

-Lo sai benissimo Bruno…-

-No non lo so!- sembrava arrabbiato –Non so perché mi hai abbandonato! Non so perché non mi hai salutato! Non so perché hai cercato di cancellarmi! Non so perché quello che è successo per te non ha avuto valore!-

Ma diceva sul serio? Stava dando a me tutta la colpa?

-Non sono io quella che ha sbagliato…lo sai bene-

-E allora se davvero sono stato io dimmi come posso rimediare!-

Mi guardò con quel suo sguardo disarmante e per un attimo fui tentata di dirgli che non volevo che facesse niente per farsi perdonare…mi bastava che lui fosse con me…

-Bruno lascia stare…-

-no! Non voglio lasciar stare! Non ti immagini mai come poteva essere?-

-Essere cosa?-

-NOI!!!-

In quel momento a canzone finì e fui più che felice di sottrarmi a quella situazione.

Mi staccai da lui e uscii.

Mi allontanai da quella sala…mi allontanai dai miei dubbi…mi allontanai da lui..

Si Bruno…ci pensavo…ci penso e ci penserò per sempre…

Ho sempre voluto un noi…un noi però che non poteva esistere…

 

 

 

 

Stavo vicino alla finestra, non mi andava di stare di la con gli latri, non mi andava di fingere con gon una felicità che non avevo.

La loro storia stava continuando…stavano insieme da un po’ e sembravano tanto uniti…

All’improvviso sentii un rumore alle mie spalle e intimorita mi voltai.

Davanti mi ritrovai un barcollante Guido, che si era appoggiato al muro per cercare di non cadere.

-Ohi ohi guarda un po’ chi si vede!-

Cominciò a ridere e a battere le mani. Era ubriaco forte! Ma a cosa pensava quella biondina?!

-Già…come mai sei qui?- mi allontanai dalla finestra, appoggiandomi anche io al muro.

-Non mi andava di stare di la- mi disse semplicemente.

Era incredibile come fossimo simbiotici…eravamo troppo uguali, ma proprio per questo non potevamo stare insieme…

-Tu?- mi chiese passandosi una mano sulla fronte.

-Anche io…siediti!- lo vidi barcollare e lo aiutai a sedersi su un divanetto.

Lui si sedette e piegò le braccia sulle ginocchia; ci trovammo a una distanza molto piccola e i miei occhi vagavano nei suoi come i suoi nei miei…

Ci fu un attimo di silenzio, dopo del quale io mi staccai.

Non potevo stare così vicina a lui, altrimenti non sarei riuscita a pensare…non sarei riuscita a controllare i miei comportamenti.

-Perché ti sei allontanata? Guarda che non ti faccio niente…- fece un leggero ghigno.

-Non sei tu il problema…sono io…- mi allontanai ancora un po’.

Lui si alzò e mi venne vicino, ma io indietreggiavo man mano che lui avanzava.

-Che c’è? Hai paura degli effetti della mia vicinanza?-

Io non gli risposi, ma continuavo ad allontanarmi, finchè lui non ghignò diabolicamente.

Dopo capii il perché…in meno di cinque minuti mi ritrovai schiacciata tra il muro e lui, con le sue mani ai lati della mia testa che mi impedivano ogni via di fuga.

-Quanto sei bella stasera…- mi mormorò a due centimetri dalle labbra, ma con lo sguardo un po’ più giù.

-Sono bella io o le mie tette?!- volevo mostrarmi forte, non fargli capire che mi trovavo in difficoltà…e poi non mi piaceva essere guardata in posti in cui non si dovrebbe guardare.

Lui alzò gli occhi e li incollò nei miei. –entrambe- e sorrise.

-Sei un maiale- dissi naturalmente –ma dov’è la tua bella ragazza bionda?-

-di la- mi disse semplicemente.

-e perché non ci vai pure tu?-

-Perché se in questo momento volessi stare con lei, starei lì…ma adesso sto nel posto in cui ho sempre voluto stare e con la persona che ho sempre voluto…-

Si avvicinò ancora di più.

Non riuscivo a muovere un muscolo, ero del tutto paralizzata e non riuscivo a spiaccicare parola.

-Guido cosa stai cercando di fare?- gli dissi, quando lui fu troppo vicino a me.

-Voglio baciarti Josefina Beltran-

-Scordatelo!-

Riuscì a divincolarmi da quella trappola che mi aveva tessuto addosso.

Per fortuna era troppo ubriaco per avere i riflessi pronti come sempre. Mi allontanai, camminando all’indietro.

-Perché scappi da me?-

-Lo sai bene! Come puoi pretendere che mi lasci baciare dopo tutto quello che mi hai detto?! E poi ci terrei a ricordarti che siamo entrambi fidanzati!-

-Non me ne frega! Non me ne frega! Io voglio solo te!- mi urlò.

Il mio cuore si sciolse e per un attimo chiusi gli occhi.

-Perché mi dici queste cose…?-

-Perché lo sai anche tu che io ho sempre voluto te…non riesco a smettere di pensarti, di volerti, di desiderarti, di averti…Giusy tu sei tutto il mio mondo!-

-PERCHE’ TI FA STARE BENE VEDRMI SOFFRIRE?!- gli urlai contro io, mentre calde lacrime cominciarono a bagnarmi le guance.

Era uno stronzo! Uno stronzo…

Faceva di tutto per ferirmi…godeva nel vedermi piangere…

-NON MI FA STARE BENE VEDERTI PIANGERE! IO STO BENE SOLO QUANDO SO CHE LO SEI ANCHE TU!-

Mi asciugai velocemente le lacrime, non volevo mostrarmi debole davanti a lui.

