Era seduta al tavolo della cucina a mescolare il suo caffè con aria
pensierosa. Accanto a lei Marcus aveva rinunciato ad attirare la sua attenzione
e si limitava a guardarla interrogativo. Anche quando iniziarono ad arrivare
gli altri lei non se ne curò. Si riscosse dai suoi pensieri solo quando arrivò Scorpius, che però non fece molto caso a lei.
Fantastico! Probabilmente quando le aveva chiesto di restare da lui era
ancora mezzo andato e ora nemmeno se lo ricordava. E poi diceva che era Lily
l’illusa! Irritata dal suo comportamento si alzò, senza dire una parola, e se
ne andò nel salotto. Si stava comportando da idiota. E la cosa la irritava
ancora di più. Infondo non poteva avercela con lui perché non gli piaceva. Non
si può piacere a tutti e non si può essere ostili con una persona solo perché
non prova le stesse cose che proviamo per lei. Lo sapeva ma non poteva farne a
meno. Alla faccia di chi diceva che lei era una ragazza intelligente e
razionale. Le sarebbe tanto piaciuto che la vedessero adesso!
-Weasly! Ci siamo alzati con il piede sbagliato
stamattina?-
-Lasciami in pace Zabini!-
-Non sarà per quello che è successo ieri sera? Andiamo, infondo è successo
solo una volta, non devi farne un dramma!-
-Non è per ieri sera. Ieri sera è stata ok-
-Solo ok? Ci siamo divertiti un sacco!-
-Si, d’accordo, è stata una serata bellissima. Dico sul serio, non è per
ieri sera. Ho altre cose per la testa.-
-Senti, quando avrai voglia di tirati su il morale io sono pronto a
replicare quando vuoi…-
-Non avevo dubbi…Grazie Zabini-
Non l’avrebbe mai ammesso ma Marcus le era simpatico. Si era divertita con
lui la sera precedente. Peccato solo che mentre facevano l’ultima partita alla
Playstation lei aveva per la testa un certo biondo e così, approfittando della
sua distrazione, lui aveva vinto. Avrebbe dovuto riorganizzare un torneino per
fargli capire che la campionessa era lei! E ancora non sapeva che quello era
l’ultimo dei suoi problemi, perché Scorpius li aveva
sentiti parlare e aveva totalmente frainteso tutto il senso del discorso e
aveva già girato tutto un film per conto suo.
Ormai era sicuro che tra quei due ci fosse qualcosa: “è successo solo una volta…ci siamo divertiti…è stata una serata
bellissima…sono pronto a replicare quando vuoi…”
E poi l’aveva vista entrare nella sua stanza a notte inoltrata. Mise
insieme tutti i pezzi e giunse ovviamente alla conclusione sbagliata. E a quel
punto si convinse ancora di più del fatto che non doveva dirle cosa provava per
lei. Sembrava stesse bene con Marcus, non era giusto scombinarle tutto. E poi
non era proprio il tipo che correva dietro alle ragazze se sapeva di non
interessare loro. Lui non interessava a Rose e questo l’aveva capito bene,
quindi si sarebbe messo l’anima in pace, o almeno ci avrebbe provato.
E alla stessa conclusione era arrivata anche Rose.
Mancavano poche ore ormai alla fine dell’anno e loro due ancora non si
erano parlati. Rose era in camera sua, a prepararsi per la serata. Nei limiti
del possibile voleva essere bellissima, voleva che lui vedesse che cosa stava
perdendo. Aveva lisciato i capelli, che ora le arrivavano fino alla vita, e li
aveva raccolti lateralmente con delle forcine. Poi li aveva cosparsi di
brillantini.
Era indecisa su come vestirsi ma alla fine scartò la minigonna in pelle:
glie l’aveva regalata Lily ed era proprio un indumento da lei. Non l’aveva mai
indossata fino in quel momento e non le sembrava il caso di iniziare. Così
indossò una minigonna di tessuto nero con le pieghettature rosse e una maglia
senza maniche, morbida, con uno scollo a V rossa. Non metteva mai i tacchi, non
c’era abituata. Di solito le facevano male dopo pochissimo tempo. Però per
quella sera decise di fare un’eccezione così indossò delle decolté nere con il
tacco rosso altissimo.
Poi passò al trucco. In quel campo invece era ferratissima, adorava
truccarsi e trovare ogni volta qualcosa di strano ed elegante. Per quella sera
optò per una combinazione rosso e nero, per restare in tema con il vestito.
Senza però esagerare, non voleva assomigliare a un pagliaccio. Il tocco finale
fu la cipria brillanti nata, con cui si cosparse le braccia, le gambe e il
decolté.
Mentre si guardava allo specchio con occhio critico pensò che poteva andare.
Anche se come al solito non riusciva a vedere quanto fosse carina in realtà.
