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Autore: Laricchia Bianca    24/01/2010    0 recensioni
Qesta storia parla delle vicende che accadono alle quattro sorelle delle famiglia Yamanka con i loro problemi ma anche di eventi molti belli che avverranno durante il corso deo loro eventi. Ma comunque si concluderà tutto per il meglio. Vi prego datemi una vostra opinione..leggete.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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In quella limpida mattina di giugnlo le rose del portico si schiusero assai presto, più belle che mai, sotto un cielo limpido e senza nuvole.

Parevano proprio tanti piccoli vicini di casa amic hevoli, e lo erano nuovamente.

I loro vasetti rossisembravano arrossati ancor di più l'eccitazione mentre si dondolavano nel vento bisbigliando tra loro commenti su ciò che avevano visto.

 Qualcuna, infatti, aveva dato una occhiatina in sala da pranzo affacciandosi appena alle finestre, altre s'erano arrampicate fino al piano superiore per fare un cenno o un sorriso alle sorelle che vestivanoi la sposa, altre ancora davano il buongiorno a tutti coloro che andavano e venivano in giardino, sotto il portico e in ingresso;

insieme sia quelle ormai sbocciate e coloratissime che quelle più pallide perchè non ancora schiuse, offrivano il tributo della loro bellezza e del loro profumo alla gentile signora che le aveva amate e accudite per cosi tanto tempo.

Anche Hinata sembrava una rosa. Tutto quello che di meglio e di più tenero aveva nel cuore, le splendeva il viso, rendendolo gentile e luminoso e conferendogli un fascino nuovo, un fascino che talvolta la sola bellezza neppure sa emanare.

Niente abiti si seta, nè merletti, neanche fiori d'arancio.

-Non voglio sembrare diversa dal solito, oggi, nè voglio cose artificiose-aveva detto.

-Non voglio un matrimonio in pompa magna, desidero solo avere intorno a me le persone che amo e apparire loro quella di sempre.

 Cosi, aveva cucito da sola l'abito da sposa, mettendoci dentro tutte le tenere speranze e le innocenti fantasie del suo cuore di fanciulla.

Le sorelle avevano intrecciato i capelli e l'unico ornamento che portava era un mazzolino di mughetti, i fiori che il suo Naruto preferiva fra tutti.

- Se proprio la nostra cara Hinata di sempre, ma cosi dolce e bella che, non temessi di spiegazzarti il vestito, ti abbraccerei forte forte!

 -Esclamò Ino, contemplandola soddisfatta, quando finalmente fu pronta.

 -Allora sono felice.

Ma ora vi prego di abbracciarmi e di baciarmi e non preuccupatevi del vestito.

Quest'oggi voglio che me lo spiegazzino ben bene, che importanza ha?

E Hinata spalancò le braccia per accogliere le sorelle che si strinsero a lei con i loro visi freschi come fiori di primavera sentendo che il nuovo amore non aveva cancellato quello vecchio.

 -Ora andrò a fare il nodo della cravatta a Naruto-riprese-poi voglio stare qualche minuto da sola con papà, con calma, nel suo studio.

Scese dabbasso, sisteò la cravatta del futuro sposo, si fermò nello studio del padre e poi si mise a seguire la mamma ovunque andasse, senza mollarla di un passo.

Sotto il sorriso che illuminava il viso dolce e stanco, Hinata intuiva la pena di una madre che vede il primo dei suoi uccellini fuori dal nido.

Mentre le altre sorelle, tutte insieme, danno gli ultimi ritocchi alle loro semplici tiolette , vediamo di osservare un poco da vicino e di scoprire i cambiamenti avvenuti negli ultimi tre anni:  è il momento migliore giusto.

Tenten era riuscita a smussare in parte gli spigoli del suo carattere.

Aveva imparato a comportarsi con disinvoltura se non proprio con grazia.

I capelli ricresciuti folti e belli, dopo la drastica tosatura, erano raccolti in una grossa treccia che le incoronava la testa mettendo in rilievo la sua figura alta e snella.

Il viso, un poco abbronzato, aveva una carnagione luminosa, gli occhi brillavano teneri e vivaci, e la lingua non era più tagliente come una volta.

Matsuri era cresciuta snella, pallida e più quieta che mai. I suoi begli occhi apparivano grandi nel viso affilato e vi si leggeva un' espressione capace di rattristare l'osservatore, anche se lei non era affatto triste: era forse l'ombra di tanti dolori con infinita pazienza a velare il suo sguardo.

Matsuri non si limitava mai e affermava in tono speranzoso e convinto, che presto sarebbe stata meglio.

