Sorvolo le montagne Halleluja per la prima volta e, come per ogni buona matricola, emetto un sospiro di ammirazione e stupore. Le cascate scendono fluenti lungo le rocce come i capelli lungo i fianchi di una donna. Sono così imponenti, magnifiche e possenti che mi manca il fiato e a stento guardo avanti per non sbattermi contro una rupe. Un’improvvisa raffica non vista, fa roteare l’elicottero per un attimo.
-Ehi, attenta stronza! C’è gente qui dietro!- mi sbraita un contro un soldato
Mi giro e lo fisso con il solito sguardo cinico, masticando rumorosamente la mia gomma.
-Hey bello, stai calmo. La guerra l’abbiamo già vinta, non c’è bisogno che ti scaldi tanto, figlio di puttana!-
Non sapevo ancora quanto avevo torto.