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Autore: Elos    11/01/2010    8 recensioni
C'è infine che lui e Naruto sono raramente d'accordo su qualcosa, e quando non sono d'accordo su qualcosa fondere le due condizioni, Naruto cocciuto e lui sicuro di sé, porta a un'ordalia di litigi, e dai litigi si passa agli spintoni, e dagli spintoni ai pugni, e alla fine il tutto si chiude con un Naruto piuttosto irritato ed un Sasuke chiuso in un silenzio che, a suo modo di vedere, ha lo scopo di salvaguardare la sua dignità.
Dignità che, questo gli viene suo malgrado da pensarlo certe volte, è stata mandata bellamente a farsi friggere la prima volta che a domanda diretta di Naruto
resti a dormire qui? non ha risposto il muori, idiota che sarebbe stato opportuno[...].
Partecipante all'iniziativa - Natale alla tana - indetta da suni.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Premettiamo: tutto ciò appartiene a Rohchan, ed è il suo regalo di Natale, ma un 20% di merito (colpa?) va a suni, che ha delle idee decisamente molto simpatiche.
Questa storia è già stata pubblicata altrove, e per la precisione ne La tana, il blog di suni. La trovate nella sezione Natale alla tana.

Un grazie a Salice che, malgrado non apprezzi il genere, si è offerta di leggere e correggere anche questa storia.
Ne approfitto anche per ringraziare tutti quelli che hanno letto o lasciato commenti a Postumi e a Una gran cosa: le risposte sono alla fine del racconto.
Non la tiro più per le lunghe e buona lettura!




Neve, zucchine, soluzioni.



C'è innanzitutto che Naruto è un isterico squilibrato ossessionato da manie compulsive di possesso, un esagitato incapace di stare fermo e soprattutto zitto per più di cinque secondi di fila, ottusamente convinto, in una discussione, di avere ragione, e perfettamente in grado di portarla avanti, tale ragione, sino all'esaurimento fisico e psichico dell'interlocutore.
C'è poi che a Sasuke non piace essere contraddetto. Non che sia un difetto, ovviamente - Sasuke è più che bendisposto a scaricare un Mille Falchi sul primo cretino che si azzardi anche solo ad insinuare una simile eresia - però, ecco, certe volte è lui stesso consapevole che possa essere un pochino fastidioso il modo che ha di comunicare le sue, chiamarle opinioni è riduttivo, verità. E' altrettanto ovvio che, pur avendo raggiunto tale consapevolezza, non abbia la benché minima intenzione di mitigarsi in qualche modo in futuro. La sua è solo una constatazione. Naruto dovrebbe essergli grato per tutta quell'autocritica sprecata a causa sua.
C'è infine che lui e Naruto sono raramente d'accordo su qualcosa, e quando non sono d'accordo su qualcosa fondere le due condizioni, Naruto cocciuto e lui sicuro di sé, porta a un'ordalia di litigi, e dai litigi si passa agli spintoni, e dagli spintoni ai pugni, e alla fine il tutto si chiude con un Naruto piuttosto irritato ed un Sasuke chiuso in un silenzio che, a suo modo di vedere, ha lo scopo di salvaguardare la sua dignità.
Dignità che, questo gli viene suo malgrado da pensarlo certe volte, è stata mandata bellamente a farsi friggere la prima volta che a domanda diretta di Naruto resti a dormire qui? non ha risposto il muori, idiota che sarebbe stato opportuno, ma ha tentennato e cincischiato sulla porta di quella sottospecie di sgabuzzino che l'altro si ostina a chiamare casa prima di decidersi ad entrare e, effettivamente, restare. Non a dormire, ecco. Però, restare.

