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Autore: EllenJenkins    30/01/2010    3 recensioni
Attraverso una serie di one-shot inspirate alle feste più importanti seguiremo il nascere e l'evolversi della relazione tra Kaname e Zero
KanamexZero - Yaoi - Shounen-ai
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kaname Kuran, Zero Kiryu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Title: 31st December - Happy New Year
Anime/Manga: Vampire Knight
Paring: KanamexZero
Disclaimer: Non possiedo nessuno dei personaggi di Vampire Knight
Summary: È passata una settimana da Natale e per Capodanno Cross ha richiamato tutti gli studenti alla scuola per una festa di Fine Anno. Zero rincontrerà una vecchia conoscenza che porterà con se una sorpresa e …
AVVISO: OOC - Shounen-ai - Yaoi
Note: La storia va avanti dopo la fine dell’anime, ma Kaname, Yuuki e gli altri non se ne sono mai andati. Zero e Yuuki sono tornati ad essere amici
Attenzione!: A differenza delle prime due in questa si va un po’ sul pesante ma niente di serio … spero, ma non mancheranno le parti dolci e divertenti

31st December - Happy New Year

BIP BIP BIP BIP

Nel buio della stanza si sentiva solo il lieve ma incessante suono della sveglia. Sotto le pesanti coperte dormivano beatamente, abbracciate l’una all’altra, due figure: un ragazzo castano e un altro dai capelli argentati, il secondo quasi completamente sdraiato sul petto del compagno che a sua volta gli cingeva i fianchi con un braccio

BIP BIP BIP BIP BIP

-Hmh … Ma è già sera …?- Mugugnò Zero abbracciando più forte Kaname e nascondendo la testa contro il suo collo. Il purosangue sorrise stringendo a sua volta il ragazzo e posandogli un dolce bacio sulla tempia

-Lo sai che dobbiamo alzarci-

-Hmh … … ancora cinque minuti Kana …- Kaname sospirò, non sarebbe mai stato capace di dirgli di no

-Va bene- Gli rispose arrendendosi subito. Il giovane purosangue lo poté sentire sorridere contro la sua pelle

-Arigato [1]-

Non era il tipo di persona che si lamenta sempre e di certo non si sentiva di essere egoista. Di solito era una persona mattiniera … o avrebbe dovuto dire serale? … Non aveva importanza … Il fatto era che non aveva mai avuto problemi ad alzarsi, mattina o sera che fosse. In quel preciso momento non era l’idea di alzarsi che lo disturbava tanto … era ciò che avrebbe dovuto fare una volta che si fosse svegliato che proprio non sopportava … e poi …

BIP BIP BIP BIP BIP BIP

… e poi quel dannato bip bip lo stava mandando fuori di testa!!

CRASH!!

Il corpo ormai esanime della povera sveglia giaceva ora inerte per terra davanti al comodino, sua patria, distrutto dal furioso ramo di spine appartenente ad un altrettanto adirato prefetto, Level D e amante di Kaname Kuran conosciuto con il nome di Zero Kiryuu

-Non dovevi per forza distruggerla sai?- Disse Kaname più scherzosamente che risentito

-Huh … mi sono fatto prendere un attimo la mano … gome [2]-

-Eheh non fa niente. Dai ora è davvero arrivata l’ora di alzarsi- Vedendo, però, la faccia assolutamente poco convita di Zero disse -Va bene, faccio prima io la doccia. Però dopo non voglio sentire altre storie- Una volta alzatosi si incamminò verso il bagno ma a metà strada si fermò e si voltò verso il letto -Zero lo so che non vuoi venire questa festa …-

-Argh … Non la voglio nemmeno sentire nominare! Voglio crogiolarmi nell’illusione che non ci sia nessuna dannata festa di Fine Anno!- Quasi urlò portandosi le lenzuola sopra la testa come per sottrarsi alla realtà. Kaname sospirò scuotendo lievemente la testa, anche a lui non allettava l’idea, preferiva starsene tutta la notte a letto con Zero, ma Yuuki ne era talmente entusiasta che non ce l’aveva fatta a dirle di no

-Ricordati che se dopo sarai poco collaborativo ti ci porto con la forza- Concluse perentorio chiudendosi la porta del bagno alle spalle

Zero sbuffò riemergendo dalle coperte. Perché? Perché dannazione Cross aveva avuto la brillante, geniale idea di organizzare una festa di Capodanno nella scuola. Ne avrebbe fatto volentieri a meno … Lui e Kaname erano quasi riusciti ad evitarla ma nessuno dei due era stato capace di dire di no a quegli enormi occhi castani da cerbiatta ferita e abbandonata. Dannata Yuuki e dannati i suoi occhi.

Dannato Cross e le sue dannate idee. Per colpa sua la solita quiete che c’era nel campus durante le feste era stata completamente rovinata. Perché ovviamente dopo il grande successo della festa si Halloween nessuno studente, vampiro e non, si sarebbe mai perso questo glorioso evento!

