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Autore: Anthony_C    21/02/2010    0 recensioni
un'altra mia fic TIVA XD nn ci posso fare niente..mi piacciono troppo!! Una casa abbandonata..una stanza buia, poi una luce acecante..cosa succederà?
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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"ok..portati via Tony..ma fate attenzione!"
"grazie Gibbs.."
Ziva si girò e andò verso Tony
"andiamo?"
"si..dove?" le domandò Tony
"in quella casa.."
"non ci sono fantasmi vero?"
"no no..non ti preoccupare..ci sono io che ti proteggo"
"..ok mi fido"
Tony prese la mano di Ziva e insieme uscirono dall'edificio, salirono in macchina e andarono verso la casa. Arrivati, scesero e si avvicinarono alla porta.
"è aperta.." disse lei
"c'è qualcuno dentro?"
"non lo so..non c'è nessuna macchina nei paraggi.."
"entriamo?" disse lui stringendo la mano di Ziva
"si" disse spingendo la porta verso il dentro per aprirla meglio
Era come l'avevano lasciata tre giorni fa, con tanta polvere sulle scale, i due avanzarono e si guardarono in torno in cerca di qualcosa, Tony girò la testa a destra e vide una porta più chiara delle altre "quella porta sembra più nuova...proviamo ad entrare lì.." Tony si staccò dalla mano di Ziva ed entrò nella stanza accendendo la luce, era una piccola cameretta, con un letto, un comodino e un armadio a due ante appoggiato al muro, lui si avvicinò al letto, Ziva lo stava guardando sulla soglia della porta
"Tony torna qui.."
Lui non rispose, continuò a guardare la stanza, si avvicinò all'armadio, e lo aprì, non c'era niente, era vuoto "non ti sembra un po' poco profondo questo armadio?" disse lui girandosi e guardando Ziva che era sulla soglia della porta "forse c'è un doppio fondo..come quelli dei maghi.."
A quel punto lei, curiosa, si avvicinò a Tony, poi guardò l'armadio "in effetti...avrà un doppio fondo.." disse lei tastando la parete interna dell'armadio, sentì una piccola fessura, così mise le dita nel piccolo incavo. La parete interna slittò
"avevo ragione!" disse lui tutto entusiasta
"già..bravo!"
Ziva prese in mano la torcia e la puntò dentro il doppio fondo dell'armadio, c'era un piccolo teschio, forse di un bambino
"questo..era il suo nascondiglio.."
"suo di c.." non fece in tempo a finire la domanda che svenne per terra, battendo la testa
"Tony!" disse lei chinandosi e guardando Tony "ehi.." lo scosse piano "Tony.."
Lui piano piano aprì gli occhi, si alzò piano e si guardò intorno
"Tony..mi hai fatto prendere uno spavento! Stai bene?"
"io sono Jake.." guardò Ziva "tu chi sei? Cosa ci fai a casa mia?"
"tu..tu sei il bambino che abitava qui?"
"si..mi chiamo Jake..e ho 8 anni..e questa è camera mia.."
"e quello è l'armadio dove ti sei nascosto?"
"non mi ricordo tanto.."
"cosa ricordi Jake?"
"mi sono nascosto lì dentro..ho sentito vari colpi di fucile.."
"..poi??"
"poi..ho sentito la porta aprirsi con violenza..io..io avevo paura!"
"non ricordi altro?"
"..n..non..non mi sento tanto bene..mi gira la testa.."
Tony svenne ancora, questa volta Ziva lo prese in braccio e lo stese sul letto
"questa storia sta diventando ogni minuto più strana.." disse Ziva. Si allontanò dalla stanza per alcuni minuti e girò per la casa in cerca di qualcos'altro, non trovò niente, solo qualche mobile vecchio, delle sedie e dei giocattoli. Tornò nella stanza e si bloccò. Tony era tornato normale, stava dormendo sul letto. Lei si avvicinò con calma, arrivata vicino scosse piano Tony per farlo svegliare
"T..Tony?"
"mmmmmhh...." disse mugugnando restando con gli occhi chiusi
"Tony.."
"...mh?" aprì un occhio "Ziva.." si guardò intorno "..d..dove siamo?"
"oh Tony!!" disse Ziva, saltando quasi addosso a Tony
"ehi..cosa è successo?"
"n..non ti ricordi niente?" disse lei staccandosi da Tony
"no..mi ricordo che siamo entrati dentro una casa..poi una luce bianca.." la guardò per qualche secondo in silenzio "sono morto?"
"no.." disse lei trattenendosi dal ridere "altrimenti sarei morta anch'io..non ti pare?"
"mmm...giusto.." disse, poi si guardò i vestiti "come mai ho questi vestiti addosso?"
"eehm...storia.....lunga.."
"quanto lunga?"
"direi tanto..."
"ah.." disse lui alzandosi dal letto "questa è una camera?"
"si..la cameretta di un bambino che abitava qui.."
Tony perse un attimo l'equilibrio e appoggiò la mano sul muro
"tutto bene?"
