Capitolo 14: La festa dei “noi”
-Ma perché dovresti prepararti a casa nostra?!- sbottò Giusy a una
indifferente Antonella, che continuava placidamente a mettersi lo smalto rosso
sulle unghie.
-Perché è più conveniente
per il mio ragazzo e poi non vedo perché devo darti tutte queste spiegazioni dal momento che non sei nessuno e questa non è solo casa tua-
-Pesa bene le parole prima
di parlare Tontonella o ti strappo uno ad uno tutti i capelli di quella
parrucca che ti ritrovi!- fece Giusy, costringendola a
guardarla in faccia.
Ma perché Giusy era così furiosa oggi?
-E così vorresti farmi
paura?! Guarda che non serve a niente sfoderare quelle
zanne che ti ritrovi!-
-Zanne? Guarda Tontonella
che se sei ancora viva è perché mi fai pena!-
-Pena io?!
Qui l’unica a far pena sei tu! Sei così pietosa da
metterti con un ragazzo che nemmeno ami!-
Anche lei se n’era accorta?
Ormai anche i pesci rossi
di Tamara si erano resi conto che lei si sforzava di amare
Gon…
-Sai Antonella? Io mi
domando come tu possa avere una malattia di cuore, dal
momento che non ne hai uno! E poi tu pensa al tuo di ragazzo dal
momento che non credo dovresti stare tranquilla!-
Antonella la guardò senza
capire e ci era mancato poco che io cadessi dallo
sgabello sul quale ero seduta.
Avevo capito benissimo
dove era voluta arrivare con quella frase, infatti
notai che Antonella mi aveva guardai con la punta degli occhi.
Dovevo ricordarmi di non
infliggere troppo dolore a Giusy quando dopo l’avrei
uccisa!
Non le
si poteva confessare niente che subito lo usava come arma! Era
incredibile!
Prima che la discussione
degenerasse, intervenne Tamara, ricordando alle due che se si fossero azzardate
a rovinare la festa, sarebbero dovute fuggire in un
altro continente per scappare alla sua furia.
Così ricominciammo a
prepararci, da notare, però, che mancavano ben 4 ore alla festa!
Con un pretesto Matias era
riuscivo a portarsi via Fabio ed era tutta la giornata
che non si vedevano e non si sentivano…per fortuna!
Comunque decisi di non far notare,
Antonella compresa, che quella frase mi aveva fatto sussultare, così riguardai
il mio vestito, richiedendomi ancora dove avrei trovato il coraggio per
mettermelo.
Quando lo avevo visto nella vetrina nel negozio, non so perché, avevo
avuto un solo pensiero: sarei piaciuta a Bruno con quel vestito?
Ma perché il mio primo
pensiero non è stato se fosse piaciuto a Jo?
Jo…si ostinava a non
parlarmi… si ostinava a non incrociarmi…si ostinava a
voler far finta che non esistessi.
…Erano già tre notti che
non tornava a casa e non avevo idea di dove fosse.
Ero preoccupata, confusa,
ma lo volevo con me…mi aveva promesso che sarebbe venuto…dovevo averlo vicino
stasera, perché con Bruno ci sarebbe stata lei…lei che era stata parte
importante del mio dolore…
A volte penso che esagero
a parlare così di quello che successe…ma io mi ero
sentita tradita…tradita non solo dal mio migliore amico, ma anche dalla persona
che avevo capito di amare…
Sentii subito una fitta al
cuore…era proprio vero…di ricordi si muore…nemmeno il
pensiero di quello che poteva essere faceva male come quello che c’era e non ci
sarà più…
Che pensiero contorto…che
realtà contorta…una realtà che non mi piaceva…
Aveva ragione Jo…
Perché ero tornata?
Cosa mi tratteneva ancora qui?
La risposta mi arrivò
diritta dal cuore…
Due occhi verdi…ecco cosa
ti tiene ancora qui…
Due occhi verdi che mi
avevano seguita per cinque anni…due occhi verdi che mi
avevano fatto piangere…due occhi verdi che mi ricordavano la mia codardia…due
occhi verdi per cui volevo lottare, ma non avevo la forza…due occhi verdi che mi avevano fatto innamorare…
-Patty a
cosa pensi?-
-niente Giusy…perché?-
-Perché ti sei imbambolata
a fissare quel vestito…non ti preoccupare…lui guarderà solo te
stasera- aveva negli occhi una certezza solo sua.