Doveva calmarsi. Se no questa sera ci sarebbe stata una strage. Chiuse gli occhi e fece un profondo respiro. No, non bastava. Prese allora il cuscino di Kaname affondando il viso nella sua morbida stoffa di seta. Il dolce aroma di vaniglia e cannella lo fece rilassare immediatamente. Più sereno tornò a sdraiarsi supino, braccia e gambe aperte, sul loro enorme letto.

Già, loro. Subito dopo il giorno di Natale Kaname gli aveva chiesto di trasferirsi nel Moon Dorm visto che ormai i membri della Night Class erano a conoscenza della loro relazione dopo il piccolo incidente del vischio. Non avendo più motivi per esserne contro, aveva accettato e da una settimana tutte le mattine provava la gioia di svegliarsi di fianco alla persona che amava. Non si sentiva così bene da molto, troppo tempo.

La sua attenzione venne richiamata dal rumore della porta del bagno che veniva aperta. Ciò che gli si presentò di fronte gli fece venire un principio di infarto oltre al fatto che arrossì fino alla punta dei capelli. Kaname era praticamente nudo con solo meno di mezzo metro quadrato di stoffa mollemente allacciato in vita e un asciugamano poggiato sulla testa mentre dai capelli ancora bagnati scendevano goccioline che percorrevano in un modo così fottutamente sexy quel fantastico corpo. Con estrema noncuranza Kaname si avvicinò e, poggiato un ginocchio sul bordo del letto, si sporse verso di lui

-Sai Zero- Disse con quel suo dono di voce oh così basso e sexy -Mi sono reso conto che non ti ho dato un bacio del buon giorno come si deve- E con quel suo mezzo sorriso, che forse era superfluo dire essere dannatamente sexy, si avvicinò fino a far congiungere le loro labbra. Cavolo quando Kaname si comportava così persino il modo un cui respirava era sexy. Aveva già detto che era assurdamente, fottutamente sexy?

Quel bacio fu lento, umido, caldo, un dolce sfiorarsi di lingue … inutile dire che dopo cinque abbondanti minuti era letteralmente senza fiato. Kaname sorrise, questa volta dolcemente, mentre contemplava il ragazzo sotto di lui. Gli occhi semi chiusi, il lieve rossore ad adornargli le guance pallide, il respiro affannoso che usciva da quelle labbra rese rosse dal lungo bacio … Era così bello ed invitante. C’era solo un piccolo problema …

-Ah, ora è il mio turno ad andare in bagno- Disse Zero scattando in posizione seduta appena si rese conto della situazione. Kaname sospirò. Evidentemente il giovane prefetto non era ancora pronto per andare oltre e sebbene volesse fare l’amore con lui, non voleva che il ragazzo si sentisse a disagio. La loro prima volta doveva essere perfetta.

Anche dopo due mesi di relazione spesso Zero era insicuro, ma non per i sentimenti che provava per lui, più che altro per le azioni che erano consone in una coppia affermata come loro. Forse derivava dal fatto che erano almeno cinque anni che non riceveva gesti d’affetto da nessuno, se si escludeva Yuuki. O forse era solo Zero che era timido e riservato di natura

-Okay. Mentre ti lavi ti scelgo qualcosa da metterti- Concluse dandogli un ultimo veloce bacio sulle labbra prima di premettergli di alzarsi. Sorridendo aspettò che Zero si chiuse in bagno prima di vestirsi e scegliere dei capi da mettere addosso al prefetto. Un ghigno gli comparve sul volto perfetto quando trovò ciò che cercava.

Nel frattempo Zero era entrato subito sotto la doccia e nonostante fossero in pieno dicembre accetto volentieri i primi minuti di acqua fredda. Ripensando all’ultima uscita di Kaname, alcuni avrebbero potuto dure che era come una limitazione, una sorta di libertà privata, il fatto che il tuo ragazzo ti scegliesse i vestiti da indossare. Invece a lui faceva piacere, oltre al fatto che il purosangue aveva più gusto estetico di lui. Non che non sapesse abbinare i colori, cioè non avrebbe mai messo insieme il viola e il giallo*, per carità, ma Kaname rimaneva comunque il più, come dire, esperto.

C’era da dire che il suo guardaroba era quintuplicato (se non di più) dopo Natale. Dopo il suo ritardo alla festa dovuto alla sua scarsa collezione di vestiti, Yuuki lo aveva trascinato in una giornata di shopping sfrenato. Ma in quell’incubo aveva a sua volta trascinato il suo ragazzo che aveva finito per sceglierli quasi tutti i vestiti, tra i quali anche un paio di pantaloncini decisamente corti che sapeva Kaname aveva preso anche senza il suo consenso.

Sospirando uscì dalla doccia e, dopo essersi assicurato che l’asciugamano intorno alla sua vita era saldamente legato, tornò nella camera dove trovò Kaname seduto alla scrivania che esaminava alcuni documenti. Sbuffò lievemente sperando che il ragazzo non l’avrebbe sentito. Non gli piaceva quando stava notti intere sulle scartoffie, anche se non si lamentava mai apertamente. Sapeva che era suo dovere in quanto purosangue e, ne era sicuro, anche Kaname odiava sistemare, firmare e fare chissà cos’altro con tutte quelle carte.

