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Autore: Balenotta    15/02/2010    5 recensioni
Un uomo che si dissolveva ai primi raggi del sole, un uomo che ricompariva al calar del buio, un uomo che Iris non poteva avere del tutto. Un uomo perfetto, ma solo per la mente della ragazza. "Non pensavo che la solitudine potesse spingermi ad innamorarmi di un uomo immaginario; un uomo perfetto, ma non del tutto mio. Perché io ero estremamente egoista. E lui non era in grado di essere presente nella mia vita." //Spero che vi piaccia Balenotta
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9


(Pov Tom 19 dicembre)





Quando salii in macchina notai che Iris aveva già allacciato la cintura di sicurezza. La guardai, e ringraziai dentro di me Will per il messaggio che quella sera mi mandò. A volte le persone agiscono stupidamente perché non si rendono conto degli errori che stanno commettendo.
Fortunatamente, io mi ritrovavo qui accanto a lei.
Ricambiai il sorriso prima di accendere, mettermi gli occhiali da sole, la cintura di sicurezza e partire. Alla radio trasmettevano 1973, James Blunt.
Allora, dove la porto signorina?” Le chiesi usciti dalla strada dell'ospedale, mentre lei canticchiava quasi impercettibilmente.
A casa.” Rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
A casa mia? Precoce la ragazza.” Dissi ridacchiando insieme a lei
Scemo, intend..GIRA DI QUA!!!” Urlò iniziando a ridere come una pazza per via la mia deviazione improvvisa.
Una volta presa la strada indicata, inchiodai di colpo guardandola scettico, mi slacciai la cintura di sicurezza e, velocemente, mi fiondai su di lei iniziando a farle il solletico.
No!!!!!”
Dei gridolini si innalzarono seguiti da delle risate spezzate e da delle preghiere per una tregua.
Mi piaceva sentirla ridere e vedere i suoi occhi scuri illuminarsi.
B..Ba..ahahahah Basta!!!” Urlò stremata.
Aveva i capelli tutti scompigliati e il giacchetto messo male, ma continuava a sorridere mentre io mi mettevo la cintura ripartendo.
Nonostante avessi il navigatore chiuso nel cruscotto mi feci ugualmente dire le indicazioni, che il più delle volte non seguivo facendole trovare una un'altra strada alternativa; magari un percorso più lungo in modo da passare un po' di tempo in più con lei.
Quando mi indicò dalla macchina il palazzo in cui abitava, invece di fermarmi lì, proseguii a dritto.
LO HAI FATTO DI NUOVO!! NON MI DOVEVO FIDARE.” Affermò lamentosa, ma, con un tono che sembrava decisamente divertito.
La guardai negli occhi prima di riconcentrarmi sulla strada.
Hai ragione, mi hai beccato.” Dissi sorridendole e sperando che non iniziasse ad urlarmi contro.
Ogni tanto la osservavo con la coda dell'occhio.
Notai che per i primi cinque minuti non fece altro che incrociare le braccia nervosamente, far “ballare” la gamba destra e piantarmi occhiatacce; poi, però, chissà quale pensiero malefico le avvinghiò la mente facendole comparire un sorrisetto.
Me aspettavo, sai?!” Disse.
Allora dovevi scendere la prima volta che ho sbagliato stra...”
Ma se sbagliavi apposta!” Trillò interrompendomi.
Chi? Io?”
Ma sentilo:< Chi? Io? >. Come attore fai proprio pena.”
Infatti studio medicina” Affermai come chi vuole avere sempre l'ultima parola.
In cambio, però, mi diede un pizzicotto.
Strega!” Borbottai facendola ridacchiare.
Allora, dove stiamo andando?” Chiese curiosa.
Lo vedrai..”


