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Autore: glendower    11/02/2010    4 recensioni
Jacob;
avevo un sole dentro di me.
un sole che irradiava la tua bocca poggiata sulla mia.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mille pezzi
di me.
Adesso metti le tue mani attorno alla mia gola per non farmi soffrire più.
(Bella)


Non hai risposto al mio messaggio, questo vuol dire che non verrai?
Una volta mi bastava schioccare le dita per farti arrivare da me di corsa.
Una volta mi bastava sentire la tua voce per andare avanti,
per non piangere,
per sperare,
per continuare a sorridere.
Mi chiedo cosa farò se tu non comparirai come per magia oltre le soglia di questa casa...
Credo che sbatterò la testa al muro per ipotetica pazzia.
Butto il cellulare sul ripiano del comodino strisciando come una povera scema fuori dalla mia camera che ormai mi soffoca. Fra le tende e le coperte c'è il tuo odore, quello buono e dolce che mi commuove, è meglio che mi allontani.
Fuori pare che abbia appena smesso di piovere. Non sento nessun ticchettio e i passi della gente che corre si sono ridotti a flebili sussurri portati via dal vento.
Mi alzo in piedi a fatica, non ho voglia di camminare sono stanca. Piano, saggiando uno scalino alla volta mi avvicino all'ingresso come se stessi percorrendo amaramente le stesse scale che ti hanno portato all'inferno.
La casa è vuota, non c'è nessuno e le ombre della sera ormai giunta s'espandono creando un effetto traumatico tutt'attorno, fanno quasi paura.
Si muovono e ridono lasciandomi un sibilo nelle orecchie che è allucinante.
E' arrivato l'inverno giunto accompagnato da una neve bianca. Però mettiamo in chiaro una cosa, questa non è una stagione vera, una di quelle che vivi in determinati tempi della tua vita... è più un sentimento o forse una sensazione.
Al momento è all'altezza del mio stomaco ma pian piano mi raggiungerà il cervello, congelandomi mente e cuore.
Ho freddo, così freddo che il maglione rosso lungo fin oltre le ginocchia non riesce a riscaldarmi a dovere.
Credo che sia la situazione in cui mi trovo a fare questo effetto malevolo e disgustoso.
Spero tanto che sparisca.

BUM. BUM. BUM.
Un trio di botti mi coglie all'improvviso facendomi fare un salto talmente ampio che potrei giurare d' aver sfiorato il soffitto.
Okkei, sono esagerata.
Butto un'occhiata sulla porta principale quando giungo nel piano terra, giusto per controllare che questa non sia caduta a forza di schianti.
Per l'amor del cielo, cos'è tutta questa fretta? Esiste il campanello.
BUM. BUM. BUM.
Sono pugni che battono facendo fare le capriole al mio stomaco.
Mi accingo ad aprire, tenendomi ben stretta alla maniglia per non svenire.

Lo sapevo, qui fuori ci sei tu.

Non faccio nemmeno in tempo a proferire parola che mi compari davanti, umido di pioggia.


« Allora? » grugnisci molesto.
Ti guardo e resto zitta con i rubinetti dentro agli occhi che si sono aperti in un nanosecondo.
Sto piangendo come una bambina - povera vittima alla sua prima cotta.
Piango tanto senza capire bene perchè, ho solo questo gran groppo in gola che non mi fa parlare.

A dirla tutta non ti ho chiamato per dirti qualcosa, ti volevo solo al mio fianco punto e basta.
Non ho modo per narrarti tutti i pensieri ponderati prima del tuo arrivo,
me ne vergogno troppo. E' difficile ammettere di aver sbagliato a scegliere Lui.
Ti prego, anzi ti supplico... gettati su di me e chiudimi le mani attorno alla gola.
Sei qua e dopo quell'unica parola te ne stai in silenzio con i tuoi occhi scuri e la pelle dorata che brilla sotto la coltre della notte. Sai, forse non te l'ho mai detto ma la tua bellezza è così diversa rispetto a quella di Edward. Sei vivo, posso vedere il tuo respiro e sentire il tuo cuore che batte. Batte piano, anzi pianissimo.
Sei vivo Jacob.

Ma allora perchè mi sembri morto?

Immobile con le braccia  poggiate allo stipite della porta - si tu ci arrivi alto come sei - mi guardi.
Vuoi farmi male?
Le parti si sono invertite.


Parlami Tu prima che chiuda queste orecchie per sempre.
Io non ho la forza di chiedere scusa per cose che ho fatto.


E come se mi leggessi nel pensiero, ci vuole un attimo per vederti aprir bocca.
E' solo un piccolo, troppo penoso sussurro.

« Basta Bella »

 

 

 

[ note dell'autrice: donne eccomi qua prima del previsto. ho aggiornato visto che in molte eran curiose dell'esisto di bella (?) ohuhu, ora lo sarete di più e vedrete un jacob più che arrabbiato <3 ma non vi spoilero nulla... anzi si, nelle mie prossime note mi accingerò a ringraziarvi una ad una visto che in precedenza non l'ho fatto °w° quindi aspettatemi che io tonnnerò! *sguinzaglia lo spadino e corre via alla velocità della luce* ]

  
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