Ino era giustamente considerata il fiore all'occhiello della famiglia.

A sedici anni aveva già aspetto e modi di una donna adulta, non bella ma piena di un fascino fatto di grazia e armonia.

Lo si sentiva nella figuretta sottile, nel modo in cui muoveva le mani e si vestiva e scuoteva i capelli: qualcosa di inconsapevole e spontaneo, fluido come una musica, e per molti affascinante quanto la stessa bellezza.

Ino era dispiaciuta perchè il suo naso non aveva voluto saperne di assottigliarsi secondo i canoni dell'arte greca e non le piaceva neanche la sua bocca, che giudicava troppo generosa, nè il mento deciso.

Non si rendeva conto che erano proprio queste piccole imperfezioni a dare carattere al suo viso, e cercava di consolarsi puntando sulla perfetta carnagione, sul blu profondo degli occhi, sui riccioli più folti e dorati che mai.

Per la cerimonia, tutte e tre le sorelle indossavano abiti leggeri color grigio argento con rose rosse appuntate alla cintura e nei capelli;

tutte e tre avevano l'aspetto di fanciulle in fiore, liete e spensierate che interrompevano per un attimo il ritmo delle loro esistenze operose onde poter contemplare con occhi incantati la pagina più dolce della vita di una donna.

La cerimonia non avrebbe avuto niente si speciale, tutto doveva svolgersi nel modo più semplice e familiare possibile.

Cosi quando la zia Yamanaka arrivò, si scandalizzò nel vedere la sposa correrle incontro per salutarla e condurla all'interno, lo sposo impegnato a riappendere una ghirlanda che intanto era caduta a terra e il signor Yamanaka, calmo e solenne nella sua doppia veste di ministro della cerimonia e di padre, salire le scale con due bottiglie sottobraccio.

-Misericordia, è quetso il modo di comportarsi in un giorno simile?

-Esclamo la vecchia signora, sedendosi al posto d'onore preparato per lei e facendo frusciare le pieghe del vestito di seta color lavanda. 

-Hinata, figliola, nessuno ti ha detto che la sposa non deve mostrarsi fino all'ultimo momento?

 -Non ho intenzione di dare spettacolo, zia, e nessuno verrà qui per ammirarmi, per criticare il mio vestito o valutare quanto è costata la colazione.

Sono troppo felice per interessarmi a quello che la gente dice o pensa e voglio che le mie nozze siano proprio come le ho sognate. Punto e basta.  Oh, Naruto caro, eccoti il martello.

E Hinata, imperturbabile, corse ad aiutare quell'uomo un compito tanto sconveniente.

Lui non ringraziò a parole ma, quando ebbe finito di sistemare la ghirlanda, si chino per baciare la sposa con una tale tenerezza che zia Yamanaka travolta dalla commozione fu costretta a tirar fuori il fazzoletto per asciugarsi gli occhi.

 Un grido, uno schianto e una risata di Sai, accompagnati da un'esclamazione: Per Giove, Tenten ha di nuovo messo sottosopra la torta!

Causarono un momento di smarrimento, subito superto dalla schiera dei cugini e, come diceva Matsuri quando era piccola, la festa ebbe inzio.

-Tienimi lontano quel giovane gigante, è più fastidioso di uno sciame di zanzare.

-Sussurro la vecchia signora ad Ino, indicando la testa bruna di Sai che svettava sul resto dei presenti.

-Ha promesso di comportarsi da gentiluomo oggi, e quando vuole sa farlo a meraviglia-replico Ino.

Comunque per preuccupazione raggiunse il giovane Ercole per pregarlo di stare alla larga dal dragone;

ma Sai non se ne dete per inteso e si prodigò talmente in complimenti e attenzioni calorosissime, al punto di far girare la testa alla povera vecchia signora.

Non ci fu corteo nuziale, ma un silenzio solenne cadde nella stanza quando il signor Yamanaka e la giovane coppia presero posto sotto l'arcata verde.

La madre e le sorelle si strinsero l'una all'altra come per far fronte comune contro il pericolo che minacciava Hinata mentre la voce del celebrante fu scossa più volte da un tremito che conferi alla cerimonia una bellezza e una solennità inattese.

Le mani dello sposo tremavano visibilmente e furono in pochi a udire le sue risposte. Hinata, al contrario, pronunciò un "si" cosi tenero e sicuro insieme, cosi fiducioso, che sua madre ebbe un fremito di gioia e zia Yamanaka tirò su il naso, rumorosamente.

