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Autore: Lolli1    23/02/2010    2 recensioni
E fu così che Scorpius la mise da parte. Se prima la cercava una volta ogni tanto, ora aveva smesso del tutto, mentre al contrario mandava messaggi a Lily e la incontrava spesso. E lei alla fine aveva smesso a sua volta di cercarlo: aveva sempre l’impressione di disturbarlo e di dargli fastidio quando lo faceva. Così si limitava a seguire la sua vita da lontano, attraverso i racconti dettagliati che le faceva la cugina, visto che, orgogliosa com’era, non avrebbe mai ammesso di sentire la sua mancanza, né tantomeno di provare per lui un sentimento più forte dell’amicizia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Scusa…-

-Per essermi venuta addosso o per avermi ignorato per tutta la sera?-

-Non ho avuto occasione di parlarti. Tutto qui-

-Certo. E adesso non hai occasione di guardarmi in faccia-

Aveva regione lui. Non alzava gli occhi dalla punta delle sue scarpe. E non sapeva cosa rispondergli, così pensò che la cosa migliore erastarsene zitta.

-Potevi dirmelo comunque…-

-Che cosa?-

-Che hai una storia con Marcus-

-Prego?-

-Andiamo Rose, lo so che ami proteggere la tua privacy, ma non sono uno qualunque! Se mi conoscessi da due giorni capirei, ma ci conosciamo da anni!-

-Già! Eppure non mi sembra che tu sia corso da me a raccontarmi di Lily!-

-Se anche avessi voluto avrei prima dovuto riuscire a fare il modo che tu la smettessi di ignorarmi! E poi, come se ci fosse qualcosa da raccontare!-

-Nel tinello mi sembrava decisamente qualcosa…-

-Si, qualcosa. Stavamo per fare quello che tu e Marcus avete fatto la sera che siamo arrivati!-

-Ma come ti permetti! Solo perché tu vai con chiunque ti aggradi anche solo un minimo, non vuol dire che lo faccia anche io!-

-Olè! Passiamo ai giudizi morali? Da quello che so non sei la santarellina che vuoi far credere!-

-Ancora! A parte che, anche quando io fossi andata a letto con Marcus, non sarebbero affari tuoi!-

-Nemmeno quello che faccio con Lily sono fatti tuoi!-

-Infatti non sono io quella che ha aggredito qualcuno pretendendo di essere informata su qualcosa!-

-Scusami se credevo che fossimo amici!-

-Scusami se dal mio punto di vista un amico non fa insinuazioni offensive sul mio conto! Credevo che mi conoscessi. Che sapessi che non andrei mai con il primo che capita. Ma evidentemente mi sbagliavo-

Non aspettò la sua risposta. Girò sui tacchi e andò a cercare Marcus. Se Scorpius si era fatto quell’idea sicuramente non era tutta farina del suo sacco.

 

 

 

L’aveva aggredita. E ancora una volta aveva sbagliato tutto. Era sicuro di quello che aveva sentito e visto e non capiva perché le riuscisse così difficile ammettere di avere una relazione con il suo migliore amico. La guardò mentre si allontanava, dandole le spalle. Gli faceva male pensare che nelle ultime ore la cosa che aveva visto più spesso erano le sue spalle che si allontanavano da lui.

 

 

Alla fine, nel buio della sala, riuscì ad individuarlo. Era al tavolo dello champagne che dava disposizione agli elfi per il brindisi di mezzanotte. Con passo svelto lo raggiunse.

-Si può sapere cos’hai detto a Scorpius?-

-Riguardo a cosa?-

-Riguardo a noi!-

-Niente…Avrei dovuto dirgli qualcosa in particolare?-

-Non lo so. Spiegami perché è convinto che io venga a letto con te allora!-

-Non ne ho idea! Ti giuro che non è grazie a me che si è fatto questa idea!-

-Sicuramente non sono stata io a dirglielo!-

-Credi davvero che cadrei così in basso? Che mi inventerei di essere andato a letto con una ragazza così giusto per?-

-Qualcuno deve pur averglielo detto!-

-Non io. Sono stato a letto con parecchie ragazze. Non ho motivo di inventarmi di esserci stato con te.-