Lui cominciò a camminare più velocemente, finchè non arrivò da me e mi prese per le spalle.

Cominciò una sorta di piccola lotta, della quale fu lui il vincitore, infatti mi afferrò meglio per le spalle e mi “scaraventò” al muro, facendomi anche un po’ male.

Mi teneva ferma lì, al muro e mi guardava piangere, poi mi abbracciò in un modo che mai aveva fatto in tutti quegli anni di conoscenza.

Un modo che mi toglieva il respiro…ma che mi dava vita

Adesso potevo affermare con certezza che la mia vita era dove c’era lui…la mia vita era lui…io vivevo per lui…

In quel momento tutte le mie certezze, tutti i miei dubbi, tutte le mie paura, tutti i miei dolori scomparvero…lasciando il posto a un menefreghismo puro.

Non mi importava se ci avessero visti, se Gon mi avesse odiato, se tutto sarebbe andato male…adesso ero lì con lui e potevo finalmente dire che stavo bene.

…Ma non di un bene convenzionale…io ero me stessa e dentro di me sentivo una pace che non provavo da tanto…

-Non piangere…ti prego…non piangere amore mio…- mi disse con voce roca, mentre ero ancora stretta a lui.

Quando mi guardò, capii che la sua voce non era arrochita dall’alcool…anche lui, come me, stava piangendo…

Già…Guido stava piangendo…con me e per me…

Sembravamo due sciocchi…due sciocchi che si vogliono bene e non hanno il coraggio di stare insieme.

Fu un attimo.

Lui mi baciò. Un bacio dolce, ma al tempo stesso passionale e arrabbiato.

Le nostre lingue si toccarono, prima timidamente, poi si incatenarono sempre di più.

Era un bacio che sapeva di sale…che sapeva di amore…

Lui mi spinse ancora di più contro il muro, fino a far diventare i nostri corpi una cosa sola.

Io appoggiai le mani a pugno sulla sua maglia e, per quanto possibile, me lo feci aderire ancora di più il suo corpo al mio.

Ci staccammo per riprendere fiato e ci riguardammo ancora negli occhi.

-ti amo…- disse lui flebilmente e in quel momento morii del tutto.

Bacio…

-Ti amo…- gli dissi io.

Bacio…

-…da sempre…-

Bacio…

-e per sempre…-

Bacio…

Ci staccammo di nuovo…questa volta definitivamente, ancora con gli sguardi inebetiti.

Non potevo credere a tutto quello che era successo.

Cosa significava tutto questo? Cosa eravamo adesso?

-Giusy…- una voce…non mia…non sua…

Ma di…

 

 

Spazio autrice:

Olèèèè ecco un altro capitolo! Alquanto lungo direi XD spero che non vi annoierete nel leggerlo!! Ho cercato di metterci più passione possibili e spero di aver trasmesso tutto quello che ho provato io nel scriverlo!!

Passiamo ai ringraziamenti!!

 

 sabry99: sisi è la manager di quel gruppo, ma tanto fanno si e no due comparse in questo capitolo!

 

 ella96: è verissimo!1 ahahah povera patty!! Mi ha fatto una pena quando ho scritto quella scena!!! Ahaha

Volevo dirti ( anche se non è che c’entra poi tanto detto qui), che la tua fanfic diventa sempre più bella e tu sempre più brava!! Commenta anche questo capitolo se ti va!! Ziau!!

 

 Miraclegirl: eheh!! La letterà rimarrà celata ancora per un po’!! *me tanto cattiva!!*

Comunque in questo ne succedono delle belle (almeno spero XD), ma di certo non segnerà la fine dei problemi per le nostre due belle!!

 

girlstar: è abbastanza presto? XD

ho cercato di metterci più cose possibili in questo capitolo! Spero sia carino lo stesso!! XD

Per quanto riguarda la tua ficcy, io l’avevo messa nei seguiti, ma non so com’è non me la sono ritrovata, quindi non sapevo i tuoi aggiornamenti! Per fortuna adesso l’ho messa “davvero” e commenterò tutti i tuoi fantastici capitoli!!

 

 Alexiel94: oh ma che carina che sei ^^ leggi la mia storia nonostante la tua coppia preferita è un’altra…troppo, troppo tenera!

Comunque Anto non avrà vita facile, perché a me non piace particolarmente. Per quanto riguarda la sua storia con bruno, non posso dire niente perché ho visto solo pezzi di video!!

 

 Kiky_Cullen96: vabbè uccidiamola lo stesso!! XD per quanto riguarda i guai, i nostri protagonisti non riescono proprio a non farli! Sono delle calamite per i guai!! Sono bellissimi insieme patty e bruno, troppo dolci e teneri!! Mi fa un piacere enorme sapere che aspetti i miei aggiornamenti e di avere lettrici che si appassionano davvero alla mia storia!!

Kissoliniii

 

 _pat__xD: ed ecco che la misteriosa festa si svela!! Scherzo…!! Spero che questo capitolo ti piaccia!!! Fammi sapere!!

 

Bhe ragazze…che dirvi…sono arrivata a 71 recensioni e davvero, ma davvero non me lo sarei mai aspettata!! Ogni volta che ne leggo una, divento felice e la mia giornata si aggiusta!!

Mi fate troppo felice, soprattutto in un momento in cui ne ho troppo bisogno!!

Grazie ancoraaaaaaaa

Kiss

Dark Moon!! <3

 

Ah dimenticavo!!!volevo farvi vedere alcuni dei vestiti delle ragazze!! XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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