-Tzè…proprio me…avrà la sua ragazza al suo fianco…- le ricordai.
-Ma non
quella che vorrebbe-
-Eh?-
Giusy non mi rispose, mi
lanciò uno sguardo eloquente e poi se ne andò.
Due occhi castani, però,
ci aveva osservate e un’Antonella attenta aveva
ascoltato ogni parola.
-Ragaaaazzee!! Possiamo vedervi?!-
Le teste di Bruno, Alan,
Santiago e Gonzalo, sbucarono dalla porta di poco aperta.
In meno di due secondi
arrivò loro addosso di tutto: tre mutande, due maglie,
un asciugamano, due paia di pantofole, una scatola uscita chissà dove e altra
roba di dubbia provenienza.
-Uscite immediatamente di qui!!- strillò Caterina, che non aveva il pezzo di sopra.
-Chiudete gli occhi e
andatevene! Ma siete cretini?!- urlò Giusy, che invece
si era appena tolto quello di sotto.
I ragazzi capirono che era
meglio andarsene, così malconci uscirono dalla stanza.
Non ricominciammo a
prepararci, questa volta senza disturbi da parte di nessuno.
Eravamo tutti nel salone
principale, aspettando le nostre belle, chi più ansioso, chi meno.
Tutti erano contenti,
tranne Jo, che stava appoggiato al muro poco distante da noi ed aveva un’aria
alquanto cupa.
Non potei non notare che,
se avevano litigato io ero più che felice…
-sono quattro ore che si
sono preparate…non vedo l’ora di vederle!- fece
Santiago.
-Tzè! Secondo me dopo
quattro ore, con tutto quel trucco che si saranno messe non le riconosceremo nemmeno!- disse ironico mio fratello Gon.
-Dai ma quanto sei cattivo!! Non riconosceresti nemmeno la tua
Giusy?- gli domandai io, per punzecchiarlo un po’.
-Ma che c’entra! Lei è bella
con o senza trucco! E poi la riconoscerei a occhi
chiusi!- mi rispose sulla difensiva.
Tutti cominciarono a
ridere, ma le nostre risate furono smorzate dalle ragazze che scendevano.
La prima a scendere fu
Sol, che aveva un mini vestitino nero con delle
striature dorate.
Il vestitino si allacciava
al collo e si congiungeva al centro del vestito con una sorta di anello.
Aveva i capelli sciolti e
mossi che le arrivavano alle spalle.
Santi era
rimasto del tutto sbalordito. Aveva la bocca spalancata e quando lei gli arrivò
vicino, lui riuscì solo a balbettare uno bellissima e stupenda a stento.
La seconda fu Caterina,
che aveva un vestito che le arrivava al ginocchio verde, dei sandali dello
stesso colore e i capelli raccolti in una bellissima coda alta.
Era truccata leggermente,
con dell’ombretto verde chiaro sugli occhi e una leggera matita nera.
La reazione di alan fu per lo più uguale a quello di San.
Appena l’aveva vista aveva
cominciato a battere le mani da solo e l’aveva baciata, dicendole
che era la più bella.
Poi fu la volta di Tamara.
Aveva un vestito lungo un
po’ fin sopra al ginocchio blu. In vita aveva una cinta di pelle nera con una
rosa di lato dello stesso colore, mentre la parte di sotto del vestito era
formata da un doppio velo.
Aveva anche lei i capelli
sciolti ed era truccata pochissimo.
Certo che erano tutte
bellissime!
Dopo scese Antonella e non
potei non notare che fosse veramente bella.
Aveva un vestitino
cortissimo nero, che si intrecciava dietro al collo.
Sul seno aveva una fascia, poi il vestito si allargava, per poi restringersi
con un0altra fascia sulle cosce.
Aveva i capelli sciolti,
fermati di lato da delle mollettone nere.
Era abbastanza truccata e
scendeva le scale con il suo solito modo disinvolto e vanitoso.
-ti piace?- mi disse nell’orecchio, una volta che l’ebbi al mio fianco.
