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Autore: Lady Lynx    22/01/2010    2 recensioni
Le loro mani si intrecciavano, le labbra lasciavano sfuggire parole di amore e di odio, di passione sfrenata, di lussuria, di radicata convinzione.
Volevano stare insieme, fosse crollato il mondo.
Potevano stare insieme, non aveva valore il timore di essere scoperti.
Dovevano stare insieme, da soli sarebbero impazziti di dolore.
[Gellert/Ariana]
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Gellert Grindelwald, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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La luce dell'Inferno


2. Il Raggio di Sole


In principio, il Raggio di Sole era un bambino come tutti gli altri.

Un comune marmocchio, capriccioso e volubile, che piangeva quando non voleva mangiare, che urlava quando qualcosa non gli andava bene, che a volte rideva con i suoi genitori.
Il tipico ragazzino fortunato, di famiglia Purosangue, vezzeggiato dai parenti e figlio unico.
Quello che picchiava gli Elfi Domestici per passare il tempo, quello che rifiutava un piatto perché aveva delle sbavature di condimento sui bordi.
Uno come tanti.
Ma lo era in  principio, appunto.
Con l’avanzare dell’età adolescenziale, si era trasformato in uno degli esseri più strabilianti del mondo maschile.
Se qualcuno avesse provato a chiedere ad uno dei conoscenti di Raggio di Sole di descriverlo con un solo aggettivo, quello avrebbe con ogni probabilità scelto un sinonimo di “bello” o “affascinante”.
I suoi riccioli biondi lo facevano assomigliare molto ad uno di quegli angeli cherubini che si mettono di solito sulla capanna del Presepe.
Peccato che lui odiasse il presepe, anzi era contro la religione in sè.
Peccato che lui non si sentisse un angelo.
A undici anni, come tutti i bambini, era stato mandato a scuola per imparare i basamenti della magia.
A undici anni e tre mesi, era diventato l’incubo della stessa scuola.
Non che a Durmstrang ci fossero degli studenti particolarmente docili e buonisti, ma lui si era dimostrato il più forte e feroce tra tutti.
I professori trovavano tragicomico che perfino i veterani di diciassette anni abbassassero talvolta lo sguardo quando incrociavano nei corridoi il nostro Raggio di Sole.
Quasi fosse davvero stato il Sole.
Ma, nessuno essendo perfetto, era logico che anche lui avesse qualche difetto.
In particolare ne aveva uno enorme, aberrante, ma talmente incredibile da non essere mai notato.
Nell’animo di Raggio di Sole abitava la personificazione dell’Oscurità.
Una grande contraddizione, non è forse vero?
La luce che ospita l’ombra.
Eppure lui ci conviveva con gioia, godendo della sua natura radicalmente malvagia, orgoglioso del cinismo che dimostrava giorno per giorno, lontano da tutto e tutti ma allo stesso tempo tremendamente vicino.
Amava essere temuto, osservato di nascosto con riverenza.
Una volta arrivato al sesto anno di Durmstrang, scoprì con una sorta di perversa soddisfazione di essere in grado di far scoppiare a piangere le persone più deboli con un solo sguardo.
Una pugnalata a tradimento con i suoi occhi impenetrabili, ed ecco che la sua vittima si ritrovava invasa dal panico.
Era un’azione eticamente scorretta, lo sapeva bene.
Ma se non lo fosse stata, di certo non si sarebbe preso il disturbo di farla.
Purtroppo per lui, spesso il genio della malvagità non viene considerato allo stesso livello della futile e falsa bontà.
Venne espulso da Durmstrang, solo perché aveva osato colpire con la Maledizione Imperius la ragazza più scostante della scuola.
Aveva riso, quando il Preside Schwartz gli aveva detto che per avere una fidanzata avrebbe dovuto conquistarsela con pazienza.
Forse non sapeva, quel vecchio insegnante, che lui non aveva bisogno della Maledizione Imperius per ottenere da chiunque quello che voleva?
Forse non si rendeva conto che quell’infrazione era solo stata utile per spaventare la frigida donnicciola che non abbassava i suoi banali occhi color melma quando gli passava davanti?
Forse non sapeva di essere venuto a conoscenza di quel fatto solo perché era stato lui a farsi scoprire di propria volontà?
Forse, non lo sapeva… no, non sapeva che aveva fatto di peggio.
Non sapeva che aveva ucciso, ad esempio.
E cosa avrebbe detto, se lui gli avesse descritto l’ultima agghiacciante scena della sua fredda violenza?
Cosa avrebbe potuto fare, se gli avesse confessato che il piccolo e bellissimo Raggio di Sole che lui tanto adorava si era ripetutamente sporcato le mani di sangue?
Forse sarebbe rimasto senza parole.
Forse avrebbe urlato, e avrebbe dovuto tagliare la gola anche a lui.
- Riconosco il mio errore, Preside Schwartz. Sono pronto ad abbandonare Durmstrang. –
L’aveva detto, da bravo ragazzo quale lo consideravano, ma in che modo?
Con un beffardo sorriso accecante, affamato di nuove vittime, con le mani vibranti di voglia.
Si era trattenuto, quella volta, sapeva che avrebbe potuto superare se stesso solo se avesse potuto confrontarsi con persone del suo livello.
Era partito per l’Inghilterra, quell’estate, conscio degli sguardi curiosi e ammirati, tutti puntati sulla sua originale bellezza.
C’era mancato poco che si ritrovasse una folla di sudici Babbani ai piedi, pronto a  venerarlo come un dio.
Solo il pensiero lo disgustava.
Aveva messo piede sull’isola britannica in uno dei suoi rari giorni di sole, e molti avevano pensato che fosse stato lui a portarlo.
Lo sapeva, lo leggeva nei loro occhi.
Nel notare la palese inferiorità della plebaglia che lo aveva accolto, era stato quasi tentato di tornare da dove era arrivato, ancora prima di fare visita alla sua vecchia zia.
Si era trattenuto.
E aveva ringraziato il suo Sesto Senso, quando la sopportazione era stata ricompensata.
Finalmente trovò  un essere degno della sua attenzione proprio nella casa vicina a quella della sua unica parente in vita.
Lo seppe dal primo momento in cui lo vide.
Una chioma fiammante che riluceva alla rara luce del sole inglese, un viso che si era ulteriormente illuminato in sua presenza come se quei lineamenti delicati necessitassero da tempo di vedere qualcosa di introvabile come lui.
Occhi brillanti di intelligenza repressa, quelli che lo avevano accolto.
Aveva aperto le sue labbra in un sorriso, aveva cominciato a giocare il suo gioco.
- Abita qui la signora Bath? – aveva chiesto con tono incerto, accarezzando con i suoi freddi occhi la figura della Fiamma, leggendo l’energia vibrante come un’aura attorno a quel corpo, desiderando di poter approfittare della evidente potenza nascosta sotto quella scorza così banale.
- Qui di fianco – aveva risposto la Fiamma con un filo di voce, mentre le sue gote si incendiavano in un moto di innocenza che si sarebbe ripetuto diverse altre volte in futuro.
- Grazie -
Si era limitato ad una parola, ma ad uno sguardo eloquente. Aveva finto di allontanarsi per il vialetto, prima di voltarsi di nuovo con aria colpevole e riprendere a parlare.
- Comunque io mi chiamo Gellert Grindelwald, piacere di conoscerti –
Gli occhi marini si erano allargati lentamente, come l’acqua che caduta a terra si espande per una legge naturale, prima che le labbra si muovessero incerte a formulare il nome della Fiamma.
Nel sentirlo, il Raggio di Sole si disse che i loro appellativi sarebbero stati in grado di creare un’atmosfera poetica.
O forse scrivere la trama di una tragedia, chissà.
Lasciò la Fiamma a languire sotto il cielo estivo.
Sapeva che ci sarebbe voluto del tempo, molto tempo, prima di riuscire ad ottenere quello che voleva.
Sarebbe stata una sfida ardua, ma l’avrebbe vinta a tutti i costi.
Il divertimento era appena iniziato.