Comunque non è questo il punto.
Il punto è che Naruto è un imbecille - questo è ormai assodato - e lui è due volte imbecille a dargli corda: dovrebbe dargliene e in abbondanza solo ed esclusivamente per impiccarcisi, più o meno letteralmente, e non per consentirgli di avere ulteriori appigli per subissarlo di discussioni da demente.
L'ultimo litigio, per inciso, è nato a seguito di una disputa particolarmente demenziale sulla cena.
D'accordo: forse - e solo forse - Sasuke avrebbe potuto essere un po' più diplomatico nel censurare con un lapidario fa schifo quella specie di immangiabile poltiglia che Naruto gli ha scodellato nel piatto.
Dopotutto Naruto ci ha speso un intero pomeriggio attorno alla poltig... alla cena. Un intero pomeriggio attorno alla cena.
Pomeriggio durante il quale ha tra le altre cose dimenticato di chiudere bene il coperchio del frullatore, fracassando lo stesso e provvedendo a ridipingergli le pareti della cucina con un misto di pomodoro e farina di un ammirevole tonalità di rosso pallido, scordato il proprio primo tentativo culinario nel forno, facendolo bruciare e impestando di fumo potenzialmente tossico l'ambiente, e, ultimo ma non ultimo, fracassato un piatto da portata facendolo cadere a terra.
Tutte cose che, gli viene da pensare con un certo, insopprimibile, fastidio, avrebbe potuto fare anche a casa sua. Nello sgabuzzino. Ha una cucina, no, lì? Il risultato è stato un qualcosa che inizialmente erano zucchine e patate e alla fine solo un impasto grigioverde spalmato in maniera disomogenea nel piatto. Lui, che ha ancora un cervello, e un naso e uno stomaco, tutte cose delle quali Naruto, dopo diciannove anni passati a nutrirsi di ramen, pare essere stato privato, si è ovviamente rifiutato di mangiarlo.
Naruto, che non è ragionevole quanto lui, non l'ha presa molto bene. Hanno cominciato a litigare, e dalla commestibilità o meno della cena sono passati rapidamente a discutere su quanto insopportabile fosse il biondo a dodici anni o su quanto bastardo si fosse dimostrato Sasuke quella volta a Oto e, be', a quel punto Naruto si è sentito in dovere di tirare nuovamente fuori la storia di Orochimaru.
Si sono vicendevolmente mandati all'inferno, prima che Naruto uscisse di casa sbattendosi la porta alle spalle con tutto l'irritazione di questo mondo, avviandosi sotto la neve senza neanche curarsi di recuperare la propria giacca, abbandonata da qualche parte a casa dell'altro.

E, be', alla fin fine il punto è che si crepa di freddo. Ci sono i riscaldamenti accesi al massimo e due coperte arrotolate attorno al divano sul quale Sasuke si è arroccato, ma la cosa migliora molto, molto, molto poco la situazione.
La neve continua a cadere pallidissima fuori dalle finestre, resa azzurra dalla notte buia, come una distesa di latte ghiacciato che si increspa in cristalli rotti sulle finestre e sui davanzali e che fiocca candidamente sul quartiere deserto. Sotto a tutto quel bianco il silenzio risuona ancora più pieno e gelido e assoluto.
A Sasuke non spiace affatto il silenzio, ma da un po' di tempo a questa parte - più o meno da quando Naruto ha preso l'abitudine di passare di lì per fare compagnia a lui ed agli spettri - gli sembra che manchi di qualcosa. Naruto è un idiota, e un idiota rumoroso che strepita e chiacchiera e ride, ed è quello, probabilmente, quel ridere, che più di tanto non lo disturba.
Sasuke non sa bene perché se n'è rimasto sul divano ed ha fatto pure la fatica di trascinarci le coperte, che pesano e sanno di naftalina, ma ogni tanto gira la testa e rivolge un'occhiataccia assassina alla giacca arancione che adesso se ne sta abbandonata sullo schienale, lì dove se l'è dimenticata il suo caotico proprietario. Se allungasse una mano potrebbe poggiarcela sopra. Non che lo farebbe mai, naturalmente.
Fa troppo freddo anche per riuscire a dormire. Potrebbe andare a cercarsi un libro se non fosse tanto buio: leggere sotto la lampada gli fa bruciare gli occhi, dopo un po', quel che resta dei suoi preziosi occhi. Di tornare in cucina a preparare qualcosa per farsi passare almeno la fame non se ne parla, visto il macello che ci ha lasciato dentro l'idiota.
Mugugna astiosamente, cacciando la testa sotto un lembo di coperta e preparandosi ad accantonare un altro pezzetto della sua già bistrattata dignità nel farsene un bozzolo tutt'attorno, quando la serratura scatta e una mano si allunga oltre la porta, cercando l'interruttore a tastoni per accendere la luce. C'è un solo idiota che ha le chiavi di casa - consegnategli in un momento di assoluta follia che Sasuke saltuariamente ancora rimpiange - ed è proprio lui che si affaccia all'interno con espressione assai poco entusiasta.
Espressione che, ad ogni modo, scompare alla vista dell'involto di coperte e Sasuke arrotolato sul divano, facendosi allibita:
- Sa... Sasuke? - E poi, subito dopo e con sarcasmo: - Cos'è, il letto ha ceduto sotto al peso della tua boria? -
- Muori. - Bofonchia Sasuke, facendo riemergere malvolentieri la testa dall'orlo della coperta. - Cosa ci fai di nuovo in casa mia, idiota? -
Naruto allunga un dito per indicare lo schienale del divano:
- La mia giacca. -
Che se ne sta sempre lì, arancione, come un pugno in un occhio nell'arredamento discreto di casa Uchiha: tutte le occhiate fulminanti di Sasuke non sono state in grado, pare, di incenerirla sul posto.
Naruto si accosta al divano lentamente, allungando le mani per afferrarla e gettando nel contempo una lunga occhiata a Sasuke: un'occhiata che parte aggressiva, si fa perplessa e infine si conclude vagamente curiosa. Sasuke ricambia con aperta ostilità:
- Be'? Che vuoi? -
- Si può sapere perché diamine te ne stai lì sotto, Sasuke, e non a letto? -
Benché abbia passato l'ultima ora a chiedersi precisamente la stessa cosa, Sasuke gli rivolge uno sguardo insieme compassionevole e derisorio, quasi che la domanda che gli è stata rivolta fosse tanto ovvia da non meritare nemmeno lo spreco di fiato di una qualunque risposta.
Naruto se ne resta un altro mezzo minuto in piedi immobile accanto al divano, con la sua giacca sgargiante tra le mani; dopodiché si allunga un po' per raggiungere di nuovo l'interruttore e spegnerlo, poggia il ginocchio sul cuscino e gli intima, ghignando piano:
- Fammi posto, genio. -
Sasuke si fa uscire dai polmoni una specie di strano sibilo incredulo, prima di aggrottare la fronte, indignato:
- Sentiamo, cos'avresti in mente di f... idiota, è la mia coperta, questa! -
L'ultima, sentitissima, protesta viene fuori quando Naruto afferra il lembo dell'involto e lo srotola con uno strattone poco gentile, cacciandosi subito dopo sotto al fagotto, accanto a Sasuke, e schiacciando lo stesso contro il bracciolo del divano.
- Sei gelato! - Mugugna Sasuke scocciato, tirandogli una gomitata per nulla amichevole.
Bugia. I vestiti di Naruto sono gelati, quelli sì, umidi di neve e freddi per il vento che tira fuori e che fa sussultare le finestre tremolanti, ma Naruto non lo è per niente.
Il successivo mugugno di Sasuke è sempre ostile ma un po' meno convinto:
- Non te n'eri scappato via offeso, tu, idiota? -
- Sono ancora offeso. - Specifica Naruto: sta armeggiando sotto la coperta per sfilarsi la giacca zuppa, contorcendosi goffamente per riuscire ad aprire la zip senza strapparsi la cucitura di una manica. - Ma fuori fa freddo. -
La maglia sotto la felpa è calda e asciutta. Ha questa specie di calore strano, Naruto, come luminosamente percettibile anche agli occhi, nel buio, che fa venir voglia di avvicinarsi e cacciargli le mani sotto ai vestiti solo per sciogliercisi un po' sopra le dita: e Sasuke non ci sta troppo a pensar su prima di fare esattamente questo.
Naruto ha un sobbalzo al contatto con la pelle gelida, e gira la testa per rivolgergli un'occhiataccia che non pare troppo sentita:
- Con permesso, eh? -
- Tu non l'hai chiesto. - Ribatte Sasuke, beffardo. - Già che ci sei... -
- Cafone e presuntuoso. - Bofonchia Naruto in risposta.
Sasuke fa emergere un sorrisetto tutto labbra sottili e arrogante condiscendenza:
- Idiota. -
Ma nessuno dei due si sposta.