Arrivata in salotto, insieme agli altri, vide che come al solito Lily aveva
esagerato. Indossava una minigonna marrone scuro, che più che mini era micro
visto che arrivava a coprire giusto il minimo in dispensabile, ed un top bronzo
lucido che copriva solamente il seno e parte della pancia grazie ad un lembo di
stoffa che scendeva a triangolo rovesciato sul davanti, lasciando nuda la
schiena e i fianchi. E come suo solito civettava con i ragazzi. Si era messa un
rossetto molto forte e si era truccata pesantemente. A guardarla bene Rose
pensò malignamente che sembrava una appena presa dalla strada…
Lei e la sua amica Elise, ovviamente, che non era da meno, con i suoi
pantaloncini viola, molto somiglianti a mutande, e il suo corpino fucsia che
arrivava a malapena a coprire le costole. Sostanzialmente erano più nude chevestite. Per amor di Dio, se lo potevano permettere,
avevano un bellissimo fisico, ma a lei sembravano abbastanza volgari.
-Ullallà! Piacere, Marcus Zabini!
Tu non puoi essere
-Molto spiritoso. Davvero!-
-Sul serio, dov’è finita
-Quando è il momento giusto anche io so mettermi elegante, cosa credi?-
-Vedo, vedo! Non avrei mai pensato di vederti indossare una minigonna e dei
tacchi!-
-Solo perché non mi conosci. Vedi che fa male avere dei pregiudizi!-
-Senti chi parla! Tu non avevi pregiudizi su di me invece!-
-Assolutamente no!-
-Saresti una pessima giocatrice di poker. Non sai bluffare!-
-Sei il primo che me lo dice!-
-Forse sono il primo ad averti osservata molto attentamente…-
Era una frase che si prestava a mille significati e Rose non sapeva cosa
rispondere. Non aveva voglia di farsi idee sbagliate, ma non le andava comunque
di fare la figura dell’idiota, quindi preferì cambiare argomento.
-Si beh…comunque anche tu stai molto bene…-
E lo pensava davvero. Non se n’era mai accorta ma Marcus era davvero un
gran bel ragazzo. Non bello quanto Scorpius, ma aveva
un non so che… E soprattutto in quel momento, con il gilet bianco attillato
messo sopra la camicia rosa, che esaltava il suo fisico asciutto, Rose lo trovò
molto sexy. Formulò quel pensiero ancora prima di accorgersene e divenne subito
rossa.
-Grazie Weasly! Non esagerare però, non vorrei
mai montarmi la testa! Stai bene?-
-Si perché?-
-Sei bordeaux…-
-Si va tutto benissimo…vado a prendermi qualcosa da bere.-
E si allontanò velocemente. Non aveva ancora visto Scorpius
e suo malgrado lo cercava. Scambiò qualche parola con i ragazzi, con cui aveva
fatto amicizia da subito e così il tempo le passò un po’ più velocemente. Alla
fine però non ce la fece più e tornò da Marcus.
-Ehi Zabini!-
-Weasly…-
-Senti…non è che hai visto Scorpius?-
-L’ho visto prima, è arrivato poco dopo che sei andata a prendere da
bere…ma era più di un’ora fa…poi non l’ho più visto. E sicuramente non è qui,
cioè, va bene che le stanze sono grandi, ma siamo tutti o qui o nella stanza
accanto…se fosse qui lo vedrei.-
-Già…-
-Però non so se hai notato…manca anche Lily-
-Non ci avevo fatto caso…-
-Quanto scommetti che sono da qualche parti imboscati, loro due da soli?!?-
Lo aveva detto scherzando, come se fosse stata un’ipotesi assurda. Ma lei
sapeva che non lo era per niente. E non era per niente preparata a vederli
insieme, mano nella mano, a scambiarsi ogni sorta di effusioni.
-Senti, io salgo un attimo in camera, ho dimenticato una cosa…-
-Se vuoi ti accompagno-
-Ma no, figurati. Torno subito-
La casa era enorme, potevano essere ovunque. Che poi magari non erano
nemmeno insieme…magari era solo un caso. Si, Rose, credici!
Cominciò con la camera di Lily, che però era vuota. Allora andò in quella
di Scorpius. Prima di entrare prese un respiro
profondo, poi lentamente aprì la porta e sbirciò dentro. Vuota.
Girare a vuoto per la casa non aveva senso, così decise di tornare di
sotto. Arrivata davanti alla porta del tinello sentì però la risata stridula e
fastidiosa di Lily. Ecco: li aveva trovati. E adesso che c’era riuscita non era
nemmeno più tanto sicura di voler entrare.
-Rose! Cosa fai lì impalata?-
-Marcus! Niente, mi era parso di sentire qualcosa, ma mi sarò sicuramente
sbagliata…-
-Ci stavi mettendo un sacco, così sono venuto a cercarti… cos’hai sentito?-
-Ma niente. Me lo sono immaginata…-
-Vediamo dai-
E ad aprire la porta fu lui. Rose guardava il pavimento, non aveva il
coraggio di alzare gli occhi da terra. Le risatine di Lily cessarono
immediatamente, non appena si accorse che era entrato qualcuno nella stanza. Il
silenzio era di piombo. Alla fine Rose si decise ad alzare lo sguardo: Scorpius, seduto sul divano, aveva sopra di sé Lily, che
stava seduta a cavalcioni sulle sue gambe.
L’ultima cosa che vide furono i suoi occhi grigi, un’occhiata piena di
qualcosa che non si sforzò nemmeno di capire. Colpevole? Dispiaciuta? Non ebbe
tempo di capirlo perché nel momento in cui lui l’aveva guardata lei s’era
voltata e se n’era andata, lasciandosi quella scena alle spalle e cercando di
dimenticarla.