A quel punto Rose si sentiva una cretina. In effetti era un bellissimo ragazzo ed era stato presuntuoso da parte sua accusarlo di essersi inventato quella storia. Non aveva certo bisogno di lei, le ragazze facevano la fila per lui…

-Scusami. È solo che lui mi ha appena accusato di questa cosa e io sono caduta dal pero…-

-Non preoccuparti. Scusa tu se ti ho risposto male-

-Non è che avessi tutti i torti. Ti ho assalito, verbalmente parlando, e sono stata parecchio arrogante-

-Non fraintendere quello che ho detto. Penso che tu abbia capito cosa penso di te…-

-Si, lo so che ti sono simpatica-

-Rose, piantala. Non insultare la mia intelligenza e la tua. Tu mi piaci. E appunto perché mi piaci non racconterei mai una cosa del genere a nessuno in generale, a Scorpius in particolare-

-Perché a lui in particolare?-

-Quanto pensi che sia stupido? L’ho capito che a te piace lui!-

-Si vede così tanto?-

-Se lui non se n’è accorto evidentemente no…-

-Mi dispiace Marcus…-

-Non preoccuparti…non puoi scegliere a chi voler bene…-

-Non è che non ti voglio bene-

-Lo so… Ma per lui è diverso, e non puoi farci niente. Lo capisco.-

Non sapeva cosa dire. In quel momento avrebbe voluto con tutto il cuore poter provare qualcosa di diverso dall’amicizia per lui.

-Con Scorpiusparlo io, non ti preoccupare…-

-Non ce n’è bisogno, davvero! Non ti devi sentire obbligato…-

-Nessun problema, devo dirgli un paio di cose. Tranquilla, si sistemerà tutto!-

-Grazie Marcus. Sei un vero amico!-

Si avvicinò a lui e lo abbracciò. Lui ricambiò l’abbraccio e la strinse a sé per un attimo. Poi però la lasciò andare e senza dire una parola si allontanò da lei, lasciandola sola e dispiaciuta.

 

 

 

-Scorpius, ti posso parlare un secondo?-

-Cosa devi dirmi?-

-Che sei un idiota!-

-Ha parlato la mente eccelsa! Cosa vuoi da me, si può sapere?-

-Spiegami per quale stupido motivo hai accusato Rose di una cosa che non ha fatto!-

-E cos’è che non avrebbe fatto, sentiamo…-

-Non è stata a letto con me. E mi piacerebbe sapere chi te l’ha messo in testa!-

-Le mie fonti sono attendibilissime. Non c’è bisogno che vi nascondiate più…-

-Talmente attendibili che ti hanno raccontato un mucchio di cazzate!-

-Qui se c’è una persona che spara stronzate sei tu, visto che vi ho sentiti parlare. È così che ho saputo!-

-Non so cosa tu abbia sentito, ma hai frainteso. Non posso credere che tu sia così cieco!-

-Cosa vorresti dire scusa?-

-Chiedilo a Rose. E per la cronaca, se la farai star male, non mi interessa se sei il mio migliore amico, giuro che ti crucio!-

E per la seconda volta durante la serata Scorpius si ritrovò da solo, con più domande che risposte. Avrebbe voluto fare l’orgoglioso e fingere che le parole dell’amico non l’avessero toccato ma si trattava di Rose. E chissà perché quando c’era di mezzo lei, lui mandava il suo orgoglio a farsi benedire. E non gli dispiaceva neanche tanto farlo.

Così si mise a cercarla e la trovò seduta davanti alla luna, ammirandola affascinata.

-Posso sedermi?-

-Dipende… Sei qui per accusarmi di qualcosa che non ho fatto?-

-Mi dispiace. Ho frainteso.-

Era quanto più di vicino a delle scuse ci si potesse aspettare da lui e lei lo sapeva, così gli fece cenno di sedersi. Rimasero in silenzio per un po’. Lui cercava le parole, lei aspettava che fosse lui a dire qualcosa. Infondo era stato lui a cercarla.