Però guardando meglio notò che il giovane purosangue indossava una camicia nera con i primi bottoni slacciati che lasciavano intravedere la chiara pelle del petto. E poi com’era messo, un gomito puntellato sul tavolo e la testa stancamente appoggiata sul dorso della mano, mentre nell’altra teneva un foglio. Anche in un gesto così semplice era dannatamente invitante.

-Se continui a fissarmi così intensamente rischio di essere consumato- Disse con noncuranza senza staccare gli occhi dal documento

-Kaname! Lo sai che mi fai venire i brividi quando fai così!- Il fatto che gli parlasse senza guardarlo e che continuasse a leggere mentre parlava gli faceva senso. Non era normale essere capaci di farlo

-Lo so, lo so. Scusami. Comunque se cerchi i vestiti te li ho lasciati sul letto- Zero sbuffò ancora e si avviò verso il letto non notando il ghigno che si era formato su quelle dolci labbra.

Una volta arrivato a destinazione prese dalla pila di indumenti una maglietta a manica lunga lilla scuro tendente al viola, ma mentre tirava su una felpa nera a maniche corte alquanto aderente cadde per terra un pezzo di stoffa nera. Incuriosito si chinò per raccoglierlo e quasi subito si rese conto che si trattava di il famoso paio di shorts se possibile ancora più corti di quanto ricordava

-KANAME!- Gridò Zero voltandosi verso di lui, un dito accusatore puntandogli contro mentre nell’altra mano teneva l’indumento incriminato.

-S-Scusa scherzavo … eheh …Non sono riuscito a trattenermi- Disse ridendo lievemente e portando le mani davanti a se come in segno di resa. All’improvviso però l’atmosfera si fece più seria e sulla bocca del purosangue riapparve quel ghigno -Non ti devi preoccupare Zero …-

In un battito di ciglia il moro era sparito dalla sua vista. Preso alla sprovvista il prefetto fu un attimo sorpreso quando sentì due forti braccia cingergli la vita da dietro, mentre il respiro caldo di Kaname gli solleticava un orecchio.

-K-Kana …-

-Non permetto a nessuno di vedere così tanta della tua pelle scoperta. Tu sei solo mio- Concluse perentorio inspirando il suo unico profumo di lavanda e muschio. Solo ed unicamente suo. Avrebbe ucciso chiunque avesse solo osato portarglielo via.

Senza volerlo Zero diventò ancora più rosso in volto. Era strano quando Kaname diventava così possessivo, ma non gli dispiaceva. Dopo tanto tempo sentiva di essere amato ed era una stupenda sensazione che non voleva smettere di provare. Vedendo che l’altro vampiro non accennava a staccarsi cercò perpetrare la sua opera di persuasione …

-Che ne dici di stare qui, da soli ...-

-Per quanto possa sembrare invitante, abbiamo promesso a Yuuki che ci saremmo stati. Non vuoi vedere i suoi occhi colmi di lacrime, mentre con la voce rotta dai singhiozzi ti chie…-

-Va bene, va bene, ho recepito il messaggio grazie-

-Mettiti questi- Gli disse passandogli un paio di stretti jeans neri. Zero gli lanciò un’occhiataccia prima di dargli le spalle e vestirsi. Magliette, felpe e jeans. Il suo nuovo guardaroba ne era pieno. Nonostante gli avessero comprato anche dei vestiti eleganti per delle occasioni speciali, entrambi i fratelli Kuran avevano asserito che il casual era lo stile fatto apposta per lui.

-Ora sono pronto. Possiamo andare a questa dannatissima festa-

--X--X--X--X--X--X--X--X--X--

Odiava. Quella. Festa.

Ma a quanto pare era l’unico. Tutti sembravano divertirsi mentre lui e Kaname si erano rintanati su quella che ormai potevano definire come la loro terrazza. Il luogo dove due mesi prima aveva ricominciato davvero a vivere.

Staccando la testa dal petto di Kaname per guardare il suo viso notò come vi fossero un misto di felicità e fastidio allo stesso tempo, e seppe per certo che in quel momento non era l’unico ad odiare quella festa. Soprattutto dopo la loro trionfale entrata.

Appena avevano aperto le porte della sala il silenzio li aveva accolti. Gli era sembrato di essere tornato alla notte di due mesi prima quando, dopo aver varcato la stessa porta, era stato accolto dal medesimo silenzio di tomba. Però gli studenti non ci avevano messo molto tempo per riprendersi. Mentre attraversavano la sala le sue fini orecchie da vampiro avevano potuto sentire tutti i commenti rivolti verso di loro.

"Hai visto. Te l’avevo detto le mie fonti non sbagliano mai!"

"Non ci posso credere, ma allora è vero!"

"Ho sentito dire che si è trasferito nel Moon Dorm e che da Gennaio seguirà le lezioni della Night Class"

"Non ci credo. Ma davvero?"

"Sì, sì. Te lo dico io!"

Anche se non lo dava a vedere tutte quelle chiacchiere lo innervosito. Non è che gli importasse un gran che di ciò che gli altri pensavano di lui, aveva sempre vissuto senza farsi di questi problemi, però in un certo senso gli dava comunque fastidio. Al contrario suo Kaname era sembrato del tutto a suo agio, nonostante tutto.

