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Autore: Sae    12/07/2005    13 recensioni
Il dito si attorcigliò al filo della cornetta. La voce non ne voleva sapere di uscire...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una telefonata intercontinentale

-prima parte-



-Cosa devo fare??-


La voce le tremò, tradendo così, la sua paura più grande. Il silenzio che ne sopraggiunse, lasciò diffondere tutte le sue emozioni.

Dall’altra parte, collegata al filo, un’amica fidata, che la stava a sentire sorridendo dolcemente.


-Sora, cosa ti dice il tuo cuore?-


La ragazzina, dai dolci capelli ramati, abbassò lo sguardo sedendosi sul letto. Il dito si attorcigliò al filo della cornetta. La voce non ne voleva sapere di uscire...


-Di non scegliere.-


Il silenzio scese di nuovo, nella discussione. La ragazzina in tumulto, chiuse gli occhi strinse più forte, con la mano destra, il ricevitore.


-Capisci?...Se…sceglierò il gruppo, non sarà più unito, conosco sia Matt che Tai e sono così testardi, orgogliosi…-


Le lacrime, solcarono il volto e nell’aria irruppe un singhiozzo. Sarà quella, la decisione più giusta? Cosa doveva fare? I pensieri la assalirono, così come, la voce squillante dall’altra parte che la richiamava alla realtà.


-Basta! Sora, non piangere! Sai benissimo che uno dei due, dovrà soffrire!-

La voce dall’altra parte si addolcì – È il gioco dell’amore! Lo sai!-


La ragazzina represse a stento un singhiozzo.


-Lo so.- ripetè trovando un po’ di consolazione in quelle parole.


-E poi, se farai una cosa del genere, sarai solo tu a pagarne le conseguenze! Tai diventerà ostile e suscettibile mentre Yamato si chiuderà in un morboso silenzio! Sono fatti così, e con gli altri si dimostreranno gentili….-


Sora sorrise, una lacrima scendeva ancora, bagnandole dolcemente il volto.


-Mimi, sei davvero diventata saggia! New York ti ha fatto bene!-

-Non provare a cambiare discorso con me…! Mhm…in ogni caso dici? Sono cambiata?-

Sora sospirò.

-No, sei sempre la solita!-

Dall’apparecchio Sora, ascoltò una risata sonora fendere l’aria, e questo bastò per rallegrarla.

-Di un po’ questi baldi giovani, come si sono dichiarati??-

Sora sorrise maliziosa, si allungò dal letto fino alla scrivania, prendendo un bicchiere d’acqua, usato poco prima. Sorseggiò velocemente, mentre l’amica aspettava. Si stese sul letto sospirando. Attorcigliò dolcemente delle ciocche ramate.


-Dunque…Taichi è stato molto diretto e coinciso … mi stava accompagnando a casa, e il viale in questo periodo è stupendo, pieno di fiori di ciliegio…-


-Un classico ….- ridacchiò Mimi chiudendo gli occhi e sedendosi su una sedia nel soggiorno, davanti ad una scatoletta di gelato all’amarena.


-Già!- rispose l’altra chiudendo gli occhi e riprendendo a raccontare.



[Flash Back]

Il vento gioca allegramente con i fiori di ciliegio, in un viale di Tokyo. L’aria è frizzantina e mette di buon umore i passanti. Due figure indistinte si stanno incamminando, parlando vivacemente.


-Sei stato davvero molto bravo, Tai! Hai giocato splendidamente!-


Il ragazzino respirò a fondo. Picchiò per tre volte la mano sul petto.


-E si! Al gioco del calcio, non mi batte nessuno!-

-A parte Ken!-

- A parte Ken…- ripetè lui con un tono mesto e un sospiro sconsolato.

Sora ridacchiò, facendo dondolare la sua borsa. Il vento, le insinuò nei capelli un fiore di ciliegio. Alzò gli occhi verso i rami degli alberi.

Un turbinio di petali che andava dalle varietà del rosa al violaceo, danzavano davanti a loro.

I due stettero per un po’ a guardare quello spettacolo.

Succedeva ogni anno.

Tai arrossì guardando la ragazza al suo fianco.

Sora, riprese a camminare con un dolce sorriso sulle labbra, si voltò, sorpresa indietro. Taichi, rimaneva fermo, immobile, a testa bassa.

Sora, poteva scorgere un violento rossore sulle sue guance.

Si domandò, genuinamente stupita, se avesse la febbre.

Taichi alzò il viso di scatto, sorridendo buffamente e rosso, si avvicinò alla ragazza. Dolcemente, prelevò il fiore di ciliegio dai capelli di lei, lo tenne poi sul palmo della mano.


-Sora…ecco, tu sei importante per me.-


Gli occhi castani di Taichi incontrarono quelli stupiti e imbarazzati di Sora.

