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Autore: c l a i r e    04/02/2010    3 recensioni
Sam Winchester ha deciso di voler frequentare Stanford ma lei non percorrerà la sua stessa strada. Sembra l'inizio della fine. Ma a volte il passato si ripresenta in modo del tutto inaspettato. E la loro storia sarà davvero finita come sembra? "Ti amo Sam, ma non posso smettere di essere quello che sono"(tratto dal prologo)
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 Image and video hosting by TinyPic  «You say life is a dream where we can't say what we mean
Maybe just some roadside scene that we're driving past.
»

Il nostro piccolo momento d'intimità ebbe vita breve, infatti sfuggii alla stretta di Sam non appena sentii la porta aprirsi.

Dean, intuendo di averci colti in un attimo di debolezza, sorrise sornione e si andò a sedere su una delle poltrone.
"Allora.." intervenni per smorzare l'imbarazzo che si era creato "l'hai fatta questa telefonata?"
"No, non c'era campo." buttò lì come scusa.
"Però ho esaminato il diario di papà e guardate cos'ho trovato." ci avvicinammo per vedere di cosa si trattasse.
C'era una scritta sulla pagina: DEAN 35-111.
"Potrebbero essere coordinate.." ipotizzai.
"Sì. E' tipico di papà utilizzare questi trucchetti da ex marine." intervenne Sam per poi allontanarsi.
Frugò nel suo borsone e si avvicinò con una cartina degli Stati Uniti spiegata.
"Le coordinate corrispondono a BlackWater Ridge, nel Colorado." disse.
Osservai la planimetria del posto.
"Perchè vuole che ci andiate? C'è solo un'immensa foresta lì.." avevo seri dubbi che John potesse trovarsi in quel posto dimenticato da Dio. A meno che non ci fosse stato un caso da seguire da quelle parti.
Entrambi i fratelli rifletterono ma fu Dean in primo a parlare.
"Non lo so ma domani mattina ci metteremo in viaggio per scoprirlo." sentenziò alzandosi dalla poltrona e richiudendo il diario.

Dopo quella scoperta andammo a cena in un locale vicino al motel, dove Dean non mancò occasione di provarci con la cameriera. Sam scosse la testa di fronte al suo comportamente, io d'altro canto ero quasi riuscita a farci l'abitudine e non ci feci più di tanto caso.
"Non montarti la testa. Ci ha provato con te solo perchè questa pizza è immangiabile. Evidentemente i proprietari di questo locale puntano su altri espediente per tenersi i clienti." lo zittii facendo sfumare tutto il suo entusiasmo per aver ottenuto il numero della ragazza.
Dal canto suo Sam scoppiò a ridere, tossendo perchè la bibita che stava bevendo gli era andata di traverso.
"Sadie ha ragione, il cibo è davvero pessimo!"
"1 a 0" puntualizzai con un sorriso smagliante.
"Dolcezza, credo che tu sia gelosa." commentò Dean con un sorriso spavaldo.
"Sei fuori strada." ribattei e presi in mano le posate concentrandomi sulla mia pizza. Speravo che il discorso di chiudesse lì.
"Sul serio?!" insistette con un sorriso beffardo.
"Sì Dean sul serio! E ora scusatemi ma sono stanca, vado a riposarmi." dissi alzandomi dal tavolo, ignorando le occhiate indagatrici che mi stava lanciando Sam.
"Puoi prendere il mio letto. Per una volta posso dormire anche sul divano." si offrì spontaneamente Dean, la cosa sorprese non poco Sam.
"Ma che cosa vi prende, si può sapere?" chiese ad entrambi. Il suo sguardo però era fisso sui miei occhi.
"Niente Sam, fa tutto parte della routine, tranquillo." lo rassicurai con un sorriso.
"Buona notte!" salutai e uscii dal locale.
Arrivata al motel mi infilai la canottiera e i pantaloncini che usavo per dormire e mi infilai in quello che, a giudicare dalle lenzuola in disordine, sembrava essere il letto di Dean.
Quando i fratelli rientrarono mantenni gli occhi chiusi, fingendo di dormire. Dopo un po' sentii la porta del bagno chiudersi e qualcuno, non sapevo se Sam e Dean, si sedette sul bordo del letto accanto a me.
"Sadie? Lo so che non stai dormendo." sussurò il maggiore dei Winchester.
Aprii gli occhi.
"Ti sei già pentito di avermi ceduto il tuo letto?" chiesi stiracchiandomi, la prospettiva di dormire sul divano non mi allettava proprio.
"No tranquilla." sorrise  e rimase in silenzio abbassando lo sguardo.
"Cosa c'è?" chiesi tirandomi su a sedere.
"Hai intenzione di dire a Sam quello che è successo fra di noi?" mi chiese con un'espressione indecifrabile.
"No." risposi immediatamente "anche perchè non c'è niente fra di noi. E' stato sempre stato solo sesso. Erano questi i patti: niente legami." Era per questo che avevo reagito male a cena. Credevo che Dean volesse metterlo al corrente del fatto che eravamo stati, spesso fra l'altro, a letto insieme. La cosa mi pesava ma non riuscivo a trovare le parole per dirglielo, era pur sempre suo fratello.
"Già" disse  "..quindi d'ora in poi dormiremo tassativamente in letti separati."
Alzai gli occhi al cielo.
"A differenza di te Dean, io possiedo una cosa che si chiama autocontrollo."
"Va bene Miss Autocontrollo, domattina sveglia all'alba. Sono quasi 1000 miglia da quì in Colorado."
Mi coricai nuovamente.
"Buona notte." disse mentre si alzava dal letto. Poco dopo Sam uscì dal bagno, riconobbi i suoi passi delicati sulla moquette e pensai che era meglio che rimanesse all'oscuro. Non mi ero pentita di ciò che era successo con Dean ma il fatto che Sam, nonostante tutto, non mi odiasse mi rendeva così felice che non avrei permesso a nulla di incrinare quest'equilibrio che si era creato.
In fondo, pensai, è stato solo sesso.






  
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