-Sei bellissima- le dissi e lei si toccò i capelli.
-Lo so-
fece guardandomi negli occhi.
-Ma Giusy?- chiese Gon.
Neanche finì di dirlo, che
Giusy comparve in cima alle scale. Un altro po’ e dovevamo mantenerlo noi in
piedi.
Aveva un vestito rosso
scuro che si
legava al collo, ma non era come quello di Anto, con un generoso scollo.
Sotto al
seno aveva una fascia a forma di triangolo e poi il vestito scendeva a
“livelli” pieghettati, arrivando fino a metà coscia.
I capelli erano raccolti del tutto e alcuni ricci le ricadevano sulle
spalle.
Era truccata normalmente,
con un rossetto leggermente rosso che le delineava
meglio i contorni della bocca.
Gon era estasiato…si
vedeva proprio che era innamorato perso…non aveva occhi che per lei…peccato che
non potessi dire lo stesso di lei e questo mi faceva
male…
Gonzalo sarebbe rimasto
ferito da tutta quella storia…
-Sei bellissima amore
mio…la più bella!-
-Ma come sei sdolcinato!- feci sarcastico con mio fratello, buttando un occhio alla
scala, per poi fissarla di nuovo, ma con più incredulità.
In cima ad essa c’era la creatura più bella che avessi mai visto.
Non di una bellezza rara,
ma unicamente meravigliosa.
Patty indossava un vestito
nero che le arrivava a metà coscia.
Era scollato e la
rotondità del suo seno perfetto giocava al vedo non
vedo.
In vita aveva una sorta di
bustino nero lucido, con tre piccole fibbie.
Il vestito, poi, scendeva
leggero sui suoi morbidi fianchi. Due gambe snelle e ben tornite si muovevano
in modo sinuoso, lasciando che il vestito ondeggiasse un po’.
Indossava un paio di
decoltè nere lucide e dal tacco altissimo; i capelli erano sciolti e di un
liscio quasi finto.
La matita sugli occhi mettevano in risalto i suoi occhi di cioccolato e il
rossetto rosso, ma non troppo, faceva diventare la sua bocca ancora più
desiderabile di quanto non fosse.
Mentre guardavo lei, lanciai
un’occhiata a Jo, che la guardava anche lui come se fosse un sogno.
Una grande
gelosia mi assalì e avevo tanta voglia di urlargli che lei era un sogno, si, ma
era il MIO sogno!
Era bella da far paura e
sensuale da far impazzire.
Non riuscivo a staccarle
gli occhi di dosso e non mi importava se Antonella lo
avesse notato, se Jo mi avesse spaccato la faccia, se il mio cuore si era
fermato…in quel momento esisteva solo lei…intorno a noi…IL VUOTO…
Stavamo immersi e zitti
nell’oscurità dell’enorme entrata del locale dello zio
di Tamara.
Al mio fianco c’era
Antonella, che si lamentava sotto voce del ritardo di suo fratello.
Subito Giusy le intimò di
stare zitta, altrimenti sarebbe fallita la sorpresa.
La lite tra le due fu
smorzata dal suono di due voci in vicinanza.
-Ma perché è tutto buio?-
chiese Fabio senza capire.
-Ma che ne so! Forse…-
In quel momento arrivarono
nel salone tutto addobbato e le luci si accesero subito.
-AUGURIIII!- urlammo
tutti, contenti ed eccitati, mentre Fabio ci guardava con gli occhi sgranati e
un sorriso ebete.
-Non ci posso credere…-
-Auguri amore mio…buon
compleanno!- fece Tamy andandogli incontro e
baciandolo a stampo.
-Se avessi
saputo che c’era una festa, mi sarei vestito meglio!- disse lui ironico,
ricambiando il bacio di Tamara.
-Non importa…sei
bellissimo lo stesso…- lo rassicurò Tamara sotto voce.
-Tu sei bellissima…-
I loro occhi si incatenarono e scattò di nuovo quella magia che durava da
sei anni.
-Ragazzi, scusate, non vorrei interrompervi…ma se cominciate così noi ce ne
possiamo pure andare!- feci io ridendo, con un Jo accanto a me sempre più
taciturno.
