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Autore: emychan    21/02/2010    4 recensioni
Pairing:Rogan con qualche accenno a Magneto/Mistica! X-men 3 ci ha lasciati con una pace temporanea e una cura che ha privato molti personaggi dei loro poteri,ma cosa accade quando essa è solo temporanea?Come si vendicherà Magneto degli x-men?Mistica tornerà con lui?E Rogue come farà ad affrontare di nuovo la sua mutazione?Questo ed altro nella mia storia!
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Erick Lensherr/Magneto, Raven Darkholme/Mistica, Anna Raven/Rogue, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimers: Nel primo capitolo.

Cap.4: Rogue.

In corsivo i pensieri.

Seduta davanti allo specchio, nella stanza in penombra, Rogue si asciugò le lacrime per l'ennesima volta.

Negli ultimi giorni tutte le sue energie sembravano essersi concentrate in quell' unico gesto.

I suoi occhi stanchi e arrossati erano testimonianza del grande dolore che le lacerava il petto impedendole perfino di respirare, tanto era forte.

Eppure sapeva che doveva riuscire a farsi coraggio.

Doveva alzarsi e affrontare gli altri.

Almeno quel giorno.

Lo doveva a se stessa e a lui... soprattutto a lui.

''Assassina! Come hai potuto farlo? Si fidava di te!''

Scosse la testa nel vano tentativo di scordare quella voce, quegli insulti cosí dolorosi quanto veri.

Kitty non c'era certo andata leggera con lei.

Ma, in fondo, perché avrebbe dovuto?

Ogni sua parola era stata meritata.

In verità avrebbe meritato anche di peggio, ma come al solito Tempesta e Logan si erano intromessi  per difenderla.

Stupidi... tutti e due.

Non era la prima volta che faceva del male a qualcuno che amava.

Non era la prima volta che la chiamavano mostro o assassina.

L'unica differenza era che stavolta aveva superato un limite pericoloso.

Questa volta non c'era modo di tornare indietro, non c'era conforto o perdono possibile.

Stavolta era davvero diventata un azzardo per chiunque le stesse accanto.

Per chiunque fosse cosí sciocco da volerle bene.

Lo sapeva bene, lo aveva sempre saputo, ma aveva fatto finta di nulla.

Aveva finto di potersi controllare, di poter sfuggire alla condanna che il destino le aveva imposto, ma la verità era che non c'era via di fuga e adesso era troppo tardi per aggiustare le cose.

Non importava che Tempesta l'abbracciasse per dimostrarle che non aveva paura e le ripetesse che non era colpa sua, che non poteva saperlo.

Lei non capiva, non fino in fondo.

E Logan...

Che aveva provato la sua stessa sofferenza, la solitudine.

Lui poteva capire il suo bisogno di restare sola, di allontanarsi dagli altri per proteggerli, ma anche lui si rifiutava di farlo.

Accecato dal suo affetto, vedeva solo la ragazzina di pochi anni prima, spaventata e infreddolita, ma non era piú la stessa persona.

Qualcuno bussò alla porta, ma lei non rispose.

Sapeva già chi era.

Si era fatto tardi, doveva prepararsi e uscire, ma non trovava la forza per riuscirci.

Logan la chiamò, bussando ancora alla porta.

Di nuovo Marie non rispose.

Non era che Logan la infastidisse, anzi... ma era proprio questo il problema.

Per molte ragioni diverse.

In parte la faceva sentire a disagio averlo sempre intorno pronto a difenderla se qualcuno la offendeva, sempre a fissarla con quell'aria preoccupata e incerta, come se avesse paura di dire la cosa sbagliata distruggendola definitivamente.

Era strana questa sua affidabilità.

Logan era uno di quegli uomini sempre pronti a combattere per difendere chi amano, ma  incapaci di affrontare un qualsiasi problema sentimentale.

