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Autore: vul95    19/01/2010    3 recensioni
"...Sono un Heartless, un essere nato dall’oscurità. Sono attratto dai cuori della gente, e la capacità di provare emozioni mi è stata preclusa nel momento stesso in cui sono nato.
Vengo chiamato Shadow, sono un purosangue, e vivo negli stretti cunicoli di Traverse Town con i miei simili.
[...]
Sono un Nessuno. Un essere nato nel confine tra luce e oscurità. Sono un guscio vuoto, e sono stato privato della mia capacità di provare emozioni alla mia nascita.
Vengo chiamato Simile, faccio parte del rango più basso che distingue noi Senza Cuore, e non posseggo capacità di autocontrollo, quindi vengo manovrato da qualcuno superiore a me..."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heartless, Nessuno
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono un Nessuno

Sono un Nessuno. Un essere nato nel confine tra luce e oscurità. Sono un guscio vuoto, e sono stato privato della mia capacità di provare emozioni alla mia nascita.

Vengo chiamato Simile, faccio parte del rango più basso che distingue noi Senza Cuore, e non posseggo capacità di autocontrollo, quindi vengo manovrato da qualcuno superiore a me.

Sono stato espulso sia dalle tenebre che dalla luce, e posso vivere solo in città di mezzo. In mondi sovrastati dalla penombra.

Ora sono a Traverse Town con i miei compagni.

Sto sorvolando con il mio corpo sinuoso le mura che circondano il paese, e schivo agilmente ogni trappola che mi si presenta davanti.

Il mio gruppo è incaricato di distruggere alcuni Heartless. La città è invasa da Shadow, purosangue.

Forse tra questi c’è anche quello da cui provengo io.

Un paio di colpi, e due GigaShadow svaniscono nel nulla.

Eseguo una capriola in aria e colpisco un paio di altri Shadow, aiutata da altri Simili: gli Heartless sono più deboli di noi, siamo in vantaggio.

Alcuni Nessuno scompaiono sotto le artigliate dei nostri avversari, e per poco un graffio non colpisce anche me. Lo evito, e poi fuggo, contro il volere di chi mi comanda.

Me ne vado, qualcosa di fastidioso vaga nel mio petto, non so cos’è, non posso stabilirlo, ma continuo ad andarmene, sentendo un immenso fastidio percorrermi tutto il corpo.

Scendo nelle scure vie della cittadina, sfrecciando velocemente in mezzo a cupe costruzioni.

Non faccio in tempo a pentirmi della mia fuga che vengo circondato da due Shadow un po’ troppo cresciuti, i quali si scagliano contro di me, gli artigli ben visibili.

Li schivo, uno per uno.

Non riesco a rispondere ai loro colpi, sembro essermi bloccato.

Mi sembra quasi di non voler combattere.

Non voglio che mi venga tolta anche questa vita.

Ma, d’altronde, io non posso volere.

 

*

 

E’ ormai da una settimana che sono a Traverse Town. Dopo la mia fuga, sono riuscito a tornare dai miei compagni, dai quali ho subito una punizione per la mia disobbedienza.

Un Simile in meno, che differenza può mai fare?

Ora so che tra tutti quegli Heartless c’è il mio, e percepisco un legame che il più delle volte mi spinge ad addentrarmi nei cunicoli della città, facendomi ignorare il volere dei miei superiori e riuscendo a farmi concentrare solo su questo filo invisibile che alla fine non mi porta mai da nessuna parte.

Se avessi un cuore proverei odio verso quell’Heartless. Io sono un suo scarto.

O meglio, sono uno scarto del nostro umano originario.

Ma nonostante questo sono di nuovo qui, in questa strada, nascosto nella penombra, a cercare quella parte di me, una di quelle parti che mi impedisce di essere completo.

 

*

 

Quando la mia Creatura Oscura mi ha scartato, sono nato io.

Quando il nostro umano ha ceduto il proprio cuore all’oscurità, questo si è ribellato, non abbastanza da permettermi di diventare qualcosa di più potente, ma abbastanza per farmi diventare un Simile con un barlume di volontà propria.

Sono diverso, e mi chiedo se anche per il mio Heartless sia lo stesso.

Quando vedo uno Shadow, non vado più da lui per combatterlo, ma proseguo per la mia strada. Non seguo più ordini, vado solo dove mi porta quel filo invisibile.

Anche quando mi attaccano, mi limito a schivare i colpi e poi ad andarmene.

Mi sono accorto di stare per molto tempo ad osservare, nascosto dietro un angolo o dietro a un muro, gli umani che se avessi un cuore dovrei tanto invidiare.

Una volta ero come loro.

Rivoglio la mia completezza, adesso.

Mi muovo silenzioso, seguendo nuovamente quel legame etereo che percepisco, deciso a trovarlo.

A trovare il mio Heartless.

 

 

**

Buongiorno a tutti*^*! Eccomi con il secondo capitolo della fic contorta! xDD

Prima di tutto voglio ringraziare tantissimo tutti voi che avete letto, siete davvero tantissimi >. Poi un grazie enorme a Soruccio che ha messo la fic tra i preferiti e a _Armonia_ che l’ha messa tra le seguite!

 

mietitrice: Grazie della recensione, sono davvero felice che ti piaccia! Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento^^

 

Elos: Grazie tanto anche a te per la recensione, sono davvero felice^^ Bhe, ho tentato di immedesimarmi in un Heartless, per quanto possibile, spero di non aver esagerato >.<

L’idea mi è nata mentre facevo educazione fisica ò-ò *cade* e mettere un Heartless e un Nessuno come protagonisti mi era sembrata un’idea strana ma attuabile xD così mi sono messa al lavoro^^

Sono davvero contenta che ti piaccia, e spero che per questo capitolo sia lo stesso.

La città è la Città di Mezzo.

  
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