-Hai ragione! Scusateci!-
tutti cominciarono a ridere e finalmente la vera festa
cominciò.
Gli Oblivius dal palco
cominciarono a suonare una canzone, non troppo alto, mentre portavamo Fabio
all’enorme sala dove c’erano tutti i regali.
Tra quella montagna di
pacchetti sembrava un bambino, non sapeva dove girarsi e non condividevamo la
sua felicità.
-Dobbiamo parlare- Jo mi tirò per un braccio e uscimmo dalla stanza, sotto lo sguardo
vigile e geloso di Bruno.
-Dimmi- dissi io una volte che entrammo in una stanza più silenziosa.
-dimmi? Sai bene di cosa
dobbiamo parlare, ma dal momento che non ti è
importato per niente chiarire con me devo dedurre che la nostra storia aveva
valore solo per me!-
-perché dici
aveva?- chiesi io timorosa della risposta.
-Perché
adesso non lo so più-
-Non mi ami più?-
-Oh Patty per favore!
Adesso non far passare me per l’insensibile! Lo sai benissimo che ti amo
ancora! Ed è per questo che sono ancora più deluso dal tuo comportamento-
-Deluso di che Jo?! Hai fatto tutto tu! Ti sei dato TU la risposta alla
domanda che tanto ti premeva farmi!- sbottai io,
questa volta anche un po’ arrabbiata.
Lui non voleva passare per
l’insensibile, ma io non volevo passare per la stronza!
-Appunto! La risposta che
non mi hai dato! O meglio ,non
mi hai dato a parole, ma era più che eloquente quale fosse!-
-Ma quale risposta! Ma di che stai parlando!-
-Patty tu sei tornata per
lui e non dirmi che non è così!-
Feci un respiro. –non è
così-
-Tsk- si passò una mano tra i
capelli e poi mi riguardò fisso negli occhi. –con che coraggio mi menti
guardandomi negli occhi?-
-Non ti sto mentendo Jo!
Hai ricavato una risposta che non è vera!-
-e allora perché non mi
hai risposto subito?-
Rimasi di
nuovo interdetta.
-Perché mi sembrava ovvia come
risposta! Sono tornata per i miei amici, per ritrovare la mia vecchia casa…per
stare con Giusy, Tamy..-
-..Bruno- insistette lui.
-Anche! Ma
non nel modo che intendi tu! Io voglio stare con te!-
Il suo sguardo si
ammorbidì. –Davvero?-
-Si…io amo
te…voglio te…-
Lui mi sorrise e poi mi
baciò.
Un bacio disperato e
arrabbiato….
-Ok…scusami per la mia
stupida gelosia…-
-non ti preoccupare…la tua
gelosia mi piace…mi fa capire quanto tieni a me-
-Non immagini quanto-
Ci baciammo di nuovo e
uscimmo abbracciati dalla stanza.
Non vidi però, che dietro
l’angolo c’erano due occhi verdi che ci guardavano tristi e nostalgici.
Si…quegli occhi verdi…
-Non la sopporto! Non la sopporto!- sbottai io.
-Chi?- mi chiese Gon mentre ballavamo.
-Quella! La bionda
slavata!-
-La ragazza di Guido?-
-Già!-
-E perché?- mi chiese
seccato, senza smettere di ballare.
-Perché pensa di essere bella! Guarda, guarda!
Guarda come si struscia!-
-Ma sta con il suo ragazzo! E
poi non è bello parlare di un altro quando si è con il
proprio!-
-Hai
ragione…scusami…-
lo baciai velocemente e lui mi sorrise.
Ero riuscita di nuovo ad
appianare la situazione.
A volte non riuscivo a
controllare i miei attacchi di gelosia, nemmeno davanti a Gon.
Mi chiedevo se solo io
stessi con un ragazzo che non amavo a 360 gradi…se solo io ero così cattiva…
Notai che Guido lanciava
ogni tanto degli sguardi vero di me, e come complici inconsapevoli il gruppo
che aveva cominciato a cantare una canzone “sensuale”, cominciai
a scatenarmi con Gon, ballando in modo sensuale.
Lui rideva, ignaro di
tutto, mentre vidi Guido irrigidirsi.
Dopo un po’ si allontanò
con la sua ragazza, mentre io me la ridevo in silenzio.