Posto davanti alla parola emozione, Logan fuggiva veloce come il vento e. quando tornava. lo faceva come se nulla fosse accaduto in passato.

Eppure stavolta le era rimasto accanto.

Impacciato nelle parole e nei gesti, incapace di trovare il modo giusto per aiutarla, per alleviare il suo dolore, ma sempre lí... vicino a lei.

Forse anche Logan poteva crescere.

A quel pensiero si lasciò sfuggire un piccolo sorriso amaro.

Era un peccato che avesse deciso di crescere proprio ora... quando ormai era tardi per ogni cosa.

Lo sguardo le cadde sulla piccola scultura di ghiaccio che Bobby le aveva regalato il suo primo giorno alla scuola per mutanti .

''Io sono Bobby, tu come ti chiami?''

Per un istante assaporò la gioia di quel momento, quando aveva creduto di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo.

Il sogno di una bambina ingenua...

"Marie? E' tardi."

La voce di Logan le arrivò inaspettatamente vicina, sussultando lo vide attraverso lo specchio.

Di nuovo quello sguardo preoccupato.

In silenzio annuì, ma rimase seduta.

Non si fidava della sua voce, non voleva scoppiare a piangere davanti a lui...non di nuovo.

Aveva sempre desiderato mostrarsi forte, indipendente.

Voleva che Logan la ammirasse per quanto era cresciuta.

Voleva che finalmente la riconoscesse per ciò che era: una donna.

E invece si ritrovava sempre a dover essere salvata da lui. 

E ormai era troppo tardi perché Logan la vedesse in qualsiasi altra luce.

"Marie?" le posò le mani sulle spalle, lentamente, con attenzione.

Probabilmente per paura di spaventarla, forse per paura di toccare la sua pelle traditrice, pensare che poteva ucciderlo con cosí poco... lui che era sopravvissuto a cosí tanto.

Sospirando indossò i lunghi guanti di velluto nero che aveva sotterrato in fondo ad un cassetto con la speranza di non vederli mai piú.

Le mani si strinsero rassicuranti intorno alle sue spalle prima di lasciarla andare.

Rogue si alzò facendogli cenno di precederla.

Logan sembrò sul punto di dirle qualcosa, ma come ogni volta, perse il coraggio ed uscì in silenzio.

Marie non era stupita, né delusa.

Con gli anni aveva scoperto tutte le sue stranezze, tutte le contraddizioni e si era irrimediabilmente affezionata a ciascuna di esse.

Aveva imparato a capirlo senza bisogno di parole, perché gli occhi di Logan parlavano molto di piú delle sue labbra.

E sapeva cosa cercava di dirle da mesi, da giorni....

                                                              ....ormai era troppo tardi per ascoltarlo.

Era troppo tardi per far nascere qualcosa che una volta aveva desiderato con tutta se stessa, ma che ormai la faceva sentire marcia dentro.

Logan era stato il suo sogno.

Il primo vero amore.

Quello a prima vista, che ti scuote dentro e che rimane nel cuore per sempre.

Si era innamorata del suo dolore, della sua malinconia, di quel peso che sembrava portarsi sulle spalle ovunque andasse e aveva desiderato condividere quel peso per rendere piú serena la sua esistenza.

Aveva sognato di avvicinarsi a lui, di essergli amica e, forse un giorno, qualcosa di piú.

Ma le loro strade non erano fatte per unirsi.

Si incontravano, sì.

Si intrecciavano decine di volte, ma non si legavano... mai.

Cosí era arrivata Jean coi suoi unici poteri, con la sua forza, bellezza, perfino intelligenza.

Lei era ciò che ogni donna desiderava diventare.

Tutto ciò che Rogue sentiva di non essere.

Perciò si era fatta da parte, aveva guardato mentre Logan si innamorava di un'altra, ingoiando l'invidia e la delusione, ripetendosi che andava bene anche cosí, che un giorno, forse, Logan si sarebbe accorto anche di lei.

Ma non era accaduto.