Comunque era impressionante come le voci corressero veloci tra quelle mura. Insomma la loro relazione era stata resa pubblica solo una settimana prima e gli studenti della Day Class avevano iniziato a tornare nei loro dormitori solo 3 giorni prima. Era impossibile tenere un segreto lì dentro e si chiedeva come mai nessuno avesse ancora scoperto che la Night Class era formata da vampiri.

Insomma studenti elite che frequentavano le lezioni di notte? Quando Cross gli aveva detto quella scusa aveva riso di gusto ed era stato pronto a scommettere che nessuno ci avrebbe creduto. Ma a quanto pareva gli umani in quella scuola avevano lo stesso quoziente intellettivo del loro preside, pari a zero.

-Kaname, Zero!- Entrambi si girarono verso la giovane ragazza che correva verso di loro sorridendo felice -Alla fine siete venuti. Pensavo di non vedervi questa sera!- Entrambi cercarono di sorridere senza sembrare troppo forzati

-Cosa dici, Yuuki. Non ce la saremmo persa per niente al mondo- Sebbene stesse mentendo, a Yuuki sembrò assolutamente sincero. Zero avrebbe voluto sbuffare. Era impressionante come il purosangue fosse capace di mentire come se niente fosse, anche se forse era dovuto al suo stesso status di pureblood. Eppure lui era in grado di capire quando mentiva oppure no, come se fosse stato una sorta di sesto senso. Riusciva a notare tante piccole cose, come per esempio mentre mentiva come in quel momento aveva una specie di tic all’indice della mano sinistra. Di solito lo mascherava, e anche abbastanza bene, ma lui era riuscito ad accorgersene.

Questo fatto allo stesso tempo lo spaventava e lo rendeva felice. Da una parte aveva paura di innamorarsi troppo di lui e finire poi con il cuore spezzato, ma forse era già troppo tardi; dall’altra saper distinguere facilmente i suoi stati d’animo e cambiamenti d’umore, notare piccole cose che potevano sembrare insignificanti ma che in realtà nascondevano un grande significato, tutto questo gli dava la sensazione di conoscere Kaname Kuran come nessun altro.

-Perché non venite dentro? La festa sta procedendo splendidamente e manca solo mezzora alla mezzanotte!- Chiese entusiasta Yuuki interrompendolo dai suoi pensieri

-No, grazie. Preferiamo restare qui- Le rispose il fratello stringendo lievemente la sua presa sulla vita di Zero. Yuuki sorrise capendo la situazione e dopo averli salutati con un bacio sulla guancia tornò all’interno della sala

-Finalmente soli- Disse Zero sospirando di sollievo e allacciando le braccia intorno al collo di Kaname

-Già- Disse prima di avvicinarsi e reclamare quelle stupende labbra. Quel bacio ci mise poco a passare da dolce e casto a uno più intenso e da togliere letteralmente il fiato. Non importava quanto fossero stretti l’uno all’altro, non erano mai vicini abbastanza …

-Ehm …- Kaname si staccò a malincuore dal giovane vampiro sporgendosi oltre il ragazzo per linciare chiunque aveva osato interromperli. Tutto ciò che vide fu una chioma bionda che cercava di farsi il più piccolo possibile, mentre si grattava il retro della testa tra l’imbarazzo e la timidezza

-Aido …- Il giovane nobile tremò al sentire quel tono intimidatorio e quando percepì la forte aura di Kaname opprimere l’aria circostante non poté fare altro che deglutire rumorosamente e fare un passo indietro -Cosa vuoi?-

-Ehmm … ecco Kaname-sama … mi … mi dispiace per l’intrusione ma … ecco … avrei bisogno di Zero per qualche minuto …- La sua voce sempre più tremante e instabile a causa dell’aura che cercava di opprimerlo. Zero all’inizio non capì, non si ricordava di avere conti in sospeso con lui e non aveva idea su cosa volesse chiedergli … a meno che … Colpito da un’illuminazione Zero sospirò e si girò verso il purosangue

-Non preoccuparti, Kaname- Gli disse poggiando una mano sul suo petto e rivolgendogli un dolce sorriso -Sistemo questa cosa e poi sono da te, okay?- Kaname sospirò e si ritrovò a pensare per la seconda volta che non era assolutamente capace di dirgli di no

-Va bene- Concluse dandogli un ultimo bacio prima di vederlo andare via con il biondo nobile

Quando furono a debita distanza Zero si fermò in un angolo della sala lontano da orecchie indiscrete. Esasperato si girò verso l’altro

-Allora Hanabusa, cos’è che non ti è chiaro di ciò che ti ho spiegato ieri?- Chiese incrociando le braccia al petto e appoggiandosi contro il muro

-È … È che non ne sono più tanto sicuro, cioè … insomma … io …- Iniziò a farfugliare mentre si contorceva le mani dal nervosismo

-Devi solo aspettare che le luci si spengano allo scoccare della mezzanotte, afferrare Kain, sbatterlo contro il muro e baciarlo- A quelle parole pronunciate con tanta nonchalance Aido arrossì di colpo