-Era da più di mezz’ora
che ero attaccato al bar, scolandomi tutto quello che mi veniva in mente.
Stavamo già a tre birre,
due bicchieri di vodka, uno di whiskey e due di rum e
pera.
-Dai
guido…smettila...ti
prego…-
Al mio fianco Ali mi
pregava di smettere…ma smettere di fare cosa? Smettere
di soffrire?!
Cazzo!
Che rabbia che mi era salita quando l’avevo vista ballare in quel modo con
gonzalo.
E poi quel vestito…le sue
labbra…i suoi capelli…i suoi occhi…il suo corpo…mi facevano impazzire…la volevo
tutta per me…anzi…la rivolevo tutta per me…
Adesso quello che ballava
con lei potevo essere io…se lei non si fosse decisa
troppo tardi…se io non mi fossi arreso troppo presto…
Troppo presto?! Cinque anni lo chiamavo troppo presto?!
Sentii una voce venirmi da
dentro…
Si, cazzone è troppo
presto! Avevi giurato che per lei avresti aspettato l’eternità!
-guido ma cosa ti è preso
all’improvviso?!-
Di nuovo lei…
In questo momento mi dava
fastidio…avrei tanto voluto urlargli di tacere…che
adesso stavo pensando a Giusy e lei non poteva contaminare i miei pensieri con
la sua voce!
Volevo
essere lasciato in pace…volevo rimanere fermo per sempre…morire…morire con il
suo nome tra le labbra e il suo volto nella testa…
Stavo impazzendo…si…stavo impazzendo per una ragazza che mi aveva fatto perdere
persino il sonno…
…Ma era una dolce
pazzia…una pazzia che non mi sarei mai stancato di
avere…una pazzia che mi permetteva di vivere…lei…
Lei era
la mia pazzia, i miei sogni, il mio cuore, la mia anima, i miei
desideri…tutto…
E io che mi ostinavo a fare
il cuore forte e stare con una ragazza che nemmeno amavo…
-Vado da
un’altra parte…non mi seguire!- le dissi burbero, senza nemmeno guardarla in
faccia.
Mi facevo schifo,
tremendamente schifo e non solo perché puzzavo di alcool.
Mi facevo schifo perché
riuscivo ad ammettere i miei sentimenti solo da ubriaco.
Andai nella stanza più
vicina, sentivo che non sarei rimasto in piedi per molto.
Quando entrai, però,
trovai qualcosa che non mi sarei mai aspettato…
-Mi concede questo ballo?-
mi voltai e trovai la mano tesa di Bruno verso di me. –sempre se il tuo ragazzo
me lo concede…- riprese, guardando Jo.
Anche io lo guardai, cercando
con gli occhi la sua approvazione.
Dopo qualche secondo lui
mormorò uno stentato ok, ma solo un ballo, incrociando le braccia e
sprofondando nella sedia, gesto tipico di quando cominciava ad innervosirsi.
Mi voltai verso Bruno, che
sorrideva ancora e prontamente presi la sua mano.
Lui mi tirò al centro
della stanza, proprio quando il gruppo decise di
rilassarsi un po’ e misero un disco di lenti.
Le sue braccia forti mi
strinsero subito in una dolce morsa e io mi sentii immediatamente a disagio.
Gli portai le braccia al
collo, ma con la coda dell’occhio guardavo anche Jo, temendo una sua reazione
negativa.
-Non ti preoccupare per
adesso di lui…viviamoci quest’attimo…temo non ce ne saranno tanti…-
Rabbrividii subito.
Il suo corpo a contatto
con il mio mi facevano provare sensazioni che nemmeno
sapevo esistessero…
Quella sera era
bellissimo…bello e dannato…fasciato perfettamente nel suo abito scuro…un
principe…il mio principe…
-La tua ragazza non è
gelosa? Conoscendola…-
-No, non ti preoccupare…se
davvero la conoscessi, devi sapere quindi che sta ballando con un altro
ragazzo- fece ironico.
-E ti da fastidio?-
-Non in questo momento-
Ci guardammo negli occhi e
ci stavamo muovendo non per nostro volere, ma solo perché ci portava la musica.