Logan se ne era andato lasciandola da sola con una ferita troppo profonda da curare e le loro strade si erano divise ancora una volta.

Bobby era arrivato allora.

Come il classico principe azzurro, si era fatto spazio nella sua vita e nel suo cuore diventando indispensabile come l'aria che respirava.

Col suo aiuto la piccola Marie era cresciuta mettendo da parte il suo sentimento per Logan, convincendosi che fosse solo una cotta infantile.

E quando Logan era tornato, ad attenderlo c'era una donna.

Ma Logan ancora non riusciva a vederla, troppo accecato dalla bella Jean.

Cosí, ancora una volta, Rogue si era fatta da parte, stavolta per sempre... sarebbe stata sua amica, lo avrebbe aiutato e confortato, ma aveva capito ed accettato che il suo sogno non era destinato ad essere realtà.

Lentamente Bobby aveva preso il posto di Logan e lei era stata felice.

E, quando Jean era morta, aveva cercato di aiutare Logan, ma non era tornata sui suoi passi perché ormai era Bobby il suo futuro.

Attorno a lei il vociare sembrò farsi piú intenso strappandola ai suoi pensieri per rigettarla in quella realtà fatta di sguardi impauriti e carichi di rabbia.

''Cosa ci fa ancora qui?''

''Non la terranno come insegnante?''

''Non posso credere che sia venuta''

Dalla parte opposta del largo cerchio di ragazzi, Kitty la fissò piangendo.

Rogue tremò lievemente di fronte a quello sguardo carico d'odio, ma non distolse gli occhi.

No, voleva tenerlo impresso nella mente.

Voleva ricordare ciò che aveva fatto.

Ciò che era davvero.

La mano di Logan si strinse attorno alla sua, ma la ragazza non ricambiò la stretta.

Eppure nonostante i suoi sforzi, quel piccolo gesto fu sufficiente a darle coraggio, a riscaldarle il cuore.

"Andrà tutto bene ragazzina, vedrai."

Come scottata Rogue si sottrasse al contatto e si allontanò di un passo da Logan  ignorando il suo sguardo ferito.

Non ce l' aveva con lui, non voleva fargli del male... ma ormai era tardi per tutto questo.

''Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare...''

Kitty singhiozzò tra le braccia di Tempesta mentre la donna, con gli occhi lucidi, cercava inutilmente di trattenere il suo dolore.

''Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male perché tu sei con me...''

I ragazzi scoppiarono in lacrime attorno a lei, mentre in cielo il sole continuava a brillare come prendendosi gioco di tutti loro.

Rogue sentí le lacrime scivolarle sulle guance, ma non emise alcun suono.

Non piú....

''Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita...''

Ormai era tardi per ogni cosa.

Perché la strada di Bobby era stata cancellata per sempre e nessuno avrebbe mai potuto rimediare a questo.

I suoi sciocchi sogni infantili non avevano piú senso.

Non erano piú giusti.

Per questo doveva andarsene.

Separare per sempre il suo destino da quello di Logan, anche se questo le avrebbe provocato un terribile dolore.

Anche se questo avrebbe ferito profondamente Logan.

Perché ormai era tardi per ogni cosa....

Ormai Bobby Drake non esisteva piú e tutto a causa della sua orribile mutazione....

''...e abiterà nella casa del Signore per lunghissimi anni.....''

Tbc...

Note: grazie a tutti quelli che hanno lasciato un commento!E grazie a tutti quelli che leggono senza commentare, spero che la storia continui a piacervi!

La morte di Bobby non era in progetto,all'inizio doveva stare con Kitty,ma proprio non riuscivo a scrivere il capitolo...lo trovavo troppo scontato e anche cattivo verso Bobby..:P...che ne pensate della mia scelta?

A parte questo mi scuso per la lunga attesa, il prossimo dovrebbe arrivare piú in fretta visto che per metà è già scritto!!

   
 
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