-La fai facile tu a parole, ma sono io quello che lo deve fare!-

Zero sbuffò passandosi una mano tra i capelli. Tutte quelle chiacchiere gli stavano facendo venire il mal di testa, ma non poteva biasimarlo. Stava per confessarsi alla persona di cui era innamorato da molto tempo, chiunque sarebbe stato insicuro. Però lui aveva notato come il vampiro manipolatore del fuoco tendesse a guardare il cugino quando credeva che nessuno lo guardasse. E ciò che c’era in quello sguardo andava ben oltre il semplice affetto fraterno. Quindi sapeva per certo che non ci sarebbero stati problemi

-Ascolta so che può sembrarti strano, ma fidati di me. Andrà tutto bene- Se qualcuno glielo avesse detto poche settimane fa non ci avrebbe mai creduto. Lui Hanabusa Aido che chiedeva consigli amorosi a niente meno che Zero Kyriuu e per di più si fidava di lui? No, non ci avrebbe mai creduto. Ma ora era tutto diverso. In quella settimana aveva imparato a conoscere ciò che si celava sotto alla maschera che portava sempre ed aveva scoperto una persona completamente diversa, dolce, gentile, affettuosa, cordiale, intelligente e addirittura socievole

-Hai, arigato [3]- Gli ripose sorridendo

-Bene, ora credo sia il caso di tornare da Kaname- Concluse salutando il vampiro, ma riuscì a fare a mala pena un passo quando uno dei camerieri gli finì addosso facendolo cadere a terra e bagnandolo

-Zero stai bene?- Chiese Aido lievemente preoccupato

-Sì, ho solo preso una botta- Disse mentre si alzava aiutato dal vampiro -Guarda qua sono praticamente fradicio- Continuò osservando la macchia scura presente sulla felpa che gli aveva regalato Kaname -Hey tu dove diamine stavi guard- Ma si bloccò quando non notò il cameriere, che probabilmente si era dileguato per non subire le ire del diabolico prefetto -Uf, credo che andrò in bagno prima di tornare da Kana-

-Vuoi che ti accompagni- Si offrì Hanabusa

-Non ci pensare, devi tener sott’occhio Kain, hai capito?-

-V-Va bene. Allora ci vediamo dopo- Lo salutò prima di sparire tra le la folla.

Sospirando si incamminò lungo i corridoi bui. Il bagno non era propriamente dietro l’angolo e quando fu arrivato poté a mala pena sentire i rumori della festa

"Devo sbrigarmi" Pensò mentre con un asciugamano tamponava la felpa nera "Kaname inizierà a preoccuparsi"

Mentre percorreva un’altra volta i corridoi bui, non poté fare a meno di provare un po’ di tensione. Non riusciva a spiegarsi il perché ma aveva come l’impressione di non essere solo. Si fermò di colpo. Gli era sembrato di vedere un’ombra alla sua sinistra. Con circospezione si girò intorno ma dopo che non ebbe visto nulla, si diede del paranoico e riprese a camminare.

Quando una seconda volta sentì un rumore, questa volta più distinto, non fece in tempo a girarsi o urlare che sentì una mano premere con forza sulla bocca e un braccio stringerlo per la vita, mentre veniva trascinato di peso in una stanza. Cercò di divincolarsi ma la presa era troppo forte. Si bloccò di colpo quando sentì il fiato caldo del suo sequestratore sul suo orecchio sinistro

-Ci incontriamo di nuovo, ne Zero-chan- L’ex-hunter spalancò gli occhi riconoscendo la voce. Nonostante lo avesse trovato insignificante, lui non dimenticava mai la voce di qualcuno dopo che l’aveva sentita. In più era l’unico che aveva mai osato chiamarlo in quel modo

-T-Tetsuya Harada**-

-Ah, ora ti ricordi di me, Zero-chan- Quel modo lascivo e intimo con cui continuava a chiamarlo lo faceva star male. Sentendo la rabbia esplodere gridò

-Cosa vuoi da me Har…!- Ma non riuscì a finire la frase che venne sbattuto per terra. Il duro impatto della sua testa con il pavimento gli provocò un conato di vomito e un forte stordimento, tanto che per diversi secondi non fu in grado di mettere a fuoco l’ambiente circostante. Quando ebbe recuperato la vista vide il ragazzo che gli dava le spalle di fronte all’uscita e nel silenzio della stanza il CLICK della chiusura a chiave della porta rimbombò nelle sue orecchie come un colpo di pistola.

Iniziando a preoccuparsi seriamente cercò di alzarsi ma subito si accorse che le sue braccia erano bloccate. Sorpreso allungò il collo per vedere cosa lo tenesse bloccato e ciò che vide lo sconvolse. Dei fili bianco-azzurri che si diramavano come ragnatele tenevano i suoi polsi saldi al pavimento. Lo riconobbe subito, quello era un incantesimo di restrizione usato dagli Hunter, Yagari-sensei glielo aveva insegnato quando era piccolo. Come poteva quel ragazzo esserne a conoscenza?