Mi sembrava così naturale
essere lì, con lui, abbracciati come due metà della stessa mela…
-Sei
stupenda stasera…- mi sussurrò all’orecchio.
-Anche tu…- gli risposi timida.
Quanto era bello…dio ti
prego dammi la forza per non morire qui…tra le sue braccia…
-Mi sembra un sogno stare
così con te…-
-Bruno
perché mi dici queste cose?-
Era strano…troppo strano…
-forse perché ho bevuto
qualche bicchierino di troppo…o forse perché volevo dirti quello che pensavo…-
mi sorrise e in quel momento le mie gambe divennero molli.
Perché mi diceva quelle cose? Perché doveva sempre mettermi in confusione?
-Sei strano stasera…-
-No, ti sbagli…sono
solo sincero-
-Forse sei solo brillo…-
Dovevo interrompere quella
situazione o non sarei più tornata in me…
Le sue braccia sulla mia
schiena non mi aiutavano a pensare…mi confondevano…mi facevano bramare qualcosa
di più…mi facevano ricordare quello che eravamo…
-No…Patty perché sei andata via?- mi chiese serio e in quel momento desiderai
solo di sparire.
Perché me lo chiedeva! Lui lo
sapeva!
-Lo sai benissimo Bruno…-
-No non lo so!- sembrava arrabbiato –Non so perché mi hai abbandonato! Non
so perché non mi hai salutato! Non so perché hai cercato di cancellarmi! Non so
perché quello che è successo per te non ha avuto valore!-
Ma diceva sul serio? Stava
dando a me tutta la colpa?
-Non sono io quella che ha
sbagliato…lo sai bene-
-E allora se davvero sono
stato io dimmi come posso rimediare!-
Mi guardò con quel suo
sguardo disarmante e per un attimo fui tentata di dirgli
che non volevo che facesse niente per farsi perdonare…mi bastava che lui fosse
con me…
-Bruno lascia stare…-
-no! Non voglio lasciar
stare! Non ti immagini mai come poteva essere?-
-Essere cosa?-
-NOI!!!-
In quel momento a canzone
finì e fui più che felice di sottrarmi a quella situazione.
Mi staccai da lui e uscii.
Mi allontanai da quella
sala…mi allontanai dai miei dubbi…mi allontanai da lui..
Si Bruno…ci pensavo…ci penso
e ci penserò per sempre…
Ho sempre voluto un noi…un
noi però che non poteva esistere…
Stavo vicino alla
finestra, non mi andava di stare di la con gli latri,
non mi andava di fingere con gon una felicità che non avevo.
La loro storia stava
continuando…stavano insieme da un po’ e sembravano
tanto uniti…
All’improvviso sentii un
rumore alle mie spalle e intimorita mi voltai.
Davanti mi ritrovai un
barcollante Guido, che si era appoggiato al muro per cercare di non cadere.
-Ohi ohi
guarda un po’ chi si vede!-
Cominciò a ridere e a
battere le mani. Era ubriaco forte! Ma a cosa pensava quella biondina?!
-Già…come mai sei qui?- mi allontanai dalla finestra, appoggiandomi anche
io al muro.
-Non mi andava di stare di la- mi disse semplicemente.
Era incredibile come fossimo simbiotici…eravamo troppo uguali, ma proprio per
questo non potevamo stare insieme…
-Tu?- mi chiese passandosi
una mano sulla fronte.
-Anche io…siediti!- lo vidi
barcollare e lo aiutai a sedersi su un divanetto.
Lui si sedette e piegò le
braccia sulle ginocchia; ci trovammo a una distanza
molto piccola e i miei occhi vagavano nei suoi come i suoi nei miei…
Ci fu un attimo di
silenzio, dopo del quale io mi staccai.
Non potevo stare così
vicina a lui, altrimenti non sarei riuscita a
pensare…non sarei riuscita a controllare i miei comportamenti.
-Perché ti sei allontanata?
Guarda che non ti faccio niente…- fece un leggero ghigno.
-Non sei
tu il problema…sono io…- mi allontanai ancora un po’.
Lui si alzò e mi venne
vicino, ma io indietreggiavo man mano che lui avanzava.
-Che c’è? Hai paura degli
effetti della mia vicinanza?-
Io non gli risposi, ma
continuavo ad allontanarmi, finchè lui non ghignò diabolicamente.
