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Autore: fabyd    04/02/2010    1 recensioni
Miho Mouri, ragazza solare e dal passato difficile si trasferisce per un tempo indeterminato a casa dello zio, il detective dormiente Kogoro. Inseme a Conan risolverà i casi più disparati e farà battere il cuore a una persona considerata irraggiungibile.
Genere: Triste, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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cap3

Dopo la scenata da parte di Miho, Ran aveva salutato Sonoko ed in tutta fretta era corsa alla ricerca della cugina, trovandola ferma d’avanti a un distributore di bibite intenta a selezionare una bevanda.

Era rimasta di sasso nel vedere che la cugina aveva riacquistato il suo carattere pacata e sorridente, tanto che credette per un momento di aver immaginato quell’improvviso attacco di collera.

-“Perdonami Ran se me ne sono andata in quel modo” si scusò la ragazza quando ormai erano in  prossimità di casa

 -“Ma quel vecchio mi ha fatto proprio innervosire, quante assurdità sono stata costretta a sentire”  

-“Bhè si mi rendo conto ma anche tu hai reagito in modo esagerato^^’, a proposito mi ha chiesto di dirti che…”

“No no no non mi interessa niente” disse prendendo  le chiavi dallo zaino e infilandole nella toppa “Non ne parliamo più va bene?” disse sorridendo affabilmente.

-“Va bene, se proprio insisti”

-“Siamo a casa” annunciò Miho entrando in casa insieme a Ran.

-“Bentornate ”le salutò atono  Kogoro, steso sul divano marrone posizionato di fronte alla porta principale ,senza distogliere lo sguardo dallo schermo. Quel mese era stato abbastanza infruttuoso per il detective,tanto che aveva deciso di smaltire la sua depressione standosene in canottiera e pantaloni sul divano a guardare tutti gli speciali della star che tanto amava.

-“Ma insomma papà” lo rimproverò Ran indignata posando la borsa e incominciando a raccogliere dal parquet e dai soprammobili l’immondizia che il padre aveva lasciato sparpagliata per la stanza.

-“ E mai possibile che debba ridurti sempre così quando non lavori”

-“Uff Ran lasciami stare” replicò il detective grattandosi il naso “A proposito non è che mi porteresti una birretta?”domandò docilmente sventolando dalla sua posizione la lattina vuota di birra. Ran gonfiò i polmoni pronta ad esibirsi in una delle sue performance più eclatanti, quando Miho andò in soccorso dello zio.

-“Su , su Ran non fare così ^^, ci penso io allo zio tu vai pure di la a preparare la cena”  le disse serenamente Miho.

La moretta  malvolentieri decise di seguire il consiglio della cugina e se ne andò brontolando sommessamente.

Miho tirò un sorriso di sollievo per lo scampato pericolo, dopodiché il sorriso fece spazio a un’espressione sadica e serpentina che avrebbe spaventato il più coraggioso degli uomini.

 Con passo pesante  e deciso  si frappose tra lo zio e lo schermo mettendo le mani sui fianchi e guardando lo zio con uno sguardo omicida.

-“Miho, non riesco a vedere se ti metti di mezzo” piagniucolò Kogoro ma le parole le morirono in gola alla vista della nipote.

-“Zietto caro avrei bisogno di parlarti di una cosa importante” disse con finta calma .A Kogoro quelle parole risuonarono come una minaccia,. si sentì congelare le ossa comprendendo che la ragazza era addirittura più pericoloso della figlia decise di zittirsi.

-“Ma certo sono tutto orecchi^^”

In quel momento Conan entrò in casa  e, incuriositosi dalla strana  atmosfera che regnava nella stanza , decise di rimanere a vedere lo svolgimento della scena.

“Allora Miho che cosa devi dirmi?” domandò Kogoro spegnendo il televisore e mettendosi a sedere.

-“Bene zietto caro mettiamola così diciamo che hai…più o meno quindici minuti per raderti e vestirti come si deve, tra poco arriverà un cliente con un caso da esporti.”

-“Che cooosa un cliente a quest’ora”  si lamentò Kogoro guardando l’orologio della scrivania che faceva le 18.55.

Miho fece appello a tutta la sua calma per non affogare lo zio e riprese facendo prima un profondo respiro.

-“Non fare tante storie e va a prepararti, MUOVITI” ordinò la ragazza con tono minaccioso che non lasciava presagire niente di buono.

-“Uff che noia, adesso qui abbiamo due Ran” pensò depresso  il detective alzandosi di malavoglia  dal divano e  si rinchiuse nel bagno.  Miho sorrise compiaciuta non appena udì lo scroscio dell’acqua proveniente dalla stanza adiacente.

 -“Ehi ciao piccolo detective come stai? ” domandò Miho regalandogli un dolce sorriso e abbracciandolo forte. Era letteralmente innamorata di quel bimbo così carino.

-“Be-bene grazie o///o”

-“Mi fa piacere^^ sai tra poco arriverà una mia amica con suo padre  per esporre allo zio un caso davvero interessante. Ti piacerebbe prenderne parte?”

-“Molto volentieri” rispose allegro il bimbo.

-“Molto bene, ma adesso dovremo sistemare un po’ questa stanza u_u” osservò la biondina guardandosi intorno seccata.

 

o-o-o-o-o

 

Quando il suono del campanello risuonò nella casa Miho aveva da poco finito di cambiarsi di abito. Grazie all’aiuto di Conan, che adesso se ne stava seduto sfinito su una poltrona, avevano dato una bella strigliata alla casa. La biondina accolse educatamente i due ospiti baciando Akemi sulle guance ,che la guardò imbarazzata,  e stringendo decisa la mano  del signor Yokohama .