 Tenten si era ripromessa di non piangare per nessuna ragione al mondo ma a un certo punto stava proprio per cadere, a salvarla fu la consapevolezza della vicinanza di Sai che la fissava negli occhi un comico miscuglio di commozione e ironia.

Matsuri aveva nascosto il viso sulla spalla della madre, Ino se ne stava immobile come una bella statuina mentre uno stupendo raggio di sole le sfirava la fronte candida e il fiore intrecciato fra i capelli.

 Forse non era proprio la cosa giusta da farsi, temo, ma appena un minuto dopo essersi felicemente sposata,Hinata escamò:

 -Il primo bacio e per la mamma!

-E voltandosi, la bacio teneramente sulle labbra.

Nel quarto d'ora che segui, tutti gli invitati, nessuno escluso, approfittarono del privilegio di baciare la sposa:

dal signor Laurence ad Sakura che, sfoggiando un cappello di una bruttezza davvero rimarchevole, strinse a sè Hinata, forte forte, mentre nello stesso tempo piangeva e rideva ed esclamò:

-Che tu sia cento e cento volte benedetta, gioia mia!

La torta è intatta e tutto è andato a meraviglia!

 Subito dopo tutti si scrollavano di dosso l'emozione dicendo, o cercando di dire, qualche battuta spiritosa, cosa che riusci loro benissimo perchè si ride con felicità quando il cuore è leggero.

I regali non erano stati esposti perchè gia si trovavano nella casa degli sposi e la colazione non fu per niente elaborata, solo focacce, torte e frutta, ma a dare festosità alla tavola apparecchiata c'era una profusione di splendidi fiori freschi di rugiada.

 Il signor Laurence e la zia Yamanaka si diedero di spalla l'un l'altro e sorrisero compiaciuti scoprendo che acqua e caffè e limonata erano gli unici tre tipi di nettare in circolazione.

 Nessuno disse niente, comunque, almeno fino a che Sai, che insisteva per servire personalmente la sposa, non apparve dinnanzi a lei con un pesante vassio carico di bicchieri e un'espressione imbrazzata sul viso.

-E per caso Tenten non ha rotto tutte le bottiglie?

-Le chiese con un sussurro. -Mi era sembrato di vederne in giro qualcuna stamattina. O forse mi sono sbagliato?

 -No, non ti sei sbagliato. Tuo nonno ha offerto il meglio della sua cantina e cosi pure la zia Yamanaka, ma papà ne ha messe via alcune per Matsuri e ha mandato le altre alla Casa del Soldato.

Lui, lo sai, pensa che il vino vada usato solo quando c'è qualche ammalato in casa e la mamma da parte sua, ha detto che nè lei nè le sue figliole offriranno mai bevande alcoliche ai giovanotti, sotto questo aspetto.

 Hinata si aspettava che Sai ridesse o pronunciasse una delle sue battute, ma lui la sorprese.

 Dopo averle indirizzato una rapida occhiata, disse con la consueta impetuosità.

