Romanticamente incompatibili

 

 

 

Salve mi presento, sono Miyu kozuki, giornalista freelance del daily news…come ho detto sono una free lance, e per questo non vengo pagata molto, ma cosa sono i soldi in confronto ai propri principi? Niente….ora sono in brasile…sto tentando di fare la giornalista…proprio così perché in realtà io una giornalista non lo sono…ci sto provando…

Comunque dicevo… ero seduta sul ciglio di una strada, ad un bar e stavo cercando con il mio registratore di comporre quello che sarebbe stato il mio prossimo articolo…”la salvaguardia dei coltivatori di fiori” già il titolo mi dava un idea del successo che avrebbe avuto, come tutti i miei articoli….erano sempre meno importanti di un banale articolo sulla vita pubblica e privata(se così si può chiamare perché  loro non hanno una vita privata, è tutto pubblico) di qualche vip... ma d’altra parte questo era il prezzo da pagare per chi lavora al daily news…devi considerare il pubblico che legge questo giornale, la casalinga stressata, il povero impiegato annoiato…questo era quello che mi dice jack ogni volta che gli chiedo perché un mio articolo sulla salvaguardia dell’ambiente è stato rimpiazzato da qualcos’altro…

Comunque, ero lì seduta concentrata sul mio registratore, quando ad un certo punto un grosso polverone mi distrae dal mio lavoro…alzo gli occhi e cosa vedo? Una grande limousine nera seguita e preceduta da 2 macchine sempre nere…deve essere il solito riccone che viene a sfruttare ancora di più questa terra già devastata che è il brasile… dopo questa mia considerazione torno al mio registratore, ma prima mi tolgo un attimo gli occhiali e mi lego i capelli, il caldo qui è davvero insopportabile… non l’avessi mai fatto…qualcuno mi deve aver Riconosciuto, perché all’improvviso dal polverone si alza una voce – Miyu! – mentre tentavo di localizzare la fonte della voce, un uomo su una moto, alquanto ridotta male, si avvicina a me facendomi finire ancora più polvere addosso, se questo fosse stato possibile, - Miyu! Possibile che non mi Riconosci?- era il motociclista la fonte della voce, si toglie il casco e scende dalla moto, ora lo inizio a Riconoscere, ah si, è Rico, un mio amico italiano. Lui fa il fotografo, diciamo che fa più il paparazzo che il fotografo…

- Miyu! O mio Dio! Possibile che anche tu sia qui? Che coincidenza davvero fortunata! Che ci fai qui?- e dicendo ciò, si avvicinò e mi diede un appiccicoso bacio sulle labbra…

- Rico! È una sorpresa anche per me, non pensavo di trovarti qui, io sto lavorando, tu piuttosto che ci fai qui?- e dicendo ciò mi liberai dall’abbraccio che mi aveva nel frattempo avvolta…

- che ti credi signorina, anche io sono qui per lavoro, credi forse che noi fotografi ci paghino molto di più eh?- disse queste parole con un tono molto scherzoso, il tono che lo caratterizzava, lo stesso tono che io credo caratterizzi tutti gli italiani….

Passammo tutto il pomeriggio a parlare girovagando per il piccolo paesino in cui ci trovavamo, poi eravamo andati in camera mia all’albergo…

Dopo una serie di chiacchiere di convenienze, le stesse che ci scambiavamo ogni volta che ci vedevamo, il discorso ricadde nuovamente sul lavoro… - allora dai dimmi chi stai inseguendo questa volta?- dissi io con molta noschalance… Rico sapeva che io non condividevo la sua scelta di vendersi al miglior offerente per fare fotografie e guadagnare, io sapevo che il suo grande sogno era quello di fare il fotografo di guerra…usare la sua fotografia per scopi importanti…solo che non riuscivo proprio a capire perché si ostinava a vendersi in questa maniera…

Lui sapeva come la pensavo e per questo ogni volta che ne parlavamo lui non mi rispondeva mai, ma chissà perché oggi aveva deciso di farlo… - senti Miyu, credi forse che io non voglia fare ciò che fai tu, seguire i miei principi e lavorare seguendo solo quelli? È incredibile quanto tu sia immatura alla tua età…non posso certo vivere solo di principi io? Credi che i soldi piovano dal cielo? Non tutti possono fare come fai tu…- e dicendo questo si era andato a sedere sul letto

