Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends
Segui la storia  |       
Autore: Himeno    12/01/2010    10 recensioni
Due ragazzi che non conoscono ancora l'amore e che sono uno il contrario dell'altro, possono innamorarsi? Angelo e Diavolo. Il loro amore potrebbe nascere a causa di un gioco? la mia prima ff su questo cartone favoloso! Leggete e ditemi che ne pensate^^ kiss
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Love Game'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 7

 

Cavolo cavolo cavolo! Che cosa ho fatto di male per finire in questa macchina con degli sconosciuti? Da quando sono salita in macchina con la forza, non ho fatto che insultare quel ragazzo… Sulfus. Ma lui niente! E’ indifferente! E poi il suo amichetto ciccione non faceva che fissarmi con una faccia da ebete.

-Smettila di sbavare, Gas. Non è da mangiare- lo rimproverò stufo dello sguardo su di me, Sulfus.

-Lo so ma l’hai vista, Sulfus? E’ davvero bella come si dice in giro- disse Gas non staccandomi gli occhi di dosso. Almeno gli sono grata per il complimento.

-Certo che la vedo, idiota! Non per niente l’ho scelta come mia vincita a poker-

A poker? Ma che significa questo?      

-Poker? Che centra con me il gioco d’azzardo?- domandai sconvolta. Possibile che mio padre…

-E’ proprio quello che stai pensando, mia cara. Il tuo paparino, avendo da tempo la fissa per il gioco d’azzardo, si è giocato tutto. Compresa te- disse con noncuranza, il moro.

-N-non può essere vero! Mio padre non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere. Stai mentendo!-

-Se è vero che sto mentendo, allora perché ti trovi qui senza nessuno che mi abbia fermato nel prenderti?-

Ha ragione. Mio padre, Lorena e tutta la servitù si saranno sicuramente accorti del trambusto causato dal ragazzo. E non hanno fatto niente per tenermi a loro.

-Quindi è per questo che papà non ha avuto il coraggio di dirmelo ieri- sussurrai affranta. La delusione verso mio padre mi stava crescendo ancora.

-Già. Ma stai tranquilla. Il tuo vigliacco genitore mi ha fatto promettere di rispettarti finchè starai a casa mia-

-Davvero?-

-Ma io non rispetterò la mia parola-

-Cosa? Che vorresti dire?- chiesi sconvolta. Ma questo ragazzo non aveva onore?

-Che sei molto bella… ed io ho dei progetti verso di te. Ti farò pentire di avermi rifiutato quella volta- disse alzandomi il mento con un dito e fissandomi negli occhi.

-Non toccarmi!- dissi scansandolo. Non capisco. Perché ora che mi fissava, mi batteva forte il cuore e mi sentivo brividi lungo la schiena? Non può piacermi questo maleducato! Dev’essere stata solo la paura che provo in questo momento pensando alla vita d’inferno che passerò. Dev’essere per forza così.

-Vedrai, dolcezza. Ti divertirai molto nella mia dimora- disse ridacchiando. Che demonio!

-Ne dubito fortemente- dissi arrabbiata voltando la testa da una parte.

-Voglio fare un “gioco” con te, Raf- disse sicuro di sé. Deve essersi informato bene il signorino su di me per sapere anche il mio nome. Bhè! Dopotutto è il minimo che dovrebbe sapere di una ragazza che starà a casa sua. O no?

-Non mi interessa il poker o altro- gli dissi subito.

-Non intendevo quello. Diciamo che è più una scommessa- disse con un ghigno. Che aveva in mente?

-Una scommessa, eh? Di che genere?- chiesi dubbiosa.

-Chi si innamorerà prima dell’altro-

 

********************************************

 

Ecco pure la figlia che mi guarda come se fossi diventato matto. Allora è proprio di famiglia, essere così “delicati”. Però, devo ammettere che anch’io ultimamente ho dei dubbi sulla mia sanità mentale.

-Bello scherzo. Ora dimmi in che consiste davvero la scommessa- disse riprendendosi dallo shock.

-Te l’ho appena detto. Desidero fare questo gioco con te- dissi sogghignando.

-Tu hai le rotelle fuori posto. Con l’amore non si scherza e poi io sono già fidanzata. Al mio ragazzo non andrebbe affatto bene-

E ti pareva! Mi sembrava strano che una bellezza simile non avesse il ragazzo. Magari non era nemmeno più vergine. Perché questo mi dava fastidio?

-Non mi interessa l’opinione del tuo ragazzo. Questa cosa noi la faremo perché la dico io. Finchè starai sotto il mio stesso tetto, mi apparterai e di conseguenza mi ubbidirai senza storie-

-Scordatelo! Io non appartengo a nessuno!-

-Dimostramelo con questa scommessa. Se il tuo cuore non sarà mio entro il periodo di tempo che sarai mia ospite, io ti lascerò ritornare dal tuo vecchio. Se invece sarà di mia proprietà, diventerai la mia schiava per sempre- dissi maligno.

-E se invece fosse il tuo cuore a diventare mio?-

-Ahahahah Hai fegato, ragazzina. Cominci già a piacermi. Comunque è una cosa che non succederà mai- dissi divertito. Io? Innamorarmi? Non è da me.

-Vedremo. In ogni caso, voglio mettere in chiaro che se io ti conquisterò, sarai tu a diventare mio schiavo e ha ridare tutto a mio padre. Se non sarà così, farò quello che vorrai- disse lei. Era impaurita da questa cosa però allo stesso tempo dimostra un coraggio che mi affascina.

-D’accordo. Il nostro “gioco d’amore” ha inizio. Mi raccomando. Sii una preda difficile da prendere. Non mi piace vincere facile-

-Sbruffone maleducato!- mi insultò. Quella faccia irata mi stimolava ancora di più. Quel gioco sarebbe stato molto ma molto interessante.

Arrivammo alla mia residenza. E lì vidi che Raf ne rimase incantata a guardarla a occhi sgranati.

La nostra convivenza, bellezza, sarà davvero fantastica.

Scendiamo dalla macchina e dopo aver fatto portare le tue valigie in camera e aver detto a Gas di andarmi a riprendere la moto davanti ai Serafini, ti faccio entrare in casa.

-Benvenuta all’inferno, angioletto. Ti presento la residenza Zolfanelli-

 

Continua…

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Angel's friends / Vai alla pagina dell'autore: Himeno