-Sorpreso, Zero-chan? Non l’avresti mai detto che io sono un Hunter, vero?- Zero a dir poco sconvolto. Come poteva esserci un Hunter che si aggirava tranquillo nella Day Class? Cross ne era a conoscenza? Se sì, perché lui non ne sapeva niente -Ora Zero-chan, fai il bravo vampiro e non fare storie, va bene?- Disse estraendo un coltello da 12 cm che molto probabilmente era fatto della stesso materiale dei proiettili della sua Bloody Rose: Argento, l’unica cosa che davvero danneggiava seriamente i vampiri

-C-Cosa vuoi fare?-

-Humm, voglio solo divertirmi un po’- Disse mentre on una mano gli accarezzava una guancia -Che bella pelle che hai. Sai per essere un Level D sul punto di diventare un ‘E non sei messo poi così male- Zero cercò di sottrarsi a quel tocco disgustoso che gli faceva venire la pelle d’oca per il ribrezzo

-Non mi toccare!- Gridò cercando di divincolarsi. Un lampo di rabbia passò per quegli occhi verdi. Zero stava per urlare un’altra volta ma gli mancò il fiato quando ricevette un potente pugno nello stomaco. Mentre tossendo cercava di immagazzinare più ossigeno possibile sentì il ragazzo prendergli il mento in una micidiale presa, mentre con occhi spalancati osservò il coltello avvicinarsi pericolosamente al suo viso. Cercò in tutti i modi di non urlare quando la lama passò incidendo sulla delicata pelle una taglio lungo la sua guancia destra, il dolore moltiplicato a causa del materiale dell’arma.

-Ora Zero-chan, stai buono e lasciami fare, ‘kay?- Zero lo vide chinarsi su di lui e con la punta della lingua raccogliere qualche goccia del suo sangue. Rabbrividì di disgusto non trovando la forza di rispondere -Mi piacciono i tuoi occhi lilla, ma anche quando sono così rossi non sono male, sai …- Disse con quel ghigno tra il malefico e il sadico mentre con il coltello tagliava la stoffa della felpa e della maglietta che indossava scoprendogli il petto -Lo sapevo che avevi un bel corpo, Zero-chan-

Zero stava per protestare quando quella bocca si chiuse sulla sua. Cercò in tutti i modi di combatterlo ed evitare di approfondire quel bacio non corrisposto, ma le forze iniziavano a venirgli meno. Se il taglio che aveva sulla guancia lo avesse provocato un coltello normale la ferita sarebbe si rimarginata anche per un Level D come lui, ma le armi anti-vampiro inibivano la capacità di rigenerazione dei vampiri.

Tetsuya si staccò di scatto dall’altro mentre con il dorso della mano tolse un po’ del sangue che iniziava a scendergli dall’angolo della bocca. Quella puttana non solo gli resisteva, ma aveva anche osato morderlo. Con rabbia afferrò per i capelli il vampiro sotto si lui esponendogli il lato sinistro del collo. Con orrore Zero comprese subito quello che stava per fare. Un’altro urlo lasciò le sue labbra quando sentì la lama penetrare nella sua carne un po’ più in profondità rispetto alla guancia.

Sentì il castano spostarsi più in basso e con un calma surreale slacciargli i pantaloni e sfilarglieli. Non aveva praticamente più forze per protestare, la perdita di sangue era decisamente cospicua e ciò non faceva che aumentare i sintomi della bloodlust. La sua testa girava tanto che sentì a mala pena il ragazzo leccargli la coscia sinistra e poi passare sullo stesso punto il coltello. I tre tagli bruciavano come le fiamme dell’inferno.

Zero inorridì quando sentì i suoi boxer venir abbassati. Lacrime di umiliazione, angoscia, paura iniziarono a scendere dai suoi occhi. No, questo no. Poteva torturarlo, fargli quanti tagli voleva, poteva anche ucciderlo. Tutto, ma non quello.

"Ti prego Kami [4], tutto ma non questo"

-Ora inizia il vero divertimento, sei pronto, Zero-chan?-

-Ahhhhhhhhhhhhh …-

--X--X--X--X--X--X--X--X--X--

Kaname se ne stava sulla terrazza mentre con crescente apprensione guardava l’orologio ormai ogni due secondi. Erano passati quindici minuti e Zero non era ancora tornato. Forse non avrebbe dovuto ma non riusciva a non preoccuparsi. Deciso che forse era suo dovere preoccuparsi per il suo ragazzo. A passo di marcia attraversò la sala dirigendosi verso la porta quando vide con la coda dell’occhio Aido, che fissava intensamente il centro della sala, probabilmente teneva d’occhio qualche ragazza

-Aido hai visto Zero?-

-K-Kaname-sama, mi hai spaventato. Comunque l’ultima volta che l’ho visto è stato più di dieci minuti fa. Dopo che abbiamo finito di parlare un cameriere gli è andato addosso bagnandolo e mi ha detto che passava dai bagni prima di tornare da te- Fece un pausa -Perché, non è ancora tornato?- Kaname avrebbe voluto strozzare il biondo nobile in quel momento. Se gli aveva chiesto dov’era, era ovvio che non fosse con lui