Ci impiegammo circa trenta minuti prima di arrivare al primo parco giochi più vicino, ma ne valse la pena. Nonostante fosse dicembre inoltrato, la giornata era limpida.
C'era quel sole che i miei genitori chiamavano “TRADITORE”. Quel sole che può apparire caldo, ma che riesce a ridurre a 0 i tuoi anticorpi facendoti venire la febbre.
Mi hai portata al parco!!!!” Trillò soddisfatta Iris.
Parcheggiai la macchina e scesi, Iris si stiracchiò allungando in alto le braccia e respirando a pieni polmoni.
Indossava gli stessi vestiti con cui l'avevo portata in ospedale: una tuta blu larga, una felpa bianca e un piumino. Ricordo quando, imbarazzata, Iris mi chiese, dandomi in mano dei soldi, di comprarle della biancheria e un pigiama per quel periodo.
Il giorno stesso, quando andai al Goldempoint, ebbi la tentazione di comprarle un completino intimo nero di pizzo; di quelli tanta natura e poca stoffa..
Cancellai quei pensieri che man mano diventavano sempre poco casti e, dopo aver chiuso la macchina, raggiunsi Iris che in preda all'euforia stava correndo verso il parco.
Tom! Dai, sbrigati!” Disse girandosi verso di me e fermandosi.
Le sorrisi avviandomi lentamente nel punto in cui si trovava.
Uffa, ma sei una lumaca! Eddai! Muoviti! Guarda che mi addormento, così!”
Arrivato da lei rimasi fermo a guardarla sbraitare su di quanto fossi lento.
Hai finito??” Le chiesi mentre sul suo volto comparve un'espressione indignata e imbronciata.
Mi misi a ridere prima di coricarla come un sacco di patate sulla spalla.
Lasciami!!! Lasciami ahahahahah! Dai lasciamiiiiiiiiiii!!!!!!” Urlava dandomi una serie di pugni e schiaffi sulla schiena e ridendo come una pazza.
Tomm dai ci guardano tutti!!”
Scrutai le persone intorno a noi, e bhè, in effetti tutti ci stavano guardando. Vidi dei bambini strattonare la camicia dei loro padri chiedendo se potevano fare i sacchi di patate anche loro; dei signori anziani guardarci commentando “la gioventù d'oggi..”; e altre signore guardarci con grandi sorrisi che un tempo regalarono ai loro fidanzati.
Io non vedo nessuno che ci sta guardando”
Se entro un secondo non mi metti giù, inizio ad urlare come una pazza!”
A queste parole la scesi.
Era tutta rossa e, per questo, mi misi a ridere.
Stupido..” Borbottò prima di iniziare a camminare infuriata.
La guardai.
Era proprio una bambina...
Mi diressi verso di lei e, per rallentarla, le presi la mano.
Una mano che non lasciai per il resto della passeggiata.

Parlammo molto di quando eravamo dei bambini, di quello che combinavamo, delle cotte prese, dell'università e della nostra passione sfrenata per l'arte ,che ci portò a parlare dei suoi genitori.
Tristemente mi disse della loro morte, ed io non riuscii ad immaginare come una persona bella come Iris potesse aver passato dei momenti così brutti.
Verso l'una e un quarto prendemmo due hot dog e, facendo due linguacce a due bambini che stavano per dirigersi sulle altalene, sfrecciammo davanti a loro rubandogli i posti; così semplicemente. Mangiammo su quelle altalene alternando momenti di silenzio a momenti di chiacchiere sfrenate.
E non badavamo al tempo che passava senza che noi ce ne accorgessimo. Perché c'eravamo solamente noi due e, questo, bastava ad entrambi.

Erano le tre del pomeriggio quando decidemmo di ritornare a casa.
Quel viaggio in macchina fu silenzioso; si, quei silenzi fastidiosi in cui, anche se sei immerso nei tuoi pensieri, vorresti sentirla parlare e parlare.
Non volevo lasciarla andare così. Non avevo il suo numero di cellulare, non avevo la sua e-mail e non avevo idea di come contattarla.
La strada continuava, e più ci avvicinavamo a casa sua, e più il senso di perdita incatenava entrambi.
Nel momento in cui arrivai davanti al grande portone, la radio aveva appena trasmesso le prime note di Don't go away degli Oasis.
Restammo fermi, senza guardarci per un po' di tempo. E poi sentii la sua cintura sganciarsi e frusciare sul suo giacchetto intenta a ritornare al suo posto.
Fu in quel momento che i nostri occhi si incatenarono.
E sono proprio con gli Oasis e la loro canzone “Don't go away”, “Non andare via”, a concludere questa giornata passata insiem...”
Anche la radio te lo dice...” Dissi facendole comparire un sorriso.
Grazie, Tom. Di tutto.” Lo sussurrò velocemente prima di aprire la portiera e andare via da me.
E non mi rimase altro, se non la speranza di quei fiori che aveva in mano; quegli iris bianchi contenenti un biglietto che, forse, non avrebbe mai aperto.