- che vuol dire che non tutti possono fare come me? Credi forse che a me i soldi crescano fuori al balcone? E poi non ti credere che io certe cose non le capisca! E un’altra cosa, come ti permetti di dire a me che sono immatura? Come ti permetti?- e dicendo questo mi ero avvicinata a lui con fare minaccioso, ero pronta a continuare la mia serie di “ma come ti permetti”, ma lui non me lo permise, mi baciò all’improvviso. Il suo non era un bacio innocente come quello di quella mattina, quando ci eravamo incontrati, era un bacio molto passionale, e come ogni volta che ci baciavamo così finimmo a letto…

il giorno dopo mi svegliai alle cinque, mi girai un po’ e con mia grande sorpresa mi trovai un uomo nel letto, aprii ancora un altro po’ gli occhi e mi accorsi che era Rico. Ok niente paura, era Rico, non c’era da preoccuparsi, Rico mi piaceva.

Più o meno…

Mi alzai e andai in bagno dove presi il mio registratore e Ricominciai a lavorare…poi un oretta dopo sentii dei rumori dalla camera da letto, evidentemente Rico si era svegliato…

Misi a posto il registratore e tornai da lui…

Appena si accorse che ero tornata si girò e mi disse- allora che fai oggi? – non mi chiedeva dove ero stata, ogni volta che stavamo insieme, la mattina io tornavo a lavorare, era un’abitudine per me,e lui lo sapeva. Un attimo, ora che ci penso, io e Rico ci vedevamo solo quando eravamo in giro per lavoro…pur abitando entrambi a Londra, lì non ci incontravamo mai…comunque decisi di rispondere – allora, vediamo…direi che oggi torno a casa, qui ho finito, devo solo scrivere l’articolo e consegnarlo… tu invece? –

- io devo rimanere, sono arrivato solo ieri, devo andare a fare un paio di foto a un tizio che è arrivato ieri…ti Ricordi quello della limousine? Bene lui… - pensavo avesse finito di parlare invece continuò – che ne dici di fare un passo avanti nella nostra relazione?-

relazione? Ma quale razione? Io e lui non avevamo una relazione, io e lui ci vedevamo solo quando capitava, io non cercavo lui e lui non cercava me, o almeno pensavo che fosse così. Cioè per me era così e fino a cinque minuti prima pensavo fosse così anche per lui, non volevo fargli sapere che io non lo cercavo minimamente quando non c’era, fa sempre male sentirsi dire una cosa del genere, però non ero pronta per una relazione…io non voglio relazioni, io non lo amo, anzi io non amo…intendiamoci bene, provo sentimenti di affetto verso cani, gatti, animali,amici anche partner, ma amore? No amore no. Per nessuno…così decisi di dire – Rico?! Non possiamo solo rimanere così?-

lui o per finta o per vero, non capì cosa volevo dirgli e perciò disse – così in che senso?-

- così…non possiamo solo fare sesso?-lo dissi con molta nochalance…

non pensate male io non ero una che andava con tutti, ma non volevo legami fissi…non volevo l’amore… lui ovviamente rispose di si…

 

continua….

 

Commenti dell’autrice

 

Allora, so che ho un’altra ff incompleta, ma mi era venuta l’idea per questa storia…non so cosa ne pensate voi cmq spero vi piaccia…ancora non l’ho finita, ma ho le idee molto chiare….credetemi….cmq se vi piace fatemelo sapere che così avrò un motivo in più per andare avanti... il pg 13 pasta no? Mica devo mettere di più? No…non credo…cmq nei prossimi capitoli la storia verrà veramente fuori…non credete mica che faccio rimanere Miyu con questo Rico? E poi che nomi dico io…ma come li invento…cmq più avanti vedrete….

Commentate..recensite…insomma ditemi qualcosa….non è giusto…io vedo le ff degli altri con milioni di recensioni, tra cui anche le mie…e invece poi vado alle mie e…poche recensioni(cmq grazie a chi recensisce, come si dice, pochi ma buoni….;) )

Vabbè ora vado….

Kiss

Amy