-Inizio a prfeoccuparmi, non è da lui andarsene senza dire niente- Più ci pensava più aveva una brutta sensazione su quella faccenda

-Vuoi che ti aiuto a cercarlo?-

-No va bene così, tu goditi la vesta. A dopo- Subito si incamminò spedito verso i bagni. L’ansia e preoccupazione non volevano lasciarlo e ogni secondo che passava la paura che gli fosse successo qualcosa cresceva esponenzialmente. All’improvviso le sue narici percepirono il distinto odore di sangue e ci mise pochi secondi a realizzare che apparteneva a Zero. Poi …

-Ahhhhhhhhhhhhh …-

Non c’erano dubbi quella voce apparteneva a Zero e proveniva da poche stanze più avanti. Senza indugiare oltre corse verso la stanza da cui provenivano le grida. Cercò di aprirla ma era chiusa a chiave. In uno scatto d’ira Kaname mandò la porta in frantumi la porta con i suoi poteri. Ciò che vide gli fece scaldare il sangue di una rabbia senza precedenti.

Zero stava a terra, nudo, con le mani bloccate al pavimento, le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi, mentre un insulso umano stava sopra di lui e lo stava … Non riusciva neanche a pensarlo. Con un scatto staccò il castano dal ragazzo e sopraffatto da una rabbia cieca sbatte l’umano contro il muro e iniziò a picchiarlo. Al primo pungo sentì il setto nasale e gli zigomi frantumarsi. Al secondo poté dire di avergli rotto mascella e mandibola.

Quel bastardo aveva osato toccare Zero … l’avrebbe ucciso.

Non sentendo più i polsi bloccati il giovane prefetto cercò, seppur con estrema fatica, ad alzarsi. Dopo qualche secondo riuscì a mettere a fuoco e si girò per vedere da dove arrivavano i gemiti di dolore che sentiva. Vide gli occhi rossi di rabbia di Kaname mentre picchiava a sangue con una furia omicida colui che fino a pochi secondi prima gli stava facendo quelle cose orribili

-K-Kaname?- La sua voce uscì poco più che in un sussurro, ma quel semplice suono ebbe il potere di bloccare il purosangue, un pugno sospeso a mezz’aria pronto a colpire. Lasciò la presa sul ragazzo, che si accasciò al suolo privo di sensi, e subito corse al fianco del suo ragazzo. Con delicatezza cercò di toccargli una guancia ma Zero si ritrasse dal tocco come se si fosse scottato

-Zero …?- Chiese il purosangue sorpreso dal gesto

-N-Non mi toccare. F-Faccio schifo. No-Non sono riuscito a … a fermarlo- La sua voce e tutto il suo corpo tremavano -Sono sporco. Faccio schifo. Faccio schi …!- Si fermò di colpo quando sentì le braccia di Kaname circondarlo in un caldo abbraccio

-Non dire così. Non è colpa tua se questo è successo. Non è vero che fai schifo. Non è vero che sei sporco. Per me sei sempre e comunque la persona più bella del mondo- Si allontanò un po’ per prendere quel viso scioccato e rigato dalle lacrime tra le sue mani e avvicinarlo al suo -Ti amo e nulla può cambiare questo. Ti amo e ti amerò per sempre- Disse a pochi millimetri dalla sua bocca prima di baciarlo con tenerezza e gentilezza. Zero non riuscì a trattenere le lacrime ma questa volta erano di gioia e sollievo

-A-Anche io ti amo, Kaname! Ti amo così tanto!- Urlò gettandosi contro il suo petto e, abbracciandolo come se fosse la sua unica salvezza, pianse le sue ultime lacrime

-Lo so, Zero. Lo so- Sentendolo tremare ora anche dal freddo, si tolse il cappotto e glielo mise sulle spalle -Ora Zero, torniamo al dormitorio, okay?-

L’argenteo annuì soltanto. Kaname con delicatezza lo prese tra le braccia e, usando la sua supervelocità di purosangue, arrivarono nella sua stanza in pochi secondi. Con attenzione lo fece sdraiare sul letto e poi si tolse la camicia. Subito notò come il ragazzo tremasse questa volta non per il freddo ma per la bloodlust, ma nonostante questo si tratteneva dal morderlo

-Avanti Zero devi bere- Ma quando il ragazzo non si mosse Kaname si accorse che era troppo debole anche per prendere il sangue da solo. Così si morse il proprio polso succhiando la sua stessa linfa vitale per poi congiungere le loro labbra e far passare il liquido rosso nel sistema del giovane vampiro sotto di lui. Dovette ripetere il procedimento almeno quattro volte prima che Zero avesse abbastanza forze per alzarsi e affondare i propri canini nel collo del purosangue.

Una volta finito Zero chiuse gli occhi e si sdraiò entrando in uno stato di dormi-veglia, senza realmente dormire. Kaname si alzò e andò in bagno dove prese un asciugamano e, dopo averlo bagnato con acqua calda, tornò nella stanza da letto. Con cura pulì la pelle dal sangue rappreso, i tagli ormai guariti grazie al suo sangue puro.