La ragazzina, aveva i pensieri in tumulto, il cuore sembrava stesse per scoppiare e immediatamente si sentì confusa e impacciata, come paralizzata da quello che stava per accadere.


-Tu mi …piaci…- il vento scompigliò dolcemente i capelli di Taichi il petalo prese il volo.

-Ti amo….- esclamò poi facendola sussultare.

Lei lo guardava con gli occhi sgranati, ogni cellula del suo essere sembrava essere sconvolta.

E la figura amareggiata e rossa di Taichi si allontanò velocemente, sparendo fra i quartieri di Tokyo…


[Fine Flash Back]


-…Lasciandomi sola, con i miei pensieri.-


Un sospiro di rammarico le giunse dall’apparecchio.

Il silenzio non durò poi molto, Mimi era tremendamente curiosa: doveva sapere.


-E…Yamato? Come si è dichiarato?-


La domanda era la stessa di poco prima... solo che inaspettatamente, Sora arrossì violentemente ripensando a quel pomeriggio.

Riprese a raccontare, descrivendo anche i suoi stati d’animo, vinta dall’emozione e Mimi dall’altro capo del mondo sognava ad occhi aperti.


[Flash Back]



I digiprescelti si riunirono nell’abituale bar, per stare un po’ insieme dopo la scuola. Taichi, come al solito faceva finta di niente.

Sora, invece, sentiva forte il cuore batterle in petto e monotonamente girava, il suo frullato, con l’apposita cannuccia.

Davanti a lei la figura pacata di Yamato,seduto vicino a suo fratello, la fissava; mentre tutti gli altri parlavano del più e del meno, ridendo fra di loro.

Sora era seduta vicino alla vetrata, che dava sulla vecchia e cara strada.

Non capiva, cosa le succedeva dentro. Non si sarebbe mai aspettata una dichiarazione da Taichi. Un tempo, avrebbe ricambiato con gioia lo stesso sentimento. Ma era cambiata, e in fondo, quell’amore le sembrava così puro e innocente, ma soprattutto così irrealizzabile che cambiare quella convinzione la sconvolgeva.

Forse era successo qualcosa in lei, e quelle erano solo delle banali scuse.

Nel mentre, i suoi occhi incontrarono quelli azzurri di Matt.

Sussultò, risvegliandosi dai suoi pensieri.

Si voltò al suo fianco, sentendo un’ improvviso silenzio.

Santo cielo, gli altri non c’erano più e lei era rimasta sola con Yamato.

Il suo sorriso, le provocò un dolce brivido che percorse in su, la sua schiena.


-Ben tornata alla realtà, Sora!-


La ragazzina si mise a ridere,un po’ meno triste.

Inaspettatamente i suoi pensieri scivolavano via da lei.

Arrossì.


-Scusami…non volevo mancarvi di rispetto…ma gli altri?-


Matt ridacchiò e il suo sguardo così tenero, riservato solo a lei, in quel pomeriggio, la fece sentire speciale.


-Se ne sono andati! E tu non hai fatto altro che annuire spassionatamente…- Il sorriso, se ne andò, dal bel viso di Matt e lo sguardo si fece serio.

Il silenzio calò come una foglia che docilmente si staccava dal ramo di un albero.

-Stavi pensando a Taichi? Alla sua dichiarazione?-


Sora trasalì. Allora Tai, pensò, si era sfogato con qualcuno.


-Già.-


Matt abbassò la testa, verso il bicchiere vuoto, davanti a lui.


-Non capisco. Sei sempre stata innamorata di Tai…-

Sora guardò il suo frullato. Non le piaceva, la piega che stava prendendo quella discussione.

Rispose con il silenzio, mentre si mordicchiò il labbro inferiore.

- Qualcosa è cambiato?-

Gli occhi azzurri di Yamato la fecero arrossire, il cuore accelerò i battiti, sentì la mano tremare.

-Si…forse…non lo so…- balbettò confusa, e le parole furono solo un sussurro, appena udibili.

Matt la osservò mentre innervosita si mordicchiava il labbro.

Lo sguardo si fece grave.

- devo dirti una cosa…anche Taichi lo sa…e io sento…che se non te la dico scoppierò…!-

Il viso di Matt parve illuminarsi.

-... Mi sono innamorato!-

Matt sorrise allegramente, dolcemente stupito anche lui, dalle sue stesse parole, e dal suo coraggio. Alzò le spalle, quasi come per dire - non so come, ma è successo. –


-…di…di te…!...Ti amo, da tanto….!-


Sora rabbrividì, nonostante il dolce tepore del bar.

I suoi occhi di scatto, guardarono la figura pacata di Yamato Ishida.