Dopo capii il perché…in
meno di cinque minuti mi ritrovai schiacciata tra il muro e lui, con le sue
mani ai lati della mia testa che mi impedivano ogni
via di fuga.
-Quanto sei
bella stasera…- mi mormorò a due centimetri dalle labbra, ma con lo sguardo un
po’ più giù.
-Sono bella io o le mie
tette?!- volevo mostrarmi forte, non fargli capire che
mi trovavo in difficoltà…e poi non mi piaceva essere guardata in posti in cui
non si dovrebbe guardare.
Lui alzò gli occhi e li
incollò nei miei. –entrambe- e sorrise.
-Sei un maiale- dissi naturalmente –ma dov’è la tua bella ragazza bionda?-
-di la- mi disse
semplicemente.
-e
perché non ci vai pure tu?-
-Perché se in questo
momento volessi stare con lei, starei lì…ma adesso sto
nel posto in cui ho sempre voluto stare e con la persona che ho sempre voluto…-
Si avvicinò ancora di più.
Non riuscivo a muovere un
muscolo, ero del tutto paralizzata e non riuscivo a
spiaccicare parola.
-Guido cosa stai cercando
di fare?- gli dissi, quando lui fu troppo vicino a me.
-Voglio baciarti Josefina
Beltran-
-Scordatelo!-
Riuscì a divincolarmi da
quella trappola che mi aveva tessuto addosso.
Per fortuna era troppo
ubriaco per avere i riflessi pronti come sempre. Mi allontanai, camminando
all’indietro.
-Perché
scappi da me?-
-Lo sai bene! Come puoi
pretendere che mi lasci baciare dopo tutto quello che
mi hai detto?! E poi ci terrei a ricordarti che siamo entrambi fidanzati!-
-Non me ne frega! Non me
ne frega! Io voglio solo te!- mi urlò.
Il mio cuore si sciolse e
per un attimo chiusi gli occhi.
-Perché
mi dici queste cose…?-
-Perché lo sai anche tu
che io ho sempre voluto te…non riesco a smettere di pensarti, di volerti, di
desiderarti, di averti…Giusy tu sei tutto il mio mondo!-
-PERCHE’ TI FA STARE BENE
VEDRMI SOFFRIRE?!- gli urlai contro io, mentre calde
lacrime cominciarono a bagnarmi le guance.
Era uno stronzo! Uno
stronzo…
Faceva
di tutto per ferirmi…godeva nel vedermi piangere…
-NON MI FA STARE BENE
VEDERTI PIANGERE! IO STO BENE SOLO QUANDO SO CHE LO
SEI ANCHE TU!-
Mi asciugai
velocemente le lacrime, non volevo mostrarmi debole davanti a lui.
Lui cominciò a camminare
più velocemente, finchè non arrivò da me e mi prese per le spalle.
Cominciò una sorta di
piccola lotta, della quale fu lui il vincitore, infatti
mi afferrò meglio per le spalle e mi “scaraventò” al muro, facendomi anche un
po’ male.
Mi teneva ferma lì, al
muro e mi guardava piangere, poi mi abbracciò in un modo che mai aveva fatto in
tutti quegli anni di conoscenza.
Un modo che mi toglieva il
respiro…ma che mi dava vita…
Adesso potevo affermare
con certezza che la mia vita era dove c’era lui…la mia vita
era lui…io vivevo per lui…
In quel
momento tutte
le mie certezze, tutti i miei dubbi, tutte le mie paura, tutti i miei dolori
scomparvero…lasciando il posto a un menefreghismo puro.
Non mi importava
se ci avessero visti, se Gon mi avesse odiato, se tutto sarebbe andato
male…adesso ero lì con lui e potevo finalmente dire che stavo bene.
…Ma non di un bene
convenzionale…io ero me stessa e dentro di me sentivo
una pace che non provavo da tanto…
-Non piangere…ti prego…non
piangere amore mio…- mi disse con voce roca, mentre
ero ancora stretta a lui.
Quando mi guardò, capii che la
sua voce non era arrochita dall’alcool…anche lui, come me, stava piangendo…
Già…Guido stava
piangendo…con me e per me…
Sembravamo due
sciocchi…due sciocchi che si vogliono bene e non hanno
il coraggio di stare insieme.