"credo ..di si..ho avuto un mancamento di forze....ho fame"
"non sei cambiato" disse lei sorridendo
"cambiato? Perché dovrei?" disse Tony inarcando leggermente un sopracciglio
"niente..meglio uscire di qui.."
"ok..."
Cosi i due uscirono da quella casa e salirono in macchina. Tony non parlò per tutto il viaggio, cercava di ricordare quello che era successo, ma non ci riuscì, ebbe solo dei flash, in particolare un bacio, non ricordava la persona davanti a lui, era un po' sfuocato. Dopo una mezzoretta arrivarono. Erano davanti la casa di Tony
"che ci facciamo qui Ziva?"
"beh..non avevi fame?"
"si certo.."
"beh..andiamo a casa tua a mangiare.."
"vieni anche tu?"
"certo..perché non dovrei? non voglio che svieni un'altra volta sul pavimento"
"non lo so.."
"certo..se non mi vuoi me ne posso andare via"
"no no..cioè..certo puoi venire.."
Cosi Tony e Ziva scesero dalla macchina ed entrarono in casa...

Cosi Tony e Ziva scesero dalla macchina ed entrarono in casa. Ziva era stata poche volte a casa sua, si guardò intorno, rispecchiava il suo carattere, un po' disordinata, ma pulita. Fece accomodare Ziva dentro casa, poi chiuse la porta e si diresse in cucina
"cosa vuoi mangiare?" chiese aprendo il frigo
"quello che vuoi..sei tu quello che deve mangiare io ti faccio compagnia.."
"mm..qui c'è metà pizza avanzata.."
Tirò fuori il cartone della pizza e lo appoggiò sopra il tavolo. Ziva entrò in cucina e si sedette su una sedia.
"beh..buon appetito.." disse ziva
"sicura che non vuoi niente?"
"tranquillo Tony..io sto bene cosi"
"ok.." disse prendendo un pezzo di pizza e morsicandolo Lei continuò a guardare Tony mentre mangiava la pizza, nella sua testa passavano tanti pensieri: se si fosse ricordato il bacio? Certo..a lei non sarebbe dispiaciuto..
"senti Tony.." "shi?" chiese con un pezzo di pizza in bocca
"proprio non ricordi niente di niente?"
"è un po' tutto sfuocato..mi ricordo i suoi occhi.."
"e com'erano?"
"stupendi...belli..caldi e profondi"
"ah..beh allora sarà stata una persona..speciale!"
"credo di si..peccato non riesca ad inquadrare il suo viso.." Dopo dieci minuti Tony finì di mangiare, buttò via il cartone della pizza e tutti e due si sedettero sul divano "aah..mi è venuto mal di testa"
"chiudi gli occhi e dormi.."
Tony appoggiò la testa sullo schienale del divano e chiuse gli occhi. Dopo alcuni minuti lui stava già dormendo, lei era ancora seduta sul divano, non aveva voglia di tornare a casa, voleva stare vicino a Tony. Ad un certo punto Tony appoggiò la testa sulla spalla di Ziva, lei girò piano la testa e se lo ritrovò a 5 centimetri da lei, lui aprì gli occhi piano e vide gli occhi di Ziva, restò per qualche secondo a fissarli, cosi caldi, belli, di un bel color marrone scuro
"Ziva.."
"..si..?"
"eri..eri tu.."
Lei fece qualche secondo di silenzio "..si..ero..io.." disse rimanendo incantata dai suoi occhi verdi Ci furono trenta secondi di silenzio, dove i due si continuarono a guardarsi negli occhi, dopo Tony si avvicinò alle labbra di Ziva e socchiuse gli occhi, lei alzò la mano e la mise sulle labbra di Tony.
"sei..sei sicuro di volerlo fare?"
Lui non rispose, annuì con la testa, Ziva tolse la mano e la mise sui capelli di Tony, si avvicinò, chiuse gli occhi e lo baciò con tenerezza, lui si girò con il corpo, mettendosi davanti a lei, le mise la mani sulla schiena e la fece appoggiare sul divano, lei si stese e si trovò Tony sopra di lui e lo guardò fisso negli occhi
"ora si..posso.." disse lei accarezzando il suo viso
"scusa..?"
"sssh.." disse lei mettendo il dito sulle sua labbra e sorridendo "zitto.."
Tony si abbassò su di lei e la baciò, mise le mani sotto la sua maglietta, arrivò al suo reggiseno e lo slacciò con delicatezza, a Ziva venne un brivido per tutta la schiena, sentiva le sue mani sul suo corpo, gli piaceva, era una sensazione gradevole e stimolante. A quel punto lei, sempre baciando Tony, senza staccarsi dalle sue labbra gli sbottonò la camicia, un bottone dopo l'altro, mise una mano sul suo petto, riusciva a sentire il suo cuore battere forte, poi subito scese e arrivò alla sua cintura e mise la mano dentro i suoi jeans.
"mm.." disse lui sobbalzando sentendo la sua mano dentro i jeans "hai la mano un po' fredda.."
"beh..ora me le scaldo no?"
"giusto.."
  
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