Sasuke si decide ad aprire un occhio - uno solo, aprirne due è troppo faticoso - solo quando il peso che ha sullo stomaco si fa un po' troppo doloroso per poter essere tollerato ulteriormente.
Naruto nel sonno gli si è rovesciato addosso, buttandogli un braccio oltre la spalla e appoggiandogli la testa contro il torace, e adesso sono talmente incastrati in un groviglio di coperte e gambe che provare a liberarsi pare un'impresa da tentare con estrema cautela. Gli respira proprio sopra la clavicola, e deve avergli inzuppato la maglia di bava a furia di russare, pensa Sasuke con vago - troppo vago per essere sentito - disgusto.
Allunga la testa quel tanto che serve a buttare un'occhiata verso la finestra. Nevica ancora, piano e leggero, e c'è uno strato bianchissimo nella luce celeste dell'alba che ha coperto il davanzale e che continua a crescere lentamente.
Gli sembra impossibile che possa esserci ancora la neve, fuori, quando lì fa tanto caldo.
Con un mezzo sbuffo spinge via il gomito di Naruto che gli si è piantato tra l'ultima costola e la milza; si rannicchia più comodamente contro il bracciolo del divano, cercando una posizione che non faccia troppo scricchiolare le sue vertebre, e tira meglio la coperta addosso ad entrambi.
Domattina probabilmente litigheranno di nuovo per quella stupida storia della schifosissima cena. Domattina.
Con un po' di fortuna Konoha potrebbe essere rasa al suolo - di nuovo - nel frattempo. Potrebbe essere una soluzione, si dice Sasuke confusamente, potrebbe distrarlo sufficientemente a lungo da farglielo dimenticare.
Potrei anche decidere di occuparmene personalmente - ancora.
Ma sta già sonnecchiando mentre finisce di pensarlo.