Fu un attimo.
Lui mi baciò. Un bacio
dolce, ma al tempo stesso passionale e arrabbiato.
Le nostre lingue si
toccarono, prima timidamente, poi si incatenarono
sempre di più.
Era un bacio che sapeva di
sale…che sapeva di amore…
Lui mi spinse ancora di
più contro il muro, fino a far diventare i nostri corpi una cosa sola.
Io appoggiai
le mani a pugno sulla sua maglia e, per quanto possibile, me lo feci
aderire ancora di più il suo corpo al mio.
Ci staccammo per
riprendere fiato e ci riguardammo ancora negli occhi.
-ti amo…- disse lui flebilmente e in quel momento morii del tutto.
Bacio…
-Ti amo…-
gli dissi io.
Bacio…
-…da sempre…-
Bacio…
-e per sempre…-
Bacio…
Ci staccammo di nuovo…questa volta definitivamente, ancora con gli
sguardi inebetiti.
Non potevo credere a tutto
quello che era successo.
Cosa significava tutto questo?
Cosa eravamo adesso?
-Giusy…- una voce…non
mia…non sua…
Ma di…
Spazio autrice:
Olèèèè ecco un altro capitolo!
Alquanto lungo direi XD spero che non vi annoierete nel leggerlo!! Ho cercato di metterci più passione
possibili e spero di aver trasmesso tutto quello che ho provato io nel
scriverlo!!
Passiamo ai ringraziamenti!!
sabry99: sisi
è la manager di quel gruppo, ma tanto fanno si e no due comparse in questo
capitolo!
ella96: è
verissimo!1 ahahah povera patty!! Mi ha fatto una pena quando ho scritto quella scena!!! Ahaha
Volevo dirti ( anche se non è che c’entra poi tanto detto qui), che
la tua fanfic diventa sempre più bella e tu sempre
più brava!! Commenta anche questo capitolo se ti va!! Ziau!!
Miraclegirl: eheh!! La letterà
rimarrà celata ancora per un po’!! *me
tanto cattiva!!*
Comunque in questo ne
succedono delle belle (almeno spero XD), ma di certo non segnerà la fine dei
problemi per le nostre due belle!!
girlstar: è
abbastanza presto? XD
ho cercato di
metterci più cose possibili in questo capitolo! Spero sia carino lo stesso!! XD
Per quanto
riguarda la tua ficcy, io l’avevo messa nei seguiti,
ma non so com’è non me la sono ritrovata, quindi non
sapevo i tuoi aggiornamenti! Per fortuna adesso l’ho messa “davvero” e
commenterò tutti i tuoi fantastici capitoli!!
Alexiel94: oh ma che carina che sei ^^
leggi la mia storia nonostante la tua coppia preferita è un’altra…troppo,
troppo tenera!
Comunque Anto non avrà
vita facile, perché a me non piace particolarmente. Per quanto riguarda la sua
storia con bruno, non posso dire niente perché ho visto solo pezzi di video!!
Kiky_Cullen96: vabbè uccidiamola lo stesso!! XD per quanto riguarda i guai, i nostri protagonisti non
riescono proprio a non farli! Sono delle calamite per i guai!!
Sono bellissimi insieme patty e bruno, troppo dolci e teneri!!
Mi fa un piacere enorme sapere che aspetti i miei aggiornamenti e di avere
lettrici che si appassionano davvero alla mia storia!!
Kissoliniii
_pat__xD: ed ecco
che la misteriosa festa si svela!! Scherzo…!! Spero che questo capitolo ti
piaccia!!! Fammi sapere!!
Bhe ragazze…che
dirvi…sono arrivata a 71 recensioni e davvero, ma davvero non me lo sarei mai
aspettata!! Ogni volta che ne leggo una, divento
felice e la mia giornata si aggiusta!!
Mi fate troppo
felice, soprattutto in un momento in cui ne ho troppo bisogno!!
Grazie ancoraaaaaaaa
Kiss
Dark Moon!! <3
Ah dimenticavo!!!volevo farvi vedere alcuni dei vestiti delle ragazze!! XD