-Ti ho sentito parlare con Marcus, la mattina dopo che siamo arrivati. Avete detto delle cose e io la sera prima ti avevo vista entrare nella sua stanza. Ho collegato e ho tratto le mie conclusioni…-

-Quella sera abbiamo giocato alla Playstation! E il momento di massima intimità che c’è stato tra noi è stato quando prima che tornassi in camera mia mi ha dato una pacca sulla spalla!-

-Adesso lo so-

-Che poi quella notte io ho dormito con te! Che razza di persona credi che sia?-

-Lo so. Ma ho dovuto pregarti per restare. E quando mi sono svegliato te n’eri già andata. Ho pensato che lo avessi fatto per darmi il contentino e che in realtà non ti facesse piacere…-

-E che preferissi tornare a passare una focosa notte con Marcus!-

-Si-

-Sei un idiota. E non hai capito niente.-

-E allora spiegami!-

-Scusami eh, eri ubriaco perso, avevi invitato Lily, poi mi hai chiesto di restare. Cosa avrei dovuto pensare?-

-Che volevo stare con te magari?-

-O magari che il tuo era il delirio di un ubriaco, che non distingue un palo da un albero!-

-Io non ho invitato Lily!-

-Me lo ha detto lei. Perché mi avrebbe detto una bugia?-

-Che ne so?-

-Scusami se te lo dico, a malincuore davvero, ma credo che in questo caso lei sia più attendibile di te-

-E perché, sentiamo?-

-Perché vista la scena del tinello mi sembra palese che ci sia attrazione tra voi-

-Lei è attratta da me-

-Si, ho notato come ti divincolavi per togliertela di dosso. Sembravi disperato e assolutamente schifato dalla situazione-

-Cosa avrei dovuto fare secondo te?-

-Hai fatto quello che ritenevi giusto. Ma non venire qui adesso a raccontare favolette a me!-

-Ero davvero convinto che tu e Marcus vi foste messi assieme!-

-E adesso cosa c’entra?-

-Non ci arrivi?-

No. Non ci arrivava. O meglio, ci arrivava, ma le sembrava impossibile. Era semplicemente assurdo che lui fosse interessato a lei. Lily era molto più carina, molto più sensuale…era Lily. E per quanto in quel periodo lei non la sopportasse, aveva accettato la sconfitta, aveva accettato il fatto che lui preferisse lei. Le sembrava l’ordine naturale degli eventi. Quindi per forza di cose stava capendo fischi per fiaschi. E rischiava di fare nuovamente la figura della scema.

-Mi sembra che non ci sia nessun nesso tra le due cose. Assumiti la responsabilità delle tue azioni per cortesia, e non scaricare le colpe sugli altri. Su chi non c’entra niente.-

-Non sto cercando giustificazioni. Ti sto solo dicendo qualcosa che probabilmente avrei dovuto dirti molto prima!-

-Non sono sicura di voler ascoltare in questo momento. Perdonami.-

Si alzò di scatto. Aveva aspettato quel momento per tutta la vita. Lo aveva aspettato come si aspetta disperatamente qualcosa che si sa che non arriverà mai. Era sicura che la sua era un’attesa inutile, ma lo aveva sperato e sognato lo stesso. E invece quel momento era arrivato. E lei aveva paura, una fottutissima paura. Non l’aveva messo in conto. Era stato bello immaginarsi il momento, ma non aveva fatto progetti su cosa sarebbe successo dopo. Era certa che quel momento non sarebbe mai arrivato nella realtà. E invece lo aveva appena vissuto. E con ogni probabilità se l’era giocato.

Grande Rose! Lo aspettavi da una vita e hai perso l’attimo!

Sentiva le lacrime scendere copiose. Lei odiava piangere! Era la tipica cosa che avrebbe fatto una qualsiasi ragazza debole nella sua situazione. E lei non era una debole!

Uscì di corsa dalla stanza, senza sapere esattamente dove andare. Tutto quello che voleva era andarsene da lì, lontano dal sogno che lei stessa, con le sue mani, aveva infranto.

 

 

Il penultimo capitolo! Grazie sempre a chi legge, a chi mi ha messo tra i preferiti e i seguiti e ad Ariadne e mAd wOrLdche hanno recensito: purtroppo però dovrete aspettare l’ultimo capitolo per sapere come finirà tra quei due! Spero di non deludere troppo le aspettative!

Baci

 

  
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