Conclusa l’operazione si alzò di nuovo andando a mettersi il pigiama e poi aiutò l’altro ad infilare il suo, anche se con poca collaborazione da parte del ragazzo. In qualche modo riuscì a collocare entrambi sotto le pesanti coperte. Avendo ancora la pelle alquanto fredda Zero quasi inconsciamente cercò di avvicinarsi alla vera fonte di calore in quel letto, e cioè Kaname. Dopo essersi scaldato, semplicemente rimase abbracciato al purosangue con la testa poggiata sul suo petto

-Senti, Kaname per quello che è successo …-

-Zero, non ti devi preoccupare. Te l’ho già detto, io ti amo. Sappi poi che l’atto più intimo tra due vampiri, che in un certo senso ha lo stesso valore del matrimonio per gli umani, è il vicendevole scambio di sangue- A quelle parole Zero non poté fare a meno di arrossire. Voleva forse dire che potevano passare per una coppia sposata nel mondo dei vampiri? Nonostante fosse un pensiero imbarazzante non gli dava fastidio. Questo voleva dire che era legato a Kaname per la vita, non poteva sperare niente di più dalla propria vita.

Kaname sorrise mentre guardava il dolce prefetto addormentarsi con un’espressione serena sul quel viso. Però allo stesso tempo doveva riprovarsi. Non era colpa di Zero se tutto quello era successo. No, la colpa era solo sua. Non gli era stato vicino, non era stato in grado di proteggerlo

-Te lo prometto Zero, non permetterò a niente e nessuno di farti del male. Hai sofferto troppo nella tua giovane vita. Tu meriti solo il meglio di questo mondo. Ti proteggerò e vivrò per te. Akemashite Omedetou [5]- Dopo aver fatto questa promessa si addormentò, non accorgendosi, però, che Zero era ancora cosciente e aveva sentito tutto. Con un sorriso sulle labbra pensò

"Arigato Kana. Akemashite Omedetou"

*Owari*

Note:
* Non so voi io non li abbinerei neanche morta. Eppure nella mia scuola ho visto un ragazza indossare felpa e scarpe viola intenso e pantaloni giallo canarino ultra accecante. Un pugno in un occhio … Ma alla fine è sempre questione di gusti, forse sono io che sono troppo schizzinosa.
** Per chi non ricordasse Tetsuya Harada (umano, studente della Day Class) aveva attaccato Zero la sera di Halloween, ma era arrivato Kaname che lo aveva allontanato

DIZIONARIO:
[1] Arigato = Grazie
[2] Gome (Nasai) = Scusa/Mi dispiace
[3] Hai, arigato = Sì, grazie
[4] Kami = Dio
[5] Akemashite Omedetou = Buon Anno

Myriam Malfoy: Grazie mille per tutti i complimenti che ricevo sempre. Mi scaldano davvero il cuore, soprattutto in queste fredde giornate invernali. Ti faccio tantissimi auguri per un buon anno (anche se un po’ in ritardo gome!) e ci rivediamo per S. Valentino. Kissu

Il_Genio_del_Male: Ehehe sono d’accordo con te, anch’io vorrei essere al suo posto. Quella ragazza è troppo fortunata per i miei gusti, non è che può averli solo lei i figaccioni, uffa! Per l’OOC entrambi lo sono un tantinello, ma mi piaceva fare una serie di cose dolciose e tenerose (anche se qui Zero come al solito passa dei brutti momenti!). Grazie spero che continuerai a seguirmi. Kissu

_Kira_94: Sono contenta che ti siano piaciuti così tanto i primi capitoli, spero che anche questo sia stato di tuo gradimento. Ti ringrazio per aver commentato e spero che continuerai a seguirmi. Kissu

Amicamia, elenanime, EWILAN, ikarikun, kety_chan, lilly86, Mello sexy doll: Grazie per aver messo la mia storia tra i preferiti

Il_Genio_del_Male, Love90, silviarinaldi, versus11, Yami Hihara: Grazie per aver messo la mia storia tra le seguite

-Gomeeeeeeeeeee Nasaaaaaaaai! Gomeeeeeeeeeee Nasaaaaaaaai! Che ritardo mostruoso, un mese! No davvero mi dispiace di aver pubblicato questo capitolo/one-shot con un ritardo del genere, ma sono successe un po’ di cose. Primo sono tornata dalle vacanze il 4 Gennaio e ho scritto due pagine e tutto sembrava filare liscio, poi ci sono state le due settimane prima della fine del quadrimestre piene i verifiche e interrogazioni, poi infine settimana scorsa è morto il mio gatto di 17 anni e mezzo (la mia età) e non ero molto in vena di scrivere. Sappiate che le ultime tre pagine sono state scritte tutte in un giorno, quindi mi scuso se ci sono degli errori o orribili ripetizioni (che odio) ma non ho riletto tutto molte volte come è mia abitudine. Per chi stesse seguendo anche la ficcy su Shizuka posterò presto il prossimo capitolo, molto probabilmente entro la prossima settimana. Questo era tutto, credo. Mi scuso ancora. Kissu Kissu. Sayonara- ndElena

   
 
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