 -“Mio zio sarà qui a momenti, nel frattempo accomodatevi pure” disse cordialmente indicando il divano di pelle marrone posto al centro della stanza .

-“Grazie, lei è davvero gentile signorina, e scusi se siamo venuti senza un giusto preavviso” cominciò l’uomo mettendosi a sedere.

-“Non si deve preoccupare, Akemi mi ha spiegato la situazione” replicò cordialmente Miho lanciando un sorriso alla ragazza seduta che per tutta risposta arrossì ricambiandoglielo.

 Dopo pochi secondi Kogoro  fece il suo teatrale ingresso in sala venendo accolto da un sussulto di eccitazione da parte del signor Yokohama che sgranò gli occhietti porcini nel vederlo. Si sollevò rapidamente dal divano e accorse verso il detective  afferrandogli la mano e scuotendogliela con vigore .

-“E’ un piacere e un grande onore per me fare la sua conoscenza detective Mouri, sono il signor Yokohama e questa è mia figlia Akemi”disse  indicando la ragazza occhialuta che  fece un cenno di saluto con il capo.

-” Sono lieto che lei abbia voluto ricevermi con  così poco preavviso”  

“I-il piacere è tutto mio” replicò spiazzato il detective lanciando uno sguardo strano alla nipote che gli sorrise ingenuamente. Conan, seduto su una poltroncina verde osservava divertito la scena. Kogoro prese qualche manciata di secondi per studiarlo. Il Signor Yokohama era più basso di lui di una spanna e mezzo e aveva una costituzione abbastanza robusta. Una folta e ben ordinata zazzera nera gli incorniciava il volto paffuto e rosato sul quale erano incastonati dei minuscoli occhietti neri.

-“Bene allora mi dica signor Yokohama cosa posso fare per lei?” domandò con fare professionale il detective  accomodandosi su una poltrona verde posta di fronte al divano.

-“Bene detective Mouri” iniziò il signor Yokohama sedendosi e sbilanciando il busto in avanti cominciando a torturarsi i bottoni della giacca blu notte. La sua espressione in viso si era fatta grave .

-“Prima di esporle il problema sarà bene che le racconta la storia da principio” cominciò con un tono profondo.

“Deve sapere la nostra famiglia vanta di discendere dal clan degli Oda e più precisamente da un figlio illegittimo del grande Oda Nobunaga. Seiji Oda,il nostro antenato, non era malvagio e disumano  come il padre bensì  era mosso da sentimenti di generosità e bontà verso il prossimo. Durante la grande guerra di Kyoto, Seiji risparmiò la vita a un giovane nobile il quale per sdebitarsi  gli diede in dono la gemma purpurea che si secondo la leggenda si diceva fosse nata dal sangue di un nobile dragone.  La gemma è stata tramandata nella mia famiglia di generazione in generazione, ma adesso qualcuno minaccia di portarcela via.”  Fece un respiro per riprendere fiato.

“Akemi, per favore, mostra al detective il biglietto che abbiamo trovato.”

 Akemi aprì  la sua  borsetta rossa  e ne estrasse un biglietto rettangolare porgendolo al detective.

Istintivamente Conan, durante quello scambio, allungò il collo per osservarlo meglio,ma riuscì a intravedere solo due parole.

 

Kaitou Kid

 

In meno di due secondi scese dalla poltrona e si  catapultò su Kogoro frapponendo la sua testolina castana tra il biglietto e Kogoro.

-“Quando Ofelia lascerà …” cominciò a leggere mentalmente il piccoletto  ma venne interrotto bruscamente da un sonoro pugno in testa che gli venne assestato dal detective .

-“Levati di mezzo moccioso” urlò prendendo il bambino stordito dalla collottola e gettandolo malamente a terra .

-“MA ZIOOO” urlò inviperita Miho andando in soccorso di Conan e aiutandolo ad alzarsi.

-“Sei diventato pazzo, gli hai fatto male”

Ma il detective non le prestò attenzione. Il suo sguardo era fisso sulle parole stampate sul biglietto, mentre la mano destra accarezzava il mento segno che stava ragionando a fondo su quanto era scritto.

-“Interessante” disse interrompendo il silenzio che si era venuto a creare.

–“Quindi detective lei cosa ne pensa?” domandò ansioso il signor Yokohama sporgendo ancora di più il busto in avanti.

-“Mmm è davvero insolito come messaggio” rispose di rimando Kogoro.

-“Mi tolga una curiosità, dove si trova al momento questa gemma purpurea ?”

-“Per concessione della mia famiglia si trova al Museo Nazionale di Tokyo, dopo aver ricevuto la lettera di Kid avevamo pensato di riportarla a casa ma il direttore  ci ha consigliato di lasciarla al museo, visto che il sistema di sicurezza è più sofisticato”

-“Capisco”

-“La prego di aiutarmi, so che già in precedenza ha lavorato al caso Kid ed è riuscito a decifrare i suoi messaggi ” irruppe il signor Yokohama.

-“Può stare tranquillo. Io Kogoro Mouri decifrerò il messaggio e proteggerò la gemma purpurea. ahahahahah”

-“Grazie mille detective, sapevo di poter contare su di lei” disse felice il signor Yokohama abbracciando il detective e facendogli cadere di mano il biglietto. Conan ne approfittò per leggere la parte mancante del messaggio.

 

Quando Ofelia lascerà il mondo terreno verrò a prendere la gemma purpurea.

 

Un sorriso sornione si formò sulle labbra di Conan .

-“Kaitou Kid presto ci rivedremo”

Bene ecco a voi il terzo capitolo. Ringrazio di cuore chi legge la mia storia e chi la commenta grazie mille a Sara85, Roe e alla mia Alexandra mi ha fatto veramente piacere avere il vostro parereJ alla prossima…

  
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