Rileggendola prima di pubblicarla qui ho trovato diverse ripetizioni e una o due cose che vorrei modificare: ma preferisco lasciarla così com'era stata pensata per la prima volta. ^^
Un'altra precisazione, come sempre necessaria: io seguo solo ed esclusivamente la serie a fumetti di Naruto com'è stampata in Italia; non leggo le scansioni su internet e non voglio saperne niente, per pietà. Quindi, questo è un ipotetico futuro dove io sono contenta perché Sasuke è tornato a Konoha è sta - più o meno - bene.
E comunque, voleva essere una storia intrisa di spirito natalizio. Pace e prosperità, popoli della Terra, e andiamo alle risposte.

Una gran cosa

_Ala_: Ri-ciao e davvero grazie per i complimenti. xD Sì, è quel genere di storia che proprio non mi piace leggere, perché mi deprime, però per qualche deformazione mentale non riesco a fare a meno di produrne... Il che non è bene!
act: Sì, anche io vorrei di nuovo il Team 7. A me Sai non dispiace affatto come personaggio, in realtà, ma sono una sentimentalista: e quei tre a dodici anni sono davvero troppo, troppo, troppo carini per non auspicare che tornino insieme. Sono contenta ti sia piaciuta! ^^
Capitatapercaso: Accidenti, che bel nick. xD Mi piace! Un po' mi dispiace deprimere la gente, ma, come ho già detto, mi vengono alla mente molte più storie avvilenti che non storie allegre.
Salice: Sal! *.* Lo sai che Sakura per me è il tratto che unisce quei due psicopatici... Spero tanto, ma proprio tanto tanto, che nel fumetto resti un personaggio interessante com'è adesso, perché davvero mi piace da morire.
ryanforever: Sono felice che tu li trovi coerenti ai personaggi originali, perché è la cosa che più mi piacerebbe ottenere. ^^ Trovo sia molto complicato e mi piace davvero, leggendo, trovare storie nelle quali i personaggi siano come li immagino nel mondo del fumetto. Grazie!

Postumi

_BellaBlack_: Alle quattro del mattino ti concedo tutta la sanità mentale che vuoi. U.u A quell'ora io generalmente comincio a sragionare e a scrivere orrori di tutti i tipi - più del solito, comunque. Per la tastiera, ti suggerisco un campanello: lo attacchi al tasto dell'Invio e lei lo fa suonare per guidarti quando comincia ad essere una certa ora. Funziona. Giuro. Sì, parlare di cliché era usare un delicato eufemismo, per il quale ti ringrazio. xD Era terribilmente scontato e banale. "Ti spaventi se dico che ti tengo d'occhio?" Un po' mi spavento, non so se prenderla come una minaccia o una promessa e sono fondamentalmente una vigliacca. Però, intanto, i complimenti me li prendo tutti e ringrazio saltellando.
Saeko no Danna: Utilizzati sempre e ovunque, ma vuoi mettere? Sono tanto carini che mi fanno sentire zuccherata dentro, non so se rendo l'idea. Ho curiosità di capire se si possono fare cose poco caste in quarantacinque (più che altro, farle e sopravvivere - insomma, stanchezza, esaurimento, roba così xD), però capisco quel che intendi dire. Per me Sasuke, Sakura e Naruto stanno bene in tre: in due posso trovarli divertenti, interessanti, posso anche pensarci sopra una storia, ma li trovo assolutamente perfetti e completi solo in tre, e mi piacciono tanto. Un'altra cosa che mi piace - l'ho già detto? - è che qualcuno pensi che il personaggio che descrivo assomigli a quello della storia. xD Quindi, giù d'indelebile e grazie!
Yuuki89: Ti prego, non dirmi così! xD Io sono in attesa che qualcuno salti fuori, nel fumetto, mi faccia "sorpresa!" e finisca tutto bene, resuscitino Itachi, Orochimaru, Jiraiya, mi stavano tutti simpatici. Grazie per i complimenti! ^^
Rinoagirl89: Accidenti, che bello... *_* Grazie!
Salice: Suvvia, Sal, sai che mi piange il cuore a sterminarli... E' solo che c'è una vocina nella mia testa che fa "ammazza, ammazza, ammazza", e io, be', potrei mai non ascoltare l'omino del cervello? U.u Sì, Sakura dovrebbe solo che menarlo, Sasuke. Menarlo molto a lungo: magari poi migliora.
ryanforever: Grazie anche per questo, di commento... xD E comunque prevedo un seguito a tutto ciò: sono davvero troppo carini insieme per non raccontarne ancora.
LalyBlackangel: Mi vengono gli occhi a stellina, di quelli luccicosi dei cartoni animati, a leggere un commento così. Grazie grazie grazie! *_*
  
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