Angolo ringraziamenti










Scusate ragazze!!! Impeccabile! Aggiorno in ritardo ammettendo che lo farò spesso. Purtroppo sono in crisi con questa storia. Ho paura che faccia un po' schifo, che sia scritta male.. Infatti la volevo rifare. Ma non ci riesco.  Non lo so..

Comunque per ora posto questo capitolo e vedo di provare a scriverne un altro... :(

Ringrazio le 6 persone che hanno recensito lo scorso capitolo!!!

CipDebbi:  ^^ Grazie mille per il tuo commento meraviglioso. In questo periodo mi fa veramente bene leggere le opinioni  di tutte voi.  Sei esagerata! Magari scrivessi divinamente.. Anzi, volevo anche cambiare questa storia.. Speriamo che ritorni l'ispirazione!! Ti ringrazio ancora per  il commento..  Continua presto la tua ff romantica, eh!!! Ti aspetto! Un bacio!!! Bale

Shasha5: Ciao carissima! Steven, Steven...si farà rivedere?? E chi lo sa!!!! (sguardo circospetto...e affermazione minuscola) ^^..  Si, è fondamentale la sua presenza in questa storia! Poi ora devo vedere perchè non scrivevo da tanto e i capitoli li avevo pronti fino a questo, quindi ora dipende tutto ^^...  Allora, premettendo che questo capitolo è un po' scontato e smieloso, ti è piaciuto lo stesso? Baci bale!

Pikkola Ketty: Ciao!!!! Ti ringrazio tantissimo per il tuo commento! Sinceramente, come ho detto prima, ho forti dubbi su questa storia...Non so quindi quanto possa essere carina. Ma ti ringrazio lo stesso molto. Spero che ti sia piaciuto questo capitolo...Nel caso in cui tu l'abbia letto.. Baci Bale!!!

Niki: ti è piaciuta la storia del cartone del latte, ehhh!!! ahahah! Si, effettivamente è ganza..No, non è vera. Però mi sono in qualche modo chiesta cosa facessi io a 6 anni...E sono tornata indietro scrivendo con quella mentalità!!!  Un po' di Bale sta in Iris..^^ Bha speriamo bene! Un bacius!!!

laguerriera: Ehi!! Non ti preoccupare per i commenti! L'importante è che ti piaccia il proseguimento della storia! Solo questo ^^.  Ma tu non aggiorni più? :(  Grazie millissime per i tuoi continui commenti!!! Scusa per il ritardo con cui posto!!!!!!! Un bacione enormissimo Balenotta

Winnie_phooina: Ehiiiiii!!!! Ciao!!! Allora, ho appena finito di leggere tutte le storie aggiornate che seguivo delle ragazze del sito. La tua l'avevo letta il giorno stesso in cui l'hai pubblicata!!! *V*  Stavo scrivendo il commento ma poi mio fratello si è avvalso del diritto di occupazione del pc! Già già..sua proprietà...^^ Quindi sono passata prima a lasciarti il famoso commentino!  Bene bene! Ti ringrazio tantissimo per i tuoi commenti alla mia storia..Anche se non ti nego la mia preoccupazione. Non mi piace molto... Vabè, non pensiamoci! Un bacio enormeeeeeeee!!!

UN GRAZIE SPECIALE A TUTTE VOI CHE MI SOSTENETE E CHE LEGGETE QUESTA PICCOLA STORIA!!! GRAZIE A TUTTI DI CUORE!

Ringrazio chi ha inserito la storia tra i preferiti e le seguite!!!

BACI BALENOTTA

  
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