Sono d'accordo! Se tutte le donne la pensassero in questo modo, ci sarebbero meno guai al mondo!
-Spero che tu non lo abbia imparato a tue spese!  -Esclamo Hinata con una venatura d'ansia nella voce.
-No, ti dò la mia parola. Ma in tutta onestà, non posso neppure farmene un merito perchè il bere non mi tenta, capisci?
Sono cresciuto in un paese dove il vino è comune quanto l'acqua e quasi altrettanto innocuo, perciò nin mi interessa; però, vedi, quando è una bella ragazza a offrirtelo, beh, allora diventa difficile rifiutare.
-Pure, io sono certa che lo farai, per il bene degli altri, se non per il tuo! Via, Sai, promettilo e contribuirai a fare di questo giono il più bello della mia vita!
Davanti a una richiesta cosi impegnativa, Sai esitò un istante.
Hinata, sapeva che l'amico, una volta fatta una promessa, l'avrebbe mantenuta a qualsiasi costo e, conscia dell'influenza che aveva su di lui, la usava come solo una donna sa fare quando è in discussione per il bene di un caro amico.
Ora la sposina taceva, limitandosi a guardarlo, ma dal suo viso raggiante partiva un messaggio che diceva: "Oggi nessuno può rifiutarmi niente!"
 Cosi Sai non potè fare altro che cedere e con un sorriso le tese la mano dicendo di slancio:
-Prometto signora Uzumaki! -Grazie, grazie tante.
-E io brindo augurando lunga vita alla tua decisione-intervenne Tenten, che aveva sentito tutto, battezzando Sai con un'pò di limonata che aveva nel bicchiere e sorridendo con aria di approvazione.
E cosi venne fatto un brindisi per solenizzare quel voto che in seguito Sai avrebbe sempre onorato, anche se fra mille e mille tentazioni.
 Con intuito spiccamente femminile, le ragazze avevano scelto il momento migliore per rendere all'amico un servizio del quale egli fu riconoscente finchè visse.
Dopo pranzo gli invitati in piccoli gruppi di due o tre persone si sparsero per la casa e nel giardino godendosi il bel sole splendente che illuminava ogni cosa.
Nel vedere Hinata e Naruto fermi in mezzo al prato, sottobraccio, a Sai balenò un'idea per dare il tocco finale a quelle semplici nozze.
 -Tutte le persone sposate si prendano per mano e facciano un girotondo intorno alla nuova coppia, come si usa in Germania in queste occasioni, mentre gli scapoli e le nubili ballarono a coppie fuori dal cerchio!   -Gridò.
Poi prese Ino incamminandosi con lei lungo il vialetto e lo fece con tanta foga che tutti gli alri lo initarono subito senza discutere.
I signori Yamanaka e gli zii Carrol furono tra i primi e altri si unirono rapidamente.
Anche Temari Nara, dopo un istante di esitazione, ripiegò sul braccio lo strascico del sontuoso vestito e trascinò Shikamaru nel cerchio.
Ma la sorpresa più grossa la offrirono il signor Laurence e la mia zia Yamanka.
 Quando l'anziano gentiluomo invitò con un inchino molto solenne la vecchia signora lei, dopo essersi messa sotto il braccio la canna da passeggio, si inseri nell'allegro girotondo che vorticava intorno agli sposi, mentre giovani a coppie, si disperdevano in giardino come farfalle in un giono di mezza estate.
 Il ballo improvvisato fini quando i ballerini non ebbero più fiato e, pian paino, la gente cominciò ad andarsene.
-Ti auguro ogni bene, mia cara, ti auguro ogni bene di tutto cuore, ma temo che avrai a pentirti di quello che hai fatto.
-Disse la zia Yamanaka a Hinata, indicando lo sposo.
E quando lui l'accompagnò alla carrozza,aggiunsè,burberà:
-Giovanotto hai trovato un tesoro, cerca di meritartelo.
-Questo è il più bel matrimonio a cui abbia assistito da molti anni a questa parte, Shikamaru, confidò Temari al marito, mentre salivano in carrozza.  E non so spiegare il perchè.
Non c'era neppure un briciolo si stile. -Sai, ragazzo mio, se un giono deciderai anche tu di fare il gran passo, chiedi la collaborazione di una di queste ragazze e tutto filerà a meraviglia, con mia grande soddisfazione.
Disse il signor Laurence al nipote, sedendosi in poltrona per un momento di meritato riposo dopo l'eccitazione della mattina.
-Farò del mio per raccontarla, signore, fu la risposta insolitamente docile di Sai, inpegnato a staccare dall'occhiello della giacca il mazzolino che vi aveva appuntato Tenten.
La casetta degli sposi non era lontana e il viaggio di nozze di Hinata sarebbe consistito in una tranquilla passeggiata a fianco di Naruto tra la casa paterna e la nuova.
Ma quando la sposina scese dabbasso, simile a una graziosa giovane quacchera nel suo vestitino colr tortora e un cappello di paglia legato sotto il mento con un nastro bianco, tutti le si fecero intorno per salutarla come se partisse davvero per un lungo viaggio di nozze.
-Non devi pensare che io mi sia separata da te mamma cara, o che ti voglia meno bene perchè amo cosi tanto Naruto.
-Disse alla madre abbracciandola per un attimo con occhi velati di pianto.   E, rivolta al padre:
- Papà, verrò a trovarvi tutti i giorni e conto di mantenere nei vostri cuori il posto di sempre, anche se sono sposata.
 Matsuri passerà con me buona parte del suo tempo e Tenten e Ino potranno venire ogni volta che lo desiderano e allora si che si divertiranno a vedere le mie difficoltà nel ruolo di padrona di casa!
Grazie, grazie a tutti per questa indimenticabile giornata!
 Arrivederci! Arrivederci!
Tutti stettero a guardarla con i volti pieni di amore, speranza e tenero orgoglio mentre lei si allontanava al braccio del marito, con le mani piene di fiori, illuminata dalla luce calda del sole di giugno.
 Cosi cominciò la vita coniugale di Hinata.
Continua nel prossimo capitolo...
Spero chi vi sia piaciuto..    Recensite .....
  
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