Note dell’autrice

Ah, quanto è dura dover sottostare alla volontà di Sua Maestà l'Ispirazione.
La originaria one-shot si è trasformata in un'idea piuttosto radicata e sembra voler diventare una storia di più capitoli (sì, non l'ho deciso io ma la storia ^^).
Intanto ringrazio tutte le persone che hanno letto e in particolare chi mi ha lasciato una sua ipotesi sui possibili protagonisti.
Lady Lynx

penelope84: anch'io dopo la rilettura avevo pensato che poteva tranquillamente risultare una Draco/Ginny, ma la mia idea di fondo era completamente diversa. Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma come avrai potuto leggere (se leggerai, altrimenti ti manderò questa risposta anche con la funzione contatta per toglierti il dubbio del pairing ^^) il Raggio di Sole è Gellert. La Fiamma non è poi così difficile da indovinare, vero? Grazie per la tua recensione!
Lukk: ammetto di essermi divertita un mondo ad inserire cose che potessero sviare i lettori dal vero pairing, ma tutto corrisponde e non ci sono falsi indizi. Niente Lucius/Hermione, purtroppo, ma forse la prima parte della descrizione di Gellert potrebbe calzare anche su di lui... mah, non sono molto esperta sul nostro Malfoy senior ^^
In effetti il colore degli occhi non corrisponde su Hermione, c'erano probabilità più su Ginny. Magari prima o poi mi cimenterò sulla Lucius/Hermione, sperando di non massacrare questo pairing XD. Grazie per i complimenti e anche per aver recensito sia questa storia che i primi capitoli di Apeiron!
  
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