-Di me…?!- ripetè lei sorpresa.


Matt sorrise, si alzò e dopo, si sporse verso Sora, poggiando i suoi gomiti sul tavolo.

Le mani sottili di lui, attirarono a sé il dolce viso della Takenouci.

Quando i suoi occhi si persero in quelli di Yamato, il battito cardiaco aumentò...le guance si colorarono di un rosso vermiglio.

Socchiuse i suoi occhi, e sentì le labbra di Matt schioccarle un dolce bacio sulla guancia.

Era tutto così naturale… riaprì le sue iridi, mentre si rese conto di sorridere.

Matt si alzò lentamente.

Sora lo stava a guardare.

Un senso di smarrimento la colse.


-Bhe! Ciao!-


La porta del bar si richiuse, con il solito tintinnio del campannellino, posto sopra lo stipite.


[Fine Flash Back]


-ASPETTA, UN MOMENTO!! PRIMA TI BACIA APPASSIONATAMENTE, POI DICE DOPO UNA DICHIARAZIONE“BHE! CIAO!” ???-


Sora, allontanò prontamente la cornetta dall’orecchio.


-Ma è intollerabile, ineccepibile!!Non capirò mai gli uomini! Grr…!-


Sora sospirò sentendosi sollevata.


-Era sulla guancia…comunque!-


Mimi strinse la cornetta con forza.


-Ma era appassionato! Oh! Sora, avrebbe dovuto riaccompagnarti a casa e invece prendono, e scappano! In ogni caso, adesso sappiamo, di chi ti sei innamorata!-

La ragazzina non riuscì a trattenere un “Eh?” di stupore.

-Hai ancora dei dubbi?-

Sora, si guardò allo specchio, vide una luce nuova sul suo volto. Arrossì.

-No…ma…si insomma….-

Mimi, si accorse di aver finito il gelato, posò il cucchiaio sul tavolo soddisfatta.

-Insomma, cosa? –


Sora abbassò la testa.


-E se... non dovesse essere la decisione giusta?!-


Mimi si alzò di scatto dalla sedia.


-Sora lo sai che ore sono?-

La ragazzina, guardò il display della radiosveglia nella sua camera.

-Le 18 e 01…perché?-

Mimi sospirò.

-Lì è pomeriggio qui è mattina, più precisamente sono le sei…e considerando che mi hai svegliata alle quattro! Bhe deve essere per forza la decisione giusta!!-

Sora scoppiò in una sonora risata.

Mimi sbadigliò.

-Domani, non vado a scuola. Il sonno, sta avendo la meglio.-

-Ah…e la scusa?!-

-Mal di pancia!-

-È per questo, che mentre raccontavo, divoravi il gelato all’amarena?-

-Esatto! Ma tanto, dovrò far finta, il mio stomaco, sopporta di tutto!-

-Come Daisuke!-

-Esatto sorella! E se vuoi prenditi un po’ di tempo,vedi come vanno le cose…e qualunque cosa farai, ricordati solo di essere felice, capito?!-


Sora si alzò dal letto, il telefono cadde rumorosamente, malgrado tutto abbozzò un sorriso.


-Capito!-

Silenzio. Sora si accigliò, erano rare e preoccupanti le volti, in cui Mimi Takikawa stava in silenzio…

-Ci sei?-

-Ehm…- la newyorchese dall’altra parte del telefono, arrossì violentemente –Domani…puoi salutarmi Izumi, e dirgli che credevo fosse morto, siccome non mi chiama mai?!-

Sora sorrise maliziosa.

-Ah, ah…-

Mimi chiuse gli occhi, leggermente contrariata.

-Cosa vuol dire ah, ah!?!-

-Cosa provi per Izzy?-


Di nuovo il silenzio cadde.


Mimi e Sora scoppiano a ridere, destando i rispettivi genitori.


-MIMI, TESORO,TUTTO BENE??-


La strampalata signora Takikawa e il marito corsero in soggiorno.

Mimi li guardò con una goccia in testa.

Sorrise.

-Ahm, buongiorno, credo che andrò a dormire!-


Contemporaneamente a Odayba, Sora è richiamata dalla madre.

-NON DIRMI CHE SEI ANCORA A TELEFONO! Sora! Una telefonata che dura da due ore! ATTACCA, subito!!-

La madre, entra tassativa nella stanza, la ragazzina la guarda colpevole. Sospira.


-Ciao Mimi!-

-Ciao Sora!-

esclamano in coro.


TU-TU-TU-TU….



NOTE DELL’AUTRICE


Hello! Ciao a tutti! Spero vi sia piaciuta la prima parte! Ringrazio per tutte le persone che si sforzeranno di leggerla! Mi raccomando, ditemi cosa ne pensate!!

Un bacio.


Sara

  
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